martedì 1 aprile 2014

Senato finalmente una proposta di riforma. Meno politici e meno costi per i cittadini.

Il senato non sarà più un organo legislativo con pieni poteri.
La camera potrà approvare delle leggi senza che siano approvate anche dal senato. 
Il senato sarà un organo consultivo e voterà le modifiche alle leggi. 
Al senato non sarà chiesto di votare né la legge di bilancio, né la fiducia al governo. 
Il senato non sarà più elettivo e i senatori non riceveranno indennità. 
Le riforme costituzionali, invece, continueranno a dover essere approvate da tutti e due i rami del parlamento.
Del senato faranno parte gli ex presidenti della repubblica e i senatori a vita e alcuni rappresentanti delle regioni e dei comuni. Sarà composto da 148 persone e rappresenterà i poteri locali.
Perché si deve aver paura di questa riforma?
Il sistema Della Comunità Europea detta vincoli al legislatore ed il bicameralismo non riesce con la litigiosità, in atto, a produrre norme se non con il voto di fiducia . Per evitare la paralisi normativa e per ridurre i costi non resta che affidarci ad un nuovo sistema  legislativo che, con meno eletti, si spera più efficiente.
Alcuni affermano che la Camera Alta deve restare elettiva, altrimenti, il combinato disposto del ddl con il Senato composto da esponenti delle autonomie non scelti direttamente dai cittadini (Sic! i rappresentanti degli enti locali sono gli unici che si contendono le cariche con le preferenze!) con l'Italicum che riforma l'elezione alla Camera mette a rischio la democrazia.
Si tratta di due visioni contrapposte che si spera trovino chiarimento quando il testo verrà presentato In Parlamento. 


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