giovedì 23 marzo 2017

Usucapione . Quesito

Egr. Avv.

sono stata convocata dal Comitato dell'Asilo e mi hanno detto che guardando la mappa dell'asilo e delle nostre case a noi spetterebbe tre metri di terra in meno al confine con l'asilo, però
il confine è fatto da una siepe e da anni che è così, si vede anche dalle piante piantate da anni, perciò a mio dire ed anche per l'architetto che mi ha fatto le carte per la vendita e che  ho interpellato, la terra fino alla siepe
R D

Risposta

Al caso in esame è applicabile la disciplina dell'usucapione.
L'articolo 1158 del codice civile prevede espressamente che la proprietà di beni immobili si acquista in virtù
del possesso continuato per venti anni.
Affinché si configuri tale fattispecie, secondo consolidati orientamenti della Corte di Cassazione, è necessario 
che sussista un comportamento continuo e non interrotto, inteso inequivocabilmente ad esercitare sulla cosa 
(per venti anni) un potere di fatto, corrispondente al diritto reale posseduto, manifestato con il compimento 
puntuale di atti di possesso conformi alla qualità ed alla destinazione della cosa.
Tali atti di possesso devono essere tali da rilevare, anche esternamente, una indiscussa e piena signoria sulla 
cosa stessa contrapposta all'inerzia del titolare del diritto.
E' pertanto evidente che, ben oltre il tempo previsto dalla legge, è stato esercitato sulla striscia di terreno un potere corrispondente a quello del proprietario.
Inoltre, quando si verificano i suesposti presupposti, l'acquisto del diritto si produce automaticamente per legge.
Tuttavia, l'usucapiente potrebbe comunque avere interesse a formalizzare il proprio acquisto, per agevolare ad esempio 
la commerciabilità del bene. 
Per fare ciò, l'usucapiente deve esperire un'azione giudiziale per ottenere una sentenza dichiarativa, che accerti e dichiari 
l'avvenuta usucapione.
Tale sentenza dovrà essere trascritta nei registri pubblici, ai sensi dell'articolo 2651 del Codice civile.
Ciò premesso, nel caso di specie sconsiglierei di intraprendere una causa civile finalizzata all'accertamento e
dichiarazione dell'avvenuta usucapione in quanto l'operazione sarebbe antieconomica: solo i costi delle spese e  dei 
compensi dell'avvocato sarebbero indiscutibilmente superiori rispetto al valore di mercato della striscia di terreno.
Sarebbe invece opportuno trovare un accordo con il Comitato dell'Asilo: da un lato, gli scriventi rinunciano per 
iscritto all'usucapione della striscia di terreno, manifestando così la volontà di non avvalersi della causa di acquisto della 
proprietà dell'immobile; dall'altro, l'Asilo deve sostenere tutte le spese relative alla rimozione della siepe ed alla costruzione

di una nuova recinzione e/o la piantumazione di una nuova siepe. 

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