mercoledì 22 ottobre 2014

ALER procedura esecutiva. Quesito


Ogg: parere su procedura ALER

Buongiorno Avvocato,
le scrivo in merito ad una questione che riguarda il subentro nel contratto di affitto di mia madre defunta. I fatti :
Nel lontano 1985 mia madre( già vedova) con 3 figli minori tutti a carico ,diveniva assegnataria di un alloggio comunale(ERP) con contratto 4+4 tacitamente rinnovato. Io ci ho' vissuto circa 15 anni con lei ed i miei fratelli.Nel 2000 in seguito a matrimonio cambiai residenza.Nel 2010 mi separo,e cerco alloggio nelle vicinanze a circa 300 metri per comodità .Vivo solo per 2 anni e nel frattempo divento papa' di uno splendido bambino da qui la convivenza con la mia compagna(non moglie).Nel 2012 mia madre cade in casa aveva 74 anni,in seguito a questo da sola non poteva piu starci.D'accordo coi miei fratelli si decide la mia convivenza con la mamma.Nel gennaio 2012 chiamo ALER e faccio presente la situazione,l'incaricato mi dice che basta segnalare la cosa anche via mail ed io cosi' feci e da allora piu' nessuno mi contattò. NON presi la residenza(pur vivendo more uxorio con la mamma) per una serie di motivi primo fra essi la voglia di ricucire con la madre di mio figlio con la quale ci si vedeva unitamente al bimbo nella mia casa in affitto.Nel 2013 mia madre finalmente comincia a stare meglio ,ma comunque bisognosa di assistenza ed io non riscontrando interesse da parte della mia ex compagna a ricucire il tutto lascio l'appartamento formalmente  ed a Marzo 2013 chiedo la residenza in comune presso mia madre.Residenza accordata. Per evitare fastidi a mia madre volturo tutti contratti di luce ,acqua ,gas,utenze telefoniche a mio nome regolarmente e tutt'ora sono a mio nome.
Sfortunatamente mia madre muore di arresto cardiaco 40 giorni dopo (4 aprile 2013) la mia formale residenza presso di lei. Immediatamente chiedo ad ALER e Comune(l'alloggio è di proprietà comunale in gestione Aler) la voltura del contratto e l'invio con cambio intestazione dei bollettini di pagamento. Preciso che i bollettini MAV di aler sono inviati semestralmente,io pagai fino a giugno 2013 quindi gia' con mia madre deceduta.Per tutta risposta ALER mi risponde con una intimazione a lasciare l'alloggio in 15 giorni,provvedo allora ad accantonare il corrispettivo su di un conto corrente e ne do' notizia ad ALER e Comune precisando che le somme accantonate sono e restano a loro completa disposizione.passa un anno e mi ritrovo con uno sfratto esecutivo per il 22 settembre 2014.Premesso che:
1) Io non ho' mai ricevuto,firmato nulla.Aler dice che hanno inviato raccomandate ,ma io NON HO MAI RICEVUTO NULLA, c'e' stato qualcuno che mi vuole bene a farmi sparire la posta?Il postino NON ha' fatto il suo lavoro?fatto sta'che fra maggio 2013 e settembre 2013 in tutta la via la posta non arrivava o arrivava a singhiozzi.Mi sono ritrovato con luce tagliata per una bolletta non pagata CHE NON HO MAI RICEVUTO.Di questa storia esiste una memoria presso i carabinieri.
2) Faccio parte del 1° nucleo assegnatario dell'alloggio.
3)Sono rientrato in famiglia prima della morte della mamma con residenza concessami dalla proprietà dell'alloggio,per dare conforto,aiuto a mia madre settantacinquenne con invalidità conclamata .
4)Sono in graduatoria ERP (ma sono 150°) quindi rientro con i cannoni di assegnazione.
5)NON possiedo immobili o entrate extra.
6)Il contratto di locazione intestato a mia madre era ancora in essere al momento del decesso.
7) Sono cardiopatico con 2 infarti alle spalle.
8) Da quando ALER mi ha' intimato di lasciare l'appartamento sono stato ricoverato gia' due volte per crisi depressive provocate da questa situazione.
9) Mio figlio sta' con me nei fine settimana,mentre durante la settimana lavorativa sta' con la madre ed i nonni per questioni logistiche(asilo)
Detto questo richiedo formalmente ad ALER e Comune di rivedere la mia posizione in quanto non mi considero affatto abusivo ne inadempiente,chiedo di poter sanare eventuali difformita' di procedura (mancata comunicazione ad ALER di ricongiungimento,mancata residenza anagrafica da un anno almeno)Queste richieste basate su :

    TAR BASILICATA, con sentenza n.220/2011, sez.1, così si esprime: “la prova della residenza può essere fornita con ogni mezzo, anche indipendentemente dalle risultanze anagrafiche o in contrasto con esse, atteso che queste ultime hanno valore meramente presuntivo, essendo la residenza della persona determinata dalla sua abituale e volontaria dimora in un dato luogo”, a ciò facendo esplicito riferimento la sostanza della situazione, non la “formalizzazione” anagrafica, nel caso di specie comunque documentabile dalle numerose dichiarazioni testimoniali attestanti la circostanza che risiedevo di fatto nell’immobile de quo da ben oltre un anno prima del decesso della mamma assegnataria   avendo pertanto maturato ampiamente il requisito della stabile convivenza nell’appartamento, unitamente all’assegnataria. 

Questo per quanto concerne il fatto della residenza


Il TAR LAZIO, con sentenza n.5037/2013, stabilisce che: “il figlio dell’assegnatario di una casa popolare subentra nel contratto di locazione del genitore anche se cambia residenza per 
motivi di lavoro; il cambio di residenza, infatti, non è un motivo di decadenza dall’assegnazione di una casa popolare, peraltro in un territorio dello stesso comune…”
1)    Infine, risulta che il Regolamento Regionale di riferimento sia stato modificato di recente a mio favore , ove si prevede esplicitamente, all’art.15, la possibilità di concedere una deroga ai requisiti secondo i casi c.d. di “irregolarità sanabili”, ovvero per coloro che, secondo la vecchia disciplina, hanno ottenuto l’autorizzazione a vivere nell’alloggio pur non avendo maturato l’intero periodo per il subentro nel contratto, e coloro che, pur dimostrando la relazione di parentela e la convivenza con l’assegnatario, non hanno provveduto a richiedere l’autorizzazione. Precisando in ogni caso che già nel 2012, su esplicita indicazione di un funzionario Aler, provvedevo ad inoltrare procedura telematica contenente la richiesta di trasferimento/autorizzazione a vivere nell’immobile de quo, cui alcun riscontro è mai pervenuto.
2)    Si aggiunga il fatto, inconfutabile, che mi sono trasferito nell’appartamento a vivere con mia madre assegnataria per i gravi problemi di salute di quest’ultima, al fine di fornirle assistenza continua e costante, essendo separato , continuando  a possedere “uti dominus” l’appartamento in questione.

Per tutta questa posizione ritengo di avere validi motivi a detenere l'alloggio,sono pronto a ridiscutere il canone di locazione ,pronto a versare il dovuto sino a ora.
Ma nonostante tutto questo ad oggi non ho' avuto riscontro ne da ALER ne da Comune.

Lo sfratto sarebbe stato esecutivo il 22/09/2012,ma con comunicazione verbale da parte dei servizi sociali del comune e' stato rimandato al 15 novembre 2014.E' regolare tutto questo?

Spero mi dia lumi su come procedere,a chi rivolgermi ,visto che pare nessuno ci sente/mi ascolta ed io sono disperato,il mio reddito non mi permette di spendere 400/500 euro mese di affitto.

Con ossequio e ringraziando sin d'ora per quanto puo' indicarmi le porgo i miei più distinti saluti.

  Bonaventura Voccia.

Risposta
LA procedura amministrativa si è conclusa e oramai non è più censurabile.
Il decreto di sfatto è anche esso in fase di esecuzione e doveva essere impugnato nei termini.
Non vedo possibilità di opposi alla procedura esecutiva.

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