lunedì 1 maggio 2017

Papa Francesco Peccati capitali

Papa Francesco Peccati capitali


«Pettegolezzi e invidia, un cancro che rovina qualsiasi corpo in poco tempo». Papa Francesco, incontrando sacerdoti e seminaristi nel seminario patriarcale copto-cattolico di Maadi, mette in guardia i preti dalle tentazioni “più significative”.
Per esempio, quella di lasciarsi trascinare: «Il Buon Pastore ha il dovere di guidare il gregge, di condurlo all’erba fresca e alla fonte di acqua. Non può farsi trascinare dalla delusione e dal pessimismo: ‘Cosa posso fare?’. È sempre pieno di iniziative e di creatività, come una fonte che zampilla anche quando è prosciugata; ha sempre la carezza di consolazione anche quando il suo cuore è affranto; è un padre quando i figli lo trattano con gratitudine ma soprattutto quando non gli sono riconoscenti.
«È facile accusare sempre gli altri, per le mancanze dei superiori, per le condizioni ecclesiastiche o sociali, per le scarse possibilità. Ma il consacrato è colui che, con l’unzione dello Spirito, trasforma ogni ostacolo in opportunità, e non ogni  difficoltà in scusa! Chi si lamenta sempre è in realtà uno che non vuole lavorare».
«Il pericolo è serio quando il consacrato, invece di aiutare i piccoli a crescere e a gioire per i successi dei fratelli e delle sorelle, si  lascia dominare dall’invidia e diventa uno che ferisce gli altri col pettegolezzo.
Quando, invece di sforzarsi per crescere, inizia a distruggere coloro che stanno crescendo; invece di seguire gli esempi buoni, li giudica e sminuisce il loro valore.
L’invidia è un cancro che rovina qualsiasi corpo in poco tempo – avverte Bergoglio -. E il pettegolezzo ne è il mezzo e l’arma».
Pericoloso, dice ancora il Papa, l’atteggiamento di chi cammina senza bussola e senza meta: «Senza avere un’identità chiara e solida il consacrato cammina senza orientamento e invece di guidare gli altri li disperde.  secoloditalia.it/2017/04/30.



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