lunedì 17 settembre 2012

Ambiente. La disciplina della autorizzazione unica ambientale


Il Consiglio dei Ministri del 14 settembre ha approvato in via preliminare il DDL sulla nuova disciplina sulla autorizzazione unica ambientale.
Il regolamento disciplina l’autorizzazione unica ambientale (AUA) e la semplificazione degli adempimenti amministrativi in materia ambientale per le imprese e gli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale. Sul regolamento saranno acquisiti i pareri della Conferenza Unificata, del Consiglio di Stato e delle competenti Commissioni parlamentari.
Il regolamento attua la legge n. 35 del 2012 (“Semplifica Italia”) nella parte in cui introduce l’autorizzazione unica ambientale tra gli strumenti di semplificazione per le PMI.
L’AUA semplifica notevolmente gli adempimenti amministrativi in particolare per le piccole e medie imprese.
Oggi, infatti, le norme ambientali costringono le imprese a rivolgersi ad amministrazioni diverse (Regioni, Province, Comuni, ARPA ecc.) per ottenere le autorizzazioni ambientali necessarie all’attività produttiva con costi burocratici stimati in oltre un miliardo e trecento milioni di euro. Gli elementi essenziali dell’autorizzazione sono tre:
1) è rilasciata da un unico ente e sostituisce tutti gli atti di comunicazione, notifica e autorizzazione previsti dalle norme vigenti in materia ambientale;
2) il procedimento di rilascio dell’autorizzazione si basa sul principio di proporzionalità degli adempimenti amministrativi in relazione alla dimensione dell’impresa e al settore di attività, sull’esigenza di tutela degli interessi pubblici e sulla necessità di non introdurre maggiori oneri a carico delle imprese.
Si pone il problema nel caso di silenzio dello sfortunato dirigente che deve risolvere in breve quello che molti enti risolvevano con difficoltà in un lungo periodo;
3) è prevista una procedura semplificata anche per il rinnovo dell’autorizzazione: se le condizioni di esercizio sono rimaste immutate è sufficiente la presentazione di una istanza con una dichiarazione sostitutiva. Durante il tempo necessario per il rinnovo, l’esercizio dell’attività può proseguire sulla base dell’autorizzazione precedente.
Dato che  in Italia le procedure amministrative servono a procurare lavoro ed a istituire posti dirigenziali si pone il problema di cosa fare fare a questi nuovi disoccupati.
Si possono mettere in mobilità o possono controllare le certificazioni energetiche  a carico dei piccoli proprietari immobiliari o si può complicare la denuncia dei redditi o introdurre una denuncia IMU?
La nuova Autorizzazione sostituisce fino a sette procedure diverse (ad esempio: l’autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali, l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera, la documentazione previsionale di impatto acustico etc. ).
Basterà un’unica domanda da presentare per via telematica allo Sportello Unico per le attività produttive (SUAP) per richiedere l’unica autorizzazione necessaria.
Le Regioni potranno estendere ulteriormente il numero di atti compresi nell’AUA.
La certezza dei tempi è garantita: in caso di mancato rispetto dei termini è previsto il ricorso ai poteri sostitutivi. Sarà inoltre effettuato un monitoraggio sull’attuazione dell’autorizzazione unica, in collaborazione con le associazioni imprenditoriali.

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