sabato 18 marzo 2017

Ce. Deficit



Sull'Italia pende ancora una volta una procedura di infrazione per l'eccesso di indebitamento (deficit.
L'architettura della governance economica europea, le cui leve si trovano nella commissione Affari economici e finanziari, ruota intorno al cosiddetto "semestre europeo", che detta i tempi delle leggi di bilancio. Eccone la ripartizione, come riassunta dall'ufficio studi della Camera:
gennaio: presentazione da parte della Commissione dell'indagine annuale sulla crescita. Peraltro, è ormai invalsa la prassi di anticipare la presentazione delle indagini annuali all'autunno, anche in considerazione della necessità di prospettare misure condivise ed urgenti alla crisi economica;
febbraio/marzo: il Consiglio europeo elabora le linee guida di politica economica e di bilancio a livello UE e a livello di Stati membri;
metà aprile: gli Stati membri sottopongono contestualmente i Piani nazionali di riforma (PNR, elaborati nell'ambito della nuova Strategia per la crescita e l'occupazione UE 2020) ed i Piani di stabilità e convergenza (PSC, elaborati nell'ambito del Patto di stabilità e crescita), tenendo conto delle linee guida dettate dal Consiglio europeo;
inizio giugno: sulla base dei PNR e dei PSC, la Commissione europea elabora le raccomandazioni di politica economica e di bilancio rivolte ai singoli Stati membri;
giugno: il Consiglio ECOFIN e, per la parte che gli compete, il Consiglio Occupazione e affari sociali, approvano le raccomandazioni della Commissione europea, anche sulla base degli orientamenti espressi dal Consiglio europeo di giugno;
seconda metà dell'anno (c.d. semestre nazionale): gli Stati membri approvano le rispettive leggi di bilancio, tenendo conto delle raccomandazioni ricevute. Nell'indagine annuale sulla crescita dell'anno successivo, la Commissione dà conto dei progressi conseguiti dai Paesi membri nell'attuazione delle raccomandazioni stesse.
Prima di arrivare a parlare di una procedura di infrazione bisogna dunque ricordare come si è mossa l'Europa in tema di governance economica negli ultimi tempi: ha istituzionalizzato un percorso fatto di stime macroeconomiche e valutazione dei documenti di bilancio dei singoli Paesi, che permette di tenere d'occhio più da vicino l'evolversi della situazione. La base di tutto è il Patto di stabilità e crescita, più volte tirato per i capelli, in base al quale gli Stati della Ue si impegnano a fissare e rispettare obiettivi di bilancio a medio termine. Sono le ricette e i traguardi economici contenuti nei programmi di stabilità che in aprile tutti i Paesi presentano alla Commissione, insieme ai programmi nazionali di riforma. A quella presentazione segue il confronto e la limatura. I governi nazionali elaborano quindi i bilanci e - se si tratta di Paesi dell'Eurozona - in autunno presentano anche i documenti programmatici di bilancio (che fa seguito, in Italia, all'aggiornamento delle stime del Def e anticipa di fatto la legge di Bilancio/ex Stabilità). Questi documenti, se ritenuti insostenibili per i Paesi di riferimento, possono esser rispediti al mittente. Nel caso italiano dell'ultimo documento programmatico si era appunto arrivati a una promozione ma con rinvio all'anno nuovo, proprio per evitare sovrapposizioni politiche con l'incipiente referendum costituzionale.

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