mercoledì 25 gennaio 2017

CE. Destre nemiche dell’Unione

CE. Destre nemiche dell’Unione

Per le destre nemiche dell’Unione, euforizzate dalla Brexit e dalla vittoria di Donald Trump, il 2017 sarà insomma la data in cui sfonderanno i muri ed entreranno nelle stanze dei bottoni, quelle da cui si pilota anche Bruxelles.
Oltre che in Olanda con Wilders, in Germania con Frauke Petri di Alternative für Deutschland (Afd) e soprattutto in Francia: a maggio Marine tenterà la difficile scalata all’Eliseo.
C’è Matteo Salvini, che non si stanca di chiedere elezioni già a giugno: «Vinceremo. E allora, prima dell’estate avremo i tre Paesi fondatori dell’Europa — Francia, Italia e Germania — con governi in grado di rifare l’Europa da capo a fondo».
La vittoria di «The Donald» è il regalo che nemmeno loro si aspettavano, il segno «che il tappo è saltato».
Sintetizza Petry: «Il successo di Trump ha aperto una strada là dove c’era un vicolo cieco».
Il neopresidente americano è anche il simbolo dei «dazi contro la globalizzazione», dicono molti.
Il discorso di Marine è stato di gran lunga il più applaudito, e seguito da una lunghissima standing ovation: «Tutti i popoli europei sono sotto tirannia, quella di un’oligarchia finanziaria fatta da piccoli uomini».

Dipinti come antidemocratici, si dicono i «veri difensori della democrazia». Perché, spiega ancora Le Pen, «il volere il ritorno delle nazioni è quello di cui hanno paura i sostenitori della globalizzazione. I veri antidemocratici sono quelli che non vogliono farci scegliere». corriere.it 23.1.2017.

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