Premio Cremona . Cremona Museo Civico da 21/09/2018 a 24/02/2019
Il Regime dell'Arte - Il Premio Cremona 1939-1941. Mostra a
cura di Rodolfo Bona e Vittorio Sgarbi
Il Premio Cremona, voluto dal gerarca Roberto
Farinacci, si svolse dal 1939 al 1941 e fu una manifestazione artistica di
livello nazionale, ideata con l’intento di favorire l’affermazione di una
pittura politicamente impegnata nella celebrazione del regime fascista.
L’esposizione, che ebbe anche un respiro internazionale grazie alle strette relazioni di Farinacci con la Germania nazista e la città di Hannover, intendeva contrapporsi alla pittura più libera proposta dal coevo Premio Bergamo, sostenuto dal Ministro dell'Educazione Nazionale Giuseppe Bottai.
L’esposizione, che ebbe anche un respiro internazionale grazie alle strette relazioni di Farinacci con la Germania nazista e la città di Hannover, intendeva contrapporsi alla pittura più libera proposta dal coevo Premio Bergamo, sostenuto dal Ministro dell'Educazione Nazionale Giuseppe Bottai.
La mostra, corredata anche da fotografie dell’archivio
Fazioli che mostrano le trasformazioni urbanistiche di Cremona negli anni del
premio, sarà suddivisa nelle sezioni corrispondenti ai temi fissati per
ciascuna annata del concorso: Ascoltazione alla radio di un discorso del
Duce e Stati d’animo creati dal fascismo e poi La Battaglia
del Grano e La gioventù del littorio.
Si potranno così rivedere a Cremona opere attualmente sparse tra collezioni private e gallerie d’arte, di artisti tra i quali Luciano Ricchetti, Mario Biazzi, Enrico Felisari, Giuseppe Moroni, Antonio Rizzi, Bruno Amadio, Carlo Acerbi, Carlo Martini, Cesare Maggi, Giuseppe Guarneri, Giuseppe Rambelli, Iginio Sartori, Domenico Mori e molti altri.
Una sessantina le opere già rintracciate, oltre ad una sezione di approfondimento dedicata a Pietro Gaudenzi (trittico Il Grano e cartoni del Cielo del castello di Rodi) e un itinerario speciale dedicato ad Antonio Rizzi.
Si potranno così rivedere a Cremona opere attualmente sparse tra collezioni private e gallerie d’arte, di artisti tra i quali Luciano Ricchetti, Mario Biazzi, Enrico Felisari, Giuseppe Moroni, Antonio Rizzi, Bruno Amadio, Carlo Acerbi, Carlo Martini, Cesare Maggi, Giuseppe Guarneri, Giuseppe Rambelli, Iginio Sartori, Domenico Mori e molti altri.
Una sessantina le opere già rintracciate, oltre ad una sezione di approfondimento dedicata a Pietro Gaudenzi (trittico Il Grano e cartoni del Cielo del castello di Rodi) e un itinerario speciale dedicato ad Antonio Rizzi.
Introduce alla mostra il dipinto di Renato Guttuso Crocifissione,
del 1941, esposto al contemporaneo premio Bergamo, organizzato negli stessi
anni del Cremona da Pietro Bottai in completa antitesi al concorso
farinacciano.
Nella mostra si renderanno evidenti le ragioni della
politica artistica di Farinacci e gli esiti figurativi della rassegna,
esponendo una selezione delle opere presentate durante le tre edizioni della
stessa, con una scelta dei dipinti utile a comprendere la trasformazione del
linguaggio figurativo nella dialettica tra tradizione naturalistica, eredità delle
avanguardie e metamorfosi del Novecento. Si cercherà in questo modo di dar
conto delle principali linee di tendenza artistica che confluirono nella
manifestazione cremonese.
l'arte del regime è stata sdoganata. Un evento storico
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