venerdì 30 dicembre 2016

Ciclabili. VENTO

Ciclabili. VENTO
Il tracciato di VENTO è una scelta: include qualcosa ed esclude qualcos'altro.
Qui la scelta del tracciato la si può e la si deve apprezzare guardandola ad una certa distanza e usando gli occhiali che ci indicano cosa vuol dire quel tracciato.
VENTO è il primo filo di una collana che, finalmente, infila le perle che trova lungo il fiume Po: paesaggi, monumenti, località, paesini, cascine, città, altre ciclabili.
Quel tracciato è innanzitutto il segno di un'idea visionaria ma concreta che, con i suoi 679 km, vuole volare alto sopra i particolarismi con cui, fino ad oggi ogni progetto di ciclabilità lungo il Po si è presentato al pubblico.
Ad oggi ancora non è possibile pedalare in sicurezza e continuità lungo il più lungo fiume d'Italia: tante interruzioni e tanti tratti non sicuri vanificano quanto fatto finora.
Allora la molla che ci ha spinto è stata esattamente quella di forzare la mano e provare a disegnare un fil di ferro, duttile e forte, per rimediare a un vuoto infrastrutturale e culturale che riteniamo non sia una perdita solo per chi vive lungo il Po o nelle regioni attraversate, ma per tutti, indistintamente.
Anche per coloro che vivono a Bari e con il Po non sembra abbiano a che fare. Non sembra, ma invece il Po e VENTO sono anche per loro.
Provocatoriamente diciamo che in questo momento non ha importanza dove passa VENTO, perchè VENTO è il tracciato apripista di una visione di ciclabilità che ancora non c'è nella cultura italiana e che non ha prodotto gli effetti di sviluppo e di cultura che avrebbe potuto e che vuole assicurare al Paese, innescando tante altre iniziative di ciclabilità e un nuovo modo di progettare, pianificare, generare sviluppo.
VENTO è la lunga ciclovia portante di un sistema di mobilità dolce che sta al passo con le grandi ciclovie europee che da anni sono solcate da milioni di cicloturisti. Milioni.
Poco importa ora discutere i dettagli di dove passa. Quel che importa è far passare. Aprire una breccia nell'immobilismo, nell'idea che le infrastrutture sono solo le strade, gli aereoporti, le grandi ferrovie veloci o le piattaforme logistiche, mentre le ciclovie sono capricci per ciclisti o desideri per ambientalisti continuamente in protesta.
Le ciclovie sono una straordinaria occasione di sviluppo. Sono l'espressione tangibile di un modo sano di progettare sul territorio.
Sono il futuro del lavoro in Italia. progetto.vento.polimi.it

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