giovedì 26 gennaio 2017

Rutelli Francesco. Unesco

Rutelli Francesco. Unesco

E' stato eletto sei volte in Parlamento: alla Camera dei Deputati nel 1983, 1987, 1992, 2001 e 2006; dal 2008 al 2013, come Senatore della Repubblica.
Eletto deputato al Parlamento Europeo dal 1999 al 2004. 
Primo Sindaco di Roma eletto direttamente da parte dei cittadini, nel dicembre 1993, Rutelli è stato rieletto nel 1997 con il maggior numero di voti conseguito nella storia di tutte le elezioni a Roma, dal dopoguerra ad oggi (985.000 voti). L'Amministrazione da lui guidata ha realizzato profonde trasformazioni nella Capitale.
Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro per i Beni e le Attività Culturali (2006-2008).
Ha svolto diversi incarichi istituzionali; tra questi, Presidente del Comitato per i Diritti Umani a Montecitorio; Presidente del COPASIR, Comitato bicamerale di controllo dell'Intelligence; Commissario Straordinario di Governo per il Grande Giubileo del 2000; responsabile governativo per il Turismo italiano.
Attualmente, Francesco Rutelli non riveste incarichi istituzionali e ha scelto di occuparsi - sia su basi professionali, che di volontariato - dei temi in cui ha maggiormente sviluppato competenze ed esercitato la propria passione civile. Francescorutelli.it.
Con un po' di fortuna e la giusta rete di conoscenze, Francesco Rutelli potrebbe riuscire in un'impresa che non riesce a un italiano da cinquantacinque anni.
L'ex sindaco di Roma sembra essere il candidato di punta per l'Italia alla presidenza dell'Unesco, che a breve potrebbe liberarsi. L'incertenzza è ancora tutta nelle scadenze e nell'evolversi degli eventi, visto che l'attuale presidente, la bulgara Irina Bokova, deve restare in carica fino alla fine del 2016. Ma il suo incarico potrebbe anche finire prima, se si dovessero avverare i pronostici che la danno alla succesione di Ban Ki-Moon come segretario generale delle Nazioni Unite.
La strada per Rutelli è tutta in salita. Non solo perché deve sperare che i Paesi arabi, cui spetterebbe la carica secondo La Stampa, non dovrebbero trovare un accordo interno. Non aiuterebbe Rutelli neanche la voracità con cui l'Italia sembra accanirsi su diverse poltrone della diplomazia internazionale, come l'ultima conquistata con Filippo Grandi, nuovo responsabile dell'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati, senza dimenticare la speranza del governo di Matteo Renzi di accaparrarsi uno dei seggi non permanenti nel Consiglio di sicurezza dell'Onu. libero.it26.1.2017.



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