venerdì 28 marzo 2014

PIANO REGOLATORE . QUESITO

Da: "Fiorentino Braga" <fiorentino.braga@gmail.com>
Data: 27/mar/2014 23.14
Oggetto: Comune di Valbondione commissariato e approvazine PGT
A: "
leonardi@jus.unibs.it" <leonardi@jus.unibs.it>


Salve,
Ho un quesito da porLe circa il comune di Valbondione Bg,
dove mi accingo a candidarmi a Sindaco nelle prossime elezioni amministrative del 25 maggio.
Il Comune e' commissariato con DPR del 23.01.14.
Tuttavia, in data 03.03.14,  il Commissario ha approvato definitivamente il PGT.
Domanda : Era sua competenza?  il valore , la complessita' del PGt,
Noo dovrebbe essere di competenza del consiglio Comunale.
Si ravviserebbe un abuso di potere, con la conseguente nullita' dell atto. ?
A quale giurirdizione ricorrere eventualmente, e chi puo' essere titolato a ricorrervi? 
grazie
Fiorentino Braga
331 6010111


Risposta
IL Commissario Prefettizio con i poteri del Consiglio Comunale può legittimamente approvare il PIANO REGOLATORE GENERALE 
Lo strumento urbanistico è impugnabile alla giustizia amministrativa o al Presidente della Repubblica  con i normali limiti temporali del ricorso giurisdizionale o amministrativo.


giovedì 27 marzo 2014

Il certificato di agibilità.

Il certificato di agibilità.

Il certificato di agibilità è destinato ad accertare la sicurezza, l’igiene, la salubrità, il risparmio energetico dell’immobile rispetto alle specifiche destinazioni d’uso di tutti i fabbricati siano essi residenziali, commerciali o industriali, ex art. 24, d.p.r. 6.6.2001, n. 380, che sostituisce le norme di cui agli artt. 221 e segg. r.d. 1265/1934. Centofanti Nicola e Centofanti Paolo, Diritto urbanistico Cedam 2012, 580.
Il richiedente lo deve obbligatoriamente con riferimento ai seguenti interventi:
a) nuove costruzioni;
b) ricostruzioni o sopraelevazioni, totali o parziali;
c) interventi sugli edifici esistenti che possano influire sulle condizioni di cui al comma 1.
Quindi ad esempio il comune non può applicare sanzioni, perché il prorietario del fabbricato non lo ha richiesto nel caso di intereventi di manutenzione o cambio di destinazione d’uso.
Il procedimento amministrativo, che sfocia nel provvedimento autorizzatorio, tende a verificare la presenza di detti requisiti, come definiti dalla legislazione vigente.
Il certificato non accerta, quindi, la rispondenza della costruzione alla normativa urbanistica; conseguentemente il suo rilascio non implica alcun provvedimento implicito di sanatoria sotto il profilo urbanistico.
In conformità a quanto stabilito dagli artt. 107 e 109, d. lg. 267/2000, il certificato di agibilità è rilasciato dal dirigente di servizio o dal responsabile del competente ufficio comunale.
Il provvedimento amministrativo è variamente configurato come una abilitazione, in quanto presuppone una valutazione tecnica di idoneità, ovvero come una concessione o come una autorizzazione amministrativa.
La natura di autorizzazione appare conforme alla struttura dell’istituto, che è quella di consentire l’esercizio di un diritto preesistente – ossia il potere utilizzare la costruzione – valutando che siano rispettate le esigenze di tutela dell’igiene.
Le implicazioni sono importanti poiché chi ritiene autorizzatoria la natura della licenza ne restringe la portata alla tutela sanitaria e alla sicurezza; essa, pertanto, non può essere negata per motivi urbanistici.
L’immobile sarebbe oggetto delle normali misure sanzionatorie urbanistiche.
Chi ritiene che il provvedimento abbia effetti concessori è portato ad estendere il contenuto del provvedimento all’esame urbanistico dell’immobile oggetto di licenza.
Il certificato di agibilità deve essere rilasciato o negato per ragioni prevalentemente inerenti il profilo igienico – sanitario, tuttavia è anche previsto che l’agibilità presupponga che si tratti di locali dei quali va dichiarata la conformità rispetto al progetto approvato.
Tale soluzione è accolta dalla norma vigente che prevede la presentazione di dichiarazione di conformità al progetto in sede di domanda di rilascio del certificato, ex art. 25, d.p.r. 6.6.2001, n. 380.
È così esercitato un controllo urbanistico attraverso un atto che, sia pure rapportato a parametri igienici sanitari, è condizionato al rispetto delle norme urbanistiche e all’imparzialità dell’azione amministrativa.
Il procedimento di rilascio del certificato di agibilità è ora disciplinato dall’art. 25, d.p.r. 6.6.2001, n. 380.
Tale atto deve essere richiesto allo sportello unico per l’edilizia entro quindici giorni dall’ultimazione dei lavori, allegando obbligatoriamente:
a)la richiesta di accatastamento dell’immobile, da presentare a cura dello sportello agli uffici catastali;
b)la dichiarazione del richiedente che deve certificare sotto la sua responsabilità la conformità dei lavori al progetto approvato e l’avvenuto prosciugamento dei muri e la salubrità degli ambienti;
c)la dichiarazione dell’impresa installatrice che attesta la conformità degli impianti alle norme di legge.
Il responsabile del procedimento rilascia il certificato entro trenta giorni dalla ricezione della domanda, potendo peraltro disporre un’ispezione da parte degli uffici comunali che verifichi l’esistenza dei requisiti.
In caso di silenzio dell’amministrazione, trascorsi 30 giorni dalla data di presentazione della domanda, qualora sia intervenuto il parere della Azienda sanitaria locale circa la conformità dell’intervento edilizio alle prescrizioni igienico sanitarie, l’abitabilità si intende attestata.
Un più lungo termine di sessanta giorni è previsto, invece, per la formazione del silenzio assenso nel caso in cui il parere dell’A.S.L. sia stato sostituito da una autocertificazione.
Il silenzio dell’amministrazione equivale ad assenso, anche se, in tal caso, l’amministrazione conserva un potere di intervento successivo.
L’autorità competente, infatti, può disporre l’ispezione di verifica ed eventualmente dichiarare l’inagibilità, qualora essa verifichi l’assenza dei requisiti richiesti per la costruzione, ex art. 26, d.p.r. 6.6.2001, n. 380.
La giurisprudenza ha sancito l’obbligo dell’amministrazione di acquisire la documentazione ritenuta mancante prima di procedere all’eventuale diniego.
È illegittimo il diniego del rilascio del certificato di agibilità motivato con la mancanza della necessaria documentazione senza che l’amministrazione abbia provveduto preventivamente a richiederla.
Nella specie si trattava della documentazione relativa alla iscrizione al catasto del fabbricato, alla conformità dell’impianto elettrico, al progetto per le dispersioni termiche e alla autorizzazione per lo scarico dei reflui (T.A.R. Campania Salerno, sez. I, 14.10.2002, n. 1599).
Il diniego è impugnabile in via giurisdizionale, presso il T.A.R. (Mengoli 2009, 1091).
La sospensione e la revoca della agibilità di un immobile, che  attiene alla solidità e sicurezza dell'edificio, non possono fondarsi sul presupposto del rumore eccessivo dell'impianto sonoro del locale e dello schiamazzo degli avventori.
L'eventuale abuso delle autorizzazioni amministrative rilasciate e la violazione delle inerenti prescrizioni devono trovare sbocco in provvedimenti, di tipo cautelare o sanzionatorio (sospensione e revoca ai sensi dell'art. 19, T.U.L.P.S.) che si rivolgono nei confronti del titolare della stessa (e dell'attività da questi esercitata) senza che questo implichi il venir meno, in sé, dell'agibilità del locale. (T.A.R. Campania Napoli, sez. III, 14.7.2011, n. 3793, RATAR,  2011, 7-8).
La sanzione penale conseguente al divieto di utilizzo di immobili privi della licenza di agibilità è stata depenalizzata. Essa è stata trasformata in sanzione amministrativa per effetto dell’art. 70, d. lg. 30.12.1999, n. 507 (Italia 2002, 364).
L’art. 70, 1o co., lett. b), del d. lg. 30.12.1999, n. 507, depenalizza il reato di cui all’art. 221, t.u. leggi sanitarie sazionandolo con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 77 a 465.
L’autorità amministrativa competente per l’applicazione di detta sanzione è il sindaco, ex art. 93, 1o co., lett. l), del d. lg. 507/1999.
L’opposizione si propone al tribunale trattandosi di violazione concernente una disposizione in materia di igiene, ex art. 98, 2o co., lett. a), d. lg. 507/1999.




mercoledì 26 marzo 2014

Riforma pubblica amministrazione riduzione della spesa.

Riforma pubblica amministrazione riduzione della spesa.
come si può avere fiducia nella riforma della pubblica amministrazione se gli organici sono proposti dagli stessi dirigenti che dovrebbero procedere agli eventuali tagli?
Come si può pensare ad una riduzione dei costi quando i contratti vengono sottoscritti da ll?Aran che una struttura politica fortemente condizionata dalle pressioni della controparte. I tetti di spesa possono solo essere imposti per legge.

Come si può pensare ad un controllo sull’efficienza quando i premi sono attribuiti dagli stessi dirigenti che li devono percepire senza alcun controllo esterno

Anticorruzione

Anticorruzione
Come si può avere fiducia di una efficace lotta contro la corruzione se gli organi preposti sono gli stessi organo interni all’amministrazione che dovrebbe ro essere controllati ( ad esempio nel comune il piano è fatto dal segretario comunale)?


martedì 25 marzo 2014

Rendita catastale degli immobili. Motivazione

Rendita catastale degli immobili. Motivazione
La  Corte di Cassazione , con sentenza n. 2357 del 3 febbraio 2014 ha mutato oramai orientamento e  , ha dichiarato illecito il comportamento dell’agenzia quando omette la precisa indicazione dell’atto.
 La Corte di cassazione ha affrontato quindi il delicato tema delle modalità con cui era stato operato il riclassamento, specificando che il fatto che l’agenzia avesse tenuto conto dei parametri costruttivi dell’immobile, delle sue caratteristiche edilizie e del fabbricato che la comprende, nonché del livello di capacità reddituale degli immobili della zona ma anche, appunto, dei significativi e concreti miglioramenti del contesto urbano, non è sufficiente a motivare la nuova rendita. Infatti, per quanto riguarda il contesto, occorre indicare l’atto con cui si è provveduto alla revisione dei parametri della microzona, mentre per quanto riguarda l’immobile in sé e per sé si devono indicare le trasformazioni edilizie avvenute.
Tale orientamento non fa altro che ricollegarsi al precedente indirizzo delineato con sent. n. 9629 del 13 giugno 2012 (sent. n. 4507 del 25 febbraio 2009), che ha stabilito che gli uffici, quando procedono all'attribuzione (d'ufficio) di un nuovo classamento a un'unità immobiliare a destinazione ordinaria, devono specificare se la variazione sia dovuta a trasformazioni specifiche subite dall'unità immobiliare, oppure a una risistemazione dei parametri relativi alla microzona in cui è ubicata l'unità stessa.

Nella prima ipotesi gli uffici sono obbligati a indicare le trasformazioni intervenute, mentre nell'altra devono indicare gli atti con cui hanno provveduto alla revisione dei parametri relativi alla microzona, a seguito di significativi e concreti miglioramenti del contesto urbano, rendendo in tal modo chiara la conoscenza dei presupposti del nuovo classamento da parte del contribuente.
La motivazione del provvedimento di riclassamento di un immobile già munito di rendita catastale deve indicare con chiarezza se il nuovo classamento sia stato adottato, ai sensi dell'art. 1, comma 336, della legge 311/2004 (Finanziaria 2005), in ragione di trasformazioni edilizie subite dall'unità immobiliare, recando così l'analitica indicazione di tali trasformazioni; oppure se il nuovo classamento sia stato adottato, ai sensi del comma 335 dello stesso art. 1, nell'ambito di una revisione dei parametri catastali della microzona in cui l'immobile è situato, giustificata dal significativo scostamento del rapporto tra valore di mercato e valore catastale in tale microzona.

Sanità Gestione delle strutture ospedaliere

C'è un motivo di compiacimento per la gestione delle strutture  ospedaliere da parte dei grandi manager della sanità.
Basta guardarci attorno per vedere strutture dimesse , abbandonate nel cuore dei centri urbani che vanno in rovina.
Queste strutture con grande tempismo vengono lasciate marcire fino a che spunta una società che confidando in un cambiamento di destinazione (che verrà puntuale dopo la vendita) procede all'acquisto a prezzi stralciati.
Il meccanismo è già stato collaudato : chi pilota una simile operazione invece di essere incriminato dalla Corte dei Conti trova solenni encomi per la brillantezza dell'idea e per avere fatto entrare nelle esauste casse compensi che una persona di buon senso riterrebbe frutto di una frode a danno del patrimonio pubblico.

Sanità strutture convenzionate

Convenzionate
a fatto al coda per 40 minuti per pagare il ticket di una visita in una struttura convenzionata e questo può starci.
Ci si mette, comunque, meno a trovare e prenotare un albergo a New York.
Ma forse i grandi manager della sanità non sanno come fare pagare via internet e carta di credito il ticket.
O forse è un sistema a tutela della occupazione?
Lo stupore è dovuto al fatto che arrivando in ritardo di dieci minuti all'ambulatorio non ho dovuto fare neppure un secondo di attesa perché il medico mi stava chiamando per la visita.

Manager pubblici. Riduzione degli stipendi

E' possibile la riduzione degli stipendi dei manager pubblici.
La riduzione degli stipendi dei manager non è di certo possibile attraverso la stipula di nuovi contratti visto il meccanismo di concertazione esistente il rinnovo sarebbe bloccato dalle organizzazione di categoria.
L'unica strada percorribile è quella legislativa che fissi dei tetti massimi.
E' evidente che chi delle chance nel mondo del lavoro troverà altre collocazioni nel mondo del lavoro privato come i grandi manager delle aziende partecipate o i grandi dirigenti dello Stato dell'economia, delle partecipate, della giustizia, della cultura eccetera.
Chi è veramente di sinistra rimarrà nel pubblico a stipendio ridotto.
L'altra via è quella di ridurre lo stipendio a chi non è in grado di tirare il fatidico fine mese.

Prostata Quesito

M.S.
prostata

la seconda causa di mortalità per l'uomo è il tumore alla postata.
Come mai non c'è ufficializzata nessuna terapia preventiva
perché la ipertrofia prostatica viene curata con integratori costosi che non sono sconsiderati neppure farmaci dal prontuario nazionale e quindi  a totale carico del malato e non detraibili e soprattutto sono considerati non medicine dagli stessi medici?

risposta
forse qualcuno ci guadagna qualcosa da questa impostazione
C'è solo da sperare in qualche controllo del Ministero che va opportunamente sollecitato.

lunedì 24 marzo 2014

RENT TO BUY. Tutela

RENT TO BUY

Il “Rent to Buy Scheme”, ovvero lo “schema della locazione preparatoria all’acquisto” è una geniale metodologia
di compravendita immobiliare già da molti anni presente in alcuni paesi anglosassoni quali Stati Uniti, Australia,
Regno Unito ed Irlanda.
Il mondo è di colpo cambiato a causa della “stretta creditizia”: quelle stesse Banche che prima erogavano mutui
anche oltre il 100% del reale valore dell’immobile, consentendo così a chiunque di provare ad acquistare casa,
hanno giustamente dovuto rivedere i loro parametri di concessione del credito.
Adesso le Banche non erogano oltre l’80% del valore di perizia dell’immobile.
Si è così drasticamente innalzata la soglia di liquidità necessaria per affrontare l’acquisto della casa: mentre prima,
con il mutuo al 100%, bastava possedere un 10% di liquidità per far fronte ai costi accessori della compravendita
(istruttoria mutuo, perizia immobile, accensione ipoteca, rogito notarile, imposte, commissioni di agenzia),
adesso bisogna invece disporre del 10% + il 20% non più coperto dal mutuo.
Una soglia discriminatoria del 30% è un bel problema, non solo per chi vuole comprare, ma anche, di conseguenza,
per chi deve vendere.
Ecco così emergere una soluzione che produce delle leve finanziarie gratuite.
Il “Rent to Buy” è un “programma preparatorio all’acquisto” che consente di entrare subito nell’abitazione scelta,
dapprima in locazione (rent) e successivamente nella piena proprietà (buy), al completamento del processo di acquisto che si concluderà entro 3 anni ad un prezzo pattuito e bloccato oggi.
Rinviando il rogito notarile e, di conseguenza, l’accensione del mutuo, si ottengono 4 importantissimi benefici:
·   la possibilità, per l’acquirente, di crearsi uno “storico creditizio”, finalizzato a migliorare il proprio rating
(punteggio) per ottenere poi il mutuo con più facilità ed alle migliori condizioni di mercato
(non solo in termini di spread ma anche in termini di costi accessori);
·   la creazione di un “primo effetto leva” grazie al quale l’acquirente, versando mensilmente al venditore
(costruttore o privato) un importo equivalente ad un normale affitto, se ne vede accantonare il 50%
come acconto sul prezzo, elevando così il suo deposito iniziale senza appesantire il proprio bilancio familiare;
·   la creazione di un “secondo effetto leva”, derivante dalla posticipazione di tutti i costi e le imposte relative
al mutuo ed al rogito notarile;
·   un “periodo di prova” durante il quale, se dovessero mutare le proprie esigenze, si può vendere l'immobile
ad un terzo soggetto con la semplice cessione della propria contrattualistica, evitando così tutti i costi
del rogito ed ottenendo magari anche un piccolo guadagno!
Grazie alla sua flessibilità il "Rent to Buy" si presta a risolvere molte altre problematiche ed in particolar modo quella,
assai diffusa, di chi, per acquistare una nuova casa deve prima venderne un'altra.
Acquistando la nuova casa con il "Rent to Buy", la si può abitare da subito, liberando così quella usata per venderla
senza fretta al miglior prezzo ottenibile, magari dopo averla ritinteggiata per presentarla al meglio.

Non appena effettuato il rogito per la vendita dell'immobile usato si potrà così, con la liquidità ottenuta, provvedere
a rogitare il nuovo, accendendo eventualmente un mutuo di importo inferiore e commisurato alle effettive necessità
finanziarie del momento.


Il "Rent to Buy" non è uno "strumento finanziario": è invece una modalità di compravendita che produce,
di fatto, delle leve finanziarie. Non è quindi previsto l'intervento di alcun terzo soggetto e tutti i rapporti giuridici ed
economici sono tra acquirente e venditore, come in una normalissima compravendita immobiliare.

Ci tengo inoltre a precisare che nel "Rent to Buy" il prezzo di compravendita dell'immobile non è quello di listino, ma è
il risultato della negoziazione intercorsa tra le parti, dove la modalità di acquisto "Rent to Buy" non deve in alcun modo
influire sul prezzo di vendita: all'acquirente "Rent to Buy" deve pertanto essere riconosciuto lo stesso sconto che si
sarebbe accordato in una compravendita di tipo tradizionale. Il disagio che l'acquirente "Rent to Buy" arreca
al venditore allungando la tempistica della compravendita viene concettualmente pagato, come di seguito esposto,
tramite il canone di locazione. Non deve quindi essere pagato una seconda volta rinunciando ad uno sconto.

L’inquilino-futuro proprietario entra subito nella casa che ha scelto di acquistare versando al venditore
(costruttore o privato che sia) un acconto che solitamente ammonta al 6% del prezzo di compravendita,
da intendersi pattuito oggi e bloccato per 3 anni; durante la fase preparatoria l’inquilino-futuro proprietario
versa poi mensilmente al venditore un importo equivalente ad un normale affitto, il quale viene però solo in parte
considerato canone di locazione a fondo perduto: l’altra parte viene invece “salvata” e va a creare un deposito
in conto futuro acquisto che, sommato all’acconto iniziale, porterà l’accantonamento totale, al termine del programma, al 15% del prezzo concordato.
Al momento del rogito resterà così da saldare, con un mutuo liberamente scelto dall’acquirente,
solamente il restante 85% del prezzo.


ESEMPI
Ecco un primo esempio, ipotizzando l'acquisto di un immobile nuovo da un costruttore:

Prezzo pattuito (bloccato per 3 anni) ............... 150.000 Euro
Acconto iniziale (6%) ......................................... 9.000 Euro (eventualmente finanziabile senza ipoteca)
Versamento mensile ............................................ 750 Euro (375 in affitto + 375 "salvati" come acconto) 
Accantonamento dopo 3 anni (15%) ................... 22.500 Euro (9.000 acconto iniziale + 13.500 “salvati” in 3 anni)
Importo da saldare al rogito (85%) .................... 127.500 Euro (mutuo con Banca a scelta dell’acquirente)

VANTAGGI
Oltre a creare un importantissimo accantonamento grazie alla parte di affitto “salvata” come acconto sul prezzo
(1° effetto leva), il “Rent to Buy” consente anche di creare uno “storico creditizio” per l’acquirente, il quale sarà in grado di dimostrare alla Banca che ha puntualmente versato, per 3 anni, un importo mensile, per il “Rent to Buy”,
leggermente superiore o pari alla rata del mutuo che va a richiedere.
Egli è quindi un cliente collaudato e con un rating eccellente: un soggetto ideale a cui poter concedere con tranquillità il mutuo anche senza far intervenire terzi soggetti come garanti e ridimensionando, anche del 50%, il costo delle assicurazioni, che normalmente incidono dal 5 al 10% sull'importo del mutuo erogato.
Questi 3 anni potrebbero anche essere importanti per poter comodamente accantonare la liquidità necessaria
per affrontare tutti i costi che il “Rent to Buy” consente di posticipare (2° effetto leva): istruttoria mutuo,
perizia immobile, imposte, costi del rogito notarile, assicurazioni varie (complessivamente circa il 6%
del prezzo di compravendita).

E' importante comprendere che, nel programma "Rent to Buy", l'affitto pagato in 3 anni non comporta in realtà
un maggior costo rispetto all'acquisto con il metodo tradizionale: infatti, conti alla mano, accendere dopo 3 anni un mutuo di importo inferiore e con un miglior tasso di interesse può generare un risparmio sui costi del mutuo anche doppio rispetto all'affitto pagato al venditore.
Ecco perché il "Rent to Buy" rappresenta una leva finanziaria gratuita ed è, in qualsiasi caso, sicuramente più conveniente rispetto all'acquisto tradizionale.

E’ necessario però saper personalizzare il “Rent to Buy” in modo che rimanga sempre bilanciato tra le parti, anche al variare dell’importo della compravendita.

LA TUTELA

Le complicazioni sorgono quando si pensa alla tutela nel caso di non pagamento da parte dell'acquirente che si trova nel possesso dell'immobile.
A tal punto è da considerare che mancando giurisprudenza si possono solo fare solo delle ipotesi.
Quindi se l'acquirente non paga il venditore si troverà ad iniziare un procedimento giudiziario che porti alla risoluzione del contratto e al rilascio dell'immobile.
Tempi previsti?
I tempi del processo ordinario!

Per questo qualcuno suggerisce di scindere in due il contratto .
Un preliminare di vendita a due anni ed un contratto di locazione provvisoria a due anni.
Qual'è la differenza?
In tal caso se l'acquirente non paga si agirà con l'azione di sfratto per morosità che sicuramente è più veloce evitando di ricorrere al normale giudizio di cognizione.

giovedì 20 marzo 2014

Firenze regolamento urbanistico

Oltre 750.000 metri quadrati di superficie in movimento e 73 aree di trasformazione, un miliardo e mezzo di euro di interventi possibili, 10.000 posti di lavoro creati, oltre 60 milioni di euro di oneri di urbanizzazione previsti, quasi 40 metri quadrati ad abitante per le dotazioni di servizi collettivi (scuole, verde, parcheggi), ovvero piu’ del doppio di quanto previsto dalle norme. Questi i principali numero del regolamento urbanistico comunale (ruc), il primo della città.
“Il regolamento urbanistico – ha annunciato il sindaco Matteo Renzi, presentando il documento insieme all’assessore all’urbanistica Elisabetta Meucci – è un passo in avanti straordinario: dopo il Piano strutturale a volumi zero, primi tra le grandi città a farlo, adesso variamo questo strumento, anch’esso a volumi zero, che consentirà la trasformazione di oltre 750 mila metri quadrati di città”. “Si tratta – ha spiegato – del primo regolamento urbanistico della città, dato che l’ultimo piano regolatore risale a una quindicina di anni fa. Grazie al ruc sono possibili 73 aree di trasformazione e si potranno creare 10 mila posti di lavoro dagli interventi. Il tutto con uno strumento che semplifica le procedure e ha un occhio di riguardo verso l’ambiente. Ringrazio gli uffici e il nostro personale che in questi mesi hanno lavorato al meglio per ottenere questo risultato”.
“Mi piace – ha commentato Renzi – che l’adozione del ruc arrivi dopo il primo week end con la novità del mercato di San Lorenzo ‘liberato’ dai banchi accanto alla Basilica. Firenze sta cambiando e stiamo smentendo i profeti del malaugurio, quelli che ci dicevano che la città si sarebbe bloccata con un Piano strutturale a volumi zero. È esattamente l’opposto, la città sta trovando una sua fisionomia e sua identità, e questo grazie al disegno complessivo che mette insieme le pedonalizzazioni, la riqualificazione del Parco delle Cascine, la trasformazione di San Lorenzo, l’attenzione al verde e alla sostenibilità”.

GATTEO MARE Festival del liscio 1-14 giugno 2014

GATTEO MARE
Festival del liscio 1-14 giugno 2014
FORMULA ROULETTE
7 notti, trattamento All Inclusive: pensione completa, bevande ai pasti, 1ombrellone e 2 lettini in spiaggia (escluse le prime 3 file), animazione, ballo in spiaggia, spettacoli serali!

Supplemento camera singola: € 10,00 al giorno
Su richiesta, giorni supplementari
Tassa di soggiorno esclusa dal prezzo.

€ 309,00


Gatteo Mare Village

Liscio d'aMare - Fascia B

dal 01.06 al 08.06.2014 e dal 07.09 al 14.09.2014
Sistemazione in camera doppia in Hotel *** in FORMULA ROULETTE
7 notti, trattamento All Inclusive: pensione completa, bevande ai pasti, 1ombrellone e 2 lettini in spiaggia (escluse le prime 3 file), animazione, ballo in spiaggia, spettacoli serali!

Supplemento camera singola: € 10,00 al giorno
Su richiesta, giorni supplementari
Tassa di soggiorno esclusa dal prezzo.

€ 349,00


Gatteo Mare Village

Liscio d'aMare - Fascia C

dal 01.06 al 08.06.2014 e dal 07.09 al 14.09.2014
Sistemazione in camera doppia in Hotel *** in FORMULA ROULETTE
7 notti, trattamento All Inclusive: pensione completa, bevande ai pasti, 1ombrellone e 2 lettini in spiaggia (escluse le prime 3 file), animazione, ballo in spiaggia, spettacoli serali!

Supplemento camera singola: € 10,00 al giorno
Su richiesta, giorni supplementari
Tassa di soggiorno esclusa dal prezzo.

€ 389,00




Tango Elba festival 2014 giugno 26 luglio 6



L'associazione Elbailandotango è lieta di presentare il 1° International Tango Festival dell'Isola d'Elba dal 29 giugno al 6 luglio 2014 nella splendida cornice di Marina di Campo.

mercoledì 12 marzo 2014

13.333 FINANZIAMENTI con garanzia dello Stato alla prima casa. Il Plafond Casa.

FINANZIAMENTI con garanzia dello Stato alla prima casa. Il Plafond Casa. 

Il Plafond casa, è uno strumento per ottenere un mutuo di lunga durata (fino a 30 anni).

Cassa Depositi e Prestiti fornisce 2 miliardi di euro alle banche che aderiscono all'iniziativa e tramite i quali sarà possibile ottenere:
·         mutui per l’acquisto dell’abitazione principale;
·         mutui per la ristrutturazione e miglioramento dell’efficienza energetica.
Il Plafond Casa consente di sfruttare gli incentivi fiscali già previsti per queste categorie di interventi.
2 miliardi diviso 150.000 euro che il massimo del finanziamento concedibile consentono 13.333 interventi di mutuo.
C'è da correre per non farseli scappare.

 

REQUISITI PER ACCEDERE

Hanno diritto al plafond casa tutti i cittadini.
Sonobeneficiari prioritari” le giovani coppie, famiglie numerose e nuclei familiari di cui fa parte almeno un soggetto disabile che devono:
1.     acquistare la prima casa – se appartiene preferibilmente ad una delle classi energetiche A, B, C o D;
2.     e/o ristrutturare l’abitazione e aumentare l’efficienza energetica.
L’accesso al plafond è regolato “a sportello”, fino ad esaurimento dello stesso (con un limite a 150 milioni di euro per ciascuna banca).
Termini e condizioni dei finanziamenti sono negoziati e determinati dalle Banche nella loro autonomia.

 BANCHE ADERENTI

·         UNICREDIT S.P.A.
·         BANCA SELLA S.P.A.
·         CREDITO VALTELLINESE
·         CASSA DI RISPARMIO DI RAVENNA S.P.A.
·         BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CAMBIANO S.C.A.R.L.
·         CREDITO COOPERATIVO RAVENNATE ED IMOLESE S.C.
·         BANCA DI RIPATRANSONE – CREDITO COOPERATIVO S.C.
·         BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI RIANO S.C.
·         BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI SPELLO E BETTONA S.C.
·         BANCA DI CREDITO COOPERATIVO “GIU
·         SEPPE TONIOLO” DI GENZANO S.C.
·         BANCA SANTO STEFANO – CREDITO COOPERATIVO – MARTELLAGO-VENEZIA S.C

COME FUNZIONA LA SCELTA DELLE BANCHE

La singola banca esamina le richieste e decide l’eventuale concessione del credito, assumendone il rischio.
La Banca esamina con priorità le domande di mutuo formulate dai Beneficiari Prioritari, individuati dalla normativa. I procedimenti istruttori e di delibera interni non sono in alcun modo influenzati o monitorati da Cassa Depositi e Prestiti.

VANTAGGI DEL PLAFOND CASA

Il Plafond Casa ha il vantaggio per chi lo richiede di poter ottenere un mutuo di durata superiore alla media (fino a 30 anni).
In ciascun contratto di finanziamento deve essere specificato che l’operazione è stata realizzata utilizzando la provvista messa a disposizione dalla CDP, indicandone il relativo costo e durata, nonché il vantaggio ottenuto in termini di riduzione del tasso annuo nominale (“TAN”), espresso in punti percentuali annui o in basis point annui, prendendo a riferimento le condizioni standard come determinate, alla data di stipula del finanziamento, dai fogli informativi relativi a finanziamenti con provvista diversa, ma di analoga natura, finalità, durata e tipologia di tasso (fisso o variabile).

martedì 11 marzo 2014

Visite mediche Tiket

Buongiorno
dovendomi operare prossimamente di cataratta oggi chiedevo al CUP una prenotazione di visita di controllo presso il reparto di Oculistica.
Mi dicono che i medici di oculistica non hanno fornito il calendario delle visite e tuttora non ci sono visite disponibili nel reparto.
Come è possibile sapere quando sarà disponibile il prossimo calendario?
Bisogna forse fare un ricorso al TAR?
GR

risposta
il sistema di prenotazioni on line è talmente complicato che scoraggia di utilizzarlo è più facile prenotare un viaggio in Cina che una visita medica
Senza contare che il calendario di visita spesso non è disponibile per cui per prenotare bisogna aspettare che bontà sua il reparto pubblichi il calendario di visita.
Queste richieste alla p.a. di fatto non hanno tutela.
Il servizio sanitario nazionale si sta spostando da eseguire prestazioni gratuite o con tiket a garantire un servizio a pagamento con prezzi controllati.
I costi ed i cattivi controlli nella spesa non consentono che questo.

lunedì 10 marzo 2014

La cena

La cena
Antonio aspetta con ansia il fine settimana per trascorrere  a cena alcune ore in compagna degli amici di sempre.
Basta poco per ridere ricordando cose, persone, situazioni di una vita che si è trascorsa insieme a scuola in vacanza durante le pause del lavoro.
Le case diventano sempre meno ospitali.
C’è Antonia che avrebbe una casa accogliente, ma la cameriera è in vacanza.
Giovanna avrebbe la taverna ma ha lavorato tutta la settimana in casa è il sabato di festa preferisce trascorrerlo fuori.
Per fortuna che c’è la Franca che ancora voglia di spignattare e qualche volta improvvisa dei pranzetti coi fiocchi, ma esaurita la buona volontà della Franca bisogna decidere dove andare a cenare.
Ci sono difficoltà a scegliere il locale per degli amici che vogliono ritrovarsi?
Sì, e sono più di quelle che si credono.
C’è Antonio che preferisce andare  a ballare .
Gli è venuta la fissa del liscio anche perché con gli anni se beve gli viene acidità di stomaco e se mangia un po’ di più non dorme per difficoltà nella digestione.
Quindi bisogna convincerlo che non può tradire gli amici e di prendere con sé un potente digestivo o di mangiare di meno.
Ma dove andare?
Franco ha la mania della torta fritta vuole andare nei locali dove la preparano. Non  tutti i ristoranti, però, tengono a menù questo piatto.
La torta è un pietanza piacentina consistente in una pastella fatta friggere. Il calore dell’olio la fa gonfiare e quando è bella dorata la si mangia bollente accompagnata ai salumi o al gorgonzola.
E’ un piatto appetitoso. Viene proposto soprattutto nei ristorantini di campagna.
Alcuni del gruppo sono contenti di approdare in  quei locali ruspanti, ma altri preferiscono locali con un servizio migliore dove il cameriere è meno campagnolo e più raffinato, ti serve con più sussiego e ti versa il vino quando il bicchiere lo richiede.
Insomma un po’ di tono anche nelle serate con amici non guasta mai.
Così si comincia  a discutere sul locale.
Se poi di decide di prenotare il giorno prima anche quei pochi locali che hanno un buon prezzo, un buon servizio , un buon menù e non sono troppo lontani risultano già prenotati e non rimane neppure un posticino per il gruppo dell’ultimo minuto.
Allora si ripiega sul locale più caro meno distante che però propone sempre le stesse cose che a ben guardare non sono poi così apprezzate da tutti.
Così alla lunga il gruppo si sfalda
Antonio si defila e se ne va in balera, Franco prenota direttamente la torta fritta all’insegna del chi mi ama mi segua, ma non lo segue nessuno.
Franca ha deciso che non ha più voglia di stare del tempo ai fornelli se deve  misurarsi solo con i menù fissi dei ristoranti e invita nuovi amici disposti come lei a cimentarsi con inedite ricette.

La cena da settimanale diventa mensile, poi annuale; così le discussioni per scegliere il locale si fanno una volta sola.

I libri

I libri
Antonio è uno scrittore di manuali tecnici.
Dopo una attività poliennale nell’industria è passato alla libera professione ed infine ha trovato la sua collocazione nello scrivere manuali tecnici.
Non è stato facile piazzarsi in un mercato dominato da coloro che per titolo sono i più qualificati, ma a volte l’esperienza sul campo è più apprezzata della più raffinata teoria che non risolve però i problemi di chi acquistato il manuale.
Passando dalle pubblicazioni di carattere generale alla monografia e ai formulari Antonio è riuscito  a realizzare un numero discreto di libri che gli danno, oltre che da vivere, anche un ruolo di esperto nel settore che lui apprezza molto.
Una attività che non danneggia nessuno anzi che trova il complemento nel lavoro della concorrenza.
Si direbbe che un lavoro del genere non abbia possibilità di cessare  in fretta, ma invece la crisi economica che ha colpito un po’ tutte le  attività lavorative  e la rete che ha messo in circolo gratuitamente una serie di informazioni ha mandato fuori mercato quel tipo di pubblicazioni cartacee i relativi gli aggiornamenti e anche i nuovi manuali.
La vena creativa si è inesorabilmente inaridita.
Le proposte di Antonio ad un certo punto sono state praticamente escluse dalle scelte  dei direttori editoriali.
Non servono in questo caso lettere di licenziamento basta fare morire i libri negando l’autorizzazione a nuove riedizioni e bocciare sistematicamente le nuove proposte editoriali.
Antonio, che di soddisfazioni e di attività lavorativa ne ha svolta quanto a lui basta per non ricercare altri impieghi, ne ha fatto un piccolo cruccio e poi si è rassegnato  a trastullarsi con i suoi problemi invece che nei manuali sui vari social network che ora vanno di moda.
Un po’ se la è presa con questi direttori editoriali che lo scaricato senza molto preavviso, un po’ ha ritenuto che era l’ora di cessare di sbattersi e di interessarsi più tranquillamente di altri suoi affari.
Una cosa gli è dispiaciuta.

I libri, che lui amava come figli, sono morti perché un libro tecnico non aggiornato scompare rapidamente nella memoria dei suoi lettori.

Prostata prevenzione

Stile di vita e prevenzione

Come raccomandato per numerose altre patologie, anche nel caso delle affezioni della prostata, un'alimentazione equilibrata, povera di grassi e ricca di frutta e verdura (soprattutto ortaggi gialli,zuccaarancia, pesca, albicoccanespolapompelmo, nettarina, peperonemelone, limone, carota, kakiclementina, mandarino, pomodori e peperoni dotati di proprietà antiossidanti, sostanze ricche di vitamina A, D, E ed il Selenio) non può che essere utile. 
Dieta della frutta e della verdura: giallo e dell'arancio. I frutti e gli ortaggi di questo colore contengono il beta-carotene (phytochemical) che possiede un'elevata azione antiossidante e provitaminica, grazie alla quale protegge le cellule dal danno causato dai radicali liberi.
Il beta-carotene, dal punto di vista chimico è il precursore (sostanza da cui ne viene prodotta un'altra attraverso il metabolismo) della vitamina A, che partecipa alla crescita, alla riproduzione  e al mantenimento  dei tessuti; interviene, inoltre, nella funzione immunitaria e nella visione.
Il beta-carotene viene assorbito con i grassi presenti nella dieta.
Un'altra famiglia di composti molto importante che caratterizza questo gruppo di alimenti è quella dei flavonoidi.  I flavonoidi ostacolano la formazione dei radicali liberi e la loro azione avviene principalmente a livello gastrointestinale.

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Al fine di evitare o attenuare le infiammazioni della prostata, inoltre, è necessario favorire quanto possibile il flusso delle vie urinarie. Per questo motivo, bere spesso, anche fuori pasto o quando non si ha particolarmente sete, è fortemente raccomandato. Bere tanta acqua, inoltre, significa migliorare le funzioni intestinali, e dato che le malattie della prostata si combattono e si prevengono anche evitando la stipsi, ciò non può che costituire un ulteriore stimolo a bere liquidi o alimenti che ne siano ricchi. Attenzione, quindi, al sale: un uso eccessivo, infatti, favorisce la ritenzione idrica. Un'alimentazione ricca di grassi (specie quelli saturi) così come l'ingestione di carne rossa  aumentano l'incidenza delle neoplasie della prostata. L'azione dei grassi si potrebbe collegare ad un aumento della produzione del testosterone ed una diminuzione dell'assorbimento della vitamina A.

Più in generale, uno stile di vita sano ed equilibrato aiuta a prevenire le malattie della prostata. Attenzione al fumo, fortemente controindicato. Moderazione anche con gli alcolici. La birra, in particolare, è assolutamente da evitare quando si soffra di patologie prostatiche: il luppolo, infatti, può favorire la congestione della prostata.

L'attività sessuale può essere regolare e comunque bisogna evitare tutti quei rapporti a rischio suscettibili di trasmettere infezioni o patologie dannose, in modo diretto o indiretto, anche per la prostata.

Stare seduti a lungo, infine, non aiuta. Se il lavoro costringe a lunghi periodi alla scrivania, il consiglio è quello di alzarsi ogni tanto e fare qualche passo. Se la sedentarietà è da combattere, anche gli sport troppo "pesanti" sono però da evitare. Da preferire, secondo gli specialisti, sono invece il nuoto e le lunghe camminate. Attenzione o, comunque, cautela, con la bicicletta, la moto, il motorino, l'equitazione ed il canottaggio, così come i lunghi viaggi in macchina. Questo tipo di attività, infatti, causano delle sollecitazioni traumatiche che si ripercuotono su tutto il pavimento pelvico, irritando di conseguenza anche la prostata, che può, in soggetti predisposti, infiammarsi e dare disturbi.