martedì 31 gennaio 2017

Partito Politico. Partito Democratico. Segretario. Nuova candidatura

Partito Politico. Partito Democratico. Segretario. Nuova candidatura


La Segreteria Nazionale attualmente è così composta. Segretario:Matteo Renzi; Enti Locali: Matteo Ricci, Economia, Lavoro: Filippo Taddei, Esteri: Vincenzo Amendola, Welfare e Terzo settore: Micaela Campana, Pubblica Amministrazione, Innovazione, Made in Italy: Ernesto Carbone, Scuola, Università, Ricerca: Francesca Puglisi, Infrastrutture e Trasporti: Debora Serracchiani, Comunicazione: Alessia Rotta, Riforme istituzionali e Sicurezza: Emanuele Fiano, Cultura, Turismo: Lorenza Bonaccorsi, Federalismo, territorio, Europa: Giorgio Tonini, Formazione politica: Andrea De Maria, Agroalimentare: Sabrina Capozzolo, Ambiente: Chiara Braga, Giustizia: David Ermini, Mezzogiorno: Stefania Covello, Attività Produttive: Valentina Paris, Portavoce e Organizzazione: Lorenzo Guerini.
Riuscirà Renzi a candidarsi nuovamente?
Un altro presidente di Regione scende in campo per "sfrattare" Matteo Renzi dalla segreteria del Pd: il toscano Enrico Rossi, che si armerà di "più socialismo" lasciando poco spazio ai tipi alla Farinetti. Se l'operaio vuole votarci e trova il padrone cambia idea, afferma.
Il 59enne governatore della Toscana "è stato il primo ad annunciare la candidatura alternativa", ma in pochi per ora si sono accorti di lui.
Senza sponsor del calibro di Flavio Briatore, Oscar Farinetti e Sergio Marchionne, tra i più noti supporter di Renzi, assicura il governatore della Toscana: "Non dobbiamo confondere la gente. Se l'operaio che vuole votarci trova il padrone della ferriera a fare gli onori di casa, per prima cosa s'imbarazza e per seconda cambia idea e vota qualcun altro". 
Al segretario del Pd, il governatore rimprovera il fatto di essere "troppo pokerista, troppo tentato dall'amore per il rischio (e per il Risiko), tropo pieno di convinzioni personali".
Bisogna ripartire dalle province "investire nella più grande risorsa che abbiamo: il nostro territorio". E' necessaria "un'opera ciclopica per mettere in sicurezza le nostre case, rifarei un piano che impedisca di costruire. Zero consumo del suolo. L'agricoltura è un'industria che va scomparendo, ma è la nostra pietra preziosa".
Rossi si scaglia anche contro l'abolizione dell'articolo 18: "Il licenziamento senza giusta causa non deve essere lecito". Infine, il caso Monte dei Paschi di Siena: "voglio che saltino fuori i nomi dei debitori". 
Ad oggi sono quattro i candidati alla segreteria del Partito democratico. Oltre all'ex premier Matteo Renzi, Emiliano e Rossi in questi giorni ha avanzato la propria candidatura Roberto Speranza, esponente della minoranza dem. agi.it/politica/2017/01/30.
“Un congresso del Pd e’ necessario. Se il segretario Matteo Renzi lo nega, e’ lui che fa la scissione, non sono gli altri. Si può arrivare addirittura alle carte bollate pur di obbligarlo a fare il congresso”. Così il governatore dem della Puglia Michele Emiliano alla trasmissione  ‘In 1/2 ora’ di Raitre condotta da Lucia Annunziata. 
 “Io – aggiunge Emiliano – consiglio vivamente al segretario di iniziare immediatamente la procedura per il congresso perche’ se non lo fa e’ in una tale difficolta’ politica che rischia di uscirne assolutamente azzerato come soggetto legittimato a guidare il partito”.
Il governatore pugliese ribadisce che la ‘scissione la vuole Renzi se non fa il congresso, perchè è lui che non sta rispettando le norme dello statuto in questo momento’. 
Emiliano ritiene che Renzi “non sta aprendo il congresso e quindi nella sostanza dice ‘io mi faccio le liste come dico io, distribuisco un po’ di capilista ai vari capicorrente e con questi vado avanti. Poco importa se perdiamo le elezioni, se non governiamo piu’ il Paese. L’importante e’ che io salvi questo investimento che ho fatto su me stesso, i miei amici e i miei collaboratori”.
“Se c’e’ un congresso, e mi auguro ci possa essere una unica candidatura alternativa a quella del segretario uscente, e se io capisco che questa candidatura puo’ essere utile e incarnata da me, non ho nessun problema. Se ce n’e’ un altro che funziona meglio di me non ho nessun problema a fare campagna elettorale per lui”, spiega Emiliano.
Lucia Annunziata fa notare al presidente della Regione Puglia, che al momento intorno al suo nome come candidato alternativo a Renzi stanno maturando molti consensi.
“Probabilmente perche’ – risponde Emiliano – non appartengo all’area Bersaniana o D’Alemiana; sono stato uno dei sostenitori di Renzi, sono un uomo indipendente, non faccio parte di nessuna corrente.
Probabilmente questo mi mette in una condizione di maggiore facilita’ nel federare tutte le altre aree di riferimento nel partito”. “Nessuno pero’ – afferma  Emiliano – puo’ pensare che io nei confronti del segretario del mio partito abbia un sentimento negativo: la prima persona con la quale vorrei parlare di questa opzione e’ proprio lui”.
Il governatore pugliese esclude che “Gentiloni ubbidisca alle esigenze di sopravvivenza politica di Renzi, dimettendosi da presidente del Consiglio. E’ il piu’ alto onore che un uomo possa avere quello di guidare il suo Paese”. “E certamente Gentiloni non ci rinuncera’ e non violera’ il giuramento di fedelta’ alla Costituzione”. agora24.it/2017/01/

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