Lavoro. Assunzioni. Semplificazioni
Ecco cosa succede a una
microimpresa, finora senza dipendenti, che decide di assumere un lavoratore
stagionale a tempo determinato. Nel mio caso si tratta della ragazza delle
pulizie che l’anno scorso ha lavorato per me con i voucher e che, prima ancora
che si annunciassero tutti questi cambiamenti, avevo già deciso di confermare
con un contratto per l’estate 2017.
Il contratto sarà per 3 mesi e 15
giorni, part time, 20 ore settimanali.
Ecco però cosa mi succede ora: io
divento — giustamente — datore di lavoro e, ai sensi del D.Lgs 81/08, ho tutta
una serie di adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro da rispettare,
soprattutto corsi da frequentare.
Nel mio caso specifico (azienda a
rischio basso) mi aspettano: 16 ore corso Rspp (responsabile servizio
prevenzione e protezione); 12 ore corso primo soccorso; 4 ore corso
antincendio; 20 ore di corso per la sicurezza alimentare; 8 ore di corso di
sicurezza sul lavoro per la dipendente; 32 ore di corso Rls (rappresentante dei
lavoratori per la sicurezza) sempre per la dipendente.
Oltre ai corsi dovrò
produrre il Dvr (documento valutazione dei rischi): che ovviamente non posso
fare io ma dovrò commissionare a un consulente.
Questi obblighi valgono anche per
un negoziante che decide di assumere una commessa, un commercialista che assume
una segretaria quando ha picchi di lavoro, ecc.
La spesa da sostenere per questa
formazione obbligatoria non è assolutamente in proporzione non solo alle forze
di una microimpresa, ma neppure a quanto poi guadagnerà il lavoratore.
L’industria turistica,
soprattutto al Sud, vive di stagionalità e di picchi di lavoro per 2-3
settimane all’anno. Io farò tutto quello che devo e alcuni corsi li ho già
conclusi, ma con tutti questi obblighi sarebbe molto più facile fare un passo
indietro e tenere il lavoratore in nero piuttosto che farne uno in avanti e
regolarizzarlo. Corriere.it.17 marzo 2017.
Nessun commento:
Posta un commento