giovedì 30 maggio 2019

Pista ciclabile Venezia Isole

Il centro storico di Venezia è interamente pedonalenon è consentito l'uso della bicicletta o di altri cicli, nemmeno se condotti a mano.
Solo per il breve tragitto tra Piazzale Roma e la stazione dei treni di Venezia Santa Lucia è ammesso condurre la bicicletta a mano, nel tratto compreso tra Piazzale Roma, il Ponte della Costituzione, la fondamenta Santa Lucia, calle Favretti fino alla chiesa degli Scalzi.
Per chi raggiunge Mestre in bicicletta ed è diretto a Venezia, è a disposizione un BiciPark con oltre 800 posti nei pressi della stazione ferroviaria di Venezia Mestre, in via Trento. 
In alcune isole della laguna e nella Venezia di terraferma potrete scegliere tra molti percorsi dedicati a cicloturisti e appassionati della bicicletta: dalle piste ciclo-pedonali presenti a Mestre e negli altri centri abitati della terraferma, nei parchi San Giuliano e Albanese e nei boschi di Mestre, fino ai percorsi che si sviluppano lungo i corsi d’acqua dell’entroterra e alla ciclovia delle isole Lido e Pellestrina
In bicicletta verso Lido e Pellestrina
La bicicletta è il mezzo ideale
 per esplorare le isole di Lido e Pellestrina, nella Laguna Sud, dove vi immergerete in paesaggi di rara bellezza lungo percorsi ciclabili lontani dagli itinerari più battuti, alla scoperta della varietà ambientale, delle radici storiche, delle tradizioni e della cultura della Laguna di Venezia.
Per raggiungere le isole di Lido e Pellestrina con la bici al seguito, potete utilizzare le linee dedicate di trasporto pubblico:
  • Da Mestre o Marghera, percorrete la pista ciclabile lungo il Ponte della Libertà fino al Tronchetto, e qui imbarcatevi sul ferry-boat linea 17 che giunge al Lido in località San Nicolò.
  • Provenendo da Punta Sabbioni, posta all'estremità meridionale del litorale di Cavallino-Treporti, salite a bordo della motonave linea 14 che in circa mezz'ora vi condurrà a destinazione.
  • Se si arriva dalla Riviera del Brenta si può usare la linea di navigazione Fusina- Alberoni, che permette di arrivare in bicicletta al Lido e Pellestrina.

Una volta raggiunto il Lido di Venezia, dal piazzale Santa Maria Elisabetta dirigetevi in bicicletta verso la località Alberoni, a circa una decina di chilometri di distanza, quindi proseguite ancora per un chilometro fino al pontile davanti al Faro Rocchetta da dove vi imbarcherete sul ferry-boat linea 11 per Pellestrina.
Non appena scendete dalla motozattera, percorrete per circa otto chilometri la strada - è l'unica, non si può sbagliare - che affianca i Murazzi, l'imponente diga in pietra d'Istria costruita dalla Repubblica di Venezia per difendere gli argini della laguna dall'erosione del mare.
Arrivate fino al pontile per salire a bordo della motonave diretta a Chioggia, sulla quale potrete imbarcare anche la bicicletta.
La bicicletta in terraferma
Per incentivare quanto più possibile l’utilizzo delle due ruote e rispondere alla sempre crescente domanda di mobilità ciclabile da parte dei cittadini, il Comune di Venezia e il Gruppo AVM sono impegnati nello sviluppo di strutture e servizi a supporto della ciclabilità.
Con un impatto positivo sull’ambiente e sulla salute, la bicicletta rappresenta una forma di mobilità ecosostenibile ideale e una concreta alternativa all’uso del mezzo privato, soprattutto nei percorsi urbani inferiori ai 10 km, evitando code e perdite di tempo alla ricerca del parcheggio, risparmiando soldi e restando in forma. A tale scopo AVM mette a disposizione una serie di servizi per chi si sposta in bicicletta nell’ambito del comune di Venezia: dal servizio bike sharing al Bici Park di Mestre, dalla punzonatura ai ciclostalli.

Pista ciclabile Riviera del Brenta tra Padova e Venezia

Pista ciclabile Riviera del Brenta tra Padova e Venezia, dove si trova la maggiore concentrazione di ville della regione lungo uno stesso corso d’acqua. Il percorso segue le ampie anse del fiume e regala indimenticabili vedute delle sue ville e della campagna circostante - permettendo anche di sostare in punti difficilmente raggiungibili in auto, tra cui Villa Pisani ‘La Nazionale’ detta anche ‘la regina delle Ville Venete’ e Villa Foscarini Rossi a Stra (VE), o La Malcontenta del Palladio a Mira (VE).

Pista ciclabile Treviso-Ostiglia

Pista ciclabile Treviso-Ostiglia, che parte dalla famosa città d’acque e - lungo il tracciato di un’antica ferrovia - attraversa tutta la pianura veneta da est a ovest fino a concludersi nella provincia di Mantova. Il nostro tratto preferito è proprio quello iniziale, perché da Treviso si raggiungono facilmente luoghi di una bellezza naturale straordinaria come le Sorgenti del Sile e anche alcune ville venete, tra cui la splendida Ca’ Marcello a Piombino Dese, una delle dimore più eleganti del Veneto.



Pista ciclabile bike tour da Verona verso la Valpolicella

Pista ciclabile bike tour da Verona verso la Valpolicella può regalarvi la possibilità di visitare alcune splendide ville venete, tra cui la settecentesca Villa Mosconi Bertani a Negrar. Le ville della Valpolicella sono nate infatti come fulcro della produzione vinicola del territorio, e da Villa Mosconi Bertani in particolare è stato diffuso in tutto il mondo il rinomato vino Amarone


Pista ciclabile Parco Regionale dei Colli Euganei


Pista ciclabile Parco Regionale dei Colli Euganei a poca distanza da Padova, dove si trova il famoso Anello Ciclabile dei Colli Euganei. Diversi chilometri di percorsi ciclabili ben segnalati, protetti dalle auto e mappati vi consentiranno di ammirare lo stupendo paesaggio di questi colli di origine vulcanica in cui si trovano alcune delle ville venete più belle della regione: Villa Emo Capodilista detta ‘La Montecchia’, Villa dei Vescovi (bene FAI), Villa Pizzoni-Ardemani e il Giardino di Valsanzibio, il Castello del Catajo solo per citarne alcune. I percorsi sono molti, alcuni pianeggianti e altri sulle colline, per cui vi consigliamo sicuramente di informarvi prima della partenza per individuare quale sia il più adatto alla giornata che volete trascorrere. 


Pista ciclabile Vicenza Villa la Rotonda

Partendo dalla splendida cittadina di Vicenza, famosa per la produzione di straordinari gioielli e per le meravigliose architetture del Palladio che impreziosiscono il suo centro storico perfettamente conservato, sarete in poco tempo immersi nelle dolci colline che circondano la città dove si trovano le splendide ville La Rotonda (massimo capolavoro del Palladio) e Valmarana ai Nani. Quest’ultima custodisce i più importanti affreschi del settecento veneto ad opera di Gianbattista e Giandomenico Tiepolo

Pista ciclabile Noleggio Vicenza Vi.Bicipark ponte San Paolo


Il Vi.Bicipark ponte San Paolo è un parcheggio custodito per biciclette a disposizione di cittadini e turisti in contra' Pescaria, al quale si accede da un cancello affacciato su largo Neri Pozza, vicino a ponte San Paolo.
È gestito dalla cooperativa MVenticinque della Caritas diocesana vicentina.
All'interno del Vi.Bicipark ponte San Paolo è possibile, oltre che parcheggiare la propria bici, noleggiare una biciletta e usufruire dei servizi di marcatura e di una piccola ciclofficina.
Noleggio bici
È attivo anche il servizio di noleggio di biciclette sia per qualche ora che per l’intera giornata.
Costi
noleggio per ogni ora: 2 euro;
noleggio per intera giornata: 12 euro.
"
Dove e quando
Vi.Bicipark ponte San Paolo
Contra' Pescaria (fronte largo Neri Pozza, vicino a ponte San Paolo)
Orario di apertura al pubblico:
da lunedì a sabato dalle 8 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 20
chiuso domenica e festivi
Tel: 3511837583


Email: vibicipark@gmail.com


Bici PArk stazione

mercoledì 29 maggio 2019

Tutti dovrebbero lavorare

egr. direttore
Tutti dovrebbero lavorare, pagare un affitto, mandare i figli a scuola. Cosa fanno di lavoro? I mercatini? accattonaggio?
perché l'Italia è una repubblica fondata sul lavoro.
Perché ci sono certe categorie cui il lavoro è inibito per legge: ad esempio gli immigrati che trovano solo lavoro presso i caporali?
Una badante in regola costa 1400 euro minimo mese più contributi e non se ne trovano.
Forse perché queste categorie presuppongono l'intervento del pubblico che deve curarsi della loro gestione con possibilità di contributi europei?
Distinti saluti
Cesare Fedeli

Letizia battaglia fotografa


Letizia battaglia fotografa

Inizia la sua carriera nel1968 collaborando con il giornale palermitano L'Ora. Letizia si trova ad essere l’unica donna tra colleghi maschi. Nel 1970 si trasferisce a Milano dove incomincia a fotografare collaborando con varie testate. Nel 1974 ritorna a Palermo e crea, con Franco Zecchin, l'agenzia "Informazione fotografica. Nel 1974 si trova a documentare l'inizio degli anni di piombo della sua città, scattando foto dei delitti 
 per informare l'opinione pubblica e scuotere le coscienze.
Comprende di trovarsi nel mezzo di una guerra civile. Il suo archivio racconta l’egemonia del clan dei Corleonesi. Sono suoi gli scatti all'hotel Zagarella che ritraggono gli esattori mafiosi Salvo insieme a Giulio Andreotti e che furono acquisiti agli atti per il processo. Il 6 gennaio 1980 è la prima fotoreporter a giungere sul luogo in cui viene assassinato Piersanti Mattarella. Nello stesso anno un suo scatto della “bambina con il pallone“ nel quartiere palermitano della Cala .
Diviene una fotografa di fama internazionale, ma non è solo "la fotografa della mafia". Le sue foto, spesso in un vivido e nitido bianco e nero, si prefiggono di raccontare soprattutto Palermo nella sua miseria e nel suo splendore, i suoi morti di mafia ma anche le sue tradizioni, gli sguardi dei bambini e delle donne (Letizia Battaglia predilige i soggetti femminili), i quartieri, le strade, le feste e i lutti, la vita quotidiana e i volti del potere di una città dalle mille contraddizioni.
Nel 2019 inaugura a Venezia presso la Casa dei Tre Oci una grande mostra monografica retrospettiva di tutta la sua carriera.

martedì 28 maggio 2019

centrodestra 52% alle europee; 42% alle amministrative.

Egr. Direttore
al mio comune la coalizione di centrodestra ha preso 52% di voti alle europee ma il 42% alle amministrative.
Come mai?
Distintamente
CF

La bufala

ci sono delle regole in Politica, sono state rispettate?.
E' stato candidato un soggetto nuovo , vincente o uno che era già stato sconfitto prima in altre copetizioni?
quanto tempo il candidato ha fatto campagna elettorale prima delle elezioni?
era gradito agli altri componenti della maggioranza?

Trenitalia è vettore ufficiale di concerti ed eventi culturali.

Egr. Direttore
Scopro con piacere che Trenitalia è vettore ufficiale di concerti ed eventi culturali.
Io pensavo che fosse un servizio pubblico che garantisse prezzi ragionevoli ai viaggiatori e coincidenze con le tratte regionali per chi viaggia per lavoro o per necessità oltre che per divertimento.
Evidentemente mi sbagliavo.
Distinti saluti.
C F

giovedì 23 maggio 2019

Programmi amministrative


egregio direttore 
ho smesso di sentire i dibattiti sulle amministrative nel mio comune perché tutti i programmi non vengono supportati da una minima previsione di bilancio: se comune ad esempio a 100 milioni di euro come bilancio e 80 li spende per il personale e 10 per le manutenzioni obbligatorie è chiaro che i programmi saranno limitati ai 10 rimanenti . 
Distinti saluti 
Cesare Fedeli

La bufala
questa democrazia promette male
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MOTIVAZIONI MODICHE ALL’ART. 27-BIS, DISCIPLINA DELLE LOCAZIONI TURISTICHE Alla VI Commissione Consiliare della Regione del Veneto

OGGETTO: MOTIVAZIONI MODICHE ALL’ART. 27-BIS, DISCIPLINA DELLE LOCAZIONI TURISTICHE

Alla VI Commissione Consiliare della Regione del Veneto,
All’Assessore al Turismo Federico Caner,

Sono.... che ha utilizzato buona parte delle sue risorse ad investimenti a Venezia .
Gli oneri derivanti da complesse procedure burocratiche, l’aumento dei costi di manutenzione, l’aumento delle tasse comunali e statali comporta che l’affitto tradizionale determina una perdita secca e costringere a vender le proprietà chi sa gestirle meglio.
Ho dato a mio figlio la possibilità di gestire un appartamento con l’affitto turistico ed con tale attività regolarmente autorizzata ha trovato una possibilità di reddito aggiunto rispetto al suo lavoro stagionale un albergo che di certo non gli consente di vivere a Venezia.
Così evita di chiedere il reddito di cittadinanza
Il PdL 396, così come formulato attualmente, è lesivo dei miei diritti e non è conforme alle norme del nostro ordinamento.
Pertanto voglio esporre alla vostra attenzione, punto per punto, le motivazioni di fatto e di diritto per cui il testo presentato deve essere opportunamente modificato.
1. Il PdL 396 omette di tenere debito conto di quanto stabilito dalla recente sentenza della Corte Costituzionale 84/2019, che ribadisce nettamente la differenza tra locazioni turistiche e strutture ricettive.
Ciò impone di modificare il comma 1 dell’art. 27-bis, che parla impropriamente di strutture ricettive, eliminando ogni dubbio riferimento a detta qualificazione. L’attuale formulazione del comma 1 dell’art. 27-bis, che recita “Gli alloggi dati in locazione esclusivamente per finalità turistiche, ai sensi dell’articolo 1 della legge 9 dicembre 1998, n. 431, senza prestazione di servizi, sono strutture ricettive alle quali, ai fini della presente legge, si applicano solo le disposizioni di cui al presente articolo”.
Il comma 1 va modificato eliminando i termini “strutture ricettive”.

2. Il proposto comma 2, che vorrebbe prescrivere la conformità degli alloggi dati in locazione per finalità turistiche alle prescrizioni urbanistiche, edilizie, igienico-sanitarie e alle norme di sicurezza sugli impianti, esorbita abbondantemente dalla competenza legislativa residuale attribuita alle Regioni in merito, che concerne solamente le funzioni di vigilanza, controllo e promozione.
La Corte Costituzionale, nella menzionata sentenza, ha sottolineato come tale competenza residuale non possa assolutamente incidere sulla libertà negoziale delle parti e sulla sfera contrattuale.
La materia relativa alle condizioni per l’avvio di una locazione turistica resta assoggettata alle norme dell’ordinamento civile, ossia le leggi dello Stato.
Il comma 2 va quindi cassato.

3. La scomparsa - dal testo presentato - della disposizione di cui al comma 4, lettera c) dell’attuale art. 27-bis, che prevedeva la facoltà di opporre rifiuto di accesso all’alloggio nei confronti degli incaricati alla vigilanza, con conseguente applicazione di una sanzione amministrativa di € 250.00, non è giustificata. Non si tiene conto della differenza funzionale esistente tra strutture ricettive, che sono strutture aperte al pubblico, e locazioni turistiche, che rimangono private abitazioni.
L’accesso agli incaricati deve continuare ad essere consentito solo previa presentazione del relativo mandato.

4. Il proposto comma 10, che inasprisce le sanzioni a carico delle locazioni turistiche, è irragionevolmente sproporzionato, avendo riguardo anche alle sanzioni comminate alle altre tipologie di ospitalità contemplate dalla legge regionale.
Le sanzioni vanno quindi commisurate in maniera equa, per non realizzare una forma di disparità di trattamento a danno degli operatori.

5. Analogamente al proposto comma 10, il successivo comma 11 – che impone l’applicazione delle sanzioni nella loro misura massima per il semplice fatto che l’offerta dell’alloggio sia effettuata on-line – è altrettanto irragionevole. Oltretutto realizza anche in questo caso un’ingiustificabile discriminazione tra le forme di ospitalità.
Il comma 11 va quindi cassato.
Altre nazioni semplificano ed agevolano le locazioni turistiche: Canarie e Spagna possono grazie all’affitto turistico fare concorrenza all’Italia.
Molti veneziani investono in detti paesi e vendono i loro immobili a stranieri che li occupano per poche settimane all’anno.
Con questa mia lettera confido che vengano recepite le mie osservazioni e mi aspetto che le modifiche alla disciplina delle locazioni turistiche vengano ricondotte entro i canoni di legalità e proporzionalità che l’amministrazione deve rispettare nel legiferare

Disitnti saluti 
CF

affitto turistico oppportunità per molti giovani

Egregio direttore 
con l'affitto turistico molti giovani e meno giovani hanno trovato un modo per realizzare un piccolo reddito dagli immobili soggetti ad una tassazione fiscale esagerata. In tal modo sono diventati dei piccoli imprenditori hanno aumentato il turismo nel paese hanno dato opportunità a chi opera nel turismo di fornire ulteriori servizi. Ci manca solo che il federalismo fiscale dei comuni aumenti le aliquote e inventi nuovi balzelli così avremo meno persone occupate meno turisti e molti più richiedenti il reddito di cittadinanza. 
Distinti saluti
Cesare Fedeli

Cremona solidale alloggi centro BArbieri Assegnazione alloggi

Cremona solidale alloggi centro BArbieri QUANTO COSTA

Possono presentare domanda di assegnazione di alloggio: anziani soli autosufficienti o parzialmente autosufficienti con età pari o superiore ai 65 anni; coppie di anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti, ciascuno dei quali con età pari o superiore ai 65 anni.
Le persone devono essere autosufficienti o presentare una condizione di fragilità tale da non rendere pericoloso per sé e per gli altri il vivere nell’unità abitativa.
La domanda deve essere presentata a:
Punto Info – Cremona Solidale (Palazzina Somenzi – piano terra) Via Zocco 21 – tel 0372 533651- fax 0372 533555 – e mail: info@cremonasolidale.it
Orari di apertura uffici: da Lunedì a Venerdì dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 16.00
Seguirà un colloquio con l’assistente sociale aziendale.
Tutte le domande saranno valutate da una commissione mista (Azienda Speciale Comunale Cremona Solidale – Comune di Cremona – Fondazione Città di Cremona).
ASSEGNAZIONE DELL’ALLOGGIO
Le persone assegnatarie di alloggio vengono invitate a visionare il/gli alloggi liberi per poter effettuare la loro scelta.
Qualora l’alloggio corrisponda alle esigenze ed alle necessità della persona/della coppia, l’assegnatario deve recarsi alla Fondazione Città di Cremona per le procedure relative alla firma del contratto:
Fondazione Città di Cremona – P.zza Giovanni XXIII n 1 – tel 0372 421011 – fax Fax 0372/421016 – e mail: segreteria@fondazionecr.it
Orari di apertura uffici: da Lunedì a Venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 16.30. Nel periodo estivo (dal terzo lunedì di giugno al secondo lunedì di settembre escluso) dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.

LA bufala
tutte informazioni riservate ad personam

Pista ciclabile Piacenza Castelnuovo Bocca d'Adda

Pista ciclabile Piacenza Castelnuovo Bocca d'Adda

Da San Rocco al Porto utilizzare la ciclabile in direzione Santo Stefano fino a Mezzana Casati 
A Mezzana Casati salire sulla strada lungo l'argine del PO 
Località Chiavicone Colatore Mortizza 
Bivio per Corno Giovine Cappella Morti della Purchera 
Tratto di strada sterrata 
Immettersi sulla strada provinciale e percorrerla  
Castelnuovo Bocca d'Adda ( a 3 Km si trova la confluenza del fiume Adda nel PO) 
piste-ciclabili.com/itinerari/1334-san-rocco-al-porto-castelnuovo-bocca-dadda

Pista ciclabile Ciclovia dei tre fiumi: Da Crema a Pizzighettone


Pista ciclabile Ciclovia dei tre fiumi: Da Crema a Pizzighettone

Pedalando in provincia di Crema ci si immerge in un paesaggio degno dei quadri di Monet: distese di grano color oro, papaveri rossi e balle di fieno faranno compagnia al procedere lento delle biciclette.
L’itinerario si sviluppa interamente in pianura ed è particolarmente adatto anche per i meno esperti ed allenati. Si consiglia di portare una camera d’aria di riserva o un kit di riparazione per le forature data la presenza di ciottoli e spine di robinie lungo la strada.
L’itinerario parte da Crema. 
Sulla sponda del fiume Serio ci si addentra nella pianura lombarda lungo una stradina sinuosa fino alla Chiesetta del Marzale, di epoca romana. Vale la pena soffermarsi sulla Scala Santa collegata ad una cappella sottostante che in passato veniva risalita in ginocchio dai fedeli come atto di penitenza in memoria della via Crucis di Gesù.
Si pedala passando per Ripalta Arpinia proseguendo in direzione Castelleone dove non può mancare una visita al Santuario della Beata Vergine della Misericordia.
 Si riprende a pedalare passando Fara Gera d’Adda dove il fiume diventa silenzioso compagno di pedalate fino Formigara, e continuando lungo la ciclabile delle Mura si arriva a Pizzighettone, sulle cui rive confluiscono le acque del Serio morto e dell’Adda. Ad accogliervi le imponenti Mura costruite nel secolo XII e conservate intatte fino ad oggi. piste-ciclabili.com







mercoledì 22 maggio 2019

piste ciclabili Cremona Crotta d'Adda

piste ciclabili Cremona Crotta d'Adda

bellissima pista ciclabile che corre ungo itinerari diversi tutti non segnalati ma facilmente rintracciabili.
Si parte da Cremona Via Milano per arrivare a Cavatigozzi e Spinadesco.
Si parte da Cremona Viale Po Via Riglio per arrivare a Cavatigozzi e Spinadesco.
Da Spinadesco si prosegue lungo l’asta del Canale fino ad attraversare la cittadina industriale di Spinadesco che coniuga la tecnologia al paesaggio.
La cittadina è gemellata con Soyons nell'Ardeque (Francia), sul fiume Rodano che è famosa per l’applicazione integrale A decorrere dal 1 gennaio 2019, della legge LABBÉ.
La legge vieta l'acquisto, l'uso e la detenzione di tutti i prodotti fitosanitari sintetici per giardini, orto,
balconi, terrazze e piante da interno. 
Giunti sul canale si costeggia l’acciaieria, perfettamente inserita lungo l’asta e si prosegue fra uccelli, persici che saltano, e piccoli leprotti che attraversano la strada.
Arrivati al ponte e si gira a destra arrivando a Crotta d’Adda.
L’alternativa è girare a sinistra sul primo ponte e inoltrarsi nel Parco Adda sud. in tqal caso si terrà la sinistra per giungere a Crotta.

compostaggio di sfalci verdi Crotta D'Adda si oppone alla mancanza di VIA

L’azione del comitato “Tuteliamo il nostro ambiente e la nostra salute” si è fatta più incisiva. Il consiglio comunale giovedì ha accolto le richieste dei cittadini e ha approvato all’unanimità un atto di indirizzo che chiede la revoca del decreto di esenzione della Via emesso dall’amministrazione provinciale. Si parla del compostaggio di sfalci verdi proposto dalla ditta Sovea, che le assemblee degli abitanti di Crotta e di Acquanegra hanno già bocciato considerando l’insieme dei fattori di inquinamento che gravano sulla popolazione. Dopo la delibera delle giunta Gerevini, il consiglio comunale all’unanimità ha posto con forza un problema sottovalutato dall’amministrazione provinciale, criticata per aver facilitato, con l’esenzione della Via, un’azienda che aggiunge una quota di inquinamento a un territorio già stressato da altre attività, e non aver seguito le prescrizioni richieste dal Comune. Crotta d’Adda chiede quindi una Valutazione d’impatto ambientale su territorio ampio e lungo periodo, in modo che non spuntino altri progetti poco oltre i confini comunali. Nel mirino delle critiche dei cittadini anche un biogas, autorizzato anni fa anche se si trova nel parco Adda Sud, oltre a diversi allevamenti zootecnici e spandimenti di fanghi nei Comuni confinanti, come Maccastorna. Crotta inizia la battaglia contro le autorizzazioni facili, e il sindaco Renato Gerevini conferma che intende stabilire una linea unitaria con i Comuni di Acquanegra e Grumello, i cui abitanti hanno già manifestato ampiamente la loro contrarietà alla trasformazione del territorio in terra di conquista per le attività inquinanti di vario genere. E’ partita a Crotta d’Adda una seconda sottoscrizione, con già 335 firme a Crotta e 159 a Acquanegra per ottenere da parte dell’ente Provincia la proroga della scadenza del 9 novembre, in modo da poter consegnare le osservazioni, approfondire l’impatto sulla salute dei cittadini e valutare l’incidenza sulla viabilità locale interessata dal traffico di camion previsto dalla ditta Sovea. telecolor.net/2017/11

revisione straordinaria delle società partecipate 'inutili'


Alla fine del 2017, il ministero dell'economia e quello della pubblica amministrazione annunciavano la revisione straordinaria delle società partecipate 'inutili' voluta dalla riforma Madia, una su tre avrebbe chiuso. Una su tre, infatti, non rispettava i criteri stabiliti dalla riforma per continuare a operare.

Due anni dopo, un nuovo rapporto del ministero dell'economia sull'attuazione della riforma fa sapere che più di un quarto delle partecipazioni pubbliche che avrebbero dovuto chiudere è ancora lì, con le amministrazioni locali che non hanno intenzione di vendere le loro quote, in barba a qualsiasi criterio.
Tra la responsabilità e le cause di questa vicenda c'è una sottile differenza.

Il governo Renzi, che aveva annunciato la chiusura delle partecipate locali additandole, non a torto, come una fonte di spreco e di rendite di potere ingiustificata, ha tuttavia approvato un provvedimento a maglie larghe, destinato a molte ambiguità interpretative.
Il governo Gentiloni ha scelto di abbassare la soglia di fatturato minimo e consentire ai presidenti di regione di poter salvare singole società.
Da ultimo, la legge di bilancio del governo Conte ha prorogato la scadenza di dismissione al 31 dicembre 2021 per le società che, pur non rispettando i requisiti previsti per rimanere attive, non sono stabilmente in perdita.
A queste responsabilità si aggiunge l'inerzia delle amministrazioni locali che, secondo il rapporto, in alcuni casi non hanno nemmeno risposto al censimento.

I governi, a ogni livello e con ogni maggioranza, hanno agito coerentemente gli uni con gli altri per vanificare la riforma. Vuol dire che dal potere politico e dalla spesa pubblica, di cui le partecipate sono manifestazione a livello locale, è difficile tornare indietro.
Coloro che ne traggono vantaggi se li tengono stretti.
C'è una sorta di legge di Wagner che non vale solo per la spesa, ma anche per il controllo su decisioni di produzione, rapporto coi fornitori, assunzioni.info@brunoleoni.it

politica fiscale Europea. Juncker

egregio direttore
ma chi meglio di Juncker può fare un coordinamento della politica fiscale Europea?
distinti saluti 
Cesare Fedeli


Critiche

Ha destato scalpore un'inchiesta giornalistica condotta dal Consorzio Internazionale dei Giornalisti investigativi (ICIJ), definita dai media internazionali Luxembourg Leaks o LuxLeaks, che ha pubblicato nel novembre 2014 i nomi di oltre trecento aziende multinazionali direttamente coinvolte nelle decisioni fiscali prese tra il 2002 e il 2010 dall'allora governo lussemburghese da lui presieduto, che avrebbero consentito accordi fortemente vantaggiosi per queste ultime sui prezzi di trasferimento globale (pagamenti inferiori all'1% di tasse), e collegati con speciali direttive dell'Unione europea che interessano il regime fiscale del Lussemburgo. Grazie a quegli accordi fiscali particolari, il Lussemburgo con premier Juncker ha attirato 220 miliardi di dollari. Le rivelazioni hanno attirato l'attenzione internazionale e messo in luce speciali meccanismi di elusione fiscale elaborati e portati avanti dal Lussemburgo. Tra evasione e elusione sono stati sottratti mille wikipedia



La bufala
avercene di salvatori dell'Europa che realizzano il rinascimento delle loro nazioni

Cremona Conservatorio

Egregio direttore
un candidato alle elezioni di Cremona ha come programma quello di rilanciare il conservatorio. Peccato che a Cremona non ci sia un conservatorio ma un istituto pareggiato che come sanno coloro che si occupano di musica è una cosa ben diversa. 
distinti saluti 
Cesare Fedeli

programmi amministrative e previsione di bilancio


egregio direttore 
ho smesso di sentire i dibattiti sulle amministrative nel mio comune perché tutti i programmi non vengono supportati da una minima previsione di bilancio: se il comune ad esempioh a 100 milioni di euro come bilancio e 80 li spende per il personale e 10 per le manutenzioni obbligatorie è chiaro che i programmi saranno limitati ai 10 rimanenti, se non vi sono imprevisti.
Distinti saluti 
Cesare Fedeli

Poesia Plutone


Plutone

Se Plutone diventato ambientalista
emergesse dal profondo degli inferi
per collocare la sua officina infernale
sceglierebbe la sponda del fiume,
caro al placido Eridano.
Sceglierebbe un involucro di metallo spesso
per ricoprire i crogioli roventi
e celarli agli ignari passanti
che godono della vista delle tranquille acque.
Imporrebbe ai suoi schiavi colate notturne
per fare sì che le tenebre coprano
con il loro manto cupo
i rossi bagliori delle colate
che potrebbero arrossare il cielo.
Il silenzio del buio sarebbe interrotto
solo dall’assordante rumore degli altiforni.
Qualcuno oserà mai turbare il lavoro del Dio?
Solo i guardiani del Po, i vogatori
che intrepidi affrontano
il buio della notte per guardare
il pallore della luna nuova
e per sentire lo sciacquio
dei remi sull’acqua cupa ma tranquilla.
Loro guardiani di Eridano potrebbero
non tollerare la presenza ostile
e ricacciare Plutone nell’abisso degli inferi.

lunedì 20 maggio 2019

D.lgs. n. 14/2019 attuativo della Legge n. 155/2017 del Testo Unico della crisi d’impresa e dell’insolvenza


OBBLIGO DI NOMINA DELL’ORGANO DI CONTROLLO PER LE SRLNOVITA’ E NUOVE RESPONSABILITA’

Le finalità principale della riforma è quella di rilevare tempestivamente lo stato di crisi delle imprese prima che arrivi lo stadio di “insolvenza irreversibile” nella prospettiva del risanamento e comunque del più elevato soddisfacimento dei creditori (Sistema di allerta).
Tale prospettiva verte principalmente sul novellato art. 2086 c.c. che stabilisce, per l’imprenditore che operi in forma societaria o collettiva, il dovere di «istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’ impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’ impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’ adozione e l’ attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale».
Principio analogo è espresso anche per l’imprenditore individuale dai relativi richiami normativi.
Il sistema di allerta è rafforzato dall’obbligo della nomina dell’organo di controllo (Collegio Sindacale – Sindaco Unico – Revisore contabile) per le SRL che superino per due anni consecutivi uno dei seguenti parametri:
·         Ricavi € 2.000.000
·         Attivo patrimoniale € 2.000.000
·         Dipendenti 10


domenica 19 maggio 2019

piste-ciclabili provincia-cremona Pizzighettone Cremona

  1. Pizzighettone Cremona 
  2. Partenza dal ponte di Pizzighettone (Foto 1) (45 m slm)
  3. Ciclabile asfaltata (Foto 3). (39 m slm)
  4. Sempre in fianco all'Adda (41 m slm)
    Alla fine di questa ciclabile girare (al km 10 (52 m slm)
    Punto panoramico sull'Adda (km 11(39 m slm)
    Inizio tratto sterrato (Foto 5). (39 m slm)
    Confluenza dei due fiumi (38 m slm)
    Salire sul cavalcavia e attraversare il canale navigabile (40 m slm)
    Risalire sul cavalcavia a destra per riattraversare il canale (39 m slm)
    Portarsi a sinistra su una ciclabile in fianco alla statale. (38 m slm)
    Porto interno di Cremona (35 m slm)
    Arrivo in Vial Po. Volendo proseguire fino al centro di Cremona per visitare il Duomo ed il Torrazzo. (37 m slm)

Cremona collegamenti ferroviari

Trenitalia Cremona Milano Diretto tempo 1 ora e 10 minuti Km 86
Trenitalia Cremona Mantova Diretto  tempo  40 minuti /1 ora e 2 minuti Km 68
Trenitalia Cremona Brescia Diretto tempo 58 minuti Km 56
Trenitalia Cremona Parma 1 cambio coincidenza non garantita 1 ora e 18 minuti /1 ora e 45 minuti
Trenitalia Cremona Venezia 2 cambi coincidenza non garantita 3 ore e 46 minuti con regionale 18 euro km 224
Trenitalia Cremona Venezia 1 cambio coincidenza non garantita 3 ore e 16 minuti con Freccia 48 euro km 224
Italo Brescia Venezia  1 ora e 46 minuti 28 euro km 180
Trenitalia Cremona Roma con cambio coincidenza non garantita 4 ore e 55 minuti km  513   euro 60
Italo Cremona Roma con cambio non garantita coincidenza 4 ore e 25 minuti   passsando da Milano  euro 99

Se non hai denaro il viaggio è più lungo e le coincidenze meno garantite.
Non è un servizio pubblico ma un affare privato


Ps le offerte cambiano il prezzo delle Frecce e di Italo


Il raddoppio della linea ferroviaria Mantova Cremona Codogno

il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha annunciato un intervento atteso da decenni: «Il raddoppio della linea ferroviaria Mantova-Cremona-Codogno — ha garantito — sarà tra le opere commissariate grazie alla norma sui commissari inserita nel decreto Sblocca cantieri, così da permettere un’accelerazione dei lavori». Ieri, fonti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno precisato che non ci sarà una norma ad hoc, dal momento che per il commissariamento di questa come di altre opere basta la norma già presente nello Sblocca cantieri e che prevede la nomina di commissari straordinari per sbloccare i cantieri. Insomma, i lavori si avvicinano

Piano strategico di sostenibilità

Piano strategico di sostenibilità

Già nel 2012 Impronta Etica aveva condotto una ricerca tra le aziende associate per verificare il grado di integrazione della sostenibilità nel business da cui era emerso che le aziende stavano avviando progetti che potessero essere raggruppati sotto una funzione Corporate Social Responsibility (CSR), ma con un grado di integrazione relativamente basso sia tra essi che con il business.
Nel 2015 ci sono state delle modifiche – apportate al Codice di autodisciplina delle società quotate alla Borsa Italiana – che hanno iniziato ad attribuire in modo formale un maggior peso ai temi di sostenibilità, storicamente molto citati nelle dichiarazioni dei CEO, ma assai meno presenti nelle decisioni del C.d.A.
Tuttavia tali modifiche hanno avuto impatto solo su quelle società che, in quanto quotate, possedevano già una struttura potenzialmente pronta a recepire un primo passo verso il cambiamento tale da favorire l’integrazione strutturata della sostenibilità del business.

Nel 2017 la società di consulenza ha  analizzato come aziende di settori diversi si rapportino all’integrazione della sostenibilità nel proprio core business. In questo documento – che consiglio di leggere – è descritto in modo strutturato come l’obiettivo dell’integrazione riguardi una prospettiva di medio/lungo termine, e che una pianificazione in questo senso potrà essere attuata solo da imprenditori fortemente motivati a farsi portatori di una tale visione.
Rinnovabili.it

programma di responsabilità sociale e ambientale del Gruppo Oréal


programma di responsabilità sociale e ambientale del Gruppo Oréal 

L'Oréal non si limita ad acquistare i prodotti e i servizi dei suoi fornitori: il Gruppo nutre un profondo rispetto per le aziende dei fornitori, per la loro cultura aziendale, la loro crescita e i loro dipendenti e adotta quindi un atteggiamento particolarmente responsabile per quanto riguarda gli aspetti economici, etici e ambientali. I suoi acquisti comportano oltre 100.000 transazioni, per un valore superiore a quello degli asset dell'azienda. L'Oréal vuole rappresentare un esempio in materia di ambiente, salute e sicurezza sul lavoro ed è per sua natura attenta alle condizioni di lavoro dei dipendenti dei suoi fornitori. Analogamente, le dimensioni della sua impronta ambientale si estendono oltre i suoi confini e integrano l'intero processo di produzione.Loreal.it



L'agricoltura sostenibile Findus

L'agricoltura sostenibile Findus

L'agricoltura sostenibile è una parte fondamentale della nostra storia e del nostro futuro
In qualità di produttori leader del mercato delle verdure surgelate, desideriamo assicurare la disponibilità di verdure nutrienti e di buona qualità. Coltivare responsabilmente è essenziale sia per la nostra azienda, sia per la salute del pianeta. Cattive pratiche agricole possono portare a perdita di biodiversità, fertilità del suolo, residui di sostanze chimiche  dannose nel terreno e nelle. acque, carenza d'acqua con conseguenze sulla qualità dei prodotti disponibili.
L'importanza di pratiche agricole etiche
Le nostre verdure provengono da aziende agricole nostre contraenti che seguono i nostri standard di agricoltura sostenibile. Nel corso degli anni, abbiamo sviluppato pratiche agricole volte a garantire che la lavorazione della terra e i raccolti avvengano in maniera sostenibile, al fine di salvaguardare le nostre risorse per il futuro. 
 Findus.it


Elezioni amministrative Cremona


Elezioni amministrative Cremona

Egr. Direttore
Al mio paese due candidati sindaci cattolici si stanno affrontando nella campagna elettorale forse non hanno riletto il versetto del Vangelo Gv  13, 34:
Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. monasterodibose.it
 Distintamente 
Cesare Fedeli



Ferrero economia circolare

L’economia globale ha seguito negli ultimi 150 anni un percorso lineare di produzione e consumo creando una sempre crescente domanda di risorse naturali. Con le aspettative di crescita della popolazione mondiale è fondamentale cambiare modo di pensare e quindi di produrre e consumare. Al modello di consumo lineare si va perciò sostituendo quello dell’economia circolare.
Per incorporare i principi dell'economia circolare nelle proprie attività, Ferrero ha iniziato a ripensare la gestione di alcune delle principali risorse utilizzate - materie prime alimentari, energia e materiali di imballaggio - come “cicli” piuttosto che come convenzionali catene di approvvigionamento lineare.

ferrerocsr.com

Ferrero FER-Way - Ferrero Environmental Responsibility Way

 Ferrero FER-Way - Ferrero Environmental Responsibility WayIl Gruppo Ferrero, attraverso il suo progetto di responsabilità ambientale FER-Way, supporta e sostiene lo sviluppo di un’economia circolare, conscio delle implicazioni che la scarsità di risorse pone al proprio business.

Dal 2013/2014, con il lancio del progetto FER-Way - Ferrero Environmental Responsibility Way - volto alla buona gestione della sostenibilità ambientale, il Gruppo si sta particolarmente focalizzando sul miglioramento dell’accuratezza dei dati, sulla maggiore inclusione delle fonti di emissione indirette e sulla ridefinizione di indicatori e parametri di misura che seguano i più recenti sviluppi in ambito scientifico. L’approccio si basa su quattro azioni, di fianco descritte.

ferrerocsr.com


Ferrero Carbon footprint

Ferrero Carbon footprint
Il Gruppo Ferrero rivolge particolare attenzione alla tutela del pianeta: per questo motivo, il Gruppo mira a coniugare il forte interesse alla crescita con la grande attenzione per il relativo impatto ambientale.
Il Gruppo Ferrero crede che la propria prima responsabilità sia misurare l’impatto dell’intera supply chain dei suoi prodotti. Solo avendo una chiara visione del proprio impatto si può pensare di gestirlo e ridurlo. Dal 2009 il Gruppo misura annualmente la Carbon footprint, impegnandosi ad ampliarne gradualmente i confini. ferrerocsr.com


FERRERO 4 FUTURE (FERRERO FOR FUTURE)




FERRERO4FUTURE (FERRERO FOR FUTURE)
Nell’ambito del progetto FER-Way è stato creato il Framework Ferrero4Future, quattro aree di azione su cui il Gruppo Ferrero sta lavorando in questi anni per proiettarsi in un futuro più sostenibile.


Uso efficiente delle risorse
Le risorse sono un bene prezioso per Ferrero, ed è importante utilizzarle in modo responsabile. Risorse quali materie prime agricole, imballaggi, acqua ed energia sono disponibili in quantità limitate. Per questo motivo Ferrero sta lavorando per ridurne l’uso lungo la catena di produzione dei propri prodotti.

Emissioni
Il Gruppo vuole crescere come business a basse emissioni e per tale motivo, al fine di ridurre il proprio impatto, misura e gestisce la propria Carbon Footprint puntando sull’innovazione tecnologica e la collaborazione e focalizzandosi non solo sull’impatto del proprio business, ma anche su quello dell’intera catena del valore.

Gestione dei rifiuti
In linea con la politica del Gruppo per la riduzione generale degli sprechi e una migliore gestione della filiera produttiva, e in coerenza con gli orientamenti dell’Unione europea per l’aumento della quantità di rifiuti recuperati, le due principali aree d’intervento degli stabilimenti produttivi del Gruppo sulla questione dei rifiuti riguardano la riduzione della loro produzione in termini assoluti e l’indice di recupero, pari al 95%.

Tutela dell'ecosistema naturale
L’attività del Gruppo Ferrero, in quanto parte dell’ecosistema globale, può generare impatti attraverso le sue attività dirette o lungo la catena di fornitura. È perciò molto importante, una volta individuati gli elementi dell’ecosistema che ne vengono coinvolti, agire sulla loro conservazione. In particolare, per un’azienda alimentare come Ferrero, biodiversità, deforestazione e uso del suolo sono certamente aspetti chiave.

ferrerocsr.com

sabato 18 maggio 2019

Biennale Venezia ECC Giardini Marinaressa

The fifth edition of the biennial art exhibition “PERSONAL STRUCTURES - Identities” (11 may - 24 November), organized and supported by the European Cultural Centre Italy, will soon open to the public. The show will be inaugurated on May the 9th and 10th from 6:00 pm to 10:00 pm in Palazzo Mora and Palazzo Bembo and from 5:00 pm to 8:00 pm in Giardini Marinaressa.
Alongside the openings a series of performances and talks organized by the artists will take place in our venues.
The exhibition will present a wide selection of works from emerging and internationally-renowned artists, photographers, sculptors and projects of academic institutions from all over the world, illustrating the different subjective reflections on the topics of “Time, Space and Existence” and on the concept of Identity. The result is a heterogeneous and stimulating group show which aims to raise thoughts and reflections upon our lives.
We are pleased to reveal the final selection of the participating artists in “PERSONAL STRUCTURES - Identities”.

La quinta edizione della biennale "PERSONAL STRUCTURES - Identities" (11 maggio - 24 novembre), organizzata e supportata dal Centro Culturale Europeo Italia, sarà presto aperta al pubblico. Lo spettacolo sarà inaugurato il 9 e il 10 maggio dalle 18:00 alle 22:00 a Palazzo Mora e Palazzo Bembo e dalle 17:00 alle 20:00 a Giardini Marinaressa.

Accanto alle aperture, una serie di spettacoli e conferenze organizzate dagli artisti si svolgeranno nelle nostre sedi.

La mostra presenterà una vasta selezione di opere di artisti emergenti e di fama internazionale, fotografi, scultori e progetti di istituzioni accademiche di tutto il mondo, che illustrano le diverse riflessioni soggettive sui temi di "Tempo, spazio ed esistenza" e sul concetto di identità. Il risultato è uno spettacolo di gruppo eterogeneo e stimolante che mira a suscitare pensieri e riflessioni sulle nostre vite.

Siamo lieti di rivelare la selezione finale degli artisti partecipanti in "STRUTTURE PERSONALI - Identità".

Biennale Venezia ECC European Cultural Centre

Venice, since hundreds of years an important exporter of European culture, has always been a place of cultural exchange. The   reflects upon the dynamics of European culture and influences, upon how Europe is seen within and outside its borders. All of this makes Venice an excellent place to study the sociological and ethnological development of the European society in general, it is the ideal place to come to understand who we are and how we are seen. 

Venezia, da centinaia di anni un importante esportatore di cultura europea, è sempre stata un luogo di scambio culturale. Il Centro culturale europeo riflette sulle dinamiche della cultura e delle influenze europee, su come l'Europa è vista all'interno e all'esterno dei suoi confini. Tutto ciò fa di Venezia un luogo eccellente per studiare lo sviluppo sociologico ed etnologico della società europea in generale, è il posto ideale per venire a capire chi siamo e come siamo visti.

tetto di spesa dei dirigenti

egr. direttore
come si può definire un governo che non riesce ad imporre un limite al tetto di spesa dei dirigenti.
Distintamente
C.F.

La bufala
forse sarebbe meglio avere direttamente i dirigenti al governo si perderebbe meno tempo.

biennale Venezia 2019 Personal Structures Art Projects

 Personal Structures Art Projects è un progetto creato da Rene Rietmeyer ed eseguito da Karlyn De Jongh e Sarah Gold in stretta collaborazione con ciascun artista e documentato come edizione speciale di Libri d'artista. Ogni progetto centralizza l'artista e sottolinea il loro lavoro. 

martedì 14 maggio 2019

Cosa guadagna Vespa

Vespa prende un po’ meno di 13mila euro a puntata ma fa molte puntate

Cosa guadagna Conti e Clerici

 Carlo Conti e Antonella Clerici prendono50 mila euro a puntata di prima serata e 13 mila a puntata di seconda serata a serata”.primaonline.it

Fazio cosa guadagna

Fazio ha pieno diritto di andare in onda su Rai1 blindato da un contratto di ferro fino a giugno 2021. E se la Rai decidesse di uscire deve mettere in conto di dover sborsare qualcosa come circa 7 milioni di euro, ovvero la somma, moltiplicata per due del cachet del conduttore, del format fee di 704mila e la penale di 600mila. Una cifra che nessun amministratore della Rai potrebbe giustificare.

Contratto blindato per tutelare la libera informazione

domenica 12 maggio 2019

l'assistenza fonte di lavoro

programma elettorale comunale
Lavoriamo per costruire un vero e proprio piano di servizi per favorire (dove possibile) la permanenza a casa, sicura, seguita e protetta, dei nostri nonni, aiutando e affiancando loro e le loro famiglie!

LA bufala
l'assistenza tramite operatori specializzati facenti parte di organizzazioni che operano col comune è preziosa fonte di lavoro.

Viva il MIUR viva la ricera in Italia


Egr. Direttore
ho visionato per caso il curriculum di un conoscente alla lontana ricercatore confermato nella cattedra di diritto ammnistrativo.
Ho visto che quest'ultimo non ha pubblicato alcunché su internet ho scovato un contributo studi in memoria di chi lo aveva messo in cattedra.
Viva il MIUR viva la ricerca in Italia.
Distintamente 
Cesare Fedeli