venerdì 13 luglio 2012

Piano nazionale per le citta'




Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti deve, ex art. 12, dl. 83/2012, predisporre un piano nazionale per le citta' dedicato alla riqualificazione di aree urbane con particolare riferimento a quelle degradate. 
A tal fine,con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e'istituita, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, la Cabina di regia del piano.
Questa cabina ha un compito oltre che di selezionare gli intereventi di recuperare risorse da parte di soggetti i cui rappresentati sono nominati membri della stessa Cabina quali la Cassa depositi e
prestiti, l'Associazione nazionale comuni italiani o
osservatori, quali i rappresentante del Fondo Investimenti per
l'Abitare (FIA), di CDP Investimenti SGR, dei Fondi di investimento istituiti dalla societa' di gestione del risparmio del Ministero dell'economia e delle finanze.
Si ritorna ai tempi del t.u del 1938 sulle case popolari quando i rappresentanti delle banche partecipavano al Consiglio di amministrazione dell’istituto autonomo case popolari ed i loro enti acquistavano quote del patrimonio degli stessi enti.
Teoricamente bellissimo questo progetto non dimentica che le competenze in materia edilizia sono state trasferite alle regioni.
Pertanto finanzia solo 240 milioni di euro per un quinquennio.
Se si pensa che con un milione di euro si fanno 7 alloggi è ben poca cosa.
Ci si consola con un programma straordinario di alloggi da destinare alle forze dell’ordine utilizzando precedenti finanziamenti non ancora utilizzati.
Sul finanziamento delle  strutture operative regionali per l’erp: le  Aziende per l’edilizia residenziale che vivono di finanziamenti regionali. Naturalmente non c’è nulla. Purtroppo per questi enti  i finanziamenti sono pochi e si limitano per lo più alla manutenzione straordinaria.
Il gap fra costi di nuovi interventi e reddito prodotto da un’utenza assistita sconsigliano interventi se non sono a totale carico dello Stato.
Il vero problema è quindi trovare contributi per sostenere i ceti medo abbienti favorendo intese per la realizzazione di alloggi a canone moderato rispetto al reddito.

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