sabato 30 novembre 2019

capitali esteri nelle imprese svedesi è sestuplicata in un decennio


alla faccia dei vari studi scientifici che ci spiegano come tasse alte e generosa spesa pubblica scoraggino l’imprenditoria, ecco che scopriamo una Svezia dove secondo i dati Ocse esistono venti startup (con almeno tre anni di vita) ogni mille lavoratori, contro le appena cinque degli Stati Uniti.  Stoccolma, che nel rapporto tra abitanti e numero di società tech da almeno un miliardo di dollari è seconda solo alla Silicon Valley delle varie Apple, Google e Facebook.
Non pensiamo solo ai grandi nomi del tech svedese come Spotify, il servizio di streaming musicale on demand; Klarna, la più grande piattaforma di e-payment europea; King, la gaming company. L’innovazione in Svezia è capillare, figlia di un Paese dove non vengono negate opportunità: circa il 65% degli svedesi tra i 18 e i 64 anni ritiene che ci siano buone possibilità di avviare un’impresa nel loro Paese, contro il 47% degli americani, spiega un reportage del settimanale statunitense Atlantic.
Il Pil svedese è cresciuto di oltre il 4% nel 2015 e del 3% nel 2016, superando quello dei maggiori Paesi europei e degli Stati Uniti. Dalla metà degli anni Novanta sovraperforma con regolarità la crescita media europea. Come è possibile?
La ricetta del successo svedese è fatta di vari ingredienti. Innanzitutto le riforme, messe in cantiere per affrontare la grave crisi degli anni Novanta, che hanno aperto il mercato nazionale alla concorrenza e agli investimenti stranieri riducendo il peso dominante dei monopoli pubblici attraverso una forte deregulation.
La quota di capitali esteri nelle imprese svedesi è così quasi sestuplicata in un decennio: tra i casi più recenti di acquisizioni va per esempio ricordato quello di Mojang, la società produttrice di videogiochi, che nel 2014 è finita sotto il controllo di Microsoft per 2,5 miliardi di dollari.
Anche la pressione fiscale sulle imprese è progressivamente calata. L’apertura dell'economia svedese è stata probabilmente il principale ingrediente del suo successo, proprio come nel caso svizzero. Entrambi i Paesi, per inciso, hanno un debito pubblico che si aggira intorno al 40% del Pil e la tripla A da tutte le principali agenzie di rating.
Secondo ingrediente del successo svedese: la deregulation svedese ha coinciso con l’avvento di internet, su cui Stoccolma ha investito con grande decisione da subito, dotandosi di una delle migliori reti al mondo.
Decisiva e geniale è stata anche la detassazione alle aziende che dotavano i dipendenti di un computer da portare a casa e da far usare a tutta la famiglia. In questo modo si è creata un’alfabetizzazione digitale di base che ha pochi rivali al mondo.
I risultati del modello svedese sono sotto gli occhi di tutti. E probabilmente, tra gli ingredienti del successo, ce n’è uno proprio legato al welfare nordico: con uno Stato sociale che assicura servizi di ottima qualità (dalla sanità all’istruzione) a costo zero, i cittadini si sentono più rassicurati nell’assumersi qualche rischio imprenditoriale. E se qualcosa dovesse andare male, possono stare tranquilli: mamma Svezia non li abbandonerà mai.Ilsole24ore.com

’isola del paradiso fiscale di Cipro

Bagnata completamente dal Mar Mediterraneo, l’isola del paradiso fiscale di Cipro è abitata da quasi 900.000 cittadini e le lingue ufficiali del paese sono il greco, il turco e l’inglese. Per quanto riguarda l’ambito commerciale, industriale e governativo, la lingua inglese predomina sulle altre.
Quest’isola, entrata a far parte dell’UE nel 2004, ha conosciuto un notevole incremento delle attività economiche nell’arco degli ultimi 15 anni, diventando quindi un importante centro finanziario internazionale. In questo paese, inoltre, vi è la più bassa aliquota di imposizione sul reddito: difatti, si parla del 10% applicabile sul reddito che si ricava dalle operazioni svolte dalle aziende residenti in Cipro.paradisifiscali.org


Priorità nella lotta all'evasione .
Due finanzieri in borghese appostati per sanzionare una bancarella che vendeva ricordini ad un euro ma che a volte dimenticava lo scontrino

Antoine Deltour e Raphael Halet informazioni false, sul governo lussemburghese

Antoine Deltour e Raphael Halet informazioni false, sul governo lussemburghese

In compenso la magistratura lussemburghese non è stata con le mani in mano, scoprendo l’identità di due degli anonimi lavoratori della PriceWaterhouse Cooper che con le loro segnalazioni avevano dato il via allo scandalo, e perseguendoli penalmente insieme al giornalista francese Edouard Perrin. In tribunale, i magistrati hanno accusato Antoine Deltour e Raphael Halet di aver diffuso informazioni false, in quanto nessun comportamento riscontrato dalle multinazionali o dal governo lussemburghese si è dimostrato essere illegale. Che poi è la stessa posizione tenuta da Juncker, il quale ha sempre negato qualsiasi sospetto di illegalità, affermando che le leggi fiscali sono sempre state rispettate e che tutto si è sempre svolto in conformità con la legislazione nazionale e le direttive europee.
Ancora una volta appare evidente la mancanza di volontà da parte dell’Unione Europea di arrivare ad una armonizzazione fiscale che vada a neutralizzare le politiche aggressive di alcuni paesi a scapito di altri, con il risultato che ancora oggi in Lussemburgo è possibile stipulare “accordi” che permettono alle imprese di pagare meno dell’1 % di tasse, evadendo tra i 50 e 60 miliardi di euro all’anno. Ilprimatonazinale.it


Lussemburgo paradiso fiscale? Primo Ministro lussemburghese presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker


Lussemburgo paradiso fiscale? Primo Ministro lussemburghese presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker

La questione assume particolare interesse se pensiamo che per quasi venti anni (dal 1995 al 2013) il Primo Ministro lussemburghese è stato l’attuale (anche se ormai uscente) presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker. Proprio il sostenitore del rigore finanziario a livello europeo è stato in qualità di Primo Ministro, il principale fautore della trasformazione del Lussemburgo da piccolo stato basato sulla produzione di acciaio al più grande agglomerato europeo di multinazionali e finanziarie. In molti si chiedono come Juncker possa lavorare nell’interesse dell’Europa quando per anni ha di fatto favorito il trasferimento di capitali attraverso la dubbia politica fiscale lussemburghese, privando altre nazioni europee di importanti risorse finanziarie. Se lo sono chiesti anche il Front National francese e i britannici dello Ukip che già a fine 2014 proposero una mozione di sfiducia contro la Commissione Europea presieduta da Juncker, mozione peraltro respinta a grande maggioranza.
Sono quindi passati quasi 5 anni e ancora nemmeno un singolo accordo rivelato dai “LuxLeaks” è stato seriamente indagato da parte della Commissione Europea. Ilprimatonazinale.it



Lussemburgo il più famoso paradiso fiscale del mondo?


Lussemburgo il più famoso paradiso fiscale del mondo

Nonostante sia uno degli stati più piccoli dell’Unione Europea 140 banche di 28 nazioni diverse operano in Lussemburgo, con un patrimonio gestito di oltre 4mila miliardi di euro.
Questo piccolo paese di 600mila abitanti è considerato sin dagli anni settanta un rifugio per grandi aziende e miliardari di tutto il mondo, a causa della sua benevola legislazione in termini di tassazioni.
La classe politica lussemburghese ha sempre affermato di aver semplicemente reso l’industria della finanza prioritaria e strategica per gli interessi della Nazione, in realtà il Lussemburgo è probabilmente il più famoso paradiso fiscale del mondo Ilprimatonazinale.it


Priorità nella lotta all'evasione .
Due finanzieri in borghese appostati per sanzionare una bancarella che vendeva ricordini ad un euro ma che a volte dimenticava lo scontrino

scandalo “LuxLeaks accordi “segreti” tra il governo lussemburghese società multinazionali


scandalo “LuxLeaks accordi “segreti” tra il governo lussemburghese società multinazionali

scandalo “LuxLeaks” esploso nel 2014 ha nuovamente portato all’attenzione internazionale questa situazione piuttosto imbarazzante.
Grazie al lavoro del Consorzio Internazionale dei giornalisti investigativi (in inglese ICIJ), una rete di 220 giornalisti con sede a Washington, si è scoperto come alcune delle più grandi multinazionali al mondo abbiano convogliato miliardi di dollari in Lussemburgo per evitare di pagare le tasse dovute alle varie nazioni europee dove fisicamente svolgevano attività.
Le rivelazioni di “LuxLeaks” hanno messo in luce una prassi consolidata di accordi “segreti” e personalizzati (i famosi “tax ruling”) tra il governo lussemburghese e circa 350 società multinazionali (tra i quali Apple, Nike,Disney, Skype e GlaxoSmithKline) che hanno consentito a queste ultime di risparmiare miliardi di euro in tasse.
Il meccanismo è piuttosto semplice: dalla fine negli anni 90 il Lussemburgo ha trasformato in legge nazionale la direttiva europea che permette alle imprese societarie di pagare le tasse dove hanno la sede legale e non necessariamente nei paesi che ospitano il processo produttivo.
Le grandi società di consulenza offrono dei pacchetti fiscali alle grandi aziende approvati direttamente dall’amministrazione tributaria lussemburghese, che oltre al trasferimento della sede legale in Lussemburgo, prevedono una serie di attività atte a riallocare i profitti nel granducato.
Una pratica molto usata riguarda i prestiti tra società dello stesso gruppo, ad esempio una azienda con base in una nazione con fiscalità elevata presta soldi a tassi di interesse simbolici, anche inferiori all’1%, ad una azienda “sorella” con sede in Lussemburgo. Quest’ultima nasce con il preciso scopo di prestare a sua volta denaro ad altre società del gruppo ubicate in altri paesi a tassi molto più elevati, ad esempio al 10-12%. Con questo meccanismo le grandi multinazionali abbattono la base imponibile nei paesi ad elevata tassazione, per trasferire i profitti in Lussemburgo ed avvantaggiarsi del favorevolissimo regime fiscale.
Ovviamente il ministero delle Finanze in Lussemburgo continua a negare che la nazione sia un paradiso fiscale, avvalendosi del fatto che il piccolo paese non figura nella apposita lista nera dell’Ocse o dell’Unione Europea. In realtà queste liste sono state spesso accusate di poca chiarezza e di criteri di inclusione piuttosto discutibili, tanto è vero che l’organizzazione indipendente e no profit OXFAM ha redatto la propria lista dei paradisi fiscali dove non solo è presente il Lussemburgo, ma è in compagnia di altre nazioni europee come l’Olanda, l’Irlanda e Cipro. Ilprimatonazinale.it

Malta paradiso fiscale “a lavandino

Malta paradiso fiscale “a lavandino
Malta è stata da poco classificata come un paradiso fiscale “a lavandino”, cioè con una giurisdizione capace di assorbire ed eludere una quantità “sproporzionata” di valore tassabile dal sistema economico in relazione al suo PIL.
Un sistema che si conferma efficace per attirare e mantenere i capitali stranieri.
Oltre ai centri finanziari “a lavandino”, come Malta, esistono anche quelli definiti “a condotta”. Quest’ultimo termine definisce quelle destinazioni intermedie, in cui i capitali passano per poi confluire nei veri e propri paradisi fiscali: alcuni esempi? Paesi Bassi, il Regno Unito, Svizzera.
Se le multinazionali dichiarassero i loro profitti nel paese che di fatto ospita le attività economiche, pagherebbero una tassazione annua basata su un fatturato tra i 500 e i 650 miliardi di dollari.
I centri finanziari offshore invece, grazie alla loro bassa tassazione e la regolamentazione flessibile, agevolano enormemente i contribuenti per essendo sempre di più sotto il controllo delle autorità.
Negli ultimi anni, Malta ha modificato il suo sistema di imposizione fiscale: a determinate condizioni, facili da soddisfare, l’aliquota sui profitti d’impresa ufficialmente al 35% può scendere fino al 5%: un vantaggio notevole rispetto al tasso standard di imposta sul reddito nel resto d’Europa. Sono quindi in molti a sostenere che è Malta la nuova terra promessa per chi fugge dalle tasse anche se il Ministro delle Finanze maltese ha sempre difeso il sistema di imposizione delle tasse dell’isola, definito come pienamente conforme alle normative in materia di trasparenza fiscale.https://www.paradisi-fiscali.org/




Priorità nella lotta all'evasione .

Due finanzieri in borghese appostati per sanzionare una bancarella che vendeva ricordini ad un euro ma che a volte dimenticava lo scontrino

L'Irlanda è il maggiore paradiso fiscale a livello mondiale


L'Irlanda è il maggiore paradiso fiscale a livello mondiale e le multinazionali americane sono le principali azioniste del mercato irlandese.
Il pacchetto fiscale che offre la giurisdizione è infatti molto ben strutturato e offre diversi vantaggi fiscali alle multinazionali che non si concretizzano solo in una bassa corporate tax, attualmente pari al 12,5%.
L'Irlanda, negli anni, ha infatti siglato diversi accordi segreti con le maggiori multinazionali per ridurre ulteriormente la percentuale di tasse da pagare.
La multa data dalla Commissione europea nel 2016 alla Apple è infatti il frutto di questi accordi. La multinazionale è stata condannata a dover versare al governo irlandese tutte le tasse che in passato non aveva pagato. L'Ue sta inoltre ancora esaminando diversi casi di multinazionali con sede irlandese che hanno effettivamente pagato solo lo 0,01% di tasse sugli utili prodotti.
Altro vantaggio che può offrire l'Irlanda è una strategia avanzata di transfer pricing, grazie alla quale le multinazionali trasferiscono i profitti delle controllate da giurisdizioni ad alta imposizione fiscale a paesi che hanno una politica accomodante.
Questi vantaggi hanno fatto sì che le multinazionali trasferissero nel 2015 in Irlanda 106 miliardi di dollari, rendendolo il più grande paradiso fiscale al mondo.italiaoggi.it
Secondo Ronan Davis, professore dell'università di Dublino «l'Irlanda è il più grande paradiso fiscale, ma gli Stati Uniti sono il più grande evasore». Le multinazionali americane nel corso degli anni hanno infatti preferito l'Irlanda ad altre giurisdizioni. Secondo i dati della Camera di commercio americana in Irlanda, lo stato ha beneficiato di oltre 277 miliardi di investimenti diretti proveniente dagli Stati Uniti d'America



Priorità nella lotta all'evasione .
Due finanzieri in borghese appostati per sanzionare una bancarella che vendeva ricordini ad un euro ma che a volte dimenticava lo scontrino

DIRETTIVA 2013/34/UE ripartizione dei ricavi netti delle vendite secondo i mercati geografici



DIRETTIVA 2013/34/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 26 giugno 2013
relativa ai bilanci d’esercizio, ai bilanci consolidati e alle relative relazioni di talune tipologie di imprese, recante modifica della direttiva 2006/43/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e abrogazione delle direttive 78/660/CEE e 83/349/CEE del Consiglio
Articolo 18
Obbligo di informazioni aggiuntive per grandi imprese ed enti di interesse pubblico
1.   La nota integrativa delle grandi imprese e degli enti di interesse pubblico contiene, oltre alle informazioni prescritte dagli articoli 16 e 17 e da altre eventuali disposizioni della presente direttiva, le informazioni concernenti:
a)
la ripartizione dei ricavi netti delle vendite e delle prestazioni secondo categorie di attività e secondo i mercati geografici, qualora, in base all'organizzazione di vendita dei prodotti e di prestazione di servizi, tali categorie e mercati presentino tra loro differenze notevoli; e

b)
l'importo totale dei corrispettivi di competenza per l'esercizio finanziario di ciascun revisore legale o di ciascuna impresa di revisione contabile per la revisione legale del bilancio d’esercizio, l'importo totale dei corrispettivi di competenza di ciascun revisore legale o di ciascuna impresa di revisione contabile per gli altri servizi di assicurazione, per i servizi di consulenza fiscale e per altri servizi diversi dalla revisione contabile.
2.   Gli Stati membri possono consentire che le informazioni di cui al paragrafo 1, lettera a), vengano omesse quando la loro divulgazione sia tale da recare grave pregiudizio all'impresa. Gli Stati membri possono subordinare tale omissione all'autorizzazione preventiva di un'autorità amministrativa o giudiziaria. Dell'omissione di dette informazioni viene fatta menzione nella nota integrativa.
3.   Gli Stati membri possono prevedere che il paragrafo 1, lettera b), non si applichi ai bilanci d’esercizio di un'impresa se l'impresa è inclusa nei bilanci consolidati che devono essere redatti a norma dell'articolo 22, a condizione che tali informazioni siano contenute nella nota integrativa consolidata.


La bufala
E' veramente difficile fare pagare le tasse alle multinazionali è meglio controllare che ogni   turista che viene in Italia paghi la tassa di soggiorno
Costa meno il controllo e aumenta il turismo

L’Ue rinviata direttiva anti-evasione Contrari Irlanda, Malta, Lussemburgo, Cipro, Svezia e Austria. Germania astenuta.

L’Ue ha infatti rinviato ancora una volta la direttiva anti-evasione che obbligherebbe le multinazionali a rendere pubblici i propri dati contabili e fiscali, ovvero quante tasse pagano in ogni Paese Ue
Tristemente, non è possibile raggiungere un approccio generale oggi, ma la presidenza finlandese dell’Ue resta impegnata a lavorare ancora sul dossier”, ha detto il ministro finlandese del Lavoro, Timo Harakka, durante il Transparency International parlando di “oltraggio” da parte degli Stati che per oltre 18 mesi non hanno fatto alcun progresso. “Ovunque in Ue il pubblico è scontento delle multinazionali, come Starbucks e Amazon, che nascondono le tasse che pagano nei Paesi dove operano”, ha commentato Elena Gaita di Transparency. Tra i 28 ministri restano ancora tante le divisioni sul testo discusso. Tra i favorevoli Francia, Italia, Olanda, Belgio, e Spagna. 

Contrari alcuni soliti noti che si oppongono a ogni decisione in materia di fisco cioè Irlanda, Malta, Lussemburgo, Cipro, a cui si uniscono stavolta anche Svezia e Austria. La Germania si è astenuta.


 Il testo della direttiva sul ‘Country by Country reporting‘ – scrive Il Fatto – è stato presentato dalla Commissione nel 2016, insieme al pacchetto di regole più stringenti per contrastare la pianificazione fiscale aggressiva delle multinazionali dopo gli scandali LuxLeaks e Panama Papers. https://www.ilparagone.it/

Country by Country reporting, al fine di contrastare l’elusione fiscale e la pianificazione fiscale aggressiva.


Proposta di modifica alla direttiva 2013/34/UE in materia di comunicazione di informazioni sulle imposte dei redditi da parte di talune società (Country by Country Reporting) Il 12 aprile 2016 la Commissione europea ha presentato la proposta di direttiva sul Country by Country reporting, che modifica la direttiva Accounting (2013/34/EU) in tema di evidenze contabili delle società, al fine di aumentare la trasparenza fiscale dei gruppi multinazionali che operano nell’UE e contrastare l’elusione fiscale e la pianificazione fiscale aggressiva. Nello specifico, la proposta impone alle maggiori imprese (UE e non UE) che operano in Europa per il tramite di almeno una forma di stabilimento e con un fatturato superiore a 750 mln di euro, di rendere pubbliche le informazioni sul luogo in cui generano i profitti e quello in cui pagano le tasse, con una ripartizione distinta paese per paese.
Per le operazioni extra-UE è prevista, invece, una rendicontazione per dato aggregato, ad eccezione delle giurisdizioni di paesi terzi che non rispettano le norme internazionali di buona governance, le quali saranno individuate attraverso un’apposita “lista nera” da parte della Commissione, secondo la proposta della stessa.
Quest’ultima è complementare all’iniziativa congiunta G20/OCSE su “Base Erosion Profit Shifting” (BEPS) - che in ambito europeo sarà attuata con la Direttiva Fiscale DAC 4 - la quale introduce l’obbligo a carico di alcune multinazionali di presentare in via riservata una rendicontazione molto simile a quella dianzi descritta, distinta paese per paese, alle Autorità fiscali nazionali. La proposta di direttiva rappresenta, quindi, un ulteriore passo in avanti rispetto all’Accordo OCSE, prevedendo che le stesse informazioni comunicate alle predette Autorità siano rese pubbliche in una relazione accompagnatoria al bilancio, con l’applicazione di eventuali sanzioni in caso di omessa o errata rendicontazione. Il negoziato è tutt’ora in corso e, da parte italiana, è condiviso l’obiettivo di una maggiore trasparenza per le attività dei gruppi multinazionali al fine di promuovere una maggiore giustizia fiscale, con alcune cautele volte a minimizzare i possibili impatti negativi sulle imprese.

WhatsApp e si chiama Martinelli. Non aprirlo.

Oggi la radio parlava di WhatsApp Gold ed è vero. C’è un video che verrà rilasciato domani su WhatsApp e si chiama Martinelli. Non aprirlo. Si Inserisce nel tuo telefono e nulla che fai lo risolverà. Spargi il messaggio se conosci qualcuno. Se ricevi un messaggio per aggiornare Whatsapp Gold * Non aprirlo! Hanno appena annunciato che il virus è serio. Mandalo a tutti!


denuncia alla polizia postale

previsioni BTP 2020. spread 140


l'analisi di Unicredit sulle previsioni BTP 2020.
Secondo gli analisti di piazza Gae Aulenti, è innegabile che lo spread Btp Bund abbiamo segnato nel corso del 2019 una contrazione significativa. Il merito del miglioramento, questo va detto, è stato delle mutate condizioni politiche. La maggiore stabilità che il governo PD 5 Stelle sembra essere in grado di garantire rispetto alla precedente esperienza Lega 5 Stelle, ha rasserenato gli investitori contribuendo al calo dello spread. 
I numeri lo dicono chiaramente: lo spread Btp Bund è sceso dai circa 250 punti base di inizio anno a 140 punti base
Insomma per lo spread è tempo di far festa e anche per i BTP.
Secondo gli analisti di Unicredit in una fase che è caratterizzata da tanta liquidità in eccesso e da rendimenti negativi, sarà sempre più difficile non prendere in considerazione i tassi che sono offerti ancora dai BTP. Questa difficoltà è destinata a diventare quasi impossibilità all'inizio del 2020 quando verranno definiti portafoglio e strategie per i 12 mesi seguenti. 
Gli analisti di Unicredit prevedono che il quantitative easing della BCE possa essere in grado di offrire un valido sostegno ai BTP grazie all'acquisto di ben 2 terzi dell'ammontare delle emissioni.
Di conseguenza è molto probabile che lo spread Btp Bund possa scendere fino a 125 punti base già all'inizio del nuovo anno.
Il calo dello spread Btp Bund a inizio 2020 non per forza di cose significherà diminuzione del differenziale di rendimento per tutto l'anno.
Secondo Unicredit è probabile che nel medio termine i fondamentali macro dell'Italia, molto deboli, possano condizionare negativamente BTP e spread. Non solo fattori domestici, però, perchè anche il calo della propensione al rischio causato dal rallentamento economico in Usa, potrebbe condizionare negativamente i BTP e i titoli di stato italiani. 
Concretamente il peggioramento del contesto di riferimento si tradurrebbe in un aumento dello spread Btp Bund che salirebbe dai 125 punti base di inizio anno a 150 punti base previsti per la fine dell'anno. Un incremento contenuto se si considerano quelli che sono i motivi indicati come responsabili del movimento rialzista tra cui, appunto, le difficoltà economiche dell'Italia.
Secondo gli analisti di Unicredit, infatti, se dovesse saltare la condizione che ha permesso allo spread di calare nella parte finale del 2019, ossia il ritorno della stabilità politica, allora il differenziale di rendimento tra Btp a 10 anni e Bund tornerebbe a crescere.
In particolare, secondo gli esperti, se ci dovesse essere una crisi economica a sua volta seguita da elezioni anticipate, allora lo spread potrebbe tornare a crescere anche fino a 250 punti base. Una crisi di governo, quindi, sarebbe lo scenario peggiore per l'Italia e per lo spread nel 2020. Borsainside .com

Denuncia per reati telematici Denuncia in sede


Denuncia per reati telematici Denuncia in sede
Se ti trovi in presenza di un reato informatico entra in contatto con noi recandoti presso una delle nostre sedi sul territorio. https://www.commissariatodips.it/

Denuncia via web di reati telematici


Denuncia per reati telematici
La Polizia di Stato, per venire incontro alle vostre esigenze e consentirvi il disbrigo di determinate pratiche in maniera più agevole e veloce, ha realizzato il servizio di "Denuncia via web di reati telematici", un progetto che realizza un nuovo rapporto di collaborazione, perché sarete voi ad iniziare il lavoro. https://www.commissariatodips.it/

revisione del trattato istitutivo del Mes

revisione del trattato istitutivo del Mes,
 la decisione finale è stata rinviata al prossimo eurosummit del 13 dicembre.
Il Mes è il Meccanismo europeo di stabilità, detto anche Fondo salva-Stati. Nato nel luglio 2012, è una sorta di paracadute europeo pronto a scattare in caso di crisi finanziaria di un Paese dell'Eurozona. Fondamentale l'accordo politico di tutti i capi di Stato e di governo: per modificare il Trattato serve l'unanimità. Il testo deve essere poi sottoposto all'approvazione di tutti i Parlamenti nazionali. Nella proposta approvata dall'Eurogruppo al Mes viene attribuita una nuova funzione di garanzia al fondo di risoluzione unica delle banche previsto dall'unione bancaria. Al Mes viene assegnato il compito di esprimersi sulla sostenibilità dei debiti pubblici dei paesi dell'eurozona. Se il debito pubblico di un paese fosse giudicato insostenibile o a rischio di sostenibilità, potrebbero essere chieste criteri più stringenti per accedere agli aiuti. Sarà il direttore generale a proporre al Consiglio dei governatori la concessione del sostegno allo Stato che ne faccia richiesta. E sarà sempre il dg a negoziare insieme alla Commissione europea la lettera di intenti con le condizioni per l'accesso all'aiuto. I Paesi che fruiscono del sostegno finanziario del Mes, dovranno garantire la sostenibilità del proprio debito pubblico. E saranno sottoposti a un check semestrale che valuti il rispetto dei «criteri di ammissibilità» al prestito. Resta sullo sfondo il rischio di operazioni di «ristrutturazione del debito», non espressamente richiamate nel testo delle modifiche al Mes.ilsole24ore.it

tutti parlano del trattato ma nessuno ne conosce a fondo i contenuti

lo spread è calato fiducia dei mercati finanziari

Nel caso di elezioni anticipate in Italia e di vittoria di Salvini, più che il Mes, saranno i mercati a dettare le condizioni. Si guardi a cosa è successo ai tassi di interesse dopo il cambio di governo lo scorso agosto: lo spread è calato, è un segnale di forte fiducia dei mercati finanziari per la stabilità del governo italiano e della politica italiana. Se ci sarà un altro cambio di governo, saranno sempre i mercati a decidere ciò che significa per la stabilità dei titoli di Stato. Ma l’idea di Salvini che sia prevedibile una ristrutturazione del debito è lontana dalla realtà. E comunque quando era al governo, lui ha negoziato questo trattato: non direbbe queste cose, se avesse letto le carte da ministro dell’Interno. Perciò non lo capisco: dibattito assurdo. Ad ogni modo, se calerà la fiducia nel governo italiano, i tassi di interesse aumenteranno di nuovo, lo spread schizzerà in alto. I tassi di interesse sono indicatori di uno sviluppo futuro.huffingtonpost.it

chi fa una protesta  immotivata viene penalizzato dagli investitori

In Inghilterra si vota per la quarta volta in meno di 5 anni

In Inghilterra il 12 dicembre 2019  si vota per la quarta volta in meno di 5 anni contando il referendum Pro brexit. evidentemente gli inglesi sono molto meno democratici degli italiani. Infatti da noi si aspetta la fine della legislatura per votare

archivio segreto dell’avvocato Alberto Bianchi, presidente della Fondazione Open,


Trovato l’archivio segreto dell’avvocato Alberto Bianchi, presidente della Fondazione Open, con i nomi di imprenditori e politici finanziatori.
La lista era nella disponibilità dello stesso Bianchi, indagato per traffico d’influenze, riciclaggio e finanziamento illecito. Gli investigatori della Guardia di Finanza lo hanno trovato nel corso della seconda perquisizione compiuta tre giorni fa e adesso, come riporta sempre il Corriere della sera la lista dovrà essere ricontrollata per verificare se chi ha versato denaro «per sostenere l’attività politica di Matteo Renzi» abbia ottenuto vantaggi per le proprie aziende o incarichi nelle istituzioni.huffingtonpost.it

abolire legge privacy

nessuno chiede l'abolizione della legge sulla privacy!
come mai una legge che tutela ladri, concussori, estorsori, che impedisce a chi è truffato di conoscere il truffatore viene sopportata da tutti?

venerdì 29 novembre 2019

Web tax al 3%

Web tax, Giorgia Meloni all’attacco del governo. «L’aliquota unica al 3% sui colossi del web è ridicola. È un’idiozia. È una vergogna». Così scrive la leader di Fratelli d’Italia in un post che compare sulla sua pagina Facebook. «Se si vogliono tassare adeguatamente i giganti di internet e combattere l’elusione fiscale, l’unica strada percorribile -osserva Meloni-  è quella di imporre una tassazione proporzionata al loro volume d’affari»il secolo.it


Mi sembra eccessiva come tassazione con tutta la occupazione che portano nel mondo

Giovanni Ferrero, truffa sul web.

Giovanni Ferrero, presidente della Ferrero, è stato vittima e testimonial inconsapevole di una truffa sul web. Gli avvocati del presidente della Nutella, ovviamente, sono già al lavoro. Quella che da qualche settimana gira in rete (soprattutto su Facebook) è una bufala che gli abitanti di Alba, patria della Nutella, non hanno fatto fatica a riconoscere come tale (in quanto conoscono bene la famiglia Ferrero e l’azienda), ma che altre persone potrebbero aver creduto veritiera.
 
La bufala in questione propone post sponsorizzati tramite profili dai nomi bizzarri. Tali post hanno titoli del tipo “L’ultima preghiera per Giovanni Ferrero” e a loro volta rimandano a una pagina web che sembra quella di un giornale online: in questa pagina, sopra una foto di Giovanni Ferrero, c’era il titolo “Rapporto Speciale: l’ultimo investimento di Giovanni Ferrero ha lasciato gli esperti a bocca aperta e spaventato le banche”.
 

Al di sotto di questo titolo altisonante, c’era poi un testo impaginato come se fosse un vero articolo che parlava di una storia al limite con la fantascienza. Secondo l’articolo-bufala, Ferrero sarebbe stato ospite di Pomeriggio 5 dove avrebbe svelato a tutti il segreto della sua ricchezza: non è il frutto del fatto di essere l’erede di una delle più note aziende a livello mondiale, bensì dell’uso di Bitcoin Trader, un programma di trading automatico di cripto valute.


per fortuna che c'è la polizia postale che ha risolto tutto in un battibaleno.
O forse è meglio dire ai fruitori di internet di acquistare obbligatoriamente un programma anti truffa di 4 euro al mese come già succede per avere i nostri conti al sicuro

più tasse meno investimenti

più tasse meno investimenti
se lavoro e non guadagno e come obbligo ho quello di essere accertato vorrà dire che non faccio più nulla.
Finirò i miei soldi e andrò in comune a chiedere finalmente una casa popolare gratis ed il reddito di cittadinanza.

sistema fiscale domande

sistema fiscale che permette una evasione gigantesca deve premiare i suoi dirigenti?
Quanto costa l'accertamento dei tributi?
Quanti artigiani, professionisti, imprese hanno chiuso per troppe tasse?

combattere l’evasione


Menti disabituate al pensiero complesso congiuntamente al distacco totale dalla realtà producono sonni della ragione in campo tributario, immaginando che la compressione di diritti comporti la fedeltà fiscale, come del resto l’inasprimento della sanzione penale attraverso la carcerazione.
Tali geni, oramai perennemente dissociati dal mondo reale ritengono che la totale tracciatura delle forme di pagamento sia la pietra filosofale per combattere l’evasione, congiuntamente ad una selva di obblighi, comunicazioni, sanzioni, invii telematici contenenti un’infinità di dati.
il Fisco deve avere il diritto di penetrare sempre di più nella nostra vita privata e cibarsi di dati. 
Questa tendenza aumenta la convenienza dell’evasione: un evasore ha un mese e mezzo in più di lavoro disponibile rispetto ad un contribuente che intenda adempiere alle follie contenute degli adempimenti tributari.
Tale clima da caccia alle streghe, nonché la pressione derivante dalla corruzione della pubblica amministrazione, potrebbe determinare una ricerca ossessiva dell’imponibile nell’ansia da risultato, innestandosi in un sistema tributario italiano ingestibile, improponibile, contraddittorio e ambiguo.
Solo la logica volta a dividere, a generare emozioni per ottundere il pensiero, quali il tintinnio di manette e abnormi sanzioni, può pensare di risolvere il problema.
Paradossalmente, tali atteggiamenti ingigantiscono il problema poiché aumenta il profitto atteso dell’evasore rispetto a chi vuole rispettare le norme. Ciò avviene perché l’evasore ha un vantaggio competitivo in termini di minori costi di compliance e di tributi rispetto al contribuente onesto, generando un’asimmetria che porta l’onesto fuori dal mercato.
La percepita incapacità della macchina burocratica ad effettuare verifiche ha portato a forme di misure antievasione indirette e presuntive (indeducibilità, indetraibilità, presunzioni automatiche, norme antiabuso). Queste si prefiggono l’obiettivo di evitare comportamenti opportunistici ma, d’altro canto, possono generare automaticamente materia imponibile, vale a dire attrarre a tassazione redditi non guadagnati.
Ciò determina un aumento del risparmio tributario e la diminuzione del disvalore sociale, dato che la percezione di vessazioni potrebbe condurre alla giustificazione della violazione tributaria.
La continua legislazione di urgenza che si innesta in un sistema complesso non aiuta nella fruibilità e nella comprensibilità della norma (possibile avere leggi finanziarie di un unico articolo con oltre 1.500 commi?), generando la percezione di un’assoluta confusione normativa in cui si possono annidare comportamenti opportunistici o predatori.
In tale paradigma, il controllo statale potrebbe essere percepito, non tanto alla finalizzazione della verifica del rispetto delle norme, quanto quale pretesa ingiusta basata sulla necessità di “accertare” per portare risultati sull’evasione (quanti accertamenti sono stati chiusi a zero?), piuttosto che su elementi di fatto. Ciò diminuisce la percezione di costo, essendo il rischio di maggior tributi indipendente dalla “compliance”.
Per coloro che non seguono le mode becere e non hanno abbandonato i diritti ed il diritto, non possono sfuggire le continue condanne ricevute a livello internazionale del Governo Italiano (Corte di Giustizia e CEDU) per violazioni dei principi fondamentali negli accertamenti tributari: la violazione degli obblighi tributari potrebbe essere considerata quasi un atto di Resistenza.
Ora, facendo tintinnare le manette, quale scopo raggiungiamo? Quello di rendere l’aria oltremodo irrespirabile, criminalizzando l’imprenditoria e dimenticandoci che sono gli imprenditori i datori di lavoro e che, quindi, senza creazione di impresa non vi sarà nessuna creazione di posti di lavoro!
Il mantra della lotta all’evasione, così strutturato, ci fa assistere al macabro raggiungimento di tale scopo, dato che le imprese stanno chiudendo, pervenendo all’agognata fedeltà tributaria: con nessuna impresa si avrà zero evasione.
Sì, perché essere imprenditore in Italia equivale ad essere considerato un criminale abituale o per tendenza.ilsole24ore.it

Roberto Gualtieri Curriculum perfetto


Roberto Gualtieri Curriculum perfetto
è professore associato di Storia contemporanea ed è vicedirettore della Fondazione Istituto Gramsci. È autore di numerosi libri ed articoli sulla storia italiana e internazionale e sul processo di integrazione europea. Collabora a diversi quotidiani e riviste, ha diretto il Rapporto annuale sull'integrazione europea
Membro della segreteria romana dei   DS tra il 2001 e il 2006, nell'ottobre 2006 è stato uno dei tre relatori del convegno di Orvieto che ha dato il via alla costruzione del nuovo partito e ha redatto il "Manifesto" per il Partito democratico.
Nel 2007 viene eletto all'Assemblea nazionale del  PD nel 2008 entra a far parte della Direzione nazionale, dove è stato rieletto nel gennaio 2014.
Nel settembre 2019 è nominato Ministro dell'Economia con il governo Conte II.
Sicuramente sarà in grado di semplificare il sistema fiscale.
La conoscenza della storia aiuta a fare pagare le tasse?

La funzione fiscale della proprietà

La funzione fiscale della proprietà

La mancata registrazione è considerata un inadempimento fiscale così grave da comportare la nullità del contratto di locazione, con la conseguenza che i diritti sia del proprietario che dell’inquilino sono difficilmente tutelabili.

Per esempio, il padrone di casa non può attivare la particolare procedura dello sfratto esecutivo per mandare via l’inquilino moroso, ma dovrà intentargli un giudizio ordinario di occupazione senza titolo (ossia senza contratto), più lungo e costoso.
In caso di mancata registrazione, il conduttore può rivolgersi al giudice e chiedere che il contratto di locazione venga ricondotto alle condizioni “legali” ossia:
  • durata: contratto “libero” (di 4 anni + altri 4 di rinnovo obbligatorio) o contratto “concordato” (di 3 anni + altri 2 di rinnovo obbligatorio);
  • canone di locazione: il giudice può rideterminare l’importo del canone dovuto tenendo conto dei criteri di legge.
La Cassazione  n. 23601/2017 ha chiarito le conseguenze della nullità del contratto di affitto non registrato:
  • l’inquilino non è tenuto a corrispondere il canone di affitto, posto che tali pagamenti non avrebbero una legittima causa (in assenza di un contratto valido);
  • l’inquilino può chiedere la restituzione dei canoni di affitto corrisposti in passato, fino a quando il contratto è rimasto “in nero”, ossia non registrato;
  • l’inquilino non è tenuto a rispettare i termini di durata dell’affitto e può lasciare l’appartamento in qualsiasi momento, anche senza dare il preavviso;
  • il padrone di casa che voglia mandare via l’inquilino moroso non può procedere con lo sfratto esecutivo (procedura più celere ed economica dettata dal codice di procedura civile), ma deve effettuare una causa ordinaria di occupazione senza titolo (con aggravio di tempi e di costi).
LA legislazione fiscale ha prevalenza sui principi civilistici.

giovedì 28 novembre 2019

referendum contro taglio parlamentari: Domande

referendum contro taglio parlamentari:
D ma quelli che lo propongono cosa hanno fatto per eliminare sprechi ,corruzione, concussione, baronie universitarie, privilegi delle caste dominanti garantiti da questo sistema parlamentare?
R infatti è il 98% di chi ha votato il taglio che porta la responsabilità degli sprechi, della corruzione, delle baronie, ecc. ecc.
D Purtroppo in democrazia chi ha i numeri governa.
se uno non ha i numeri vuol dire che non ha proposte utili per convincere la gente o che deve sopportarsi questi cittadini come sono; forse se la gente denunciasse di più e contestasse di più questi cialtroni che governano invece di applaudirli le cose sarebbero diverse.
peraltro alcuni promotori non hanno dato prova di grande generosità nell'amministrazione, nel prendere incarichi a favore della povera gente. Hanno dato prova di fare i loro interessi nella maniera più esagerata.
Comunque l'importante e che anche se uno non è delle mie idee Ma è un onest'uomo ha tutto il mio rispetto.

lotteria degli scontrini

lotteria degli scontrini per combattere l'evasione fiscale . prima di tutto vorrei sapere quanto costa e se serve a incassare imposte o a pagare un sistema di controlli all'italiana.
secondo me non ci vuole una lotteria ma ci vogliono dei controlli su concussori , corruttori, mafiosi , malavitosi e delinquenti che viaggiano con macchine 3000 di cilindrata , non pagano assolutamente nulla e circolano indisturbati; in America mettono le ganasce qui invece gli facciamo una contravvenzione che nessuno pagherà mai.

da Kazantip a Popovka,

Kazantip  è deserta, c’è solo una locanda polverosa sul mare di Azov, quattro vecchi e una ragazza davanti a un juke-box. Chiediamo informazioni. Tirano fuori una mappa, il rave di Kazantip l’hanno spostato a Popovka, dall’altro lato della Crimea, come dire che la Biennale di Venezia è stata trasferita verso Genova. Altre strade e altri paesaggi e qualche birra finché vediamo in lontananza le luci della fortezza, ai varchi controllano i documenti e ci consegnano il nuovo passaporto della Repubblica di Kazantip, tre chilometri di costa chiusi da una barriera invalicabile, c’è la security armata e non entri senza il pass. Chiaramente è un avamposto russo, il parcheggio è una distesa di suv targati Mosca, con la freccia d’argento facciamo un figurone ma l’albergo è una vera topaia, un compound sovietico che cade a pezzi, ci sono i buchi nel pavimento e la moquette dei tempi di Krusciov. Il resto è una spiaggia di cupole geodetiche e palme portate da chissà dove, banchi cocktail e campi da beach volley e migliaia di magliette gialle che colorano un fiume di ragazze seminude e soprattutto non c’è nemmeno un europeo, una vera goduria,il foglio.it

costi dei conti della mia banca sono aumentati

I costi dei conti della mia banca sono aumentati di   4 euro mese.
 era evidente perché la sicurezza sui bonifici la fanno pagare a noi invece di farla pagare ai ladri truffatore estorsori poiché questi tengono il denaro in casa.
 Le azioni della banca si sono apprezzate.
sono contentissimo non prendo un euro di interesse e pago.
Il risparmio è un bene tutelato della costituzione a garanzia dell'autonomia dell'individuo.


Sono contenti super dirigenti bancari super burocrati che aumentano per diritto di casta il loro stipendio a coprire nuovi costi.

mercoledì 27 novembre 2019

candidati alle comunali

nelle ultime comunali si sono presentate nel mio comune delle persone di grande qualità di grande esperienza che non hanno preso alcun voto di preferenza ; perché per prendere voti di preferenza bisogna avere un rapporto personale con gli elettori; bisogna essere gente  capace di ottenere il consenso, dimostrare di essere a favore della democrazia e della libertà. , non essere preparati per gestire strutture amministrative complesse con centinaia di persone che dovrebbe essere gestite per poter dare il miglior servizio pubblico.chi viene eletto in consiglio comunale ha altre priorità 
distinti saluti 
Cesare Fedeli

referendum contro taglio parlamentari

referendum contro taglio parlamentari ma quelli che lo propongono cosa hanno fatto per eliminare sprechi ,corruzione ,concussione, baronie universitarie, privilegi delle caste dominanti garantiti da questo sistema parlamentare?

Fondo Salva Stati non prevede ristrutturazione del debito né la confisca dei conti correnti

Germania e Francia "azionisti" privilegiati del Fondo Salva Stati. Potere di veto e niente segreto per i tedeschi. per Gualtieri il fondo salva stati non prevede ristrutturazione del debito né la confisca dei conti correnti. Huffigtonpost
Suonate pure le vostre trombe noi siamo pronti con le nostre campane

martedì 26 novembre 2019

Doge e mose

Doge e mose
cosa avrebbero fatto i veneziani al tempo dei Dogi al responsabile della costruzione di una diga foranea che ha creato solo danni ed esborso di denaro pubblico? l'avrebbero certamente relegato nei piombi e avrebbero buttato la chiave; Oggi invece hanno paura di pronunciare il nome del presidente del consiglio che ha provato l'opera e il nome del ministro dei lavori pubblici che ne ha sponsorizzato evidentemente la  realizzazione con due ministri contrari Edo Ronchi e la Melandri e col parere contrario del Comune sindaco Cacciari che da quel momento non risulta abbia avuto incarichi dal partito
distinti saluti 
Cesare Fedeli

giornali solo gossip

perché comprare un giornale. I giornalisti scrivono quello che gli dice l'editore e non quelle notizie che la gente vuole conoscere. cosa succede nei comuni quali sono i programmi dei candidati quali sono i contenuti della politica niente solo gossip; tizio litiga con Caio, Sempronio litiga con qualcun altro e tutto procede con un gran gossip privo di vere notizie.

conduttore impresentabile in TV



 conduttore impresentabile in TV cambio canale non vi vengo più a vedere.
LA rovina dell'informazione sono i tuttologhi che senza sapere molto parlano di tutto . Sono senza vergogna della loro ignoranza e prosopopea

Carlo Cottarelli, boccia decisamente il Mes

L’economista italiano Carlo Cottarelli, boccia decisamente il Mes. Usando un po’ gli stessi argomenti del centrodestra. Il rischio dell’austerity, col salva-Stati, secondo Cottarelli, è altissimo. «Il Mes può prestare al Belpaese soldi europei (cioè risorse fornite o comunque garantite dagli altri paesi europei). Ma vuole essere ragionevolmente certo che i soldi saranno restituiti. Chiede quindi che il Belpaese ponga in atto certe azioni: tagliare la spesa pubblica, aumentare le tasse, insomma mettere a posto i propri conti. Questo è il principio della condizionalità: i prestiti del MES sono erogati a patto che il Belpaese sia disposto a fare certe cose. La questione di cui si sta discutendo è se tra queste cose ci sia la ristrutturazione del debito pubblico

fisco amico

un fisco amico che a furia di accertamenti ti fa chiudere l'attività e ti dirige verso il reddito di cittadinanza 
distinti saluti 
Cesare Fedeli
Amico solo dei super dirigenti le cui imposte le paga il datore di lavoro finché il lavoro dura.
Nello stato dura sempre

Successione di un conto corrente

"Successione di un conto corrente?" al momento del decesso la banca congela momentaneamente il conto corrente, estinguendo i poteri di firma che aveva concesso a terzi quando era in vita. Il Codice Civile disciplina la successione, stabilendo le quote spettanti agli eredi legittimi. Può tuttavia capitare che il  defunto abbia lasciato testamento: in questo caso si dà priorità a tali disposizioni, anche se sbilanciano le quote a favore di uno o dell’altro erede.
Per sbloccare un conto corrente bloccato in seguito a decesso è necessario consegnare la dichiarazione di successione timbrata dall’Agenzia delle Entrate, dando evidenza dell’avvenuto blocco del conto corrente causa morte.
Quando il conto è cointestato, importi su conto corrente ed eventuali titoli rientrano in percentuale nell’eredità: 50% al coniuge e la restante parte agli eredi legittimi.
Conto corrente: il cointestatario può usare le cifre cui ha diritto prima della successione? 
Un nodo cruciale è rappresentato dalla gestione operativa del conto corrente, dopo la morte del defunto. Sappiamo che, per quanto riguarda le reali spettanze ereditarie, solo la quota di denaro appartenente al cointestatario defunto cade in successione. Essa viene calcolata e in percentuale sull’intera giacenza del conto bancario e in base al complessivo numero dei cointestatari.
Spesso, in caso di conto cointestato tra coniugi, ci si chiede se il vedovo o la vedova possa utilizzare la sua spettanza, anche prima di definire le pratiche di successione, magari per fare fronte alle spese. In questo caso la parte che non passa per successione agli eredi, è già di competenza del cointestatario.

Candidato regione Calabria 5 Stelle?

Danila Nesci  avanza la sua candidatura da mesi ma che è osteggiata da Morra come da Di Maio. 
Il capo politico aveva caldeggiato la scelta di Callipo, ma poi non ha avuto la forza di imporla e il re del tonno, già mesi fa, si è tirato indietro. 
Alla fine, l’M5S ha formalizzato la scelta del docente di politica economica all’Università della Calabria Francesco Aiello, il cui nome ha già suscitato le ire della Nesci e altri. Aiello, in realtà, avrebbe a sua volta dei dubbi, ma la macchina è partita e l’M5S ha formalizzato le procedure per dare vita, sulla piattaforma Rousseau, alle candidature per le regionali da parte degli iscritti (sono le famose ‘regionarie’).

condannato per mazzette a Venezia per il mose

Perché egr. direttore non mettere foto sul suo giornale di chi è stato condannato per mazzette a Venezia per il mose o dobbiamo tutelare la riservatezza?
Cesare Fedeli

completare l’Unione bancaria europea

completare l’Unione bancaria europea

La nuova proposta tedesca per completare l’Unione bancaria europea è stata respinta dall’Italia. ùLa proposta prevede che le banche procedano ad accontamenti specifici sui titoli sovrani in base alla loro concentrazione e al rating dell’emittente.
la reazione del Governo italiano, come prevedibile, è stata immediata: proposta non ricevibile poichè determinerebbe uno “svantaggio competitivo” per le banche europee.
La posizione italiana è stata contestata come “difensiva”, per gli evidenti motivi collegati al classamento dei titoli del maxi-debito pubblico, i banchieri centrali  in sede di definizione della nuova normativa di Basilea 4 hanno escluso dalla regulation interventi sui titoli sovrani.
Per il veto - oltre che di un’Italia dal ridotto peso politico - dei Paesi asiatici e in particolare del Giappone.
Eliminare lo status di risk-free per i titoli di Stato vorrebbe dire ammettere che uno Stato dell’Unione può andare in default e a cascata uscire dall’euro.
L’Unione bancaria continua a essere un passo decisivo verso gli Stati Uniti d’Europa, ma per realizzarlo serve un compromesso. Che deve coinvolgere la Germania ma anche l’Italia, dove troppe banche soprattutto di medie e piccole dimensioni hanno portafogli di Btp che superano di 3 o 4 volte il patrimonio di vigilanza. Una diversificazione degli investimenti sarebbe opportuna, sostituendo gli interessi dei «Govies» italiani con una gestione più efficiente o con sinergie da aggregazioni.
L’esempio più evidente di questo approccio “idealistico” è la regolamentazione del bail-in, che avrebbe dovuto coinvolgere anche i depositanti nei salvataggi bancari e che nessun Paese dell’Unione (per fortuna) ha mai voluto applicare.
Il varo di una vera Unione bancaria con la condivisione dei rischi bancari, prima che arrivi una nuova crisi economica e finanziaria di cui si sentono i primi scricchiolii, sarebbe ragionevole. Ma per realizzarla servirebbero meno pregiudizi nazionali.

Revoca della donazione: le due ipotesi


Revoca della donazione: le due ipotesi

Le due ipotesi sono del tutto eterogenee, infatti la prima è volta a sanzionare, sia pure indirettamente, il comportamento "irriconoscente" del donatario: si parla, tecnicamente, di "ingratitudine" del donatario (cfr. art. 801 cc). 

La seconda ipotesi, invece, tende a tutelare anche a posteriori la piena libertà di scelta del donante, nel senso che il legislatore presume (ma non in modo assoluto, dato che in mancanza di apposita domanda giudiziale la presunzione de quo non ha luogo) che se il disponente, al tempo della donazione, avesse saputo che sarebbero sopravvenuti dei figli, non avrebbe deciso di compiere il negozio di cui trattasi (cfr. art. 803 c.c.).  





Vorrei dimenticarmi tutto quello che ho studiato

Ho studiato per 40 anni diritto, ho fatto delle pubblicazioni e leggo tutto quello che riguarda l'attività amministrativa dello stato delle regioni e dei comuni. 
Vorrei dimenticarmi tutto quello che ho studiato, vorrei non poter commentare niente , vorrei leggere solo delle barzellette perché vedere tutti questi soloni che hanno sfasciato l'Italia che vengono osannati da una pletora di osservanti mi dà imbarazzo.
distinti saluti 
Cesare Fedeli

le donne perseguitate devono denunciare

Leggo con attenzione le dichiarazioni del questore delle mia città che afferma che la polizia c'è ; che le donne perseguitate devono denunciare ;la mia esperienza purtroppo è diversa perché un soggetto (diffidato da recarsi nei pressi della dimora della donna che lui aveva perseguitato e per cui era stato condannato a due anni di reclusione con la condizionale) non è mai stato allontanato dalla polizia più volte chiamata.
mi rendo conto che è impossibile far fronte a tutte queste richieste di aiuto ma non è neanche legittimo far pensare alle persone che i provvedimenti di diffida possono essere eseguiti.
 distinti saluti 
Cesare Fedeli
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comprare un computer on-line

Ho comprato un computer on-line da una ditta che sicuramente pagherà le tasse in qualche paradiso fiscale europeo l'assistenza me l'hanno fatta dalla Tunisia ; se ci fosse stata una ditta italiana avrei comprato da loro ; ma il mercato interno sicuramente non viene agevolato 
distinti saluti 
Cesare Fedeli

Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto (TAR), annulla il Decreto di compatibilità ambientale negativo del Progetto

Il 14 luglio 2000 il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto (TAR), con propria Sentenza, annulla, per vizi formali e sostanziali, il Decreto di compatibilità ambientale negativo del Progetto che era stato emesso nel dicembre 1998 dal Ministro dell'Ambiente ROnchi di concerto con il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, MElandri e che recepiva la posizione, precedentemente espressa, della Commissione di VIA.
Il governo D'Alema I  rimase in carica dal 21 ottobre 1998 al 22 dicembre 1999 E.L. Micheli nel governo D'Alema I fu Ministro dei lavori pubblici; nel governo Prodi II sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega alle informazioni per la sicurezza. 
Quale stretto collaboratore di Romano Prodi, Micheli è stato uno dei fondatori dell'Ulivo.

la commissione del Ministero dei Lavori pubblici sì al Mose,


Ribaltone: dopo la bocciatura del Ministero dell'Ambiente e di quello dei Beni Culturali, oggi la commissione incaricata del Ministero dei Lavori pubblici ha detto sì al Mose, il sistema di dighe mobili per salvare Venezia dal fenomeno dell'acqua alta. La votazione è stata un plebiscito e la commissione ha approvato all'unanimità il progetto: "La difesa dalle acqua alte non può che essere assicurata dalla regolazione delle bocche di porto. Non sussistono ostacoli allo sviluppo del progetto esecutivo; il parere negativo della Commissione di Valutazione di impatto ambientale e il decreto del ministro dell'Ambiente "hanno soltanto valore di utili contributi istruttori".

In altre parole: il no espresso dai ministri Ronchi (Ambiente) e dalla Melandri (Beni Culturali) è stato clamorosamente ribaltato e il ministero dei Lavori Pubblici ha considerato "inopportune" tutte le riserve espresse e soprattutto assolutamente inadeguate le proposte sostitutive avanzate, dal rialzo dei fondali delle bocche di porto, al rialzo della pavimentazione della città a tutti gli altri interventi, ritenuti troppo costosi (1000 miliardi circa).repubblica 26.2.1999



Nel febbraio 1999, anche i Consigli Comunali di Chioggia e di Venezia formulano il proprio parere sul Progetto: il primo in uno specifico voto dichiara "indispensabile che prosegua nella sua interezza il processo di difesa comprendendo in questo la difesa dalle acque alte eccezionali" e dà mandato al Sindaco di richiedere "il proseguimento della attività progettuale alle bocche di porto"; il secondo invece formula parere negativo.
Cacciari Fu sindaco di Venezia dal 1993 al 2000. 
Nello stesso mese, il 26 febbraio 1999, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, in Assemblea Generale, emette il proprio parere sul SIA delle paratoie mobili  riconfermando all’unanimità il parere favorevole sulla soluzione progettata. Il Consiglio Superiore è del parere "[…] che, sulla base delle conoscenze tecnico-scientifiche e degli studi ormai ampiamente sviluppati e nella ribadita inscindibilità dell'attuazione degli interventi di salvaguardia, può affermarsi che la difesa dalle acque alte della città di Venezia non può che essere assicurata dalla regolazione delle bocche lagunari con il sistema delle paratoie mobili; e che pertanto non sussistono motivi ostativi allo sviluppo del Progetto esecutivo di tale sistema, anche per poter apportare i miglioramenti e le innovazioni conseguenti allo sviluppo della scienza e della tecnica degli ultimi sei anni".

L'8 marzo 1999, il Comitatone, con decisione unanime, presa visione dei diversi giudizi espressi nell'ambito della procedura straordinaria di VIA del Progetto, con Delibera incarica il Magistrato alle Acque di svolgere direttamente (se sua competenza) ovvero di coordinare (se di competenza diversa) una serie di attività di approfondimento fra loro connesse entro il 31 dicembre 1999, riservandosi, in base agli esiti degli approfondimenti, di esprimere il proprio avviso in ordine all'avvio della progettazione esecutiva. Nel medesimo Comitato, si richiede l'istituzione di un Ufficio di Piano, formato con il concorso delle Amministrazioni competenti, per partecipare alla revisione del Piano generale degli interventi. Nell’aprile 1999 il Ministro dei Lavori Pubblici invita tutte le Amministrazioni rappresentate nel Comitatone alla designazione di un proprio rappresentante per la costituzione di un Gruppo di lavoro, presieduto dal Presidente del Magistrato alle Acque, in attesa della costituzione dell'Ufficio di Piano di cui sopra.

venerdì 22 novembre 2019

chiesa magistra

crederò nella chiesa cattolica quando don mercedes andrà in bici o al massimo in panda, quando il patrimonio immobiliare sarà destinato all'edilizia residenziale a favore dei ceti bassi e quando non si faranno investimenti immobiliari nella city

devo garantire un futuro ai dipendenti dell'Alitalia

mio figlio lavora in un albergo per 7 mesi e fortunatamente prende la disoccupazione per il restante periodo ora perché con le mie tasse devo garantire un futuro ai dipendenti dell'Alitalia che prendono mediamente di più di tutti gli altri dipendenti delle compagnie aeree d'Europa o del mondo. Perché devo essere solidale solo io e non gli altri che incassano. 
distinti saluti 
Cesare Fedeli

eliminare le buste alla maturità


eliminare le buste alla maturità mi sembra fondamentale per il percorso scolastico soprattutto inciderà a combattere il fenomeno dell'abbandono delle università il fenomeno che per prendere una una laurea ci vogliono dagli 8 ai 9 anni il fenomeno della frequenza all'università da parte dei professori universitari che vanno in università quando vogliono bocciano per decine di volte e alla fine consigliano allo studente , una volta laureato di andare a fare il cameriere al McDonald's complimenti abbiamo risolto i problemi col MIUR distinti saluti 
Cesare Fedeli


Francesco Greco un eroe della Repubblica


Francesco Greco un eroe della Repubblica uno che ha il coraggio di prendere iniziative giudiziarie che possono risolvere problemi sociali. Il conflitto di competenze coi magistrati di Taranto mi sembra inevitabile perché magari qualche funzionario suo pari si sente danneggiato nelle sue future prospettive di carriera sicuramente il Consiglio superiore della magistratura risolverà l'attrito nella maniera più idonea dando a Taranto le sue competenze che competono per legge.
distinti saluti 
Cesare Fedeli

 

furto di dati alla pubblica amministrazione


furto di dati alla pubblica amministrazione stranissimo ma sicuramente la polizia postale indagherà e risolverà il caso io quando ho avuto problemi di hackeraggio sul mio computer ho trovato subito sulla soluzione nelle competenze e nel tempestivo intervento della Polizia postale
distinti saluti 
Cesare Fedeli




giovedì 21 novembre 2019

compact with Africa e aiutiamoli a casa loro

Che differenza c'è fra compact with Africa e la politica aiutiamoli a casa loro dei sovranisti; confesso che sono talmente ignorante che non l'ho capito. Me lo potete spiegare voi
distinti saluti
Cesare Fedeli

Ilva non può essere nazionalizzata


perché l'Ilva non può essere nazionalizzata e gestita da aziende partecipate dallo stato? Semplice perché ci sarebbero contratti tipo quelli realizzati per la salvaguardia di Venezia col consorzio Venezia Nuova che porterebbero il dissesto economico dello stato nella gestione a livelli paurosi.
distinti saluti
Cesare Fedeli
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non ho mai chiesto un alloggio di servizio

Egregio direttore
 io ero direttore amministrativo di una aler ma non ho mai chiesto un alloggio di servizio, mai forse salvo rare eccezioni era stato concesso qualche alloggio, per motivazioni assolutamente inidonee secondo me; di ciò ne vado fiero sicuramente prendevo meno di un alto graduato dell'Esercito e meno di un ministro. 
distinti saluti 
Cesare Fedeli

il paese immobile


concordo col professor Cassese e con il suo articolo il paese immobile. Mi chiedo Ma chi ha la responsabilità di denunciare questa paralisi della pubblica amministrazione; non si riesce a capire chi; forse i grandi professori dell'università i grandi manager pubblici o forse dobbiamo noi piccoli privati. chi voleva accelerare le cose nella pubblica amministrazione è stato costretto ad andarsene e quelli che sono rimasti si sono messi a ridere perché lavorando meno hanno guadagnato di più.
L'immobilità avvantaggia il malaffare. Corruzione e maneggioni.
 Distinti saluti 
Cesare Fedeli
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