lunedì 10 marzo 2014

La cena

La cena
Antonio aspetta con ansia il fine settimana per trascorrere  a cena alcune ore in compagna degli amici di sempre.
Basta poco per ridere ricordando cose, persone, situazioni di una vita che si è trascorsa insieme a scuola in vacanza durante le pause del lavoro.
Le case diventano sempre meno ospitali.
C’è Antonia che avrebbe una casa accogliente, ma la cameriera è in vacanza.
Giovanna avrebbe la taverna ma ha lavorato tutta la settimana in casa è il sabato di festa preferisce trascorrerlo fuori.
Per fortuna che c’è la Franca che ancora voglia di spignattare e qualche volta improvvisa dei pranzetti coi fiocchi, ma esaurita la buona volontà della Franca bisogna decidere dove andare a cenare.
Ci sono difficoltà a scegliere il locale per degli amici che vogliono ritrovarsi?
Sì, e sono più di quelle che si credono.
C’è Antonio che preferisce andare  a ballare .
Gli è venuta la fissa del liscio anche perché con gli anni se beve gli viene acidità di stomaco e se mangia un po’ di più non dorme per difficoltà nella digestione.
Quindi bisogna convincerlo che non può tradire gli amici e di prendere con sé un potente digestivo o di mangiare di meno.
Ma dove andare?
Franco ha la mania della torta fritta vuole andare nei locali dove la preparano. Non  tutti i ristoranti, però, tengono a menù questo piatto.
La torta è un pietanza piacentina consistente in una pastella fatta friggere. Il calore dell’olio la fa gonfiare e quando è bella dorata la si mangia bollente accompagnata ai salumi o al gorgonzola.
E’ un piatto appetitoso. Viene proposto soprattutto nei ristorantini di campagna.
Alcuni del gruppo sono contenti di approdare in  quei locali ruspanti, ma altri preferiscono locali con un servizio migliore dove il cameriere è meno campagnolo e più raffinato, ti serve con più sussiego e ti versa il vino quando il bicchiere lo richiede.
Insomma un po’ di tono anche nelle serate con amici non guasta mai.
Così si comincia  a discutere sul locale.
Se poi di decide di prenotare il giorno prima anche quei pochi locali che hanno un buon prezzo, un buon servizio , un buon menù e non sono troppo lontani risultano già prenotati e non rimane neppure un posticino per il gruppo dell’ultimo minuto.
Allora si ripiega sul locale più caro meno distante che però propone sempre le stesse cose che a ben guardare non sono poi così apprezzate da tutti.
Così alla lunga il gruppo si sfalda
Antonio si defila e se ne va in balera, Franco prenota direttamente la torta fritta all’insegna del chi mi ama mi segua, ma non lo segue nessuno.
Franca ha deciso che non ha più voglia di stare del tempo ai fornelli se deve  misurarsi solo con i menù fissi dei ristoranti e invita nuovi amici disposti come lei a cimentarsi con inedite ricette.

La cena da settimanale diventa mensile, poi annuale; così le discussioni per scegliere il locale si fanno una volta sola.

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