venerdì 16 giugno 2017

Racconti dal Consiglio. I Ricorsi

I Ricorsi


I consiglieri comunali sono legittimati a ricorrere avverso gli atti adottati dagli organi di appartenenza. Solo la lesione diretta ed immediata del diritto all'ufficio del consigliere comunale può fare sorgere l'interesse personale al ricorso al fine del ripristino della situazione sostanziale lesa
E’ stata esclusa la legittimazione nel ricorso proposto da un consigliere, che faceva valere la difformità delle sedute della commissione consiliare permanente rispetto al modello legale. Essa, può essere fatta valere soltanto dai soggetti diretti destinatari o direttamente lesi dalla difformità medesima, ma di certo essa non attiva la legittimazione del consigliere comunale rimasto estraneo alla commissione medesima.
Ragionando diversamente, si dovrebbe riconoscere al consigliere comunale la titolarità di una azione popolare di diritto oggettivo, a tutela della conformità a legge delle delibere consiliari
La giurisdizione amministrativa non è strutturata come giurisdizione di diritto oggettivo: essa non concerne un astratto sindacato sulla legalità dell'azione dei pubblici poteri, ma è giurisdizione di diritto soggettivo, richiedendosi per la sua attivazione la sussistenza di un interesse personale e diretto, oltre ché attuale

La difformità delle sedute della commissione consiliare permanente rispetto al modello legale, quand'anche si ammetta che possa riverberarsi sulla successiva deliberazione consiliare, può essere fatta valere soltanto dai soggetti diretti destinatari o direttamente lesi dalla difformità medesima, ma di certo essa non attiva la legittimazione del consigliere comunale rimasto estraneo alla commissione medesima.

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