venerdì 16 giugno 2017

Racconti dal Consiglio.

La Municipalizzata


L’azienda municipalizzata  è nata per operare all’interno della pubblica amministrazione nella gestione dei principali servizi di pubblica utilità.
La domanda sui principali servizi di pubblica utilità come la gestione dell’acqua, i servizi energetici,  i trasporti pubblici e la gestione dei rifiuti ha indotto a trasferire gradatamente la gestione di tali servizi agli enti locali, sottraendoli all’esercizio privatistico delle concessioni.
Successivamente le municipalizzate hanno cominciato a detenere partecipazioni in aziende private. Così è aumentato il numero dei consiglieri nei vari consigli di amministrazione e quello che era stato uno strumento per portare beneficio alle tasche dei contribuenti è cominciato a diventare un salasso.
I controlli necessari ad una corretta gestione di sono persi nelle scatole cinesi delle partecipate e alle guida delle municipalizzate si sono messi amministratori provenienti dalla politica e non dal management.
Così è sorto il problema delle ipotesi di aggregazioni tra le multi utilities e le l’ipotesi della autosufficienza.
I problemi sono diventati sempre più tecnici e sempre meno comprensibili, mentre le bollette per i servizi risultano  sempre oscure nelle modalità di calcolo delle tariffe e sempre più pesanti nei costi.
Questi grandi manager dopo esperienze decennali nelle municipalizzate poi, una volta che il turno politico sia finito, cosa vanno a fare?
Sono ricercati da grosse società di gestione da aziende che operano nell’energia o nei rifiuti? No, semplicemente tornano alla loro occupazione se ne avevano una.
Il consigliere comunale può andare a controllare l’attività delle municipalizzate? Il Consigliere comunale svolge la sua funzione a tutela della collettività stessa e, strumentalmente, al fine di poter adempiere al proprio ufficio, deve essere messo a conoscenza di ogni attività che riguarda la pubblica amministrazione.
Così stando le cose, è fuori discussione che ciò che concerne l'attività della pubblica amministrazione non può non essere messa a sua disposizione, potendo solo in casi eccezionali essere rinviato l'accesso ma mai negato in via definitiva.
Una società mista, con partecipazione maggioritaria dell’ente locale è una società di diritto privato. Essa è anche una società che svolge uno o più servizi pubblici locali: essa gestisce servizi pubblici locali. Le modalità con cui vengono svolti tali servizi pubblici locali non può non ricadere nell’ambito dei poteri di cognizione del consigliere comunale.
La richiesta di accesso agli atti va più correttamente diretta all’Amministrazione comunale, che poi dovrà provvedere alle conseguenti operazioni per far pervenire al consigliere interessato la documentazione richiesta.
Di solito il consigliere è messo in difficoltà dalla capacità economica della municipalizzata dai suoi meccanismi di controllo interno, difficilmente percepibili per uno che è abituato ai dibattiti del consiglio comunale.

Dai consigliere datti una mossa vai a controllare come vengono fatte le bollette cerca lumi nella confusa legislazione che fa di tutto per non farti capire quali siano gli altri balzelli che paghi con i servizi.

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