lunedì 30 dicembre 2019

schema RICORSO al Presidente della Repubblica contro regolamento edilizio Comune di Venezia


Ricorso al Presidente della Repubblica

La sottoscritta .... nata.... codice fiscale..... residente in ..... che ne ha interesse poiché proprietaria dell'immobile sub mappa sito in Venezia ricorre contro regolamento edilizio per i seguenti motivi in primis un attività esercitata da più anni dovrebbe essere compromessa perché secondo le norme del regolamento edilizio non potrebbe più essere trasferita e ceduta  o rinnovata
1 Violazione principi costituzionali art. 24 che garantiscono proprietà  e risparmio 
2 Violazione principi costituzionali che garantiscono il  lavoro art 1 poiché il regolamento  impedisce ai miei figli di subentrare nella gestione
3 Violazione principi civilistici perché detto regolamento modifica sostanzialmente la disciplina delle locazioni prevista dal codice civile; indebitamente quindi un organo che non è assolutamente competente incide su normative che competono alla legislazione statale .
Il codice civile prevede che il contratto di locazione possa contemplare forme di locazione degli immobili che non possono essere limitate da un regolamento comunale
4 Violazione principi costituzionali, articolo 3, di eguaglianza perché nello stesso stabile solo un soggetto può esercitare affitto turistico gli altri no, comprimendo l'esercizio di diritti soggettivi a vantaggio di uno solo 
5 Violazione del diritto per illogicità manifesta. Il regolamento è palesemente il logico per i risultati che vuole perseguire ossia regolamentare l'afflusso turistico a Venezia perché non impedisce la realizzazione di strutture alberghiere in terraferma che implementeranno aumentano l'afflusso turistico a Venezia senza beneficio per i residenti veneti che si troveranno un enorme flusso di turisti a cui dovranno dare servizi essenziali quali spazzature, servizi igienici , servizi di trasporto a carico dei residenti.
L'eliminazione dell'affitto turistico comporterà l'aumento delle seconde case che vengono paradossalmente incentivate perché chi esercita questa attività troverà molto più conveniente vendere l'immobile con destinazione  a seconda e case o trasformare gli immobili in multiproprietà che affittarla a residenti senza adeguati contributi da parte del comune.
5 Illegittimità della disciplina delle fosse per contrasto del principio di uguaglianza : chi fa affitto turistico è soggetto obbligatoriamente alle fosse che non può realizzare se non ha le maggioranze qualificate condominiali e soprattutto se non ha la possibilità fisica di realizzarle per carenza di spazi di proprietà. Paradossalmente  il comune non ha esercitato il suo dovere di realizzare strutture primarie per regolamentare le fognature a ciò che i privati possano affluire con i loro scarichi pagando i necessari contributi come avviene in tutti i consorzi di bonifica.
E' assolutamente irrazionale pensare che chi affitta ad un turista debba avere le fosse mentre chi abita o affitta a locazione normale non le debba avere: i bisogni fisici sussistono in entrambi le situazioni e vengono trattate in violazione al principio di uguaglianza.
Con riserva di richiesta di tutti i danni derivanti dal provvedimento in sede competente di giustizia amministrativa.
Firma


Note
Il termine per proporre questo ricorso e' di 120 giorni dalla notifica, comunicazione o pubblicazione dell'atto, o comunque da quando l'interessato ne e' venuto a conoscenza.

Si puo' presentare all'organo che ha emesso l'atto o al Ministero competente per materia, con consegna diretta, con notifica o con invio per raccomandata a/r.

Candidati Regionali Calabria Carlo Tansi lista civica

Candidati Regionali Calabria
il geologo Carlo Tansi, già capo della Protezione civile regionale, a capo di una lista civica, per Tansi in lizza scenderanno in campo tre liste: "Tesoro Calabria", "Calabria Libera e "Calabria Pulita"rainews.it/

Candidati Regionali Calabria Francesco Aiello, per il M5s

Candidati Regionali Calabria
 il docente dell'Università della Calabria, Francesco Aiello, per il M5s, Due le liste che affiancheranno Aiello: il Movimento 5 stelle e "Calabria Civica-Liberi di Cambiare". rainews.it


Candidati Regionali Calabria Pippo Callipo centrosinistra,

Candidati Regionali Calabria
l'imprenditore Pippo Callipo per il centrosinistra, Callipo avrà l'appoggio di quattro liste: "Io resto in Calabria", Pd, Democratici Progressisti e "10 idee per la Calabria" (quest'ultima, però, è a rischio esclusione).


Candidati Regionali Calabria Forza Italia Jole Santelli

Candidati Regionali Calabria
la parlamentare e coordinatrice regionale di Forza Italia, Jole Santelli, per il centrodestra; A sostegno della Santelli ci sono sei liste: Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia, Udc, Jole Santelli presidente e Casa delle Libertà


Candidati Regionali Emilia Romagna Movimento 3V-Vaccini Vogliamo Verità Domenico Battaglia.

Candidati Regionali Emilia Romagna
Movimento 3V-Vaccini Vogliamo Verità è presente con candidato Domenico Battaglia.


Candidati Regionali Emilia Romagna Partito Comunista Laura Bergamini.

Candidati Regionali Emilia Romagna
A sinistra vanno in modo autonomo anche il Partito Comunista (con Laura Bergamini).


Candidati Regionali Emilia Romagna Potere al Popolo Marta Collot

Candidati Regionali Emilia Romagna
A sinistra vanno in modo autonomo anche Potere al Popolo (con Marta Collot) rainews.it


Candidati Regionali Emilia Romagna L'Altra Emilia-Romagna Stefano Lugli

Candidati Regionali Emilia Romagna
 A sinistra vanno in modo autonomo anche L'Altra Emilia-Romagna (candidato Stefano Lugli), 


Candidati Regionali Emilia Romagna Simone Benini. Movimento Cinque Stelle

Candidati Regionali Emilia Romagna Simone Benini.
Movimento Cinque Stelle, che candida come governatore Simone Benini.


Candidati Regionali Emilia Romagna Lucia Borgonzoni centrodestra

Lucia Borgonzoni è sostenuta dal centrodestra. Anche con lei si schierano sei liste: Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Cambiamo!-Popolo della Famiglia, i Giovani per l'Ambiente e la civica 'Borgonzoni Presidente'. rainews.it



Candidati Regionali Emilia Romagna Stefano Bonaccini centrosinistra.


Candidati Regionali Emilia Romagna
Stefano Bonaccini, il governatore uscente, si ripresenta sostenuto da una larga coalizione di centrosinistra. Sei le liste che la formano: Pd, +Europa (che raccoglie anche Pri e Psi), Volt Emilia-Romagna, il rassemblement di sinistra 'Emilia-Romagna Coraggiosa' guidato dall'ex europarlamentare Elly Schlein, Europa Verde e la lista civica 'Bonaccini Presidente'. rainews.it



Klaus i segreti del Natale


Klaus i segreti del Natale. Un film, una storia che insegna come l'amore può cambiare la vita sociale di una comunità. Proporrei il regista come premio Nobel per la pace

andremo in aereo in Spagna

Egregio direttore
Le tasse di soggiorno servono per aumentare l'afflusso turistico in Italia?
In Spagna fanno esattamente l'opposto facilitano servizi ottimi a prezzi più interessanti che da noi.
No problem andremo in aereo in Spagna.
Distinti saluti 
Cesare Fedeli

tasse aeroportuali

Egregio direttore
Io invece che la tassa di soggiorno aumenterei le tasse aeroportuali. Così forse si eviterebbe l'inquinamento . Distinti saluti 
Cesare Fedeli

domenica 29 dicembre 2019

leadership di Salvini «insidiosa»

Conte afferma che  la leadership di Salvini fatta di «strappi e slabbrature istituzionali», che ritengo «insidiosa», scandisce non rinnegando i decreti sicurezza del suo primo governo ma annunciando, allo stesso tempo, che «vanno depurati da condizioni che io stesso ritengo inaccettabili». 


Le opposizioni insidiose devono andare cancellate proponendo nuovi leader per l'opposizione. Questa è vera democrazia

Lucia Azzolina Ministro Istruzione


Lucia Azzolina Ministro Istruzione  37 anni, deputato M5S al primo mandato, dal 13 settembre e fino a ieri era sottosegretario del Miur. In questi  mesi ha seguito uno dei pochissimi provvedimenti del comparto andati in porto negli ultimi tempi, ovvero il Decreto Scuola. Questa legge prevede una maxi-sanatoria per 24.000 precari ai quali si accompagna un concorso per 24.000 nuovi prof. Il provvedimento poi assicura l'assunzione di oltre 11.000 addetti alle pulizie; di altri 9.000 insegnanti per coprire i posti lasciati vacanti dalla fuga verso la pensione

tutti sembrano contenti

Al mio paese autorizzano un supermercato all'anno perché come dice l'assessore all'Urbanistica i contributi di urbanizzazione servono  a pagare i dipendenti dell'ufficio urbanistica.
Il centro si svuota perché moltissimi preferiscono parcheggiare gratis al supermercato. Le piccole attività chiudono perché non ce la fanno con questa concorrenza agguerritissima, il saldo fra nuovi assunti magari a contratto a termine e piccoli imprenditori a spasso è sicuramente dannoso per la città, ma tant'è tutti sembrano contenti

aiuto alla piccola proprietà

il regolamento edilizio del comune di Venezia appena ho provato è riuscito nel compito di mortificare tutti gli sforzi fatti dalla piccola-media proprietà Veneziana per recuperare il patrimonio degradato e per renderlo gestibile da un punto di vista economico ; in tutte le città spagnole l'affitto turistico è privilegiato è sostenuto qui in Italia è osteggiato forse si vorranno fare solo grandi alberghi di lusso o si vorranno  favorire dei villaggi turistici alle porte della città  distinti saluti Cesare Fedeli

Gaetano Manfredi Ministro per l’Università


Gaetano Manfredi Ministro per l’Università
Gaetano Manfredi indagato per falso sul terremoto L’Aquila. iltempo.it



E' proprio vero all'Università arrivano i migliori

giovedì 19 dicembre 2019

polizze assicurative per la circolazione immobiliare degli immobili donati


l’essere proprietari attraverso una regolare compravendita, non é la stessa cosa che esserlo attraverso una donazione. La donazione, infatti, ha la caratteristica d’essere un titolo facilmente revocabile da chi lo ha ceduto in dono e non solo da chi lo ha donato.
La polizza assicurativa “donazione sicura” o un’assicurazione all’atto di acquisto da parte dell’acquirente o del venditore
La prassi contrattuale più recente ha invece previsto la stipula di polizze atte a rendere più sicura la circolazione immobiliare degli immobili donati anche entro il ventennio di cui all’articolo 563 c.c. . Una polizza di questo tipo copre il rischio gravante sull'acquirente in caso di vittorioso esperimento dell’azione di restituzione da parte di terzi legittimari. L’articolo 563 del codice civile prevede infatti che il terzo acquirente possa liberarsi dall'obbligo di restituire l’immobile acquistato al legittimario leso, “pagando l’equivalente in danaro”. Si tratta di un rischio che ben può essere oggetto di un contratto di assicurazione. Tale polizza assicurativa può essere stipulata al momento in cui viene perfezionata la donazione dell’immobile, da parte del donatario. Nulla esclude la stipula della stessa polizza anche al momento in cui venga perfezionato l’acquisto da parte di un terzo avente causa dal donatario.
La vendita o l’acquisto di un immobile donato in piena sicurezza mediante la stipula di una polizza
La stipula di una polizza assicurativa, in attesa di orientamenti giurisprudenziali più definiti in merito alla rinunciabilità dell’azione di restituzione, appare ad oggi il rimedio più efficace per tutelarsi dall'acquisto di un immobile donato, od in caso di vendita di un immobile ricevuto in donazione ove il rischio possa considerarsi effettivamente sussistente.



Al mio paese dicono che nel pubblico ci sono solo fannulloni

Al mio paese dicono che nel pubblico ci sono solo fannulloni, però nessuno protesta se questi fannulloni sono pagati di più che nel privato, anzi se uno lavoro lo prendono in giro dicendo che non è vero, quindi nel pubblico è meglio avere molti amici e fare i fatti propri.
Con tutti questi no e con tutti questi distinguo veramente questo paese non andrà da nessuna parte

Al mio paese dicono che non si possono mettere biglietteria automatiche

Al mio paese dicono che non si possono mettere biglietteria automatiche sugli autobus e che i bigliettai autisti non possono vendere biglietti. Evidentemente non sono mai andati a Bressanone
Con tutti questi no e con tutti questi distinguo veramente questo paese non andrà da nessuna parte

Al mio paese dicono che non è possibile controllare via internet

Al mio paese dicono che non è possibile controllare via internet se le automobili hanno copertura assicurativa e che non è possibile mettere le ganasce alle automobili non in regola. Evidentemente non sono mai stati in America dove le ganasce le mettono anche per un divieto di sosta
Con tutti questi no e con tutti questi distinguo veramente questo paese non andrà da nessuna parte

Al mio paese dicono che i vigili urbani non possono eseguire gli sfratti

Al mio paese dicono che i vigili urbani non possono eseguire gli sfratti, ma dare solo multe per divieto di sosta. Evidentemente non sanno che i vigili urbani fanno parte della forza pubblica.
Con tutti questi no e con tutti questi distinguo veramente questo paese non andrà da nessuna parte

mercoledì 18 dicembre 2019

la riforma della prescrizione in vigore il 1° gennaio 2020


La prescrizione estingue il reato decorso il tempo corrispondente al massimo della pena edittale stabilita dalla legge e comunque un tempo non inferiore a sei anni se si tratta di delitto e a quattro anni se si tratta di contravvenzione, ancorché puniti con la sola pena pecuniaria.
La norma contenuta nell’art. 157 c.p. è stata modificata dalla legge 5 dicembre 2005, n. 251 (art. 6, comma 1), la cosiddetta legge ex Cirielli che ha mutato il modo di calcolare la prescrizione. Fino al 2005 infatti la durata della prescrizione veniva calcolata in scaglioni, a seconda della fascia a cui apparteneva la pena massima dell’illecito contestato al reo.
L'attuale configurazione della norma invece rimanda direttamente alla pena massima, fermo restando i limiti della soglia minima di 6 anni per i delitti e di 4 per le contravvenzioni ancorché puniti con la sola pena pecuniaria.
In data 6 settembre 2018 il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge recante misure per il contrasto della corruzione nella Pubblica amministrazione Il corso della prescrizione rimane sospeso dalla pronuncia della sentenza di primo grado fino alla data di esecutività della sentenza". E questo sia per chi è condannato, sia per chi è assolto.
A seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n. 13 del 16-01-2019) la legge anticorruzione n. 3/2019, anche nota come "spazzacorrotti", entra in vigore dal 31 gennaio 2019. Fa eccezione la riforma della prescrizione che entrerà in vigore il 1° gennaio 2020.

18.12.2019 Spread Oggi

18.12.2019 Spread Oggi 154! Fantastico crisi bancarie,crisi aziendali, cassa integrazione reddito cittadinanza, Bonus , tutto favorisce a tenere basso lo spread

martedì 17 dicembre 2019

evviva l'informazione che dà contenuti e non gossip

Di ritorno da Zanzibar dove ho avuto la fortuna di non ascoltare per una decina di giorni la televisione italiana mi sono talmente abituato bene che ora che sono tornato non guardo più la TV e non leggo più i giornali solo internet per le notizie da fonti libere.
evviva l'informazione che dà contenuti e non gossip

ll sogno di avere l'appartamentino a Venezia

Ho preso un appartamento con un piccolo restauro da fare a Venezia il preventivo per i lavori di restauro si è presto dimostrato insufficiente; gli oneri dovuti alle pratiche burocratiche alle autorizzazioni da richiedere alla soprintendenza hanno aggravato i costi dei lavori. Pertanto ho venduto in perdita . Il sogno di avere il mio appartamentino a Venezia è svanito

evasione fiscale di chi evade perché è un delinquente abituale

Ci sono varie tipi di evasione fiscale

l'evasione di chi evade perché è un delinquente abituale, è un malavitoso, è un camorrista.
In questo caso serve solo che gli accertamenti li facciano i carabinieri, la guardia di finanza e non i semplici controllori fiscali che non hanno gli strumenti sufficienti per poter addentrarsi in questo ginepraio e possono essere soggetti facilmente ad intimidazione.
Come risolvere il problema semplice fare immediatamente delle norme che mettano prioritari questi controlli e che consentono a chi  accerta di operare in sicurezza. finalmente questa che lo l'evasione più da combattere.
Questa è la primissima priorità nella lotta all'evasione

evasione fiscale di chi omette il pagamento di ogni tassazione indiretta e dei contributi

Ci sono varie tipi di evasione fiscale

L'evasione di chi ponendo in essere un'attività  lecita evade completamente il fisco omettendo il pagamento di ogni tassazione indiretta  e omettendo di pagare contributi previdenziali  acconti di imposta IVA .
Come risolvere il problema in questo caso basta solo fare i controlli non sulla carta o sul computer dopo anni dalla data dei mandati versamenti perché questi servono a chi denuncia qualcosa, ma andando immediatamente a controllare le varie situazioni e con la polizia locale verificare dove sono le sacche di vera evasione.
Ad esempio se uno stocca spazzatura in un capannone e poi si sa che fine potrà fare forse bisogna mandargli subito il Noe o l'ASL.
Questa è la prima priorità nella lotta all'evasione



evasione fiscale di chi evita il fisco ricorrendo all'elusione

Ci sono varie tipi di evasione fiscale

L'evasione di chi evita il fisco ricorrendo all'elusione ossia ad artifici contabili per pagare meno tasse avendo grandi redditi .
Come risolvere il problema: in questo caso basta scrivere le norme in maniera tale che non sia possibile fare elusione; non è una cosa complicata basta volerlo.

evasione fiscale dell'Artigiano

Ci sono varie tipi di evasione fiscale
evasione dell'Artigiano e del piccolo commerciante che non riesce pagando le tasse ed avendo tutto in regola a sbarcare il lunario
Come risolvere il problema semplice alzare i tetti degli scaglioni fiscali consentendo a chi realizza piccoli redditi di pagare meno tasse forse così si aumenta erano anche gli importi soggetti a tassazione e tutti potranno vivere felici e contenti.

evasione fiscale di chi si fa pagare una parte stipendio in nero

Ci sono varie tipi di evasione fiscale
L'evasione di chi per poter prendere il reddito di cittadinanza si fa pagare una parte del misero stipendio in nero a ciò che i dati forniti per ottenere l'ISEE consentono la percezione del reddito
Come risolvere il problema semplice dare un contributo a chi non ha redditi sufficienti con controlli comunali molto efficaci semplificando le procedure ma controllando seriamente  chi percepisce aiuti comunali.

evasione fiscale l'evasione di chi ha dichiarato tutto

Ci sono varie tipi di evasione fiscale
l'evasione di chi ha dichiarato tutto ma ha sbagliato di leggere le istruzioni nel modello redditi e quindi verrà sanzionato.
Come risolvere il problema semplice fare scrivere il modello redditi da una persona che non voglia mettere in difficoltà coloro che vogliono pagare le tasse.


contribuente paga più tasse di quello che l'immobile vale

Visto che i commentatori specializzati non lo fanno vorrei chiedere all'amministratore del mio comune se sa cosa sono le rendite edilizie ed in particolare se sa che nel suo comune le rendite catastali sono superiori al valore di mercato; cioè il contribuente paga più tasse di quello che l'immobile vale 
distinti saluti
CF

lunedì 16 dicembre 2019

controlli tagliando assicurativo. Proposta

fare dei controlli visuali introducendo l'obbligo dell'esposizione del tagliando assicurativo e mettere immediatamente le ganasce alle ruote dell'auto di chi non lo espone.

Viaggiava senza assicurazione e senza revisione

Viaggiava senza assicurazione e senza revisione della vettura.. per fortuna che ci sono i controlli così si possono evitare questi criminali della strada che viaggiano con un tasso alcolico  superiore alla media
.Peccato che i controlli siano scattati dopo che questo individuo ha ammazzato due persone

esposizione del tagliando assicurativo

È stata una buona idea quella di non obbligare l'esposizione del tagliando assicurativo sulle auto  così i controlli sono più efficaci. Poi basta non mettere le ganasce alle ruote che il controllo diventa efficace

Btp 67


Btp 67
L’operatività di breve periodo vede un segnale di “upside” nel superamento dei 105,86/106 e uno di “downside” sotto i 103,5, dove l’avvicinamento al supporto dei 102,8 rappresenta un segnale di allerta. Lo stocastico sui minimi (poco sopra 20) e l’indicatore di momentum ancora negativo ma in lento movimento verso la linea dello zero vanno seguiti con attenzione e potrebbero generale un indizio rialzista, in presenza soprattutto di un Chaikin money (misura di intensità dei flussi di denaro rialzisti o ribassisti che circolano nel mercato) tornato positivo dopo otto sedute in rosso. Certamente non si intravede però una fase di netto recupero, il che è dovuto al fatto che il mercato istituzionale ammette incertezza in corso relativamente ai nostri titoli di Stato. https://www.trend-online.com/

domenica 15 dicembre 2019

Racconti da Zanzibar. Sicurezza affidata all’esercito

Racconti da Zanzibar. Sicurezza affidata all’esercito

La sicurezza all’esterno del villaggio è affidata all’esercito.
Un soldato in divisa piantona la porta del villaggio con in bella mostra un fucile mitragliatore.
La sua collocazione è molto discreta, lui infatti si posiziona in una terrazza nascosta agli occhi dei turisti, ma vigila attento soprattutto a che la sua presenza sia visibile ai zanzarini che non si sognerebbero mai di provocarlo presentandosi nella zona a loro vietata.
La sua presenza non serve per evitare l’entrata di intrusi, a questo si pensano i masai, ma soprattutto per evitare che i zanzarini si accalchino sulla porta a richiedere agli ospiti dell’Hotel di dare un regalo o di comperare una collanina di perle impilata a mano.
Anche la spiaggia di fronte all’albergo è vietata fino al limitare segnato da una pietra. Spesso le maree sommergono, ma il cui confine è rispettato anche se non più visibile perché coperto dall’acqua del mare.



Gli uomini in divisa sono dappertutto in primo luogo sulle strade dove opportuni dossi in cemento impediscono nelle zone più popolate anche una velocità modesta costringendo i veicoli ad andare a passo d’uomo per evitare di distruggere le loro preziose sospensioni. In secondo luogo nei centri più affollati si fanno vedere soprattutto vicino ai mercati dove vi è la maggiore concentrazione di persone. Così tutto sembra sotto controllo.

Racconti da Zanzibar. Masai tutela privacy


Racconti da Zanzibar. Masai tutela privacy

Con i masai la tutela della privacy è garantita. Se tu sei amico di un masai, perché come è d’obbligo di cortesia, gli hai fatto un regalo od un piccolo acquisto o semplicemente perché gli sei simpatico perché hai conversato con lui di ipotetici acquisti, la tua privacy è garantita.
D’altronde sei nel loro paese e lì comandano i masai; quindi è necessario che tu turista abbia una guida, cui davi dare un piccolo compenso.
È soprattutto un segno di amicizia e di rispetto della sua terra.
In tal modo puoi attraversare i villaggi e nessuno ti importuna con le più strane richieste.
Il masai ti fa da guida accompagnandoti magari fino al tuo albergo per itinerari inconsueti in mezzo al villaggio con i zanzarini che quasi incredibilmente si fanno i fatti loro o al massimo di salutano dandoti un cinque con la mano e sfoderando il loro più cordiale sorriso  
I masai hanno anche la funzione di guardiani interni del villaggio turistico: nessuno entra se ci sono loro.
I colori sgargianti dei loro vestiti sono un segnale visibilissimo per gli eventuali intrusi e il loro bastone segno di comando incute un timore più che reverenziale.
Non li ho mai visti all’opera con gli intrusi ma mi è bastato vederli danzare soprattutto quando mimano la caccia al leone per capire che è meglio non averli come nemici.




Racconti da Zanzibar. La receptionist e l’ombrello




 



Racconti da Zanzibar. La receptionist e l’ombrello

Columbo beach reef hotel potrebbe trovarsi ovunque. Gli ingredienti sono sempre quelli: musica disco, canzoni italiane, accoglienza calorosa, buona cucina a base di verdure pesce e soprattutto deliziosa frutta tropicale: ananas, banane piccole gialle o più consistenti rosa, magari fritte, papaia, pompelmi rosa e succose arance. Le torte fatte con questa deliziosa frutta tropicale sono impagabili delizie per il palato.
Ritrovi in tutta l’isola il clima caldo umido, l’acqua tiepida del mare e la calorosa accoglienza dei zanzibarini soprattutto se acquisti i loro souvenir.
La disponibilità del receptionist è totale.
Una bomba d’acqua improvvisa mi convince che è meglio dotarsi di un ombrello.
“Dove si può acquistare un ombrello?” chiedo.
“In boutique non c’è.”
“Non esiste problema Hakuna Matata. Lo procuriamo noi alle botteghe del villaggio vicino. Si paga prima.”
Consegno l’importo richiesto per l’acquisto dell’ombrello soddisfatto di tanta disponibilità.
Ripasso come d’accordo il giorno seguente. Ma manca l’incaricata che segue la faccenda.
Ripasso il giorno seguente, ma nessuno sa niente.
Il giorno appresso vengo a sapere che l’acquisto di può fare solo a Stontown.
“Hakuna Matata non esiste problema” mi dicono “puoi sempre usare, come facciamo noi, una foglia di palma per riparati dalla pioggia od aspettare che smetta di piovere.


sabato 14 dicembre 2019

Racconti da Zanzibar. Bellachioma coppiere dei turisti


Bellachioma coppiere dei turisti


A Zanzibar ogni zanzibarino ha un compito ben preciso ben delineato nel quale eccelle.
Di solito sono compiti molto specifici così l’occupazione è garantita al maggior numero di persone soprattutto negli alberghi.
Nell’isola non ci sono molte industrie oltre alla costruzione di alberghi e di strade.
Quindi nei servizi alberghieri trova occupazione gran parte della popolazione.
Bellachioma coppiere dei turisti è un zanzibarino molto preciso e molto compreso nell’eseguire il compito affidatogli perché non è un semplice lavoro è anche un modo per socializzare e soprattutto di ricevere un compenso extra per il servizio prestato e in questo ci mette tutto il suo impegno.
Lui passa più volte al tavolo con una bottiglia d’acqua ben fresca: “Io sono Bellachioma vuole acqua molto buona, molto Fresca?”
Più il servizio è accurato più il turista trova Bellachioma simpatico e più la mancia è certa. Non è, però, una semplice mancia quello che conta per Bellachioma è il riconoscimento che il suo è un servizio prestato con competenza.
Perché la prestazione sia apprezzata il zanzibarino effettua un rituale codificato.
Lui saluta sempre “jambo” “jambo” ripete, fino a che non ottiene risposta.
La mancata risposta al saluto è considerata una offesa. Il zanzibarino si intrattiene sempre, considerandola una cortesia dovuta, in una conversazione molto interessante: “Come va? Tutto bene? Non ti preoccupare: Hakuna Matata non ci sono problemi.” Ripete con un sorriso disarmante e tu ti convinci che effettivamente se prendi la vita in un certo modo non ci sono problemi.


Racconti da Zanzibar. Masai sciupa femmine


Masai sciupa femmine


Un po' di anni fa il primato del bagnino sciupa femmine spettava al bagnino romagnolo ora il primato spetta al masai di Zanzibar. Sembra che il turismo sessuale delle donne che vogliono entrare nelle grazie dei masai, considerati grandi amatori, sia molto fiorente.
Le donne europee, italiane in particolare, fanno a gara a trovare un amante zanzibarino ma deve essere un masai.
Vi sono turiste che giungono fino a questa sperduta isola per ricercare l’amore di giovani masai. Questi ricambiano con affetto gli sguardi loro rivolti perché, come dicono i maligni, sono molto affascinati dal valore della moneta europea che non compete con il loro svalutatissimo scellino zanzibarino. Nella maggior parte dei casi non si tratta di giovanissime ma di signore tra i 45 e i 65 anni di età, in vena di trasgressione, oppure alla ricerca dell’amore che non hanno trovato nel loro paese. Tante – troppe, oserei dire – si convincono che nel loro caso non si tratta di prostituzione.
“Lui si è innamorato di me, mi tratta come una regina, mi chiama mi amor”, mi ha raccontato Elena sospirando sull’aereo che la riportava a casa. “Tornerò e ci sposeremo”. E poco importa se a mi amor arriveranno richieste di soldi, vestiti e oggetti che a Zanzibar non si trovano. “A Zanzibar i ragazzi non hanno denaro e io cerco solo un po’ di sesso facile senza pensieri, senza complicazioni. Li pago e loro mi danno quello che voglio”, racconta. Per la maggior parte delle turiste si tratta di regali, di aiuti, perché “quei ragazzi sono così poveri”.
Ci sono anche tante storie che riguardano giovani donne.  Quella di Maria è una di queste. Lei è una giovane donna venuta a Zanzibar per una vacanza. Non ha impegni particolari non ha problemi di denaro pertanto si è trattenuta nell’isola per un po' di tempo.
Qui ha conosciuto Said un giovane masai dai modi cortesi portamento fiero e maestoso.
Lui indossa sempre l’abito tradizionale, lo Shuka. Il drappo dai colori sgargianti, con una netta predominanza del colore rosso, avvolge la sua esile e snella corporatura. Indossa cavigliere e polsiere e una collana di conchiglie multicolori.
Fa il custode nel villaggio dove Maria ha deciso di passare le sue vacanze. I due si vedono durante lo spettacolino serale dove Said partecipa cantando le canzoni tradizionali che parlano di Africa di caccia al leone poi si frequentano anche nel pomeriggio nei tempi liberi del ragazzo e poi scoppia un amore furibondo.
Maria si fa convincere di passare una serata nel villaggio d Said nel cuore della foresta.
Non ha paura del verso dell’animale simile ad una risata che risuona tutta la notte.
Ma vive nella capanna umile e disagiata una intensa storia d’amore.
La permanenza nella foresta dura per tre mesi e Maria è sempre più felice.
Decisa che Said è il suo vero e grande amore inizia le pratiche per farlo espatriare in Italia.
La cosa non è stata semplice perché il governo locale si interessa al fatto che i suoi cittadini non siano sfruttati all’estero e quindi è necessario inviare dei bonifici che confermino la solidità economica del richiedente la immigrazione del zanzibarino.  Alla fine ci riesce e Said può finalmente partire per l’Italia appena in tempo per vedere la nascita di sua figlia Samira.
Una bellissima mulatta dai capelli ricci e gli occhi vispi.
Questa è un a storia a lieto fine perché Maria torna a Zanzibar appena può per fare incontrare Said con sua madre e con sua sorella; così la nostalgia del sole, del mare e della tribù non ha il sopravvento e Said può continuare a vivere in Italia e mantenere ancora il suo stretto legame con l’Africa.



presidente congratulato con Boris Johnson

il presidente del Parlamento Europeo si è congratulato con Boris Johnson per la brexit. Ora mi aspetto che si congratuli con Salvini per ogni iniziativa di modifica dei regolamenti europei che giovano poco all'Italia..

non guardo più la TV

Di ritorno da Zanzibar dove ho avuto la fortuna di non ascoltare per una decina di giorni la televisione italiana mi sono talmente abituato bene che ora che sono tornato non guardo più la TV evviva l'informazione che da contenuti e non gossip

burocrate potere

Ma un grande burocrate ha più potere inventandosi un regolamento al giorno o semplificando le pratiche amministrative fino a richieder di autoridursi di una unità il suo organico?

burocrazia si affanna ad impedire qualsiasi attività

Egregio direttore la guerra intrapresa da alcuni comuni contro chi cerca di trovare un rimedio alla mancanza di lavoro sembra volta a distruggere chi voglia attivarsi per fare  risorgere il mercato interno.
Poi ci si lamenta che Spagna o Francia abbiano un numero maggiore di turisti pur avendo un patrimonio artistico non paragonabile a quello italiano.
Purtroppo hanno una burocrazia che non si affanna ad impedire qualsiasi attività  facendo poco per reprimere gli abusivi. Si sa che vietare é più semplice che controllare . Non è un caso che molti italiani per trovare un lavoro vanno all'estero.

italiani in Spagna

I comuni dichiarano Guerra ai privati che fanno affitto turistico.non potrò permettermi vacanze in Italia benissimo andrò in Spagna. Cesare Fedeli

vittoria di Boris Johnson

Perché l'Europa plaude alla vittoria di Boris Johnson e alla sua brexit e si adira contro Salvini che vuole rimanere cambiando qualche regola?

Racconti da Zanzibar Saidone guida turistica autorizzata


Saidone guida turistica autorizzata


Said  o meglio Saidone, come lui suole presentarsi per la sua corporatura massiccia è, come lui afferma con orgoglio una guida turistica zanzibarina autorizzata.
“Io ho autorizzazione, sono regolare pago le tasse per la autorizzazione e o miei collaboratori che ti accompagnano ti seguono ti consigliano per gli acquisti perché tu spendi giusto perché qui bisogna contrattare e non pagare il primo prezzo richiesto.”
Tecnologicamente molto avanzato ricerca i suoi contatti su Facebook ed è molto conosciuto a Uroa. https://www.facebook.com/zanzibarescursioni/
Raccontare Said è impossibile senza essere prolissi. Disponibile, assolutamente puntuale e più che onesto nei costi se rapportato alle tariffe delle agenzie turistiche organizzate.
Come dice Said: “Una mano lava l’altra e tutti dobbiamo guadagnare.”
Said è più che una guida è uno che si propone, con la sua deliziosa moglie ad essere un tuo amico disposto ad organizzati una cena o ad accompagnarti in un locale tipico a ballare tuttala notte. Ma soprattutto Said ama la sua terra il suo popolo e ti partecipa questa sua gioia di essere un zanzibarino.

lunedì 2 dicembre 2019

Franco Prodi, Con Greta siamo di fronte a un abbaglio mondiale.

Il 6 ottobre 2019, il sito di notizie Huffington Post ha pubblicato un’intervista a Franco Prodi, fisico e fratello dell’ex presidente del Consiglio Romano, intitolata “Con Greta siamo di fronte a un abbaglio mondiale”.
Prodi, che oggi ha 78 anni, nella sua carriera accademica si è occupato di microfisica delle nubi, ma non ha mai pubblicato nello specifico ricerche sul riscaldamento globale e sulle sue cause.
Nell’articolo su HuffPost, Prodi elenca una serie di motivi – come vedremo, privi di fondamento scientifico – per dimostrare che il movimento attivista incarnato da Greta Thunberg contro l’emergenza climatica si sta sbagliando.
In breve: secondo Prodi, è indubbio che la Terra stia attraversando un periodo di cambiamenti climatici, «ma ciò che è in discussione, nella comunità scientifica, è la causa».pagellapolitica.it
 si può dubitare di un professore universitario che ha condizionato la ricerca in Italia?

MES senza segreti l’Italia dovrebbe emettere titoli di stato??

MES senza segreti l’Italia dovrebbe emettere titoli di stato.

Attenzione, perché sul punto vengono affermate diverse bugie. Questi esborsi non equivarrebbero formalmente a un aumento del debito pubblico, perché si trasformerebbero immediatamente in un attivo patrimoniale italiano, cioè in capitale. Tuttavia, queste emissioni aumenterebbero l’offerta di BTp e creerebbero pressioni al rialzo sui loro rendimenti, dato l’elevata mole di titoli già circolanti, ad oggi pari a circa 2.050 miliardi di euro di controvalore. In altre parole, finanziare il MES non aumenta il nostro debito formale, ma crea stress finanziari ai nostri danni, specie se le emissioni non venissero percepite, a seguito della riforma del Fondo salva-stati, come una forma di auto-tutela per l’Italia, ma addirittura di suo commissariamento, incrementando le probabilità reali di ristrutturazione dei bond.
Riepilogando, l’Italia si troverebbe costretta a pagare per un ente inutile e forse anche dannoso ai fini della stabilizzazione del suo debito sui mercati, ammanettandosi mani e piedi a Germania e Francia, le quali da sole deciderebbero su tutto, dalle nomine dei dirigenti del fondo all’utilizzo delle risorse. Tutto ciò non sarebbe saggio, un po’ come se si possedesse un immobile a Milano e si sottoscrivesse una polizza assicurativa per proteggerlo dai danni delle colate laviche .investire oggi.it


Non si capisce perché nessuno spiega il meccanismo MES mentre la stampa specializzata lo fa su internet?



MES senza segreti L’Italia Si è impegnata a sottoscrivere capitale??


L’Italia Si è impegnata a sottoscrivere capitale per 125,4 miliardi di euro, di cui 14,3 miliardi sono stati già versati. A conti fatti, mancano all’appello 111 miliardi.
Da dove verrebbero presi questi soldi? Non è detto che il loro versamento venga effettivamente richiesto, anche perché dopo il terzo salvataggio della Grecia nel 2015 per 86 miliardi, l’Eurozona non ha più avuto bisogno di assistere finanziariamente qualche suo stato membro. Tuttavia, se qualcosa dovesse andare storto o se il MES decidesse che sarebbe saggio prepararsi in tempo a possibili bufere finanziarie, mostrandosi capiente, quei 111 miliardi, in tutto o in parte, l’Italia dovrebbe sborsarli emettendo titoli di stato. investire oggi.it

Non si capisce perché nessuno spiega il meccanismo MES mentre la stampa specializzata lo fa su internet?



MES senza segreti presenza due terzi dei membri, in rappresentanza due terzi del capitale


MES presenza due terzi dei membri, in rappresentanza due terzi del capitale

La riforma del Fondo salva-stati europeo o anche Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) non sarà né indolore e né privo di costi per l’Italia.
questa riforma consegnerebbe quasi esclusivamente a Germania e Francia poteri decisionali, mentre a pagare sarebbero tutti i membri-azionisti dell’ente, Italia compresa.
Tutte le decisioni vanno adottate all’unanimità, anche quando si tratta di votare sul se e come aiutare uno stato richiedente. In teoria, questo ci rassicurerebbe sulle condizioni che verrebbero poste in fase di sottoscrizione del memorandum d’intesa. Nella pratica, le cose stanno diversamente, perché per adottare una qualsiasi decisione è necessaria la presenza di almeno i due terzi dei membri, in rappresentanza di almeno i due terzi del capitale.Quest’ultimo è sottoscritto dagli stati membri sulla base delle proprie dimensioni economiche, così come accade per la BCE. Dunque, il voto non è capitario, ma funziona come in una società per azioni, cioè sulla base del capitale rappresentato. Per questo motivo, alla Germania spetta il 27%, alla Francia il 20%, all’Italia il 17%, etc. Poiché serve almeno l’80% del consenso per la nomina del direttore generale (attualmente è il tedesco Klaus Regling), del presidente del Consiglio dei governatori e per l’approvazione dello Statuto del MES, nei fatti la Germania e la Francia da sole avrebbero diritto di veto. Ciascuno dei due paesi, infatti, votando contro bloccherebbe le nomine e lo Statuto.Quanto alle decisioni d’urgenza, per le quali servirebbe l’85% del capitale, anche l’Italia avrebbe un diritto di veto, visto che senza il suo 17%, tutti gli altri arriverebbero al massimo all’83%. Infine, sommando Germania e Francia si arriverebbe al 47%, percentuale più che sufficiente invalidare una votazione e anche solo per impedire il raggiungimento del quorum. investire oggi.it

Non si capisce perché nessuno spiega il meccanismo MES mentre la stampa specializzata lo fa su internet?



incarichi e consulenze naturalmente sempre autorizzate

perchè per un dipendente pubblico di categoria inferiore è vietato il doppio impiego ed invece i grossi manager posso raddoppiare lo stipendio con incarichi e consulenze naturalmente sempre autorizzate?

tetto massimo agli stipendi dei super manager pubblici

non capisco perché l'Unione Europea che mette i regolamenti su tutto non fissa con regolamenti un tetto massimo agli stipendi dei super manager pubblici è un tetto massimo agli stipendi dei pubblici dipendenti rapportandoli a controlli effettivi sulla produttività basati sul numero dei provvedimenti redatti e non sul numero dei contatti con il pubblico.
Il numero dei contatti con il pubblico fomenta infatti pratiche interne che non finiscono mai per realizzare l'obiettivo della produttività. 
distinti saluti 
Cesare Fedeli

progetti di supermercati. oneri di urbanizzazione

nel mio comune tutti gli anni vengono approvati progetti di supermercati.
 La motivazione ufficiosa è che gli oneri di urbanizzazione servono per pagare gli uffici comunali addetti all'Urbanistica.
 Queste nuove strutture comporteranno la realizzazione di nuove strade nuovi parcheggi nuove infrastrutture quando lo stesso comune è a favore del progetto di non consumare prezioso territorio agricolo, ma non quando ci sono oneri da incassare.  I costi a carico del comune che pagherà molto di più delle somme percepite per le opere di urbanizzazione .in compenso in centro alcuni negozi chiuderanno alcuni piccoli commercianti andranno a chiedere il reddito di cittadinanza e l'attrattivita' del centro diminuirà ; questa è una buona programmazione del territorio ?
 distinti saluti 
Cesare Fedeli

domenica 1 dicembre 2019

disegno di legge anti corruzione regolamenta le fondazioni politiche


Il disegno di legge anticorruzione. Il cosiddetto “spazzacorrotti”, così battezzato dal ministro della giustizia Alfonso Bonafede, è stata firmato dal presidente della repubblica Mattarella
la nuova legge interviene sulla trasparenza dei partiti e regolamenta per la prima volta il mondo delle fondazioni politiche, ambito che da anni monitoriamo, e per cui da tempo chiediamo un contributo del parlamento.
Nonostante alcune criticità che andranno chiarite nei prossimi mesi, una volta a regime la norma permetterà di comprendere meglio il fenomeno, facendo emergere informazioni cruciali su queste strutture, e rendendo più trasparente il tema del finanziamento alla politica.
Finalmente una legge, anche grazie a openpolis
L’intervenire normativamente sul mondo delle fondazioni politiche rappresenta certamente un elemento positivo: finalmente il parlamento ha iniziato a prestare attenzione ad un mondo su cui, come openpolis, puntiamo il faro dal 2015.
Il nostro censimento di think tank e fondazioni ha contribuito alla stesura della relazione tecnica presentata dal governo sul provvedimento.
Nonostante il passo fatto in avanti sia notevole, dobbiamo necessariamente commentare alcuni elementi della norma che non sembrano essere del tutto soddisfacenti. Elementi che fanno emergere criticità che andranno in qualche modo affrontate nei prossimi mesi.
Il provvedimento equipara le fondazioni, associazioni e comitati politici ai partiti e movimenti politici. Nel farlo ne amplia notevolmente la definizione rispetto a quella introdotta dal decreto legge 149 del 2013. In questo senso vengono riconosciuti i seguenti parametri, e vengono equiparate ai partiti le strutture che:
hanno organi direttivi determinati in tutto o in parte da partiti o movimenti politici (come già stabilito dal decreto legge 149 del 2013 – art 5 comma 4);
hanno organi direttivi composti in tutto o in parte da politici. Per politici si intendono persone che hanno o che hanno avuto nei 10 anni precedenti incarichi elettivi a livello nazionale, europeo, regionale e locale;
hanno organi direttivi composti in tutto o in parte da persone che hanno ricevuto incarichi di governo a livello nazionale, regionale o locale;
hanno erogato donazioni a titolo liberale in misura pari o superiore a 5.000euro a partiti o movimenti politici.
Da una definizione che si limitava a riconoscere solo le realtà direttamente collegate ai partiti, si arriva quindi ad una definizione molto più ampia. Di seguito la definizione completa:
[…] sono equiparate ai partiti e movimenti politici le fondazioni, le associazioni e i comitati la composizione dei cui organi direttivi sia determinata in tutto o in parte da deliberazioni di partiti o movimenti politici ovvero i cui organi direttivi siano composti in tutto o in parte da membri di organi di partiti o movimenti politici ovvero persone che siano o siano state, nei dieci anni precedenti, membri del Parlamento nazionale o europeo o di assemblee elettive regionali o locali ovvero che ricoprano o abbiano ricoperto, nei dieci anni precedenti, incarichi di governo al livello nazionale, regionale o locale ovvero incarichi istituzionali per esservi state elette o nominate in virtù della loro appartenenza a partiti o movimenti politici, nonché le fondazioni e le associazioni che eroghino somme a titolo di liberalità o contribuiscano in misura pari o superiore a euro 5.000 l’anno al finanziamento di iniziative o servizi a titolo gratuito in favore di partiti, movimenti politici o loro articolazioni interne, di membri di organi di partiti o movimenti politici o di persone che ricoprono incarichi istituzionali.openpolis.it

a/simmetrie

a/simmetrie – Associazione italiana per lo studio delle asimmetrie economiche è un’associazione culturale di promozione sociale (a.p.s.), senza fini di lucro, dedicata allo studio delle asimmetrie economiche.
Le asimmetrie vengono analizzate sia nel loro aspetto fattuale (ad esempio, come relazioni fra soggetti aventi diverso potere contrattuale o diverse informazioni, o come relazioni fra paesi aventi diverse dimensioni e istituzioni), sia nei risvolti giuridici e politici (ad esempio, come analisi delle relazioni fra governo dell’economia e disuguaglianza, o come analisi delle criticità determinate da regole asimmetriche). La crisi dell’Eurozona ha portato alla ribalta il tema delle asimmetrie economiche (fra strutture produttive e finanziarie dei vari paesi, fra regole nazionali e sovranazionali di governo dell’economia, fra diverse risposte di politica economica). Lo studio di questa crisi costituisce quindi un ambito privilegiato, ma non esclusivo, dell’attività di a/simmetrie.
Più in generale, a/simmetrie si propone di intervenire nel dibattito pubblico producendo ricerche originali, e diffondendone i contenuti anche al di fuori dell’ambito specialistico, per contribuire alla formazione di una pubblica opinione critica e consapevole, e a uno svolgimento più equilibrato della riflessione sociale e politica su questi temi.
Questo fine viene perseguito con varie modalità, fra le quali l’organizzazione di seminari e conferenze, la pubblicazione in varie forme di contributi scientifici, il sostegno a progetti di divulgazione, l’incontro di studiosi di diversa provenienza geografica, scientifica, culturale, e il loro coinvolgimento in una riflessione comune su possibili percorsi di sviluppo equilibrati e sostenibili per l’economia del XXI secolo.
http://www.asimmetrie.org/

Fondazione De Gasperi


La Fondazione De Gasperi nasce nel 1982 per volontà di Maria Romana, figlia dello statista trentino, e diviene sin dall’inizio un punto di riferimento nel panorama politico e culturale italiano per chi si rivede nell’originario spirito europeista degasperiano. I valori vissuti e promossi da Alcide De Gasperi, la centralità della persona umana, la difesa dell’architettura democratica, l’integrazione europea, l’attenzione alle nuove generazioni sono il faro che guida l’operato della Fondazione.
La missione della Fondazione è accrescere la cultura civica del Paese al servizio del bene comune e delle istituzioni, valorizzando il contributo di De Gasperi alla costituzione democratica dell’Europa, sia a livello nazionale che internazionale. Ispirandosi alla sua idea che “politica vuol dire realizzare”, l’operato della Fondazione intende essere volano di un concreto e rinnovato impegno civile, a partire dai giovani, interlocutori privilegiati a cui spetta la sfida della modernità e della governance in un mondo globalizzato. http://www.fondazionedegasperi.org/


Associazione Rousseau


l’Associazione Rousseau
I traguardi più grandi
si raggiungono con il sostegno
di tutti.
Il MoVimento 5 Stelle cresce nel tempo e continua senza sosta il suo impegno per il cambiamento e per la difesa dei diritti dei cittadini, solo grazie all’aiuto di tutti. Anche una piccola donazione può fare la differenza. E da parte nostra, garantiamo la massima trasparenza, come sempre. Grazie per il supporto. https://rousseau.movimento5stelle.it/

Fondazione openpolis

Fondazione openpolis

Raccogliamo dati
per produrre informazioni utili e di qualità.
Un patrimonio pubblico e aperto, curato e arricchito ogni giorno.
Abbiamo costituito la fondazione openpolis per metterlo a
servizio delle comunità,
delle istituzioni, di chi fa informazione e ricerca, di chi s’impegna
nell’attivismo sociale e politico.
Lo intendiamo come un percorso collettivo, indipendente e senza
scopo di lucro.

Perché
Viviamo il tempo dei dati
Ogni aspetto della vita e
della realtà viene
trasformato in dati
Quindi, ogni aspetto della vita e della realtà viene trasformato dai dati

Perché il modo in cui i dati sono prodotti, memorizzati, analizzati, interpretati e usati determina in maniera sempre più decisiva i consumi, l’informazione, il lavoro, i redditi, la sicurezza, le relazioni, gli affetti, i diritti e le libertà.

I campi d’azione si espandono, le capacità di intervento si moltiplicano.

Tutto avviene con una velocità che accelera e non lascia il tempo di controllare la direzione di marcia,
di sapere cosa stia accadendo e perché.https://www.openpolis.it

Fondazioni, centri studi e associazioni politiche.


Fondazioni, centri studi e associazioni politiche.

Contenitori che, oggi, hanno una funzione molto importante all’interno del confronto politico. I partiti attraversano una crisi strutturale, che spesso rende difficile il coinvolgimento di nuove personalità e nuove energie. Ecco che, dunque, il ruolo di queste realtà associative diventa fondamentale per intercettarle e, spesso, anche per dare il via alla costruzione di nuove leadership.
«Openpolis», afferma che  121 sono «le strutture tra think tank, fondazioni e associazioni politiche», che openpolis ha censito dal 2015 ad oggi.
In particolare, osservano che queste realtà sono diventate «il primo passo per fare politica o per iniziare un percorso di affermazione politica a livello nazionale o locale». Dunque «l’ascesa politica di Matteo Renzi e della sua fondazione Open ne è stato un esempio perfetto. Una struttura parallela al partito di appartenenza, in questo caso il Pd, utilizzata per raccogliere fondi, organizzare eventi e aggregare la base elettorale».
il caso della fondazione di «Vedrò», la cui vocazione trasversale si ripercosse poi nell’esperienza del governo Letta. E proprio il tema della «trasversalità» di alcuni esponenti, ossia l’appartenenza anche a più associazioni e fondazioni, vedeva una sorta di primato di Giulio Tremonti, con che fa parte di 6 realtà, a seguire l’attuale presidente di Consob Paolo Savona con 5.
Aggregazioni che possono essere sia spinte «da una specifica ideologia, il caso per esempio del Centro studi del pensiero liberale vicina a Silvio Berlusconi o di Europa 21 secolo di Tommaso Nannicini
Aggregazioni che possono essere sia spinte dal desiderio di un leader politico di creare un progetto autonomo, come ad esempio Futura di Laura Boldrini o DemA del sindaco De Magistris».
Inoltre, le 101 strutture risultanti ancora attive sono state classificate per il tipo di attività che svolgono. Dunque, tra queste, il 35% «rientra in una definizione più standard di fondazione, accomunate cioè dallo svolgere attività di ricerca scientifica e accademica e dalla volontà di fare formazione politica. In questo gruppo si collocano le strutture come «Magna Carta» di Quagliariello, «Italiani Europei» di Massimo D’Alema o «la fondazione De Gasperi» di Angelino Alfano.
l’11,88% delle strutture censite si occupano di policy making tematico, e sono attive su specifiche materie per cui cercano di contribuire al dibattito pubblico. Tra queste la fondazione «Icsa» del generale Tricarico e il «Centro per un futuro sostenibile» di Francesco Rutelli.
E spiega Openpolis che «lo statuto costitutivo è disponibile online solo dal 45% delle 101 strutture». Quanto ai bilanci, appena il 18,81% di esse lo pubblica. Quanto agli associati, l’elenco è reso disponibile online solo dal 6,93% delle strutture, mentre per l’elenco dei finanziatori/donatori privati la percentuale scende al 2,97%».

Openpolis colloca vicino
alla Lega A/simmetrie, «fondata dall’economista Alberto Bagnai» e il «centro studi Machiavelli», che vede in prima fila l’ex sottosegretario agli Esteri Guglielmo Picchi.

al Movimento 5 Stelle, ovviamente, c’è l’Associazione Rousseau e poi l’associazione Gianroberto Casaleggio, fondata dal figlio Davide.
al centrosinistra, il paper riporta la fondazione EYU, l’Associazione LibertàEguale e la fondazione iDemLab. Iltempo.it
Nel centrodestra, invece, Magna Carta, la fondazione De Gasperi, la fondazione Iustus e ResPublica.iltempo.it

Futura coop sociale

Futura coop sociale
LA NOSTRA MISSION Futura è un cantiere sociale.
Accoglie e valorizza persone extraordinarie, idee e risorse per realizzare prodotti e servizi etici.
La persona è il suo centro, le uguaglianze e le diversità sono le sue fondamenta, la sostenibilità economica la sua sfida.
LA NOSTRA VISION Crediamo nella possibilità di migliorare la vita delle persone e contribuire alla salute del nostro territorio attraverso
la relazione, il lavoro, lo sviluppo individuale, l’impegno nella comunità.
Ci importa molto la sostenibilità economica dei nostri progetti e la soddisfazione di tutti i soggetti coinvolti nelle nostre attività.
Alla base delle nostre scelte c’è la professionalità di imprenditori cooperativi.
Immaginiamo un futuro solidale, responsabile, ecologico.
Crediamo nella nostra e altrui capacità di creare ponti e relazioni, gestire cambiamenti e innovazioni,
modificare abitudini, apprendere, rinnovarsi. http://www.futuracoopsociale.it/

demA democrazia autonomia

demA democrazia autonomia
MANIFESTO POLITICO “Il convergere delle autonomie. Ognuna con la propria differenza.” Democrazia e Autonomia rappresentano l'immagine del cambiamento. Costituiscono, di fronte al pensiero neoliberista, alle privatizzazioni in atto, alla spoliticizzazione della società, un progetto politico e un orizzonte di attesa. Il cambiamento da attuarsi e la complessità delle condizioni presenti necessitano da un lato di autonomia di pensiero (e di scelta) e dall’altro di affermazione di istanze democratiche che riguardino la persona e la collettività. 1. Adottare una politica di inclusione e integrazione fra i popoli, al fine di favorire lo sviluppo di una società aperta e multiculturale. Promuovere i valori dell’accoglienza, della fratellanza e della pace. Ripudiare la violenza e la sopraffazione come strumenti di offesa alla libertà degli altri. 2. Favorire l’attuazione dei principi costituzionali non ancora attuati nello Stato italiano, declinare nelle sue molteplici manifestazioni il principio di uguaglianza, formale e sostanziale, secondo lo spirito dall’art. 3 della Costituzione. 3. Porre a fondamento i valori assoluti di libertà di manifestazione del pensiero, tutela delle minoranze, riconoscimento di ogni forma di diversità fra individui, pluralismo, rispetto e affermazione dei principi di legalità costituzionale, formale e sostanziale e di giustizia sociale sono le condizioni sotto le quali l’intelligenza, la dignità e la felicità umana possono svilupparsi e crescere. 4. Diffondere una cultura e un’educazione all’identità, all’importanza e alle responsabilità dello status di cittadino, al fine di ri-avvicinare i cittadini alla politica e alla vita della propria città con la fiducia nella possibilità concreta di trasformare e migliorare la propria realtà. Recepire le istanze e le argomentazioni dei soggetti coinvolti nel processo di costruzione di una democrazia partecipativa, in cui ascolto e confronto rappresentano elementi indispensabili per il coinvolgimento della Cittadinanza nell'azione amministrativa e politica. Mettere in moto un processo sociale che, grazie alla valorizzazione del ‘saper fare’ locale e di tutte le conoscenze e le pratiche nate dal basso, sia in grado di promuovere “reti civiche” e forme di autogoverno responsabile di tutte comunità locali, solidali e autonome. Promuovere e incrementare la Democrazia partecipativa nelle forme già esistenti e in quelle che si svilupperanno. Favorire le contaminazioni culturali, economiche, professionali affinché sviluppino sinergie, nuove conoscenze ed una nuova consapevolezza politica.dem-a.it


centro studi liberale

centrostudiliberale

L’Associazione incentra il suo impegno su corsi di formazione 
e convegni, tutte attività pensate come momenti di incontro e confronto.
I corsi di formazione si muovono su tre diversi versanti:
• per i soli associati, perché il valore dell’impegno si deve anche tradurre in un costante lavoro di confronto e di approfondimento;
• per tutti coloro che vogliono semplicemente avvicinarsi al percorso di elaborazione del pensiero liberale moderno;
• per quei giovani che partecipano alle istituzioni
 o che intendono farlo, affinché possano essere e sentirsi davvero pronti per l’importante ruolo dell’amministratore o
del funzionario pubblico.
Organizziamo convegni su temi sociali, culturali o economici, iniziative incentrate sulla condivisione di punti di vista e di conoscenze personali, anche per meglio contestualizzare e definire il pensiero liberale moderno, mission del Centro Studi. https://www.centrostudiliberale.it/

Europa 21 Secolo


Europa 21 Secolo è un'associazione di cultura politica che si propone di elaborare proposte di policy in grado di rilanciare il progetto europeo.
Che cosa vuol dire rilanciare il progetto europeo, oggi? Vuol dire accelerare il processo d’integrazione; vuol dire rafforzare la legittimazione democratica delle istituzioni, a partire dalla Commissione; e vuol dire ridurre l’area delle decisioni intergovernative sulla base del principio di sussidiarietà. Ma significa anche lasciare a uno “zoccolo duro” di volenterosi la possibilità di costruire qualcosa di più coraggioso: «a more perfect union», per dirla con i costituenti statunitensi e con Barack Obama. Una vera unione politica, in grado di condividere scelte di policy, in primis in campo economico-fiscale e sociale. Un gruppo di Paesi - con l’Italia in testa - che si faccia carico, per dirla con le parole di Sergio Fabbrini, «di definire un progetto e dargli coerenza istituzionale». Più che un’Europa a due velocità, due percorsi paralleli, due progetti concentrici che avanzano insieme nella stessa direzione ma su terreni diversi.
Noi di Europa 21 Secolo crediamo fermamente nel progetto degli Stati Uniti d'Europa e siamo aperti ai contributi di chiunque condivida con noi questo disegno. Europa 21.it



paradiso fiscale Sillian, un villaggio austriaco


Il (nuovo) paradiso fiscale degli italiani è proprio dietro l’angolo. Si trova a Sillian, un villaggio austriaco

il sito web dell’istituto di credito austriaco pubblicizza il private banking, in un italiano perfetto invita a comprare immobili ed elenca tutti i fattori di convenienza per i cittadini Ue: “Sviluppo economico interessante, massimo rating, modesto rapporto tra debito pubblico e Pil, stabilità politica e giuridica, basso tasso di disoccupazione, elevato livello formativo e produttivo della popolazione”.
“Le motivazioni che ci danno quando vengono qui ad aprire i conti sono la preoccupazione per il debito pubblico in aumento, il timore per la situazione bancaria italiana e l’incertezza sulle politiche economiche del Paese”.
Il (nuovo) paradiso fiscale degli italiani è proprio dietro l’angolo. Si trova a Sillian, un villaggio austriaco di 2.046 abitanti, ai piedi delle Dolomiti di Lienz e a dieci minuti di macchina dalla provincia di Bolzano. È qui, a pochissimi chilometri dal confine italiano, che i conti degli italiani sarebbero più al sicuro.
La grande fuga degli euro dall’Italia verso l’Austria è sempre più massiccia: i depositi italiani nelle istituzioni finanziarie monetarie (e non) austriache hanno da tempo abbondantemente superato il miliardo di euro, con il picco più alto del 2018 registrato a giugno. Una buona fetta di questi soldi è custodita e gestita proprio dalla Raiffeisenbank di Sillian, un istituto sensibile ai capitali nostrani tanto che su 53 dipendenti, 7 sono italofoni e offrono consulenza su risparmio e investimenti direttamente in lingua.quifinanza.it

sabato 30 novembre 2019

capitali esteri nelle imprese svedesi è sestuplicata in un decennio


alla faccia dei vari studi scientifici che ci spiegano come tasse alte e generosa spesa pubblica scoraggino l’imprenditoria, ecco che scopriamo una Svezia dove secondo i dati Ocse esistono venti startup (con almeno tre anni di vita) ogni mille lavoratori, contro le appena cinque degli Stati Uniti.  Stoccolma, che nel rapporto tra abitanti e numero di società tech da almeno un miliardo di dollari è seconda solo alla Silicon Valley delle varie Apple, Google e Facebook.
Non pensiamo solo ai grandi nomi del tech svedese come Spotify, il servizio di streaming musicale on demand; Klarna, la più grande piattaforma di e-payment europea; King, la gaming company. L’innovazione in Svezia è capillare, figlia di un Paese dove non vengono negate opportunità: circa il 65% degli svedesi tra i 18 e i 64 anni ritiene che ci siano buone possibilità di avviare un’impresa nel loro Paese, contro il 47% degli americani, spiega un reportage del settimanale statunitense Atlantic.
Il Pil svedese è cresciuto di oltre il 4% nel 2015 e del 3% nel 2016, superando quello dei maggiori Paesi europei e degli Stati Uniti. Dalla metà degli anni Novanta sovraperforma con regolarità la crescita media europea. Come è possibile?
La ricetta del successo svedese è fatta di vari ingredienti. Innanzitutto le riforme, messe in cantiere per affrontare la grave crisi degli anni Novanta, che hanno aperto il mercato nazionale alla concorrenza e agli investimenti stranieri riducendo il peso dominante dei monopoli pubblici attraverso una forte deregulation.
La quota di capitali esteri nelle imprese svedesi è così quasi sestuplicata in un decennio: tra i casi più recenti di acquisizioni va per esempio ricordato quello di Mojang, la società produttrice di videogiochi, che nel 2014 è finita sotto il controllo di Microsoft per 2,5 miliardi di dollari.
Anche la pressione fiscale sulle imprese è progressivamente calata. L’apertura dell'economia svedese è stata probabilmente il principale ingrediente del suo successo, proprio come nel caso svizzero. Entrambi i Paesi, per inciso, hanno un debito pubblico che si aggira intorno al 40% del Pil e la tripla A da tutte le principali agenzie di rating.
Secondo ingrediente del successo svedese: la deregulation svedese ha coinciso con l’avvento di internet, su cui Stoccolma ha investito con grande decisione da subito, dotandosi di una delle migliori reti al mondo.
Decisiva e geniale è stata anche la detassazione alle aziende che dotavano i dipendenti di un computer da portare a casa e da far usare a tutta la famiglia. In questo modo si è creata un’alfabetizzazione digitale di base che ha pochi rivali al mondo.
I risultati del modello svedese sono sotto gli occhi di tutti. E probabilmente, tra gli ingredienti del successo, ce n’è uno proprio legato al welfare nordico: con uno Stato sociale che assicura servizi di ottima qualità (dalla sanità all’istruzione) a costo zero, i cittadini si sentono più rassicurati nell’assumersi qualche rischio imprenditoriale. E se qualcosa dovesse andare male, possono stare tranquilli: mamma Svezia non li abbandonerà mai.Ilsole24ore.com

’isola del paradiso fiscale di Cipro

Bagnata completamente dal Mar Mediterraneo, l’isola del paradiso fiscale di Cipro è abitata da quasi 900.000 cittadini e le lingue ufficiali del paese sono il greco, il turco e l’inglese. Per quanto riguarda l’ambito commerciale, industriale e governativo, la lingua inglese predomina sulle altre.
Quest’isola, entrata a far parte dell’UE nel 2004, ha conosciuto un notevole incremento delle attività economiche nell’arco degli ultimi 15 anni, diventando quindi un importante centro finanziario internazionale. In questo paese, inoltre, vi è la più bassa aliquota di imposizione sul reddito: difatti, si parla del 10% applicabile sul reddito che si ricava dalle operazioni svolte dalle aziende residenti in Cipro.paradisifiscali.org


Priorità nella lotta all'evasione .
Due finanzieri in borghese appostati per sanzionare una bancarella che vendeva ricordini ad un euro ma che a volte dimenticava lo scontrino

Antoine Deltour e Raphael Halet informazioni false, sul governo lussemburghese

Antoine Deltour e Raphael Halet informazioni false, sul governo lussemburghese

In compenso la magistratura lussemburghese non è stata con le mani in mano, scoprendo l’identità di due degli anonimi lavoratori della PriceWaterhouse Cooper che con le loro segnalazioni avevano dato il via allo scandalo, e perseguendoli penalmente insieme al giornalista francese Edouard Perrin. In tribunale, i magistrati hanno accusato Antoine Deltour e Raphael Halet di aver diffuso informazioni false, in quanto nessun comportamento riscontrato dalle multinazionali o dal governo lussemburghese si è dimostrato essere illegale. Che poi è la stessa posizione tenuta da Juncker, il quale ha sempre negato qualsiasi sospetto di illegalità, affermando che le leggi fiscali sono sempre state rispettate e che tutto si è sempre svolto in conformità con la legislazione nazionale e le direttive europee.
Ancora una volta appare evidente la mancanza di volontà da parte dell’Unione Europea di arrivare ad una armonizzazione fiscale che vada a neutralizzare le politiche aggressive di alcuni paesi a scapito di altri, con il risultato che ancora oggi in Lussemburgo è possibile stipulare “accordi” che permettono alle imprese di pagare meno dell’1 % di tasse, evadendo tra i 50 e 60 miliardi di euro all’anno. Ilprimatonazinale.it


Lussemburgo paradiso fiscale? Primo Ministro lussemburghese presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker


Lussemburgo paradiso fiscale? Primo Ministro lussemburghese presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker

La questione assume particolare interesse se pensiamo che per quasi venti anni (dal 1995 al 2013) il Primo Ministro lussemburghese è stato l’attuale (anche se ormai uscente) presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker. Proprio il sostenitore del rigore finanziario a livello europeo è stato in qualità di Primo Ministro, il principale fautore della trasformazione del Lussemburgo da piccolo stato basato sulla produzione di acciaio al più grande agglomerato europeo di multinazionali e finanziarie. In molti si chiedono come Juncker possa lavorare nell’interesse dell’Europa quando per anni ha di fatto favorito il trasferimento di capitali attraverso la dubbia politica fiscale lussemburghese, privando altre nazioni europee di importanti risorse finanziarie. Se lo sono chiesti anche il Front National francese e i britannici dello Ukip che già a fine 2014 proposero una mozione di sfiducia contro la Commissione Europea presieduta da Juncker, mozione peraltro respinta a grande maggioranza.
Sono quindi passati quasi 5 anni e ancora nemmeno un singolo accordo rivelato dai “LuxLeaks” è stato seriamente indagato da parte della Commissione Europea. Ilprimatonazinale.it



Lussemburgo il più famoso paradiso fiscale del mondo?


Lussemburgo il più famoso paradiso fiscale del mondo

Nonostante sia uno degli stati più piccoli dell’Unione Europea 140 banche di 28 nazioni diverse operano in Lussemburgo, con un patrimonio gestito di oltre 4mila miliardi di euro.
Questo piccolo paese di 600mila abitanti è considerato sin dagli anni settanta un rifugio per grandi aziende e miliardari di tutto il mondo, a causa della sua benevola legislazione in termini di tassazioni.
La classe politica lussemburghese ha sempre affermato di aver semplicemente reso l’industria della finanza prioritaria e strategica per gli interessi della Nazione, in realtà il Lussemburgo è probabilmente il più famoso paradiso fiscale del mondo Ilprimatonazinale.it


Priorità nella lotta all'evasione .
Due finanzieri in borghese appostati per sanzionare una bancarella che vendeva ricordini ad un euro ma che a volte dimenticava lo scontrino

scandalo “LuxLeaks accordi “segreti” tra il governo lussemburghese società multinazionali


scandalo “LuxLeaks accordi “segreti” tra il governo lussemburghese società multinazionali

scandalo “LuxLeaks” esploso nel 2014 ha nuovamente portato all’attenzione internazionale questa situazione piuttosto imbarazzante.
Grazie al lavoro del Consorzio Internazionale dei giornalisti investigativi (in inglese ICIJ), una rete di 220 giornalisti con sede a Washington, si è scoperto come alcune delle più grandi multinazionali al mondo abbiano convogliato miliardi di dollari in Lussemburgo per evitare di pagare le tasse dovute alle varie nazioni europee dove fisicamente svolgevano attività.
Le rivelazioni di “LuxLeaks” hanno messo in luce una prassi consolidata di accordi “segreti” e personalizzati (i famosi “tax ruling”) tra il governo lussemburghese e circa 350 società multinazionali (tra i quali Apple, Nike,Disney, Skype e GlaxoSmithKline) che hanno consentito a queste ultime di risparmiare miliardi di euro in tasse.
Il meccanismo è piuttosto semplice: dalla fine negli anni 90 il Lussemburgo ha trasformato in legge nazionale la direttiva europea che permette alle imprese societarie di pagare le tasse dove hanno la sede legale e non necessariamente nei paesi che ospitano il processo produttivo.
Le grandi società di consulenza offrono dei pacchetti fiscali alle grandi aziende approvati direttamente dall’amministrazione tributaria lussemburghese, che oltre al trasferimento della sede legale in Lussemburgo, prevedono una serie di attività atte a riallocare i profitti nel granducato.
Una pratica molto usata riguarda i prestiti tra società dello stesso gruppo, ad esempio una azienda con base in una nazione con fiscalità elevata presta soldi a tassi di interesse simbolici, anche inferiori all’1%, ad una azienda “sorella” con sede in Lussemburgo. Quest’ultima nasce con il preciso scopo di prestare a sua volta denaro ad altre società del gruppo ubicate in altri paesi a tassi molto più elevati, ad esempio al 10-12%. Con questo meccanismo le grandi multinazionali abbattono la base imponibile nei paesi ad elevata tassazione, per trasferire i profitti in Lussemburgo ed avvantaggiarsi del favorevolissimo regime fiscale.
Ovviamente il ministero delle Finanze in Lussemburgo continua a negare che la nazione sia un paradiso fiscale, avvalendosi del fatto che il piccolo paese non figura nella apposita lista nera dell’Ocse o dell’Unione Europea. In realtà queste liste sono state spesso accusate di poca chiarezza e di criteri di inclusione piuttosto discutibili, tanto è vero che l’organizzazione indipendente e no profit OXFAM ha redatto la propria lista dei paradisi fiscali dove non solo è presente il Lussemburgo, ma è in compagnia di altre nazioni europee come l’Olanda, l’Irlanda e Cipro. Ilprimatonazinale.it