Collegi sicuri. Boschi e i truffati del caso Deiulemar
Maria Elena Boschi era attesa ieri sera all’inaugurazione
della stagione lirica del Teatro San Carlo di Napoli ma, all’ultimo momento,
lei e il ministro Dario Franceschini hanno dato forfait. L’anno scorso era
stata tra i protagonisti dell’evento. Con Boschi e gli altri ospiti d’onore,
aveva partecipato alla prima anche il sindaco Pd di Ercolano, Ciro Bonajuto.
Voci dal Transatlantico danno la sottosegretaria alla
presidenza del Consiglio in fuga dal collegio elettorale di Arezzo per
approdare proprio a Ercolano alle prossime politiche. La decisione sarebbe
stata presa in base a due elementi: l’amicizia con Bonajuto (ha partecipato a
novembre alla festa per i 40 anni del sindaco, ha scelto di pernottare a
Ercolano quando a fine ottobre il Pd ha tenuto a Napoli la conferenza
programmatica); la forza elettorale del lottiano Mario Casillo, a cui verrebbe
chiesto di lavorare per portare voti a Boschi dopo che il partito nazionale ha
coperto le spalle a Casillo e al gueriniano Raffaele Topo nello scontro con il governatore
Vincenzo De Luca al recente congresso provinciale.
C’è però una variabile sfuggita ai calcoli romani. Il
collegio in cui è inserita Ercolano include Torre Annunziata e Torre del Greco:
nei due centri risiedono gli obbligazionisti (circa 13mila famiglie) truffati
dagli armatori che gestivano la Deiulemar, compagnia di navigazione fallita nel
2012 lasciandosi dietro un buco di 858 milioni. Capitali in parte nascosti in
paradisi fiscali all’estero, come Malta, come accertato dalle forze dell’ordine.
Così Boschi, per evitare le ire dei risparmiatori di Banca Etruria, potrebbe
finire nel girone dei dannati del vesuviano.
Il parlamentare M5S Luigi Gallo, che risiede a Torre del
Greco, rivolgendosi ieri a Boschi via Fb, ha spiegato: «È un vero e proprio suicidio
politico. Qualcuno ti ha detto che questo è il territorio dei truffati del caso
Deiulemar? Ricordi che il Pd e il governo non hanno alzato un dito per
difendere le famiglie truffate? Non che il centrodestra, Forza Italia e Lega,
abbia fatto qualcosa di diverso».
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