sabato 8 novembre 2014

Intervista col Regista

Intervista col Regista

D. In occasione della prima dell’opera di cui ha diretto la regia volevo spiegasse  i criteri
Ispiratori
R. In questo lavoro ho cercato di arrivare all’essenziale per giungere nella maniera più diretta a quello che l’autore dell’Opera ha voluto rappresentare.
Le persone dei singoli interpreti e la musica diventano gli elementi su cui ho concentrato il mio lavoro.
D. Lo può spiegare con parole più semplici ai nostri ospiti.
R. Spiegarlo ai più che sono riuniti qui ad ascoltarci mi sarà sicuramente più facile che ai meno che forse non ci ascoltano da casa.
E’ sempre difficile parlare con chi fa finta di ascoltare ma in realtà subisce molte distrazioni.
D. Effettivamente questa è la difficoltà principe su cui si scontrano tutti i maestri anche quelli delle elementari. Ma ritornando agli interpreti su cui ha lavorato….
R. Gli interpreti sono stati preziosi perché hanno messo il loro corpo sul proscenio lavorando in maniera tale che lo spazio fosse riempito dalla loro persona.
LA conseguenza più diretta è che la scena si è così liberata dalla sovrastrutture selezionando tutti gli orpelli che spesso la scenografia tradizionale ci propina.
D. La scenografia allora a cosa si riduce?  
 R. All’essenziale. Tutto è stato ricondotto all’essenziale . Quei simboli che ’opera   nell’immaginario collettivo ci riportano alla trama al testo che l’autore ha trattato con un pathos che mantiene nel tempo il suo contenuto emozionale.
D  Come si muovono i cantanti in questo contesto?
R. Gli attori si muovono rappresentando attraverso le loro masse corporea quella che è la stessa trama . Contribuiscono a diventare essi stessi coi loro movimenti interpreti del racconto.
La trama si sviluppa nella dinamica dei personaggi nei loro gesti nel loro divenire c’è la storia che interpretano.
L’attore non resta  immobile, non fa raccontare alla scenografia ridondante la trama.
 D. La scenografia potrebbe ridursi ancora a pura luce?
R. Questo è un concetto che mi riservo di sviluppare nelle prossime opere.
D. Tutto questo può anche fare ridurre i costi delle produzioni.
R. No questo è un problema burocratico che mi rifiuto di affrontare.
Non possiamo ridurre tutto ad un problema di costi.

La cultura non può essere soggetta ad economie che ne ridurrebbero la valenza poetica.

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