giovedì 20 luglio 2017

Seconde Case. L'italia che non ce la fa

Egr. Direttore
Al mio paese la gente che ha una seconda casa da affittare la vende perché con i soldi che prendi in affitto, se trova di affittarla, non riesce a pagare le tasse comunali e le tasse sui redditi . Una volta uno comprava una casa e con la rendita passava una serena vecchiaia.
Oggi gli immobili sono un costo per persone molto danarose. Qui lontani dalle frecce rosse di Trenitalia con le ferrovie regionali che tagliano le linee  siamo lontani dagli investimenti lontani da possibilità di lavoro. Il sindaco è contento; lui va in giro e parla di solidarietà e di manifestazioni culturali che attirano qualche turista che ha voglia di visitare l'Italia minore. Siamo proprio in un paese destinato ad un Futuro grigio. Solo che pochi se ne accorgono e nessuno di quelli che se ne accorgono ha voglia di ammetterlo distinti saluti Cesare Fedeli


L’Ottimista. Gli immobili sono un costo, meglio però delle azioni di Veneto Banca

Il Pessimista. Sono triste perché il mio panettiere ha chiuso. Il mio paese si spopola e la gente compre meno pane. I giovani se ne vanno e lui ha chiuso. Il fisco voleva tasse e lui ha chiuso.
Il mio sindaco invece è felice va in giro a rappresentare le istituzioni e non si accorge che i suoi concittadini chiudono le attività e non hanno i soldi per mantenere il patrimonio di una intera generazione. Anzi ha raddoppiato il numero dei vigili per arrotondare il bilancio comunale con nuove contravvenzioni. Ma noi lo freghiamo e andiamo in bici. Deve decidersi di multare anche i ciclisti!

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