lunedì 19 giugno 2017

Ferrovie Stato. Stazione di Afragola

Ferrovie Stato. Stazione di Afragola 


La stazione di Afragola  costata 70 milioni di euro e progettata dall’archistar Zaha Hadid (scomparsa di recente) è una specie di sinuoso serpentone nell’agro campano in cui si alternano metallo, cemento e vetro.
Su quei binari ogni giorno si fermeranno 36 treni diretti verso nord e verso sud: 18 Frecce di Trenitalia e 18 treni Italo di Ntv. Ma a parte i tempi di costruzione eccessivamente lunghi, altre ombre si allungano sulla avveniristica infrastruttura. Poi c’è chi sostiene che quella enorme stazione sia sovradimensionata rispetto al traffico previsto, una specie di cattedrale nel deserto, quasi del tutto scollegata dal restante traffico ferroviario della regione, non raggiunta né da alcuna metropolitana né dalla Circumvesuviana. Lo stesso sindaco di Afragola, che pure si dice soddisfatto, aveva avanzato a febbraio il dubbio che la nuova infrastruttura diventasse “un’astronave abbandonata nei campi”. Il dubbio è stato ripetuto autorevolmente in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario dal Procuratore generale della Corte dei conti della Campania: “Mi chiedo se quell’opera sarà davvero dimensionata al reale numero di viaggiatori che prenderanno ad Afragola un treno per la Calabria o per Bari. La popolazione che usa la Tav vuole arrivare nei grandi centri. È un investimento decisamente eccessivo“. Al momento l’Alta velocità si ferma a Napoli, ma il ministro Delrio e le Fs di Mazzoncini hanno avviato i lavori per prolungarla fino a Bari. Con una spesa prevista di 6 miliardi e 200 milioni di euro, una cifra colossale, ingigantita dalla scelta di costruire binari che vadano bene pure per il traffico merci che in quella tratta è però praticamente inesistente.
L’ottimista . Sono molto contento di questa infrastruttura peccato che i miei risparmi non mi consentono di viaggiare sul freccia rossa e che i treni dei pendolari li cancellino. ilfattoquotidiano.it/2017/06/03


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