martedì 5 dicembre 2017

Quando si vota in Italia?


Dall’ultima tornata elettorale sembra che sia passata un’eternità. Eppure non siamo nemmeno arrivato alla naturale scadenza della legislatura. Si è parlato di elezioni anticipate una quantità impressionante di volte, il che ha trasformato quella sensazione di trovarsi in campagna elettorale permanente in una preoccupante realtà.

Da quel 24 febbraio 2013 in cui si votò si sono susseguiti il governo Letta, il governo Renzi e quello Gentiloni, tutti “Pd” e tutti “di larghe intese”.

Nonostante uno dei leitmotiv delle opposizioni sia stato il fatto che nessuno dei tre Presidenti del Consiglio sia stato “eletto non si è mai arrivati alla condizione di scioglimento delle Camere tanto auspicata da Movimento Cinque Stelle, Lega Nord e, a vario titolo, da vari schieramenti di destra e di sinistra.

Adesso, però, è ovvio che non ci saranno elezioni anticipate e che avremo un nuovo governo non prima del marzo 2018.
La data delle elezioni, tuttavia, al momento non è ancora nota.

Si fa sempre più insistente la voce secondo cui il voto si terrà nel weekend del 10-11 marzo; il che impedirebbe un accorpamento con le amministrative che sembra essere di puro buon senso.

Le Camere si sciolgono naturalmente a fine legislatura. Tutti gli altri casi di scioglimento anticipato portano a elezioni anticipate: lo scioglimento anticipato è disciplinato dall’articolo_numero_ 88 della Costituzione italiana, secondo il quale il Presidente della Repubblica può
«sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse».
La Camera dei deputati e il Senato della Repubblica sono eletti per cinque anni dura cinque anni. L’articolo 60 della Costituzione Italiana< La legislatura in corso finisce esattamente il 15 marzo 2018, ovvero cinque anni dopo il giorno della prima riunione delle nuove Camere, dopo le elezioni politiche del 23 febbraio 2013.

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