domenica 18 dicembre 2016

Di Girolamo Nunzia

Di Girolamo Nunzia

Il 26 gennaio 2014, Nunzia si dimette dalla carica di ministro del governo Letta, in seguito al suo presunto coinvolgimento nello scandalo che ha interessato l'ASL di Benevento.
Il 5 marzo è eletta capogruppo alla Camera dei deputati del Nuovo Centrodestra . Ad ottobre viene eletta vicepresidente della Giunta per le autorizzazioni a Montecitorio.
In contrasto con il leader Angelino Alfano per il fatto di voler uscire dal governo, l'8 aprile 2015 decide di rimanere come minoranza nel partito, pur non condividendone da tempo la linea.
Il 22 settembre dello stesso anno approda in Forza Italia seguita da 120 amministratori campani. sarà poi nominata commissario del partito in Molise.
Il 23 dicembre 2011 si è sposata in municipio con il deputato del Partito Democratico, Francesco Boccia.
Francesco Boccia Candidato alle elezioni politiche italiane del 2013, viene rieletto deputato nelle liste del PD. Oggi è Presidente della V Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei Deputati; riconfermato alla presidenza il 21 luglio 2015 con quasi il 90 per cento dei voti della commissione.
Il 28 luglio 2016 il Parlamento ha approvato in via definitiva la nuova Legge di Bilancio (AC 3828), di cui Francesco Boccia è primo firmatario.
Il matrimonio che meglio ha incarnato, sia nella vita privata sia nell’amministrazione pubblica, “le larghe intese”, il patto di potere che il Pdl e il Pd - e poi il Pd e il nuovo partito di Alfano - hanno stipulato per governare insieme l’Italia.
Le registrazioni telefoniche hanno descritto il modus operandi di Nunzia nella gestione dell’Asl di Benevento.
La coppia è diventata l’emblema dell’immortale clientelismo ed è dipinta come abile gestrice di nomine e poltrone. Simboli di un potere arrogante.
Nessun rilievo penale è stato contestato al ministro delle Politiche agricole, ribattezzata dai giornali Sua Sanità del Sannio da quando si è scoperto che ordinava ai suoi uomini di mandare all’ospedale un bel controllo. Brutta faccenda quella delle pressioni sui dirigenti della sanità beneventana, ma anche per l’incredibile serie di promozioni e incarichi a cinque zeri assegnati a fedelissimi dell’uno e dell’altra.
Il ministero delle Politiche agricole è rifugio di amici intimi ed ex fidanzati. Quasi tutti provenienti da Benevento e dalla Puglia, in particolare da Bisceglie. Il nuovo capo di gabinetto, di fatto il numero due del ministero. EspressoRepubblica.it 16 gennaio 2014

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