lunedì 13 febbraio 2017

Sgarbi Vittorio. Cremona Cattedrale

Sgarbi Vittorio. Cremona Cattedrale
È stato più volte membro del Parlamento e di diverse amministrazioni comunali, tra le quali Milano, nonostante abbia collezionato numerose condanne civili e penali per calunnia, diffamazione e truffa ai danni dello Stato. Celibe, ha riconosciuto due figli, dichiarando in merito: « Sono contrario alla paternità. Quella del padre non è una categoria a cui ritengo di dover appartenere. Ciò detto sono anche contrario all'aborto. Ci sono donne che hanno voluto figli da me, non io da loro perché non può esserci l'obbligo di diventare padre »Nel giugno 2011 la Corte di Appello di Ancona gli attribuisce la paternità di un terzo figlio, un'adolescente di tredici anni, avuta da una cantante lirica di origini albanesi. Pur riconoscendo la possibilità di esserne il padre, Sgarbi ha annunciato il ricorso sulla decisione del giudice, dichiarando inoltre di avere almeno una quarantina di figli non riconosciuti. In una puntata della trasmissione Confronti condotta da Gigi Moncalvo, Sgarbi ha dichiarato di "essere fiero di essere cattolico", cosa che altre volte ha invece negato.[12] Dal 1998 è legato a Sabrina Colle, sebbene abbiano un'unione "aperta". Wikipedia.
Lectio magistralis di Vittorio Sgarbi la sera di domenica 5 febbraio 2017, alle 20.30, in Cattedrale. L’evento, aperto a tutti e con ingresso gratuito, si colloca nell’ambito del progetto “Il ritrovato splendor” che, grazie al contributo del Comitato soci Coop di Cremona, ha permesso il recupero del dipinto a tempera su tela del Boccaccio Boccaccino “Gesù Cristo Crocifisso” (1505-1510).
Il noto critico d’arte illustrerà alcune delle meraviglie artistiche del massimo tempio cittadino, noto soprattutto per il ciclo cinquecentesco di affreschi della navata centrale: uno tra i più importanti episodi della pittura figurativa lombarda del periodo (primi decenni del XVI secolo), tanto da meritare l’appellativo di “Cappella Sistina della Pianura Padana”. Fu concepito, verosimilmente, proprio da Boccaccio Boccaccino, che ne dipinse buona parte delle scene (le prime quattro campate nord, a sinistra per chi entra in chiesa, e il penultimo affresco dopo l’organo, che rappresenta la “Disputa di Gesù tra i dottori nel tempio”). Le firme degli altri quadri non sono di artisti meno degni di nota: Gianfrancesco Bembo, Altobello Melone, Gerolamo Romani detto il Romanino, Antonio de’ Sacchis detto il Pordenone, fino alla “Resurrezione di Cristo” della controfacciata (lato sud) dipinta da Bernardino Gatti.
Punto di partenza della lezione di Sgarbi sarà naturalmente il “Gesù Cristo Crocifisso” del Boccaccino, riqualificato grazie all’intervento, sostenuto dal Comitato soci Coop di Cremona, dei restauratori dello Studio Blu di Castelgoffredo, che hanno effettuato una accurata ripulitura del dipinto con il ripristino della cornice, priva di alcune parti della doratura.
Ma il commento dell’opera, proprio in questi giorni ricollocata in Cattedrale (sulla parete che porta alla Cappella della Madonna del Popolo) al termine del restauro, nel suo alloggiamento precedente il restauro, sarà solo il pretesto per un affascinante viaggio nella storia e nell’arte.
Un itinerario a tappe che porterà a guardare a una dozzina di capolavori cinquecenteschi della Cattedrale: non solo di Boccaccio Boccaccino, ma anche di Giulio Campi e Benardino Campi. “In scaletta” pure le opere di oreficeria rinascimentale: la Grande Croce e la Croce di San Facio.
Prenderanno la parola anche Marcello Codazzi, presidente del Comitato soci Coop Lombardia, Susanna Cantoni, assistente alla Direzione soci e consumatori di Coop Lombardia. diocesidicremona.it. Se Tanzi, prof. universitario cremonese di storia dell’arte aveva scritto una vitatissima bibliografia di Boccaccio Boccaccino, perché è stato invitato Sgarbi. L’arte è l’anima del commercio. Labu.fala.it

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