mercoledì 6 dicembre 2017

Querela Giornalisti. Di Maio

Querela Giornalisti. Di Maio

7 febbraio 2017    Il presidente dell’OdG replica: ci segnali fatti concreti. Di Maio (M5S) accusa il giornalista Fittipaldi de l’Espresso di “disonestà intellettuale”. Le repliche del cronista e del direttore del settimanale
Il vice presidente della Camera, Luigi Di Maio (M5S), ha minacciato di querelare per diffamazione il giornalista de l’Espresso Emiliano Fittipaldi, accusandolo di “disonestà intellettuale” per le sue affermazioni in merito all’inchiesta giudiziaria sulle polizze assicurative stipulate da un dirigente del Comune il quale ha indicato quale beneficiario il sindaco di Roma, Virginia Raggi.
Fittipaldi ha respinto le accuse. Il direttore del settimanale, Tommaso Cerno, ha replicato: “Non vediamo l’ora” di essere querelati. Di Maio ha anche chiesto le scuse del presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, per il modo “diffamatorio” con cui la stampa sta trattando la vicenda delle polizze. Il presidente dell’Ordine, Enzo Iacopino, ha replicato per iscritto , invitando Di Maio a non fare accuse generiche ma “a segnalare i casi di comportamento a suo avviso deontologicamente scorretti, tenuti eventualmente da singoli colleghi nel riportare i fatti”. Iacopino si è impegnato a segnalare questi casi ai Consigli di disciplina regionali.
Di Maio ha lanciato le sue accuse il 6 febbraio 2017, nel corso del programma televisivo de La7, L’Aria che tira, rispondendo a domande della conduttrice Mirta Merlino. Fra l’altro ha invitato il sindaco di Roma a querelare anche lei il giornalista de l’Espresso perché, a suo giudizio, durante una precedente puntata dello stesso programma tv, quella del 3 febbraio, avrebbe avanzato l’ipotesi che dietro la questione delle polizze assicurative, potrebbe esserci una vicenda di voto di scambio (“do ut des”), aggiungendo: “Lo vedranno i magistrati. Siamo garantisti”.

Lo stesso Fittipaldi ha respinto le accuse di Di Maio il 6 febbraio, dai microfoni di RadioUno, nel corso della trasmissione Un giorno da pecora  affermando : “Non ho mai scritto niente sul voto di scambio, non sono scemo….Evito di scrivere puttanate. Potrei io stesso querelare Di Maio perché mi dà del disonesto intellettuale. Non lo faccio perché io non querelo mai nessuno”.

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