venerdì 21 novembre 2014

ESPROPRIAZIONE FORMULE 10

FORMULE   

Capitolo  10:



1.      Richiesta di retrocessione, artt. 47 e ss. , d.p.r. 327/2001.


All’ ufficio espropriazione
Oggetto: Richiesta di retrocessione di opera pubblica non realizzata in tutto o in parte artt. 47 e ss. , d.p.r. 327/2001.

Il sottoscritto ………. nato a …… residente a …… in via …………… c.f. ……..
Chiede
la restituzione delle aree così censite al N.C.T. del Comune di ………. Fg. _____ mapp. ____ (ex ___) di mq ___ corrispondente al N.C.E.U. sez. ___ Fg. ___ mapp. ___, acquisite dal Comune di ……… con decreto di esproprio n. ____ del ____________ / contratto di cessione rep. mun. n. __________ del _______.
Dichiara di essere disponibile a versare al Comune…..:
il corrispettivo per l’acquisizione dell’area che sarà determinato dall’ufficio tecnico espropri;
le spese contrattuali.   
Distinti saluti.
Lì……………..                                           
Il richiedente…………………..

2.      Citazione al Tribunale civile contro il diniego di retrocessione totale


Tribunale Sezione Civile
Atto di citazione
del sig. . . . . residente a .... via ...., n. ...., codice fiscale … ...., iscritto alle liste elettorali del comune di. . . , rappresentato e difeso come da mandato in calce al presente ricorso dall'avvocato …………c. f. ……....del Foro di ……………, con studio ……………, eleggendo domicilio nel suo studio, dichiara di voler ricevere le comunicazioni al numero di telefax………. o all’indirizzo di posta elettronica P.E.C. indirizzo di posta elettronica certificata  …………………… comunicato al proprio Ordine.
Fatto e diritto
Il sig. …………..è proprietario in comune di………………. dell'area così censita nel NCTR, foglio ……... mappale ……..
Sull'area è stata localizzata dal piano regolatore la seguente opera , per la quale il consiglio comunale  di …………ha dichiarato la pubblica utilità e la indifferibilità ed urgenza.
L’opera non è però stata realizzata ed il vincolo espropriativo è decaduto essendo trascorso il quinquennio e mai rinnovato e sono trascorsi dieci anni dal decreto di esproprio, .art. 46, d.p.r. 327/2001..
Il ricorrente ha diffidato in data…… il comune alla retrocessione totale dell’area.
Il ricorrente a tal punto chiede la retrocessione totale dell’area  per i seguenti motivi.
1)Violazione di legge in rapporto all'art. 46, d.p.r. 327/2001.
Il ricorrente rileva che sono scaduti i termini di legge e che in particolare  il vincolo espropriativo è decaduto, essendo trascorso il quinquennio e mai rinnovato e sono trascorsi dieci anni dal decreto di esproprio, art. 46, d.p.r. 327/2001.
La giurisprudenza sostiene che nell'ipotesi di retrocessione totale, contraddistinta dalla mancata realizzazione dell'opera prevista dalla dichiarazione di pubblica utilità - ivi compreso il caso della sostituzione con un'opera completamente diversa da quella programmata sussiste un vero e proprio diritto soggettivo dell'originario proprietario ad ottenere la restituzione del bene oggetto della procedura ablatoria  alla cui tutela è deputato il giudice ordinario [1].
Ciò posto l’attore a mezzo del suo costituito legale rappresentante
cita
l'ente espropriante nella persona del suo legale rappresentante pro tempore
davanti al Tribunale adito di per sentire accogliere le seguenti conclusioni.
1) accertare il diritto soggettivo del richiedete alla retrocessione totale del fondo non utilizzato nei termini di legge.
A tale fine invita il convenuto a costituirsi in giudizio nel termine e nelle forme stabilite dall'art. 166 c.p.c. ed a comparire all'udienza del dinanzi al Consigliere Istruttore che sarà ritualmente designato, con espresso avvertimento che, in difetto, si procederà in loro contumacia.
Ai sensi dell’art. 13, comma 6 bis, d.p.r. 2002, n. 115, mod. si dichiara che, ai fini del calcolo dell’importo del contributo unificato per spese di atti giudiziari, il contributo dovuto è di euro ….
Spese ed onorari rifusi
Si depositano i seguenti documenti:
1) Decreto di esproprio.
2) Diffida.
Li ……….
Avvocato……………..
Mandato
Io sottoscritto…………… nato a……………….. il…………… delego a rappresentarmi e difendermi nel presente giudizio,con tutti i poteri di cui all'art.84 c.p.c.. e con facoltà di conciliare e transigere l'avvocato …………………presso il cui studio eleggo domicilio,per tutti i gradi del presente giudizio.
Lì ……………
Ricorrente…………………..
per autentica
Avvocato………………
Relata di notifica
A richiesta del sig………….. io sottoscritto ufficiale giudiziario addetto al tribunale di ……………..certifico di aver notificato il su esteso atto al legale rappresentante dell'ente espropriante……………


3.      Ricorso al T.A.R. contro il diniego di retrocessione parziale


Al Tribunale Amministrativo Regionale
Ricorso
del sig. . . . . residente a .... via ...., n. ...., codice fiscale n. ...., rappresentato e difeso come da mandato in calce al presente ricorso dall'avvocato. ………c. f. ……....del Foro di ……………, con studio ……………, eleggendo domicilio nel suo studio, dichiara di voler ricevere le comunicazioni al numero di telefax………. o all’indirizzo di posta elettronica P.E.C. indirizzo di posta elettronica certificata  …………………… comunicato al proprio Ordine, ex art. 136, d. lg. 104/2010,
contro
il sindaco del comune di………..
per ottenere
la retrocessione parziale del bene per mancata esecuzione dell'opera pubblica, artt. 47 e 53, d.p.r.
Fatto e diritto
il sig. ………………, come sopra rappresentato, fa presente quanto segue.
Egli è proprietario di una area edificata sita nel comune di via di cui il piano particolareggiato disponeva la demolizione per la realizzazione di verde pubblico.
Successivamente con variante al piano regolatore regolarmente approvata si disponeva la conservazione degli immobili alla loro funzione residenziale ritenendoli di interesse storico.  la realizzazione dell’intervento solo per una parte dell’area di proprietà del richiedente catastalmente così determinata ……fg…………..   e  mapp…… .
Con diffida……. il ricorrente ha ingiunto al Comune di  accertare che i beni così come determinati ……fg…………..   e  mapp…….non servono più alla realizzazione dell’opera.
Il ricorrente richiedeva al comune la retrocessione parziale degli immobili e ne riceveva netto rifiuto.
I comune afferma che i fabbricati erano stati definitivamente acquisiti all'amministrazione per fini pubblici e pertanto la domanda non era accoglibile.
L'istituto della retrocessione, disciplinato dagli artt. 46 e 48, d. p. r. 327/2001, dà titolo alla restituzione dei beni espropriati, quando non è stata posta in essere o non è più utilizzabile l'opera alla cui realizzazione gli stessi erano stati destinati dalla dichiarazione di pubblica utilità, ovvero quando, pur essendo stata eseguita l'opera pubblica o di pubblica utilità, emerga che uno o più fondi espropriati non hanno ricevuto, in tutto o in parte, la prevista destinazione.
Nell'ipotesi di retrocessione parziale la legge rimette all'autorità espropriante la formale determinazione della parte del bene espropriato che non può più essere utilizzata per le finalità risultanti dalla dichiarazione di pubblica utilità e che di conseguenza può tornare nella disponibilità del soggetto che ne era stato privato, in esito ad una valutazione discrezionale sindacabile dinanzi al giudice amministrativo, inoltre, l'applicabilità delle norme sulla retrocessione non trova ostacolo nella circostanza che i beni interessati siano stati oggetto di cessione volontaria anziché di espropriazione [2].
Le disposizioni del nuovo piano regolatore che modificano parzialmente l'assetto territoriale prima programmato comportano che gli immobili non utilizzati risultino giuridicamente sottratti in modo irreversibile alla destinazione loro impressa con la dichiarazione di pubblica utilità giustificativa della espropriazione.
Non essendo più possibile dare agli immobili la destinazione prevista nel decreto di espropriazione e non attuata prima delle modifiche intervenute nella pianificazione, si determina una situazione di giuridica inutilizzabilità degli stessi che attribuisce al privato il diritto di ottenere la retrocessione parziale.
Tutto ciò premesso il ricorrente, come sopra rappresentato,
chiede e conclude
Piaccia al Tribunale Amministrativo Regionale
in accoglimento del presente ricorso:
1) disporre ai sensi dell'art. 47, d.p.r. 327/2001, la retrocessione parziale della proprietà espropriata così determinata ……fg…………..   e  mapp……..
Ai sensi dell’art. 13, comma 6 bis, d.p.r. 2002, n. 115, mod. si dichiara che, ai fini del calcolo dell’importo del contributo unificato per spese di atti giudiziari, il contributo dovuto è di euro …...
Con rifusione delle spese e degli onorari di giudizio.
Lì ………………….
Avvocato……………….
Allegati:
1) Decreto di esproprio.
2) Stralcio nuove disposizioni piano regolatore
3) Lettera comunale di rifiuto alla retrocessione

Mandato
Delego a rappresentarmi ed assistermi nel presente giudizio, con tutti i poteri di cui all'art. 84 c.p.c., l'avvocato…………………, eleggendo mio domicilio nello suo studio in ……………..
Ricorrente……………………..
per autentica
Avvocato………….

Relata di notifica
A richiesta dell'avv. ………………, come in atti, io sottoscritto Ufficiale Giudiziario addetto all'Ufficio Unico Notifiche presso il tribunale di ……………..ho oggi notificato copia del presente ricorso al sindaco del comune di………………







[1] T.A.R. Emilia Romagna Parma, sez. I, 15.5.2008, n. 241.
[2] T.A.R. Campania Salerno, sez. II, 23.3.2012, n. 536.

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