sabato 16 marzo 2013

Pubblico impiego. Corte dei Conti.

Pubblico impiego. Corte dei Conti.

Sindaco, assessori e funzionari, non il direttore generale che attuando politicamente le direttive della giunta è esente da responsabilità contabile, sono stati rinviati tutti a giudizio per danno erariale dalla Corte dei Conti.
Essi hanno assunto dei precari in Comune, nonostante il blocco delle assunzioni sforando del patto di stabilità secondo il magistrato contabile. 
In particolare hanno applicato la riserva totale dei posti a soggetti già assunti dal Comune a tempo determinato ,in palese contrasto con la legge secondo un esposto anonimo evidentemente presentato da un concorrente che si è visto escludere dalla riserva stessa.
Le ragioni sociali sono evidenti!
Ma tutti gli altri giovani che vorrebbero essere assunti negli enti pubblici e che non trovano un concorso neanche a pagarlo?
O che avendolo vinto aspettano perché altri occupano illegittimamente i loro posti?
Quale è la ricetta di questi amministratori?
A me sembra evidente che se l’assunzioni pubblica è una ricetta contro la disoccupazione dovrebbe essere attuata per tutti quelli che ne fanno domanda, conseguentemente per trovare capienza nelle disponibilità di bilancio si devono abbassare le retribuzioni.
Se, invece, il pubblico impiegato è a servizio della collettività e deve essere valutato per il lavoro che fa è evidente che non ci devono essere riserve o che esse devono essere contenute.

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