mercoledì 26 luglio 2017

Macron. Libia Accordo. Ruolo Italia


E' con l'elogio del premier libico Fayez al Serraj e dell'uomo forte della Cirenaica, il generale Khalifa Haftar, che il presidente francese Emmanuel Macron ha aperto la conferenza congiunta dopo il vertice di Celle-Saint-Cloud alle porte di Parigi, che si è concluso alle 18.20 di oggi pomeriggio: "Il coraggio da voi dimostrato oggi, essendo presenti qui e concordando questa dichiarazione congiunta è un elemento storico, perché vi assumete il rischio di lavorare insieme per un processo di riconciliazione nazionale e per la costruzione di una pace durevole".
Un processo di riconciliazione che porterà a elezioni nella primavera 2018 e che deve avere come obiettivo a breve "eliminare traffici d'armi che alimentano il terrorismo, ed il traffico di esseri umani che alimentano le vie migratorie".
Dopo aver ringraziato il presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni, per il raggiungimento di questo risultato diplomatico, il presidente francese ha quindi ricordato che Serraj e Haftar si sono "impegnati a rinunciare alla lotta armata, tranne che contro i gruppi terroristici, e ad un processo di cessate il fuoco essenziale per qualsiasi progresso, con l'accordo poi per andare a un processo elettorale in primavera, naturalmente nel contesto dell'accordo (Onu) di Skyrat.

Nella dichiarazione congiunta letta al termine dell'incontro, i due leader libici si sono dunque impegnati per un cessate il fuoco e per elezioni parlamentari e presidenziali da tenere in primavera. "Ci impegniamo per un cessate il fuoco e a evitare ogni ricorso alla forza armata per qualsiasi motivo che non sia di antiterrorismo", recita la dichiarazione, in cui si sollecita la smobilitazione dei combattenti delle milizie ancora attive nel Paese e la creazione di un esercito regolare. L'accordo siglato oggi è un grande successo per il nuovo presidente francese Macron. repubblica.it/esteri/2017/07/25.

L'ottimista. Senza l'intervento di Angelino Alfano l'accordo Francia Libia non si sarebbe potuto fare quindi complimenti al nostro Angelino per l'attività profusa in quest'opera di mediazione tutta sott'acqua.
Che dire poi della nostra Mogherini: Insuperabile e del commissario Onu per l’Africa: Romano Prodi: eccezionale veramente.

Nessun commento:

Posta un commento