domenica 30 dicembre 2012

Sogno. Requisiti Candidati Parlamento. Primarie

Sogno. Requisiti Candidati Parlamento
Monti interpreta un sogno  nell'introdurre quattro i criteri per vagliare le candidature: 
- fedina penale immacolata, 
- conflitto di interessi inesistente, 
- storia professionale di valore e 
- radicamento sul territorio.
Ne aggiungerei altri 2. 
- Dichiarazione dei redditi percepiti.Chi non si è dato da fare nella vita per avere un reddito minimo di sostentamento non se lo deve cercare facendo politica. 
- Accesso su internet dei dati sul candidato.
La dura realtà. 
A che servono le primarie se gli apparati di partito impongo logicamente i loro candidati? A rinnovare la classe politica?

sabato 29 dicembre 2012

I migliori manager della pubblica amministrazione


I migliori manager della pubblica amministrazione
Noi scegliamo i  migliori manager della pubblica amministrazione.
La frase mi ricorda la storia dell’amico C. assunto da un ente pubblico a seguito regolare concorso da dirigente.
Questo, essendo poco valorizzato, si è offerto di istituire l’ufficio legale dell’ente a costo zero.
Successivamente ha avanzato la sua candidatura per partecipare ad un prossimo concorso dirigenziale.
Il concorso non è stato fatto ed è stato assunto a chiamata un super dirigente esterno per far funzionare meglio l’ufficio.
Il nuovo avvocato dirigente ha chiuso l’ufficio legale ed a passato le pratiche a 13 avvocati esterni pagati a parcella per risparmiare!
L'amico C è stato costretto alle dimissioni.

giovedì 27 dicembre 2012

d.m. 161/2012. Terre e rocce da scavo


Il d.m. 161/2012  delinea una procedura per la gestione delle terre e rocce.
La norma obbliga :
- la redazione di un  piano di utilizzo da presentare all'autorità competente;
- l’approvazione ed esecuzione del piano di utilizzo, con la possibilità di aggiornamento in corso d’opera;
- il trasporto dei materiali e la dichiarazione di avvenuto utilizzo.
Il dm si applica ai materiali di scavo derivanti da lavori di costruzione, demolizione, recupero, ristrutturazione, restauro, manutenzione relativi a scavi in genere, perforazioni, trivellazioni, palificazioni, consolidamento, opere infrastrutturali, rimozione e livellamento opere in terra, materiali litoidi e simili provenienti da escavazioni effettuate negli alvei sia dei corpi idrici superficiali.
La norma regola ance i residui derivanti dalla lavorazione di materiali lapidei anche non correlati alla realizzazione di un’opera e non contenenti sostanze pericolose.
Il decreto definisce il collegamento tra Piano di utilizzo e opere da realizzare, la facoltà di realizzare un deposito intermedio rispetto al sito di produzione, la possibilità che i materiali siano frammisti a sostanze estranee usate per lo scavo.
Le procedure individuate sono complesse dal punto di vista tecnico e amministrativo, onerose per le imprese ed economicamente sostenibili solo per quantitativi rilevanti.
I lavori edili minori non godono di  procedure semplificate.
Il dm 161, in quanto atto amministrativo, non può prevedere l’applicazione di sanzioni per il mancato rispetto delle procedure indicate, ma in caso di mancata osservanza dei suoi contenuti il dm precisa che il materiale è considerato come un rifiuto e quindi le inosservanze sono sanzionate a norma di legge.

La Legge 6 novembre 2012 n. 190. La repressione della corruzione ?


La Legge 6 novembre 2012 n. 190. La repressione della corruzione ?

La Legge 6 novembre 2012 n. 190 che reca disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e  dell'illegalità nella pubblica amministrazione si propone di combattere la corruzione in attuazione dell'articolo 6 della Convenzione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite contro la corruzione, adottata dalla Assemblea generale dell'ONU il 31 ottobre 2003.
Non si può non notare come il nostro Parlamento  ha dovuto fare un percorso assai lungo per adottare dei precetti dovuti per la corretta efficienza dell’apparato amministrativo.
Né si può non notare la complicazione di un procedimento che deve invece essere chiaro . Nella gestione amministrativa dei rimedi sembra che l’imperativo sia allungare i tempi e le procedure
L’art. 1 comma 35, invece delega il Governo ad adottare, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, un decreto legislativo per il riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da
parte delle pubbliche amministrazioni, mediante la modifica o l'integrazione delle disposizioni
vigenti, ovvero mediante la previsione di nuove forme di pubblicità.
L’art. 1, comma 44, modifica l'articolo 54 del d. lg. 30 marzo 2001, n.165, introducendo un Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni al fine di assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell'interesse pubblico. Il codice contiene una specifica sezione dedicata ai doveri dei dirigenti, articolati in relazione alle funzioni attribuite, e comunque prevede per tutti i
dipendenti pubblici il divieto di chiedere o di accettare, a qualsiasi titolo, compensi, regali o altre
utilità, in connessione con l'espletamento delle proprie funzioni o dei compiti affidati, fatti salvi i
regali d'uso, purché di modico valore e nei limiti delle normali relazioni di cortesia.
Norme che un dirigente se assunto per pubblico concorso dovrebbe conoscer.
Forse i troppi dirigenti scelti dagli amministratori per meriti speciali non li conosscono .
Il comma 3 dell’art. 54 nuovo testo precisa come se ce ne fosse bisogno che la violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento, compresi quelli relativi all'attuazione del Piano di prevenzione della corruzione, è fonte di responsabilità disciplinare.
La precisazione ove ce ne fosse bisogno reca ulteriore confusione perché il reato di corruzione deve esser punito con la destituzione.
E’ forse per questo che molti dirigenti legittimisti sono stati garbatamente messi alla porta per favorire gente disposta ad ogni operazione più discutibile.
Positivo sembra il fatto che un organismo indipendente di valutazione dia il proprio parere ad un codice di
comportamento . resta da capire che funzione abbia questo organismo .
Se esso in analogia alla L.231/2001 debba vigilare al rispetto delle procedure amministrative o sia un mero organo deputato a dare pareri su provvedimenti che poco possono incidere.
Di difficile comprensione è la modifica apportata dall’art. 1 comma 46 che introduce l’art. 35-bis. - d. lg. 30 marzo 2001, n.165 che detta norme per la prevenzione del fenomeno della corruzione nella formazione di commissioni e nelle assegnazioni agli uffici
La norma precisa che coloro che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in
giudicato, per i reati previsti nel capo I del titolo II del libro secondo del codice penale:
a) non possono fare parte, anche con compiti di segreteria, di commissioni per l'accesso o la
selezione a pubblici impieghi;
b) non possono essere assegnati, anche con funzioni direttive, agli uffici preposti alla gestione delle
risorse finanziarie, all'acquisizione di beni, servizi e forniture, nonché alla concessione o
all'erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari o attribuzioni di vantaggi
economici a soggetti pubblici e privati;
c) non possono fare parte delle commissioni per la scelta del contraente per l'affidamento di lavori,
forniture e servizi, per la concessione o l'erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili
finanziari, nonché per l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere.
Ma non dovevano essere destituiti?
Troppa severità caro legislatore , speriamo che gli organismi internazionali non intervengano!
La giustizia amministrativa inoltre non ha consentito sempre la dovuta severità nel punire il reato di corruzione nella pubblica amministrazione.
Il T.A.R. Lombardia, sede di Milano, Sezione I, 30 aprile 2004, n. 1542;  ha   annullato il provvedimento di destituzione per eccesso di potere per difetto di istruttoria e travisamento dei fatti, in quanto il ricorrente sarebbe stato condannato per un'ipotesi concussiva di tipo induttivo e non costrittivo, ritenendo che  il comportamento tenuto dal ricorrente, in ragione delle complessive circostanze e dei particolari della fattispecie, non potesse ritenersi meritevole della più grave sanzione, costituita dalla perdita del grado con rimozione.
La questione è stata ribaltata dal Consiglio di Stato, sez. IV 03/11/2008 n. 5475, che ha rilevato come evidenziata autonomia nell'apprezzamento disciplinare dei fatti accertati dal giudicato penale permette di escludere la sussistenza (avanzata nel sesto ordine di censure) dei denunziati profili di eccesso di potere per difetto di istruttoria ed errata impostazione degli atti accusatori, ricollegati al rilievo che il ricorrente è stato condannato per un ipotesi concussiva di tipo induttivo e non costrittivo.
Mentre il T.A.R. Veneto, sez. I, n. 1 del 2012, dichiarava illegittimo il provvedimento sanzionatorio, il Consiglio di Stato, sez. III, 28/05/2012, n. 3101, ha dichiarato legittimo il provvedimento di destituzione dal servizio dell'agente della Polizia stradale condannato penalmente per concussione, per essersi fatto consegnare dal conducente di un mezzo pesante la somma di lire 50.000 al fine di evitare il pagamento della sanzione amministrativa per violazione del codice della strada, risultando ininfluente il carattere episodico dell'illecito commesso, la modestia del profitto conseguito e il comportamento successivamente tenuto dall'agente, ai sensi dell'art. 7, d.p.r. 25 ottobre 1981 n. 737 .

Lezioni di economia

Lezioni di economia. Europa per gli europei.
Se i capitali europei si spostano esenti da tasse di trasferimento verso paesi che garantiscono con sistemi poco rispettosi dei diritti sindacali acquisiti nell'Occidente per effettuare produzioni a basso costo che effetto deriva all'Europa?
Un aumento dell'occupazione?
Un aumento del costo del lavoro?
Un aumento del benessere europeo?
Un aumento degli utili di qualcuno già ricco abbastanza che chiederà nuovi benefici fiscali a pena di trasferirsi in qualche paradiso fiscale?
Dopo che hai risposto a  queste domande, puoi procedere.
L'Europa deve procedere ad introdurre una legislazione che protegga il mercato interno con dazi o cfacendio rispettare principi paritari ossia che le importazioni garantiscano condizioni di sicurezza sia per chi acquista sia per i lavoratori che producono?
L'Europa deve tassare chi produce reddito in Europa ?
L'Europa deve far pagare contributi di solidarietà in periodi di crisi supera soglie esagerate di ricchezza prodotta in Europa ?
L'Europa deve unificare le modalità di tassazione e gli stipendi dei politici e manager pubblici applicando la responsabilità per reati dei manager L.231/2001)  anche agli enti pubblici?



giovedì 20 dicembre 2012

Parlamentari Consiglieri regionali Presidenti di Banca STIPENDI. PENSIONI ECCELLENTI. La tutela dei diritti acquisiti










Parlamentari Consiglieri regionali Presidenti di Banca STIPENDI.  PENSIONI ECCELLENTI. La tutela dei diritti acquisiti



Quando senti qualcuno che dà ricette informati di quanto guadagna: così sei in grado di capire se dice delle cose sensate o dà solo delle ricette per conservare i suoi diritti acquisiti.




legge 7.12.2012, n. 213
indica  i riferimenti delle regioni più virtuose sulle indennità –
sistematizzato tutti gli emolumenti: al netto circa 7.400 euro per
i Presidenti delle Regioni, circa 6.200 euro per i consiglieri, con
l'impegno che non si superi mai il lordo complessivo indicato
precisamente e parametrato in base alle regioni piu' virtuose”.
  

Presidente della repubblica

Napolitano: lo stipendio del Presidente della repubblica è continuato a crescere. Era di 215 mila euro nel 2006,oggi è di 239 mila euro. In cinque anni è lievitato dell'11,26%, perfino più della dotazione del Quirinale salita dell'8,57% nello stesso periodo.
Napolitano ha chiesto ai suoi dipendenti di tirare un po' la cinghia, ma non ha dato il buon esempio. Per altro lo stipendio a Napolitano serve ben poco. Ogni suo bisogno primario (vitto e alloggio) e ogni spesa è soddisfatta a parte dal bilancio del Quirinale .

 il Colle costa 624.000 euro al giorno, dispone di 1.807 dipendenti 


Paragoni 
lo stipendio del presidente Usa, è di 280 mila euro
Francia Hollande ha uno stipendio di circa 7.000 euro al mese.


governo tecnico
Il governo tecnico costerà 4,8 milioni di stipendi mentre il governo uscente ne costava 2,9 milioni
Grazie a una legge del 1997 firmata da Prodi (sempre in mezzo per questi disastri),  i nuovi titolari dei dicasteri, in cambio della mancata indennità parlamentare, otterranno 132mila euro lordi annui.
E non dimentichiamo i 12.005,95 euro lordi di indennità, più 12.680 euro netti di rimborsi per il neo senatore a vita Monti che in un anno fanno 144mila euro lordi di stipendio e 152mila di rimborsi: circa 300mila euro l’anno di costo.


redditi governo Monti
Mario Monti, il primo ministro, arriva a 1,5 milioni di euro 
 Piero Gnudi, il ministro del Turismo e dello Sport, nel 2010 aveva una dichiarazione dei redditi pari a 1,7 milioni di euro. 
Filippo Patroni Griffi, il ministro della Pubblica Amminstrazione ha dichiarato 504 mila euro. 
Elsa Fornero, il ministro del Lavoro al centro dell'attenzione, ha dichiarato nel 2010 un reddito di 402 mila euro. 
Piero Giarda, il ministro ai Rapporti con il Parlamento, mette insieme 262 milioni di euro. 
Mario Ciaccia, il ministro delle Infrastrutture, ha dichiarato nel 2010 un reddito di un milione e seicentomila euro. 
Renato Balduzzi, il ministro della Salute, anche lui duecentomila euro. Giulio Terzi di Sant'Agata, ministro degli Esteri, dichiara un compenso annuo lordo pari a 203.653 euro. 

Paola Severino, il ministro della Giustizia nel 2011 ha raggiunto un reddito di sette milioni di euro. 
Corrado Passera, a capo del dicastero dello Sviluppo Economico, è arrivato a 3 milioni e 530 mila euro. 
Annamaria Cancellieri, un reddito di 183 mila euro. 
Il ministro della Difesa Giampaolo di Paola arriva a 200 mila euro 
il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo arriva a 200 mila euro .



Indennità parlamentare
A decorrere dal 1° gennaio 2012, l'importo netto dell'indennità parlamentare, corrisposto per 12 mensilità, è pari a € 5.246,54.
ottratte le addizionali regionali e comunali l'importo netto mensile dell'indennità parlamentare risulta pari a circa € 5.000.
Importo lordo di € 10.435,00, sul quale sono effettuate le dovute ritenute previdenziali (pensione e assegno di fine mandato), assistenziali (assistenza sanitaria integrativa) e fiscali (IRPEF e addizionali regionali e comunali).
Irrisorie le decurtazioni per chi ha un’altra attività . In tal caso l'indennità scende a circa € 4.750 .


DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23 marzo 2012 Limite massimo retributivo per emolumenti o retribuzioni  nell'ambito di  rapporti  di  lavoro  dipendente  o  autonomo  con  le  pubbliche amministrazioni statali. (12A04297)
  Art. 3                      Limite massimo retributivo    1. A decorrere dall' entrata in vigore  del  presente  decreto,  il trattamento retributivo percepito annualmente, comprese le indennita' e le voci accessorie nonche' le eventuali remunerazioni per incarichiulteriori o consulenze conferiti da amministrazioni pubbliche diverse da quella di appartenenza, dei soggetti di  cui  all'articolo  2  non puo' superare il trattamento economico annuale complessivo  spettanteper la carica al Primo Presidente della  Corte  di  cassazione,  pari nell'anno 2011 a euro 293.658,95. Qualora  superiore,  si  riduce  al predetto limite. Il Ministro della giustizia comunica annualmente  al Ministro per la pubblica amministrazione e la  semplificazione  e  al Ministro  dell'economia  e  delle  finanze  eventuali   aggiornamenti relativi all'ammontare del predetto trattamento.





Regione Lazio
Tutti i Consiglieri, compresi gli eventuali Assessori esterni, percepiscono l’80 per cento della analoga indennità parlamentare. L’indennità è pari a € 4.252,35 al netto dalle quote contributive per il futuro assegno vitalizio (€ 1.594,63), per l’indennità di fine mandato (€ 59,06) e della ritenuta fiscale (€ 3.456,87).
L’indennità di funzione, al netto delle ritenute fiscali per Presidenti del Consiglio e della Giunta regionale è di  € 2.311,43; Vice Presidente della Giunta € 1.783,08; Assessori e Vice Presidenti del Consiglio € 1.485,89; Presidenti dei Gruppi, Presidenti delle Commissioni consiliari e Consiglieri Segretari € 891,50 ed infine i Vice Presidenti di Commissione € 594,00.
In analogia con quanto previsto per Deputati e Senatori, il Consigliere regionale ha diritto alla diaria mensile, a titolo di rimborso forfetario per le giornate di seduta del Consiglio e delle Commissioni consiliari. La diaria è pari a € 3.503,11, su una base di 18 presenze mensili e viene ridotta di € 222,39  per ogni giorno di assenza.
I Consiglieri che risiedono a più di 15 km. dalla sede del Consiglio regionale hanno diritto ad un rimborso pari al quinto del prezzo di un litro di benzina per i chilometri percorsi in andata e ritorno, per 18 presenze mensili.

Regione Lombardia
L’indennità è calcolata in funzione dell’indennità mensile spettante ai membri del Parlamento alla data del 31 dicembre 2010, ridotta del 10 per cento.
L’importo mensile è pari ad euro 3.110,04, al netto del contributo obbligatorio ai fini del vitalizio e
dell’indennità di fine mandato pari ad euro 2.132,99, e delle ritenute fiscali di euro 3.288,93.
E’ erogata la diaria, a titolo di rimborso spese per la presenza per euro 2.341,82 mensili.
Per ogni giornata di assenza dal Consiglio o dalle Commissioni è trattenuta la somma di euro
195,15.
Il rimborso spese è erogato in base alla distanza da Milano al luogo di residenza del Consigliere.
Il rimborso è erogato mensilmente e va da un minimo di euro 295,06 ad un massimo di euro
2.360,45.


03 giugno 2010 
La  manovra correttiva  pubblicata sulla «Gazzetta Ufficiale», che trasforma in «onorifiche» (lasciando la possibilità residuale di un gettone simbolico di 30 euro) le cariche in una pletora di consigli di amministrazione, collegi dei sindaci e altri organi collegiali che a qualsiasi titolo ricevono una mano dalla finanza pubblica. L'indicazione è generica. 
Senza dubbio rimangono senza compensi gli amministratori delle fondazioni (tranne quelle bancarie), associazioni ed enti non profit che ricevono assegni da stato, regioni o enti locali. 
I 232 enti culturali snocciolati dalla lista dei tagli cancellata in extremis , continueranno a esistere, ma chi siede nei loro consigli di amministrazione, comitati scientifici e collegi dei revisori dovrà farlo in molti casi gratis.




compensi dei top manager delle societá a parziale o totale partecipazione pubblica
sito del ministero per la Pubblica amministrazione guidato da Renato Brunetta. 

Guarguaglini, guida la classifica con 5 milioni e 560mila euro, di cui 2 milioni si riferiscono a precedenti mandati.
Enel FulvioConti tocca i 3 milioni 236mila euro,
ad e dg dell'Eni Paolo Scaronicon 3,077 milioni.

presidente dell'Eni RobertoPoli intorno a 1 milione di euro (1.131.000)
presidente di Enel, Pietro Gnudi (923.348).
Massimo Sarmi, l'ad e direttore generale di Poste Italiane, 886 mila ai quali può essere aggiunta una parte variabile annuale fino a 694.294 euro.

Fs Mauro Morettiche percepisce 680mila euro di fisso più 190mila di parte variabile, Innocenzo Cipolletta presidente di Fs mezzo milione di euro più 250mila di variabile presidente e dg di Anas Pietro Ciucci  500mila fissi elevabili del 50% subordinatamente al raggiungimento degli obiettivi.
presidente della Rai Paolo Garimberti pari a 448mila euro.

Trenord
amministratore delegato Giuseppe Biesuz mantiene un megastipendio da 549mila euro. Una cifra che lo rende il più ricco in Ferrovie Nord, con un compenso che è doppio rispetto al tetto imposto dal governo ai manager pubblici. Ai domiciliari per il crac della Urban Screen.


Amministratori Banche

Mario Draghi, il governatore della Banca d'Italia,  Il suo stipendio nel 2010 è stato di 757.714 euro

Intesa Sanpaolo
Corrado Passera, l'amministratore delegato e direttore generale, ha ricevuto un premio di 1,5 milioni lordiche, sommato allo stipendio base di due milioni, ha portato la sua busta paga complessiva del 2010 a 3,5 milioni al lordo delle tasse, lo stipendio netto è circa la metà di questa somma.
Hanno avuto il premio di risultato il direttore generale Gaetano Miccichè, fratello del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giuseppe Miccichè, per lui 1,2 milioni che portano lo stipendio totale del 2010 a 2,39 milioni 
Il  direttore generale vicario, Marco Morelli: per nove mesi è mezzo di lavoro, è arrivato il 15 marzo 2010, ha ricevuto un bonus di 990mila euro e uno stipendio totale nel 2010 di quasi due milioni.
Pochi mesi dopo questo riconoscimento, la banca dichiara che ci sono 10mila esuberi perché il costo del lavoro va ridotto.
Banca Popolare dell'Emilia Romagna Fabrizio Viola, corresponsione, per la carica, di un emolumento annuo di 1.360.000 euro e l'eventuale riconoscimento di un bonus di massimi 340.000 euro annui, conseguibile al raggiungimento di obiettivi in linea con la media dei valori di mercato per posizioni comparabili'.


Banco Popolare di Verona, 
l consigliere delegato, Pier Francesco Saviotti, l ha avuto un aumento di stipendio del 45 per cento, a 2,47 milioni lordi complessivi. 

Bpi, l'ex popolare di Lodi assorbita dal Banco Popolare.
Franco Baronio, ha percepito un assegno da 4,62 milioni lordi per meno di nove mesi di lavoro: la fetta più grossa è la buonuscita, pari a 3,93 milioni, dopo appena quattro anni e mezzo di lavoro. 


Reggio Emilia, Credito Emiliano (Credem). 
Il direttore generale, Adolfo Bizzocchi, ha guadagnato 3,35 milioni lordi, con un bonus di 1,56 milioni. 

Siena, Monte dei Paschi. 
Il direttore generale Antonio Vigni ha guadagnato 1,4 milioni. Il presidente, Giuseppe Mussari, ha ricevuto 713mila euro e ha rinunciato ad altri 150 mila euro che il consiglio di amministrazione gli avrebbe potuto attribuire 
La banca sta per fare un aumento di capitale fino a 2,47 miliardi. 

Mediobanca
ex presidente Cesare Geronzi ha guadagnato 2,7 milioni lordi in 10 mesi, mentre il successore Renato Pagliaro e l'amministratore delegato Alberto Nagel hanno ricevuto 2,55 milioni ciascuno per l'intero esercizio, fino al 30 giugno 2010. 

Ubi Banca, 
 Per il presidente Victor Massiah, 1,43 milioni lordi.

banca Carige, 
 Per il presidente Giovanni Berneschi, 1,2 milioni. 

 Intesa Sanpaolo, 
Il presidente , Giovanni Bazoli, guadagna 1,37 milioni dalla banca, 95.486 euro come consigliere di sorveglianza di Ubi Banca e 145mila come presidente della finanziaria Mittel, in totale 1,61 milioni. 

Popolare di Milano
Massimo Ponzellini ha uno stipendio annuo di 701 mila euro. Ma non è l'unica busta paga, perché il manager bolognese è anche presidente del gruppo di costruzioni Impregilo, da cui ha ricevuto 1,4 milioni nel 2010. 
La Bpm non va bene: la Banca d'Italia l'ha obbligata a chiedere ai soci un aumento di capitale di 1,2 miliardi di euro.


Unicredit,
Alessandro Profumo, l'ex amministratore delegato di  tra gli oltre 2,5 milioni di stipendio per quasi 10 mesi di lavoro e la superbuonuscita, ha ricevuto nel 2010 40,59 milioni lordi.
Il successore, Federico Ghizzoni, nominato il 30 settembre 2010, ha guadagnato 647mila euro lordi negli ultimi tre mesi dell'anno, equivalenti a oltre 2,5 milioni annui.

Espresso on-line
del 19 agosto 1999

ESCLUSIVO / LE PENSIONI ECCELLENTI
50 uomini d'oro


Agnes565.080.750
71 anni, ex presidente della Stet. 

Pensione Inps (dal marzo 1994): 13 mensilità da 43.467.750 lire.
Giulio Andreotti233.428.707
80 anni, senatore a vita, ex pluri-presidente del Consiglio e ministro.
Pensione Tesoro (dal giugno 1992): 13 mensilità da 9.581.823 lire.
Pensione Inpgi (dal gennaio 1977): 14 mensilità da 7.776.072 lire.
Giuliano Amato441.599.304
61 anni, ministro del Tesoro ed ex presidente Antitrust. 

Pensione del Tesoro (dal gennaio 1998): 12 mensilità da 36.799.942 lire.
Luigi Arcuti336.601.018
75 anni, presidente del Sanpaolo-Imi. 

Pensione Inps (dal maggio 1988): 13 mensilità da 3.727.100 lire. 
Pensione Fondo S. Paolo (dal marzo 1974): 13 mensilità da 2.776.168 lire. 
Pensione istituto San Paolo (dal marzo 1974): 13 mensilità da 19.389.118 lire.
Alessandro Barberis121.906.200
62 anni, presidente della Piaggio. 

Pensione Inpdai (dall’aprile 1997): 13 mensilità da 9.377.400 lire.
Ettore Bernabei143.266.578
78 anni, azionista Lux, ex direttore Rai e presidente Italstat. 

Pensione Inpgi (dal giugno 1976): 14 mensilità da 6.847.802. 
Pensione Inpdai (dal gennaio 1987): 13 mensilità da 3.645.950 lire.
Giovanni Billia107.127.150
65 anni, presidente Inail, ex direttore Rai e presidente Inps. 

Pensione di anzianità Inps (dal gennaio 1995): 13 mensilità da 8.240.550 lire.
Enrico Bondi122.064.150
65 anni, amministratore delegato Montedison. 

Pensione Inpdai (dall’agosto 1993): 13 mensilità da 9.389.550 lire.
Bruno Bottai122.064.150
65 anni, amministratore delegato Montedison. 

Pensione Inpdai (dall’agosto 1993): 13 mensilità da 9.389.550 lire.
Enrico Braggiotti538.973.303
76 anni, ex presidente della Banca Commerciale Italiana. 

Pensione Inps (dal febbraio 1983): 13 mensilità da 11.597.550 lire. 
Pensione Comit (dal gennaio 1991): 12 mensilità da 25.621.000 lire. 
Fondo Comit (dal maggio 1988): 13 mensilità da 6.211.781 lire.
Vincenzo Caianiello348.707.604
67 anni, ex presidente della Corte Costituzionale e ministro della Giustizia.
Pensione Tesoro (dal dicembre 1995): 12 mensilità da 29.058.967 lire.
Carlo Callieri124.892.950
58 anni, imprenditore, vice presidente Confindustria, ex direttore centrale Fiat. 

Pensione Inpdai (dal luglio 1998): 13 mensilità da 9.607.150 lire.
Francesco Chirichigno468.482.170
65 anni, direttore generale Siae, ex amministratore delegato Telecom.
Pensione Inps (dal febbraio 1995): 13 mensilità da 36.037.090 lire.
Carlo Azeglio Ciampi852.423.639
79 anni, presidente della Repubblica, ex governatore della Banca d’Italia, presidente del Consiglio e ministro del Tesoro. 

Pensione Inps (dal gennaio 1981): 13 mensilità da 8.225.150 lire. 
Pensione Banca d’Italia (dal luglio 1980): 13 mensilità da 45.647.893 lire. 
Pensione Banca d’Italia (dall’aprile 1993): 12 mensilità da 12.672.840 lire.
Francesco Cingano538.975.244
77 anni, presidente di Mediobanca e vice presidente delle Generali, ex amministratore delegato della Comit. 

Pensione Inps (dall’ottobre 1982): 13 mensilità da 13.792.750 lire. Pensione Comit (dal gennaio 1991): 12 mensilità da 22.752.000 lire. Fondo Comit (dal febbraio 1987): 13 mensilità da 6.665.038 lire.
Francesco Cossiga42.612.674
71 anni, senatore a vita, ex presidente della Repubblica. 

Pensione Tesoro (dall’agosto 1985): 13 mensilità da 3.277.898 lire.
Enrico Cuccia579.181.700
92 anni, presidente onorario di Mediobanca. 

Pensione Inps (dal marzo 1984): 13 mensilità da 9.215.900 lire. Pensione Cassa previdenza integrativa (dal dicembre 1998): 12 mensilità da 38.281.250 lire.
Pasquale De Vita122.047.900
70 anni, presidente dell’Unione petrolifera, ex presidente dell’Agip Petroli.
Pensione Inpdai (dal giugno 1993): 13 mensilità da 9.388.300 lire.
Leonardo Di Donna74.989.200
67 anni, ex direttore finanziario dell’Eni. 

Pensione Inpdai (dal giugno 1993): 13 mensilità da 5.768.400 lire.
Lamberto Dini650.529.477
68 anni, ministro degli Esteri, ex direttore generale Banca d’Italia e
presidente del Consiglio. 

Pensione Inps (dal giugno 1994): 13 mensilità da 13.288.250 lire.
Pensione Banca d’Italia (dal maggio 1994): 13 mensilità da 36.752.479 lire.
Antonio Di Pietro54.364.037
49 anni, senatore, ex poliziotto, pubblico ministero e ministro dei Lavori Pubblici. 

Pensione Tesoro (dal settembre 1995): 13 mensilità da 4.181.849 lire.
Fabiano Fabiani233.449.444
69 anni, presidente di Napoli-Est, ex dirigente e giornalista Rai e
amministratore delegato della Finmeccanica. 

Pensione Meie (dal maggio 1997): 12 mensilità da 3.142.861 lire.
Pensione Inpgi (dal giugno 1985):14 mensilità da 8.552.233 lire.
Pensione Inpdai (da gennaio 1991): 13 mensilità da 5.846.450 lire.
Vittorio Feltri347.817.030
56 anni, giornalista-editore, ex direttore di “Europeo”, “Indipendente” e “Giornale”. 

Pensione Inps (dal maggio 1997): 13 mensilità da 408.050 lire.
Pensione Inpgi (dal maggio 1997): 14 mensilità da 24.465.170 lire.
Pier Domenico Gallo437.617.228
60 anni, titolare di Meliorbanca, ex direttore generale del Nuovo Banco
Ambrosiano e amministratore delegato della Bnl. 

Pensione Bnl (dal settembre 1991): 12 mensilità da 27.014.966 lire.
Pensione Cassa di Risparmio di Torino (dal dicembre 1984): 13 mensilità da 8.725.972 lire.
Cesare Geronzi672.648.050
64 anni, presidente della Banca di Roma, ex responsabile cambi della
Banca d’Italia e vice direttore generale del Banco di Napoli. 

Pensione di anzianità Inps (dal gennaio 1996): 13 mensilità da 36.700.950 lire.
Pensione Cassa di Roma (dal gennaio 1996): in alcuni documenti risulta percepire un lordo annuo di 195.535.700 lire, in altri si parla di 223.469.376 lire. 

Se fosse giusta la seconda cifra il suo monte-pensioni annuo andrebbe corretto in 700.581.726.
Franzo Grande Stevens89.633.635
71 anni, legale e consigliere di amministrazione di numerose società del
gruppo Fiat. 

Pensione della Cassa nazionale di previdenza e assistenza Forense (dall’ottobre 1993): 13 mensilità da 6.894.895.
Giuseppe Guarino159.910.803
77 anni, ex ministro delle Finanze e dell’Industria, ha ricoperto numerosi incarichi in società private (Montedison) e pubbliche (gruppi Iri ed Eni).

Pensione Tesoro (dal novembre 1998): 13 mensilità da 7.200.445 lire.
Pensione Cassa di previdenza e assistenza Forense (dal dicembre1987): 13 mensilità da 5.100.386 lire. 

Pensione Cassa nazionale di previdenza e assistenza Forense (dal dicembre 1987): 12 mensilità (non è specificato) da 4.382.583 lire.
Guidalberto Guidi65.966.550
58 anni, imprenditore, membro del Comitato di presidenza della
Confindustria. 

Pensione Inpdai (dal gennaio 1995): 13 mensilità da 5.074.350 lire.
Pietro Larizza77.049.050
64 anni, segretario generale della Uil. 

Pensione di anzianità Inps (dal maggio 1999): 13 mensilità da 5.926.850 lire.
Antonio Maccanico95.974.380
75 anni, ministro per le Riforme istituzionali, ex titolare di diversi incarichi ministeriali, segretario generale del Quirinale con Pertini e Cossiga, presidente di Mediobanca. 

Pensione Tesoro (dall’agosto 1996): 12 mensilità da 7.997.865 lire.
Nicola Mancino59.610.941
68 anni, presidente del Senato. 

Pensione Cassa nazionale di previdenza e assistenza Forense (dal novembre 1996): 13 mensilità da 4.585.457 lire.
Franco Marini65.942.500
66 anni, deputato e segretario del Ppi, ex segretario generale della Cisl.

Pensione di anzianità Inps (dal giugno 1991): 13 mensilità da 5.072.500 lire.
Rainer Stefano Masera84.741.072
55 anni, amministratore delegato San Paolo-Imi, ex direttore ricerca
economica della Banca d’Italia e ministro del Bilancio. 

Pensione Banca d’Italia (dall’ ottobre 1988): 13 mensilità da 6.518.544 lire.
Enrico Micheli111.297.550
61 anni, ministro dei Lavori Pubblici, ex direttore generale dell’Iri e sottosegretario alla presidenza del Consiglio. 

Pensione Inpdai (dal giugno 1998): 13 mensilità da 8.561.350 lire.
Giacinto Militello408.889.325
63 anni, ex presidente dell’Inps e commissario Antitrust. 

Pensione Tesoro (dal novembre 1997): 13 mensilità da 31.453.025 lire.
Franco Nobili75.843.950
74 anni, ex presidente dell’Iri. 

Pensione Inpdai (dal marzo 1983): 13 mensilità da 5.834.150 lire.
Luigi Orlando81.772.600
72 anni, titolare dell’omonimo gruppo leader mondiale nei prodotti
intermedi di rame. 

Pensione Inpdai (dal novembre 1994): 13 mensilità da 6.290.200 lire.
Tommaso Padoa Schioppa492.415.885
59 anni, membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea, ex vice direttore generale della Banca d’Italia e presidente della Consob.
Pensione Banca d’Italia (dall’aprile 1997): 13 mensilità da 37.878.145 lire.
Ernesto Pascale547.761.500
65 anni, consulente, ex presidente e amministratore delegato di Telecom Italia. 

Pensione Inps (dal luglio 1994): 13 mensilità da 42.135.500 lire.
Sulla sua pratica figura la dicitura: «Recupero indebito in corso».
Gianni Pasquarelli173.863.140
71 anni, ex direttore generale di Autostrade e della Rai. 

Pensione Inpgi (dall’ottobre 1983): 14 mensilità da 8.574.835 lire.
Pensione Inpdai (dall’ottobre 1993): 13 mensilità da 4.139.650 lire.
Cesare Romiti72.697.950
76 anni, imprenditore e presidente Rcs, ex presidente della Fiat.

Pensione Inpdai (dal dicembre 1977): 13 mensilità da 5.592.150 lire.
Francesco Rosi80.690.740
77 anni, regista. 

Pensione Società Italiana Autori ed Editori (dal luglio 1984): 13 mensilità da 1.190.000 lire. 
Pensione Enpals (dal gennaio 1979):13 mensilità da 5.375.360 lire.
Renato Ruggiero127.389.535
69 anni, presidente dell’Eni, ex consigliere Fiat, ministro del Commercio Estero e direttore generale Wto. 

Pensione Tesoro (dal maggio 1991): 13 mensilità da 9.799.195 lire.
Giuseppe Santaniello390.095.121
79 anni, vice presidente dell’Autorità per la privacy, ex garante della legge per l’editoria. 

Pensione Tesoro (dall’agosto 1995): 13 mensilità da 30.007.317 lire.
Mario Sarcinelli421.127.473
65 anni, ex vice direttore della Banca d’Italia, ministro, direttore generale del Tesoro, presidente della Bnl. 

Pensione Inps (dall’aprile 1995): 13 mensilità da 4.743.850 lire. 
Pensione Banca d’Italia (dal gennaio 1982): 13 mensilità da 27.650.571 lire.
Oscar Luigi Scalfaro165.711.039
81 anni, senatore a vita, ex magistrato, ministro e presidente della
Repubblica. 

Pensione Tesoro (dal settembre 1988): 13 mensilità da
12.747.003 lire.
Sergio Siglienti538.978.089
73 anni, presidente Ina e vice presidente Bnl, ex presidente della Banca Commerciale. 

Pensione Inps (dal giugno 1986): 13 mensilità da 15.417.000 lire.
Pensione Comit (dal gennaio 1991): 12 mensilità da 21.190.000 lire.
Fondo pensioni Comit (dal giugno 1990): 13 mensilità da 6.482.853 lire.
Franco Tatò96.735.600
67 anni, amministratore delegato dell’Enel, ex Olivetti, Mondadori,
Fininvest. 

Pensione Inpdai (dal novembre 1990): 13 mensilità da 7.441.200 lire.
Michele Tedeschi201.439.632
59 anni, presidente del Poligrafico dello Stato, ex presidente dell’Iri.
Pensione Meie (dal maggio 1998): 12 mensilità da 6.641.436 lire.
Pensione Inpdai (dall’agosto 1997): 13 mensilità da 9.364.800 lire.
Franco Viezzoli75.372.700
74 anni, presidente della società editrice dell’Adnkronos, ex direttore generale Iri, presidente Finmeccanica e Enel. 

Pensione Inpdai (dal febbraio 1987): 13 mensilità da 5.797.900 lire.
Gianni Zandano78.511.550
65 anni, consigliere Ina, ex presidente Sano Paolo di Torino. 

Pensione Tesoro (dall’aprile 1996): 13 mensilità da 6.039.350 lire.
Sergio Zavoli189.344.208
76 anni, giornalista e scrittore, ex presidente della Rai. 

Pensione Società Italiana Autori ed Editori (dal settembre 1987): 13 mensilità da 1.190.000 lire. 
Pensione Inpgi (dall’ottobre 1978): 14 mensilità da 11.413.546 lire.
Pensione Enpals (dall’ottobre 1983): 13 mensilità da 1.083.428 lire.