giovedì 30 gennaio 2014

NUOVE DIRETTIVE EUROPEE SUGLI APPALTI PUBBLICI

LE NUOVE DIRETTIVE EUROPEE SUGLI APPALTI PUBBLICI
La Commissione europea presenta tre proposte legislative finalizzate a rivedere la disciplina
sugli appalti pubblici nell'auspicio di rendere le commesse pubbliche più efficaci, a fronte
dell'attuale contesto di restrizioni di bilancio e di ristrettezze economiche, e di ammodernare la
normativa in vigore, perché sia più idonea alla costante evoluzione del contesto politico, sociale ed
economico.
Si muove dalla considerazione che l'ammontare di risorse che le pubbliche amministrazioni
dedicano ogni anno a beni, servizi e lavori costituisce ben il 18 per cento del PIL europeo. Si
ritiene, dunque, fondamentale assicurare un impiego ottimale di tali fondi, potenziale leva per
realizzare un mercato unico che promuova una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva
(strategia "Europa 2020").
La messa in opera di un quadro normativo rivisto e ammodernato in materia di appalti
pubblici, che rendesse più flessibile la procedura di aggiudicazione dei contratti e utilizzasse questi
ultimi a sostegno di altre politiche, era stata del resto già indicata dalla Commissione europea tra le
dodici azioni chiave prioritarie da adottare entro la fine del 2012 (Comunicazione "L'atto per il
mercato unico: dodici leve per stimolare la crescita e rafforzare la fiducia", COM (2011) 206 def.).
1) Oggetto delle proposte
Il pacchetto consiste di tre documenti distinti:
1) la proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulle procedure d'appalto
degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali
(COM (2011) 895 def.);
2) la proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sugli appalti pubblici (COM
(2011) 896 def.);
3) la proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sull'aggiudicazione dei


contratti di concessione (COM (2011) 897 def.).

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