Araud Gerard
In termini diplomatici, sarebbe
un totale disastro”. Non usa mezzi termini Gerard Araud, ambasciatore
francese a Washington, per definire una possibile vittoria di Marine Le
Pen alle prossime elezioni francesi, ricordando le sue promesse elettorali
di far uscire la Francia dalla Ue e dall’eurozona.
“Significherebbe il crollo della
Ue, perché la Ue senza la Francia non ha senso – ha detto ancora in
un’intervista al Washington Post – significherebbe il collasso dell’euro ed una
crisi finanziaria che avrebbe conseguenze in tutto il mondo”. ilsecoloditalia.10.3.2017.
Non è frequente che siano proprio
i diplomatici, usi al rispetto delle forme e del protocollo, ad ordire una
rivolta preventiva contro uno dei candidati alle elezioni presidenziali - per
di più durante la campagna elettorale.
Eppure è quello che è succede
nelle ambasciate della sesta Repubblica, dove i paludati diplomatici
transalpini si sono espressi in una serie di dichiarazioni senza precedenti. A
dare il là è stato l'ambasciatore a Tokyo Thierry Dana, che in un
intervento pubblicato ieri mattina sulle colonne di Le
Monde ha scritto una lettera inaudita idealmente rivolta a Marine
Le Pen: se la candidata frontista dovesse trionfare sia al primo che al secondo
turno delle elezioni, Dana rifiuterebbe di continuare a servire la diplomazia
francese.
Non poco, per una persona che ha
giurato fedeltà al drapeau tricolore.
"Certo - scrive Dana - un
ambasciatore serve lo Stato e rappresenta la Francia. L'uno e l'altra vi
sopravviveranno. Ma ad un ambasciatore è richiesto anche di difendere con
lealtà le posizioni del proprio governo. Non potrei difendere lealmente le
vostre posizioni, che sono contrarie a tutti i principi per cui la Francia è
grande nel mondo."
Le sue parole di fuoco,
nonostante l'appello del ministro degli Esteri Jean-Marc Ayrault a
che gli ambasciatori perseguano una linea di prudenza e neutralità. Resta da
vedere se e quanti altri ambasciatori ne seguiranno l'esempio.ilgiornale.it.9.3.2017.
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