lunedì 26 dicembre 2016

Gianstefano Frigerio


Nel 1990 è sindaco del comune di Cernusco sul Naviglio, suo comune nativo. Quando è parlamentare, invece, viene nominato commissario della sezione di Forza Italia di questo comune.
La sua carriera politica si arresta con i processi di Mani pulite. Nel 1992 subisce la prima misura di custodia cautelare per tre mesi su richiesta del pubblico ministero Antonio Di Pietro, seguite da altri due arresti. Nei processi che lo vedono coinvolto viene accusato di vari reati. Egli ammetterà di avere incassato alcune tangenti, ritenendosi però solo un intermediario.
Avrebbe ad esempio riscosso da Paolo Berlusconi 150 milioni di lire per favorire la Fininvest nella gestione della discarica di Cerro Maggiore. Nella stessa causa viene anche ritenuto dal Giudice responsabile di una concussione per un miliardo di lire verso un rivale di partito.
Da questi processi conseguono diverse condanne definitive: 3 anni e 9 mesi per corruzione e concussione, 1 anno e 4 mesi per finanziamento illecito ai partiti, 1 anno 7 mesi per finanziamento illecito e ricettazione.
Mentre era da stabilirsi il cumulo della pena, partecipa alle elezioni politiche del 2001, risultando eletto in una lista proporzionale di Forza Italia. Dopo il primo giorno della nuova legislatura, il 31 maggio, i Carabinieri eseguono l'arresto: le condanne erano diventate definitive.
Nel 2002 Frigerio ottiene dal giudice l'affidamento in prova ai servizi sociali, ciò che gli permette di recarsi in Parlamento quattro volte al mese.
Alla pena finale, 6 anni e 5 mesi, vengono aggiunti 5 anni di interdizione legale, che comporta l'impossibilità di esercitare il diritto di voto alle consultazioni popolari.
La Camera fece cadere l'interdizione un anno prima della scadenza.
In sostanza, Frigerio scontò l'interdizione legale per quattro anni invece di cinque. Durante questo periodo mantenne il seggio di deputato e ricevette regolarmente la sua indennità parlamentare.[2].
L'8 maggio 2014 viene arrestato su ordinanza del GIP di Milano Fabio Antezza a seguito di una indagine condotta per reati commessi contro la pubblica amministrazione. L'indagine è stata condotta dai pubblici ministeri Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio di Milano in merito a irregolarità che riguardano l'Expo 2015, è condannato a 3 anni e 4 mesi per tangenti negli appalti per l'Expo e Città della salute. Wikipedia


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