domenica 31 marzo 2019

presentazione delle liste dei candidati al consiglio comunale

a) Numero dei presentatori La dichiarazione di presentazione delle liste dei candidati al consiglio comunale e delle collegate candidature alla carica di sindaco, per ogni comune, deve essere sottoscritta, a norma dell’articolo 3 della legge 25 marzo 1993, n. 81, e successive modificazioni: – da non meno di 1.000 e da non più di 1.500 elettori, nei comuni con popolazione superiore ad un milione di abitanti; – da non meno di 500 e da non più di 1.000 elettori, nei comuni con popolazione compresa tra 500.001 e un milione di abitanti; – da non meno di 350 e da non più di 700 elettori, nei comuni con popolazione compresa tra 100.001 e 500.000 abitanti; – da non meno di 200 e da non più di 400 elettori, nei comuni con popolazione compresa tra 40.001 e 100.000 abitanti.interno.gov.it



Egr. Direttore

poiché la presentazione delle liste dei candidati al consiglio comunale deve essere sottoscritta da non meno di 200 e da non più di 400 elettori, nei comuni con popolazione compresa di 80.000 abitanti si verifica che il quorum per eleggere un consigliere comunale è intorno ai 1200 voti pertanto molte liste che raggiungono a mala pena il numero dei presentatori sanno in partenza di non avere neppure un consigliere.
LA domanda è semplice: perché uno affronta questo impegno se non ha possibilità di essere eletto?
Distinti saluti
CF


LA bufala
forse perché essendoci può dichiarare di sostenere qualcuno e forse chiedere qualcosa.


Elezioni europee 2019

Elezioni europee 2019
Come deciso dall'organo esecutivo dell'europa, il Consiglio dell’Unione Europea, è stato deciso in maniera unanime il periodo in cui si svolgerà il voto: le urne nei 27 Stati membri si apriranno tra il 23 e il 26 maggio 2019 ma ogni paese potrà scegliere in maniera autonoma la data.
Le prossime elezioni del Parlamento europeo si terranno in tutti gli Stati membri dell'Unione europea fra il 23 e il 26 maggio 2019, con calendario variabile a seconda dei Paesi. In Italia si voterà domenica 26 maggio.
Le urne saranno aperte domenica 26 maggio 2019, dalle ore 7 alle ore 23. Ai fini delle votazioni, l'Italia viene divisa in cinque circoscrizioni elettorali: Nord-occidentale (circ. I), nord-orientale (circ. II), centrale (circ. III), meridionale (circ. IV), insulare (circ. V).

le liste
Il sistema elettorale delle elezioni europee prevede un voto proporzionale, quindi alle liste. Non vi sarano così contrapposizioni tra coalizioni, ma un voto ai partiti che vorranno formare una lista comune. 
Se Lega e Movimento 5 stelle hanno già da tempo definito l'intento di correre ognuno da far suo, composito è il panorama tra i vari partiti nazionali.
Europee, tra i candidati M5s un fisico complottista e l'ex Iena Giarrusso 
Sovranisti conservatori. È questa la nuova scritta che si aggiunge al tradizionale simbolo di Fratelli d'Italia, con il quale il partito si presenterà alle prossime elezioni europee. A lanciarlo Giorgia Meloni nel corso dell'Assemblea nazionale svolta a Firenze. Nella stessa sede è stato annunciato che Fdi terrà una conferenza programmatica il 14 e 15 aprile prossimi, per aprire la campagna elettorale, presentando programma e candidati.
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha spiegato di essersi candidato per andare a svegliare l'Europa nel Partito popolare europeo.
Pd + Siamo Europei. Una lista comune, con un simbolo comune per il Partito Democratico guidato dal neo segretario Nicola Zingaretti e il manifesto/movimento di Carlo Calenda. "Per le europee si farà una lista comune, con un simbolo comune, metà del Pd e metà di Siamo Europei'' spiega l'ex ministro del governo Renzi.
E la sinistra? L'appello di Pier Luigi Bersani ad una lista unica del socialismo europeo non ha ricevuto risposte. Così, potrebbero proporre una lista con il simbolo della vecchia Rosa nel pugno.
Per le Europee nasce alleanza tra +Europa e Italia in Comune, il movimento che fa capo al sindaco di Parma Federico Pizzarotti si presenta per la prima volta alle urne con la lista +Europa di Benedetto Della Vedova e Emma Bonino.
Corsa solitaria per i Verdi per la diversità di vedute su Tav e altre grandi opere.
Possibile, il movimento fondato da Pippo Civati potrebbe seguire l'appello di Francesco Laforgia e Diem25, il movimento transnazionale di Varoufakis.
Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni va in cartello con Rifondazione comunista.
Potere al popolo è alle prese con il complicato sistema della raccolta delle firme per presentare la lista. 
Stesso problema per  il rinato Partito comunista italiano, ma anche per Volt, il movimento paneuropeo e progressista fondato da un gruppo di giovani europeisti.

Prato, autorizzata la manifestazione di Forza Nuova

il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica di Prato, presieduto dal prefetto, ha autorizzato la manifestazione del movimento politico guidato da Roberto Fiore in programma nella città toscana il 23 marzo. Non sono stati "ravvisati motivi per non concedere l'autorizzazione", spiegano dalla prefettura, che auspica il senso di "responsabilità di tutti". Un fine settimana che si preannuncia incandescente a Prato, visto che in piazza ci sarà anche chi contesta Forza Nuova.
Uno dei motivi per cui la manifestazione ha suscitato così tanto clamore è la data: il 23 marzo, infatti, è il centenario dalla nascita dei Fasci di combattimento, il movimento creato da Benito Mussolini, in Piazza San Sepolcro a Milano, da cui due anni dopo nacque il Partito nazionale fascista.
Il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, pur essendo fermamente contrario alla manifestazione rispetta la decisione delle autorità: "Resto fermamente contrario alla manifestazione indetta da Forza Nuova per tutti i motivi già ripetuti in ogni sede nei giorni scorsi. Il giorno scelto, la celebrazione del fascismo ricordata in ogni comunicazione dei forzanovisti, i toni violenti e la tensione che in questi giorni è andata aumentando sono secondo me violazioni della legge e rischi per l’ordine pubblico in città. Sono però un uomo delle istituzioni e rispetto la decisione del prefetto e del questore".ilgiornale.it

Katalin Novák, ministro per la Famiglia in Ungheria

Katalin Novák,  ministro per la Famiglia in Ungheria. Novák, in realtà, si era conquistata la nomea di faccia pulita del partito anche all’interno della comunità Lgbt magiara. Poi la sua posizione è cambiata, allineandosi a quella del partito. Novák ha dichiarato che la famiglia tradizionale è una base fondamentale, formata da una donna e un uomo e che non si deve avere timore di affermarlo: “Alcuni stanno combattendo per i diritti di una piccola minoranza e dimenticano la maggioranza. Non dovremmo dimenticare la maggioranza, dovremmo difendere i loro valori e dichiarare che un uomo e una donna sono necessari per una famiglia e un uomo e una donna sono sufficienti per una famiglia”.ilfattoquotidiano.it

Dmitri Smirnov, arciprete della Chiesa ortodossa

Dmitri Smirnov, arciprete della Chiesa ortodossa in patria è diventato una vera star propinando messaggi ultraconservatori e radicali riguardo ai diritti Lgbt. In questo caso, però, nessun contatto diretto con il Cremlino. Smirnov paragona “l’omosessualismo”, termine utilizzato con accezione negativa, all’abuso di droghe, alcool e all’omicidio. In un’intervista a un giornale russo ha dichiarato che uomo e donna non sono uguali, con i primi che godrebbero di “un’intelligenza superiore”. Ha poi definito l’aborto “un innaturale massacro” e dichiarato che “uccidere il proprio figlio è molto brutto. Dopo che le tue braccia saranno macchiate di sangue fino ai gomiti, e che tra i tuoi piedi sarà passato il sangue dei tuoi figli assassinati, non puoi sperare di trovare la felicità. Una persona non può trovare la felicità se è l’assassino dei propri figli. Questi cannibali devono essere cancellati dalla faccia della Terra”.ilfattoquotidiano.it

Alexey Komov, presidente del Congresso Mondiale delle Famiglie

Alexey Komov, presidente del Congresso Mondiale delle Famiglie, Ambasciatore all’ONU, ha rilasciato al quotidiano L’Adige, prima di partecipare, sabato 15 u.s., al convegno di Rovereto su “Russia ed Europa, la sfida del terzo millennio
 Premessa: di cosa si occupa esattamente lei all’ONU?
Sono Presidente del Congresso Mondiale delle Famiglie e come tale sono Ambasciatore all’ONU dove mi batto per tutte le tematiche che riguardano la famiglia.
1) Parliamo di aborto in Russia e delle strategie del governo russo per limitare il fenomeno.
Abortire dopo le 12 settimane è praticamente vietato e vi è un periodo di attesa di 1-2 settimane prima di poter abortire. Durante questo periodo si aiuta la donna mediante medici e psicologi e le si spiega la gravità dell’atto che propone di compiere. La donna viene anche sostenuta moralmente e materialmente e le si offrono alternative. Inoltre già dall’autunno scorso la pubblicità dell’ aborto è vietata in Russia.
a) Quanti sono gli aborti ogni anno?
Venti anni fa almeno 4 Milioni ed oggi 1,5 Milioni. Queste cifre riguardano solamente gli aborti chirurgici. Per gli aborti farmacologici, che sono certamente molti, non vi sono statistiche ufficiali. Esiste anche un forte movimento Pro life fondato da Padre Dimitriy Smirnov che è anche mio padre spirituale. Indubbiamente gli aborti sono in diminuzione per via delle attività del Governo e del Movimento Pro Life ma soprattutto perché la gente, il popolo comprende, sempre di più che l’ aborto è un omicidio. Padre  Dimitriy era una voce isolata fino a 4-5 anni fa ora il suo Movimento è fortissimo ed attivissimo.
www.riscossacristiana.it/

congresso-verona-la-comunione-famiglia-sovranismo


https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/03/29/Antiabortisti, membri di organizzazioni che combattono i diritti Lgbt e attivisti pro-life arrivano da Europa, America, Africa e Oceania per partecipare al Congresso Mondiale della Famiglia, a Verona

ferrero-cerca-produttori-nocciole-calabria

La Calabria, produttrice di nocciole, ha registrato una crescita importante arrivando a raddoppiare le raccolte, passando dai 4.290 quintali del 1961 ai circa 8.500 attuali. Un dato, quello rimarcato da Confagricoltura Calabria attraverso il presidente Alberto Statti, che indica l'importanza di azioni di tutela e ampliamento delle coltivazioni alla luce delle nuove opportunità dei mercati.

https://lacnews24.it/

piano-nocciola-italia-di-ferrero-

agronotizie.imagelinenetwork.com/2018/05/21/
Ferrero mette le carte in tavola e dettaglia il progetto annunciato per portare gli ettari italiani di corileti dai circa 70mila di oggi ai 90mila, in cinque anni. A raccontare il Progetto Nocciola Italia è stato, durante MacfrutMaurizio Sacco, Ferrero HCo manager proprio del Progetto Nocciola Italia.

Il progetto ha l'intento, secondo le parole proprio di Sacco, di incrementarela produzione italiana del 30%, di fare in modo che questa sia di qualità e che i corileti si espandano al di fuori delle quattro regioni che oggi producono nocciole: Piemonte, Lazio, Campania e Sicilia. L'Italia è il secondo produttore al mondo di nocciole, dopo la Turchia che, da sola, rappresenta circa il 70% del mercato ed è quindi in grado di condizionare pesantemente i prezzi. Già oggi la coltivazione della nocciola è redditizia ma, ha detto Sacco, "tutti gli scenari futuri prevedono un incremento della domanda maggiore di quello che sarà l'offerta, soprattutto se si parla di nocciola di qualità".

regione-piemonte-ismea-e-ferrero-firmano-un-accordo-per-lo-sviluppo-del-nocciolo

Il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, il presidente dell'Ismea Ezio Castiglione e il direttore Operations Ferrero International Nunzio Pulvirenti hanno sottoscritto oggi ad Alba un accordo di programma per lo sviluppo della coltivazione delle nocciole nella regione. Con l'accordo si vuole favorire la creazione e consolidamento di una efficiente filiera agroindustriale, in armonia con uno sviluppo sostenibile del territorio.

La Regione Piemonte si impegna prima di tutto, mediante il Programma di sviluppo rurale 2014-2020, a sostenere ed ad incentivare il comparto della nocciola. Ismea metterà a disposizione le proprie competenze nel settore sia nella fase di progettazione delle azioni sia nella fase di realizzazione del progetto anche attraverso i propri strumenti di sostegno economico-finanziari. L’azienda Ferrero, attraverso la neocostituita Ferrero Hazelnut Company, si rende disponibile a cooperare per lo sviluppo del progetto supportando la ricerca, la formazione e lo sviluppo della produzione vivaistica, e provvedendo altresì alla definizione di meccanismi contrattuali di medio-lungo termine con gli agricoltori.
 https://agronotizie.imagelinenetwork.com 2015/07/15/

nocciole-la-lombardia--promuove-la-coltura

La Lombardia, con il suo assessore regionale, Fabio Rolfi, sta pensando di sviluppare la propria produzione di nocciole. “La corilicoltura in Lombardia – ha rilevato Rolfi – è poco diffusa: sono solo 127 gli ettari coltivati a nocciolo nella nostra regione sui 71.000 nazionali. Si tratta, però, di un settore dal potenziale economico enorme perché c’è continua richiesta sui mercati”.
“L’Italia – ha proseguito Rolfi – produce il 13% delle nocciole a livello mondiale: è la seconda potenza, ma è costretta a importare dalla Turchia fino al 30% del fabbisogno, con tutte le conseguenze relative all’innalzamento del potenziale di pericolosità, per il noto problema dell’alto contenuto di aflatossine delle nocciole turche. https://www.mysnack.it

lazio-noccioleti-tra-espansione-e-sostenibilita

Tre anni fa veniva sottoscritto l'accordo di programma tra la FerreroIsmeae cinque regioni italiane tra cui il Lazio sul progetto 'Nocciola Italia', lanciato dalla multinazionale di Alba per lo sviluppo di una filiera di qualitànel nostro paese, per disporre di materia prima certificata per i propri prodotti.

Un accordo in cui venivano definite anche le azioni per favorire unosviluppo sostenibile delle coltivazioni, sempre con l'obiettivo comunque di aumentare di 20 mila ettari le superfici coltivate entro il 2025.

Nel frattempo anche la forte richiesta di prodotto, anche se non ha avuto sempre riflessi positivi sui prezzi alla produzione, ha portato ad un aumentodelle superfici dedicate ai noccioleti. Un aumento che in Italia è stato del15% con aumenti soprattutto in Piemonte e Lazio che si confermano i primiproduttori nazionali di nocciole.https://agronotizie.imagelinenetwork.com/vivaismo-e-sementi/2018/05/08/

ferrero-cerca-nuovi-fornitori-di-nocciole

https://www.wallstreetitalia.com/
in-fuga-dalla-turchia-ferrero-cerca-nuovi-fornitori-di-nocciole-per-la-nutella
 Per produrre la crema spalmabile più famosa al mondo, Ferrero compra le nocciole da un unico produttore, la Turchia. Per superare tale dipendenza e soddisfare le esigenze dei consumatori, l’azienda italiana ha dato la caccia a nuovi fornitori, esplorando opportunità in Canada, Cile e Australia.
Ankara produce il 70% delle nocciole del mondo e il fatto che sia in combutta con l’Occidente per un colpo di Stato fallito nel 2017 rende più vulnerabili acquirenti come Nestlé o Kraft Heinz, Mondelez International e la stessa Ferrero. Il mese scorso, Ottawa ha contribuito al finanziamento di un progetto per testare alcune varietà di alberi nella provincia dell’Ontario.
Ferrero sta aiutando a finanziare il progetto e spera di vedere i contadini piantare da circa 400 attualmente a 25.000 ettari di noccioleti entro il 2027. Secondo le stime, un agricoltore dell’Ontario potrà a sua volta guadagnare dieci volte di più per ettaro di nocciole rispetto al mais. Sono inoltre in corso sforzi di espansione anche in Serbia, Cile, Australia, Sud Africa e negli Stati Uniti lo stato del New Jersey.

rimozione-tatuaggi-laser

La rimozione dei tatuaggi con il laser è ormai un trattamento comune per tutti coloro che desiderano far sparire l’inchiostro dal proprio corpo, anche se non è proprio una passeggiata: togliere un tatuaggio con il laser ha un costo, richiede tempi che possono essere anche particolarmente lunghi, e provoca dolore durante il trattamento. Infine, se non effettuato da un professionista, il trattamento laser rischia anche di lasciare cicatrici sulla pelle che poi è difficile far scomparire.
https://www.tpi.it/2018/04/12/

una-legge-per-adottare-gli-embrioni

 l’art. 1 della legge 40, che si pone due finalità: quella di “favorire la soluzione dei problemi riproduttivi derivanti dalla sterilità o dalla infertilità umana”, ma anche quella di “assicurare i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito”. 
Il secondo fine dell’articolo in questione, tuttavia, stando alla relazione ministeriale, “presenta delle lacune”, ha detto la presidente del MpV. 
Ad oggi – ha spiegato – la differenza tra gli embrioni formati e quelli trasferibili sarebbe di 63milla e 600mila, il cui destino è attualmente avvolto dal mistero. 
Di qui la necessità – attraverso una legge – di individuarne alcuni disponibili alla “adozione per la nascita”, come “chiaramente indicato dal Comitato Nazionale di Bioetica nel 2005”. 
Secondo la Casini, “il merito della proposta in questione è di prendere le mosse dalla sentenza n.162/2014 della Corte Costituzionale che ha eliminato il divieto di fecondazione eterologa”.
La presidente del MpV ha ricordato che i giudici hanno eliminato il divieto “per il suo carattere assoluto” e che “in caso di conflitto fra interessi e diritti contrapposti, come il desiderio dell’adulto di avere un figlio e il diritto alla nascita del concepito, il legislatore deve individuare un giusto bilanciamento”.

www.interris.it

Un amministratore di sostegno per il nascituro


Egr. Direttore
Perché non pensare ala possibilità di nomina da parte di soggetti qualificati (ad esempio i legittimari ) ad un amministratore di sostegno per il nascituro?
saluti
CF

LA bufala
non ci avevo ami pensato rpima.

sabato 30 marzo 2019

ecobonus2019.enea Una semplificazione dopo l’altra

https://ecobonus2019.enea.it/index.asp

Questo sito è dedicato all’invio telematico all'ENEA della documentazione necessaria per usufruire delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente (istituite con legge finanziaria 296/2006) che, in seguito alla pubblicazione della legge 30 dicembre 2018 n.145 (Legge di Bilancio 2019 – G.U. n. 302 del 31 dicembre 2018), sono prorogate fino al 31/12/2021 per gli interventi sull’involucro delle parti comuni degli edifici condominiali (aliquote del 70%,75%, 80% e 85%) e fino al 31/12/2019 negli altri casi (aliquote del 50% e 65%).



La bufala
più semplificazione di così
Obbligo di caldaia a condensazione
obbligo di certificazione della caldaia
obbligo di accertamento da parte del proprietario che il certificatore sia abilitato
obbligo certificazione del tubo di smaltimento dei fumi
obbligo di certificare l’impianto del gas esterno
obbligo annuale di certificare del controllo fumi
obbligo di trasmettere ogni anno la certificazione del controllo fumi
obbligo di pagare tramite bonifico per agevolazione fiscale
obbligo di trasmettere per esenzione fiscale il modello all’Enea

Sarei curioso di sapere se gli enti pubblici effettuano questi adempimenti per i loro immobili

Non sarebbe più semplice che l'ente erogatore su previo pagamento effettuasse lui i controlli e prescrivesse gli adempimenti necessari pena chiusura degli impianti non a norma?
a tutela se non altro dei proprietari degli edifici confinanti?

venerdì 29 marzo 2019

Guida_Agevolazioni_Risparmio_energetico

https://www.ediltecnico.it/wp-content/uploads/2019/02/Guida_Agevolazioni_Risparmio_energetico_FEBBRAIO_2019.pdf

Agenzia guida Ristrutturazioni+edilizie

in sole 40 pagine sinteticamente l'Agenzia detta la guida alle agevolazioni sulle Ristrutturazioni+edilizie
mi viene voglia di investire

https://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Agenzia/Agenzia+comunica/Prodotti+editoriali/Guide+Fiscali/Agenzia+informa/AI+guide+italiano/Ristrutturazioni+edilizie+it/Guida_Ristrutturazioni_edilizie_MARZO_2019.pdf

Improvvisarsi trader non è consigliabile

Improvvisarsi trader, dunque, non è consigliabile e chi ricerca nel Forex un mercato in cui speculare senza conoscenza finanziaria non resterà soddisfatto. Recensire il mercato del Forex come una truffa perché una parte del proprio capitale è andata in fumo per mancanze personali non è corretto. Ovunque, online, si legge di fare molta attenzione alla piattaforma che si sceglie per praticare trading online (deve essere regolamentata a livello europeo) e si sottolinea come fare trading non sia un gioco privo di rischio e che tutto dipende dall’interpretazione che il trader assegna ai movimenti del mercato. Chi promette guadagni facili senza conoscenza non va ascoltato, gli utenti soddisfatti dal trading sul mercato del Foreign Exchange sono quelli preparati, che hanno operato dopo aver studiato gli andamenti delle valute ed aver appreso le informazioni che influenzano le oscillazioni di mercato.24economia.com

un italiano su 4 non ha pagato le tasse

Oltre 10,5 milioni di contribuenti, secondo le dichiarazioni Irpef 2018, hanno un’imposta netta pari a zero. Rispetto al totale delle dichiarazioni presentate, pari a 41,2 milioni, risulta che uno su 4 non ha pagato le tasse. E' quanto emerge dai dati diffusi dal Mef il quale fa sapere anche che il 45% dei contribuenti che hanno presentato la dichiarazione Irpef nel 2018 si colloca nella fascia di reddito fino a 15.000 euro e dichiara solo il 4% dell'Imposta sulle persone fisiche.

Nel 2018 circa 41,2 milioni di contribuenti hanno assolto l'obbligo dichiarativo, direttamente attraverso la presentazione dei modelli di dichiarazione dei redditi Irpef relativi al 2017. Il numero totale dei contribuenti è aumentato di circa 340.000 soggetti (+0,83%) rispetto all'anno precedente, comunica ancora il ministero dell'Economica.adnkronos.com

LA bufala
ciò vuol dire che si privilegia l'aspetto documentale rispetto all'aspetto pratico di incassare delle imposte. Ciò significa che il sistema fiscale dà lavoro a moltissime persone: Agenzia, consulenti, caf senza preoccuparsi troppo di incassare delle imposte.
A che serve fare la denuncia dei redditi se non si incassano denari?

ANNUARIO STATISTICO ITALIANO 2018 LA REDISTRIBUZIONE DEL REDDITO IN ITALIA



ANNUARIO STATISTICO ITALIANO 2018
LA REDISTRIBUZIONE DEL REDDITO IN ITALIA
Nel 2016, sulla base delle stime del modello di microsimulazione dell’Istat l’intervento pubblico, 
realizzato attraverso l’imposizione fiscale e contributiva ed i trasferimenti monetari, ha determinato 
una riduzione della diseguaglianza di 15,1 punti percentuali dell’indice di Gini: da un valore di 45,2 
punti misurato sul reddito primario a uno di 30,1 in termini di reddito disponibile. Le pensioni e gli altri 
trasferimenti pubblici hanno avuto un impatto redistributivo di 10,8 punti, maggiore rispetto a quello
 determinato dal prelievo di contributi sociali e imposte (4,3 punti).
L’intervento pubblico migliora la posizione del 56,6% degli individui con redditi familiari di mercato nulli
 o molto bassi, appartenenti al quinto più povero della popolazione. Al crescere del reddito di mercato
 diminuisce l’importanza dei trasferimenti e aumenta quella del prelievo, determinando peggioramenti che
 non riguardano soltanto individui in famiglie con redditi di mercato elevati, ma anche il 49,6% di chi ha 
redditi medio-bassi.
Le pensioni previdenziali (invalidità, vecchiaia, superstiti) costituiscono la principale misura redistributiva. 
L’importanza degli altri trasferimenti (pensioni assistenziali, CIG, sussidi di disoccupazione, assegni
 familiari ecc.) decresce all’aumentare del reddito familiare.
La progressività dell’Irpef rispetto al reddito familiare è determinata soprattutto dalle detrazioni d’imposta.
 L’aliquota effettiva lorda, prima delle detrazioni, ha un profilo moderatamente progressivo e si stabilizza 
attorno al 14% per i redditi familiari superiori ai 24 mila euro. Dopo le detrazioni, la progressività è più
 marcata: l’aliquota effettiva netta aumenta di 8 punti percentuali fra i 12 mila e gli 80 mila euro. 
La progressività dell’imposta netta risulta più pronunciata per i redditi familiari medio-bassi, dai 20 ai 40 
mila euro, che per quelli dai 40 ai 60 mila euro.
Il sistema di tasse e benefici, associato a bassi livelli di reddito familiare, determina per le fasce più giovani 
della popolazione un aumento del rischio di povertà: dopo i trasferimenti e il prelievo il rischio di povertà
 aumenta dal 19,7 al 25,3% per i giovani nella fascia dai 15 ai 24 anni di età e dal 17,9 al 20,2% per quelli 
dai 25 ai 34 anni.
Le tipologie familiari che il sistema di welfare tutela meno dal rischio di povertà sono i giovani che vivono 
da soli o in coppia senza figli e, inoltre, i monogenitori e le coppie con figli minori.

Le principali politiche redistributive del periodo 2014-2016 (bonus di 80 euro, aumento della 
quattordicesima per i pensionati e sostegno di inclusione attiva), hanno aumentato l’equità della 
distribuzione dei redditi disponibili nel 2016 (l’indice di Gini è passato dal 30,4 al 30,1) e ridotto il rischio
di povertà (dal 19,2 al 18,4%). Istat.it

prezzi delle case continuano inesorabilmente a scendere.

"Correggere tassazione patrimoniale in Dl crescita" (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 28 mar - "L'Istat certifica, per l'ennesima volta, che i prezzi delle case continuano inesorabilmente a scendere. Sono risparmi delle famiglie che vanno in fumo, investimenti che evaporano, anni di lavoro che vengono resi vani". Lo afferma, in una nota, il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, commentando i dati Istat diffusi oggi sui prezzi delle abitazioni nel IV trimestre 2018
"Non e' un destino ineluttabile - aggiunge - tanto e' vero che tutto cio' accade solo in Italia, mentre nel resto d'Europa il mercato immobiliare e' florido. La politica potrebbe fare qualcosa, ad esempio iniziando a correggere gli errori compiuti negli ultimi anni, a partire dalla masochistica tassazione patrimoniale che dal 2012 opprime il patrimonio immobiliare privato, una risorsa che viene assurdamente trattata come un nemico. L'occasione c'e': e' il decreto crescita in fase di elaborazione. Ma per coglierla e' necessario aver compreso quanto il settore immobiliare potrebbe tornare ad essere, se liberato dalla morsa fiscale, il compiuto e ineguagliato motore di sviluppo che e' sempre stato".
borsaitaliana.it (RADIOCOR) 28-03-19

candidatura a sindaco


Egregio direttore
A proposito della candidatura a sindaco nel centro-destra mi sembra che a questo punto gli organi direttivi locali dovrebbero sostenere il candidato che ha avuto più consenso a livello locale.
Naturalmente trattandosi di coalizione il candidato che ha più consensi nella coalizione dovrebbe formare una lista; le altre liste della coalizione potrebbero dare il loro appoggio o se credono correre singolarmente. Sarebbe un atto di chiarezza soprattutto nei confronti degli elettori.
distinti saluti
CF

LA bufala
se i centri decisionali locali non hanno la forza di imporre il candidato sindaco sui livelli nazionali, la sconfitta elettorale è certa.
Se non si ha la possibilità di cambiare le cose cosa serve andare a votare?

giovedì 28 marzo 2019

livello del Po è preoccupante 4.3.2019

Il livello del Po è al preoccupante livello di -2,75 metri misurati al Ponte della Becca, in provincia di Pavia. Lo stesso livello idrometrico di inizio agosto scorso. A dirlo è Coldiretti, che punta il dito contro il caldo anomalo e l’assenza di precipitazioni nel mese di febbraio. La mancanza di acqua in fiumi, laghi, invasi e nei terreni preoccupa l’agricoltura poiché le riserve idriche, continua la Coldiretti, sono necessarie per i prossimi mesi quando le colture ne avranno bisogno per crescere. Un’anomalia che tocca anche l’agricoltura veneta.
L’andamento anomalo di quest’anno conferma purtroppo i cambiamenti climatici in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal maltempo alla siccità.

«Danni incalcolabili alla produzione»

Il mese di febbraio ha mandato la natura in tilt: con il caldo mandorli e albicocchi sono in fiore e i peschi già pronti a sbocciare ma tutte le coltivazioni sono in grande anticipo. La “finta primavera” ha ingannato le coltivazioni favorendo un “risveglio” che le rende particolarmente vulnerabili all’annunciato ritorno del freddo con danni incalcolabili per la produzione.venetoeconomia.it 4.3.2019

Po-sempre-piu-basso 27.3.2019

http://www.laprovinciacr.it/-po-sempre-piu-basso-navigazione-

Sette metri e dieci centimetri sotto lo zero idrometrico lunedì 25 marzo; sette metri e venti centimetri alle otto di sera di martedì 26 marzo: si specchia nei numeri dell’idrometro sotto il ponte in ferro, continuamente in crescita mentre il livello cala, la lenta quanto inesorabile discesa del Po. Mai così magro in questa stagione, mai così vicino alla secca dei record, quella del 2006, quando il tratto cremonese del Grande Fiume aveva toccato i sette metri e 77 centimetri sotto lo zero idrometrico.
E se sugli spiaggioni si prende il sole in costume, diventa sempre più complicato navigare: anche i piccoli natanti rischiano di rompere il motore se chi li guida non conosce bene i fondali e le grandi imbarcazioni sono sostanzialmente bloccate, ostaggio di punti in cui l’acqua è profonda anche meno di 40 centimetri. Cattive notizie dalle previsioni del tempo: niente pioggia per i prossimi giorni.27.3.2019

Po in secca 8.8.2018

La grande secca ha restituito i resti di un barcone adibito al trasporto merci. Da quello che rimane dalle attrezzature di bordo, soprattutto i tantissimi chiodi che tenevano il fasciame (non sembrano esserci altre componenti, diciamo, più tecnologiche), probabilmente la barca risalirebbe ai primi del novecento, quando sul Po era un via vai di traffico mercantile. Il barcone è spuntato sullo spiaggione di fronte all’Isola del Deserto, una delle tante spiagge formate dal Po in secca, costellate dai soliti grandi tronchi.
http://www.laprovinciacr.it 8.8.2018

pierattilio-superti-regione-vicesegretario

Cremona non ha ottenuto rappresentanti politici nella nuova giunta regionale, ma sarà vicinissima al centro decisionale più alto in grado, con l’incarico di vicesegretario della Regione affidato dal governatore Fontana a Pierattilio Superti – nato a Cremona, residente a Drizzona. Un ruolo di altissimo  livello, che nasce dalla conoscenza reciproca maturata ai tempi di Anci Lombardia, l’associazione dei comuni di cui Fontana è stato presidente e Superti segretario. Un incarico che mostra come i confini tra partiti e ideologie siano sbiaditi: Fontana è leghista doc, scelto direttamente da Matteo Salvini per subentrare a Maroni quando questi ha dato forfait dalla corsa alle regionali; Superti ha svolto tutto il suo cursus honorum all’interno dell’ex Pci cremonese: dal 1985 al 2007 ha svolto vari incarichi direttivi nel Pci, Pds, Ds, di cui è stato segretario provinciale; tra 1999 e 2004 capogruppo in consiglio comunale; tra 2004 e 2009 consigliere provinciale. Alle ultime elezioni ha votato centrosinistra, dichiara in un’intervista al Corriere della Sera, dove garantisce: “so tenere distinte le mie convinzioni personali dal ruolo professionale”.

https://www.cremonaoggi.it/2018/04/09/

la bufala
chi ha votato a destra sarà contento di vedere nominato un manager di sinistra, altamente specializzato.

locazioni-turistiche-10-000-nuovi-posti-letto-in-hotel. Venezia blocca i residenti e piccoli imprenditori


Altro che locazioni turistiche, 10.000 nuovi posti letto in Hotel

Sono circa 16 mila le nuove camere di hotel in Italia (fonte Confindustria Alberghi, Horwhat e Cdp).
Di queste ben 1824 – per un totale di 3648 nuovi posti letto – sono in fase di realizzazione e o già realizzate a Venezia.
In pratica 1 camera nuova ogni 100 abitanti, 1 camera nuova ogni 28 abitanti se consideriamo il solo centro storico.
Numeri che superano di 10 volte quelli di Milano (1 camera nuova ogni 1033 abitanti per un totale di 1.936 nuove camere) e di 4 volte quelli di Firenze (1 nuova camera ogni 400 abitanti per un totale di 953 nuove camere).
Ma questa esplosione di nuovi posti letto a Venezia non è ancora finita, perché sono in dirittura d’arrivo nuove camere.
In pratica, a detta dell’amministrazione, con la delibera del Consiglio Comunale n. 25 del 15 Giugno 2017, si sarebbero bloccate le aperture di nuovi posti letto a Venezia: il tutto con un semplice permesso di costruire.
In realtà, gli unici blocchi ad essere scattati riguardano i residenti e piccoli imprenditori, con l’impossibilità materiale di apertura di nuovi B&B ed affittacamere.
Assistiamo alla paradossale situazione in cui lo stesso Comune che vuole difendere la residenzialità, impedisce agli stessi residenti di aprire le proprie attività ricettive, a favore delle aperture da parte di multinazionali estere.
www.abbav.it/

La bufala
mettere un bagno in un appartamento nel centro storico è un delitto.
Far lavorare un proprietario di casa con l'affitto turistico è un attentato alla residenzialità.
Nessuno sa quanti alloggi pubblici sono chiusi per incapacità ammnistrativa. Gli stipendi del personale non consentono le spese di manutenzione.
L'unica risorsa è creare alberghi che danno cospicui oneri di urbanizzazione, non servono molti controlli rispetto ai piccoli interventi, perché per ogni intervento gigantesco basta un controllo solo.
Garantiscono una pseudo occupazione, perché di fatto chi paga è l'inps che elargisce l'indennità di disoccupazione per i lunghi periodi di chiusura stagionale.

Per fortuna che c’è il reddito di cittadinanza! 

auto ibrida recuperare le batterie al litio


recuperare le batterie al litio
Questa domanda è stata posta molte volte, poiché presto aumenterà l’utilizzo di dispositivi di accumulo elettrochimico, come le automobili elettriche o le reti elettriche delle case. Quindi è stata approfondita la sfida: riuso contro riciclo delle batterie ricaricabili delle auto elettriche, che ormai stanno prendendo piede anche in Italia. È stato domandato al direttore del CNR-ICCOM di Firenze quali sono i vantaggi e gli svantaggi delle due tipologie di scontro, e se potrà nascere una filiera nazionale con un particolare impatto sul costo futuro dei dispositivi.
Tramite il riciclo è possibile recuperare la maggior parte dei metalli presenti nelle batterie, senza distinzione tra quelli attivi o quelli passivi. Un importante metallo contenuto in ingenti quantità è il cobalto, rappresentando il 30-40% del peso totale di una batteria. Oltre al litio che verrà recuperato, che grava poco sul costo del dispositivo, il recupero del cobalto è molto importante poiché molto costoso, raggiungendo i 22$ al kg.
Aumentando il numero di batterie in circolazione, infatti, in pochi decenni il litio potrebbe terminare.
Il Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo (Cobat) insieme al CNR stanno lavorando per aggiornare e creare un procedimento innovativo per riciclare.
Riciclare è molto costoso, infatti il prezzo può partire da 4.000 e arrivare a 6.000 euro per una quantità pari ad una tonnellata di batterie esauste. Quindi riciclare non è economico per le proprie tasche ma fondamentale per la salvezza del pianeta. L’obiettivo è ridurre notevolmente i costi, se si raggiungesse la soglia dei 1.000 euro sarebbe fantastico, partendo dal fatto che il litio grezzo puro al 99,5% e pari a quasi 8.000$ tonnellata. smaltimento.roma.it


La bufala
Tutti invocano l’auto elettrica ma naturalmente nessuno si preoccupa dello smaltimento del litio.

mercoledì 27 marzo 2019

Crescita e risorse pubbliche


Egr. direttore 
non credo che a crescita sia dovuta solo alla corresponsione di contributi.
Basterebbe che quando un’impresa che si reca in comune per chiedere una autorizzazione non si senta dire che non si può e che l'ufficio non è competente.
Basterebbe che un cittadino che deve fare una denuncia dei redditi non debba andare da un consulente che non è in grado di spiegargli quanto è il carico fiscale su di una sua iniziativa.
Basterebbe che ci sia solo un solo ente a rilasciare una autorizzazione e non due o tre che dicono cose diverse l'uno dall'altro.
Basterebbe mettere ordine ordine al caos normativo fra Europa, Stato, Regioni e Enti locali i cui regolamenti incidono non poso a bloccare chi ha voglia di investire.
Distinti saluti
Cesare Fedeli

decreto crescita made in Italy

La scarsa incisività del decreto sul fronte dell'apporto che può dare al Pil si deduce anche dalla natura delle norme stesse. le norme contenute nel decreto crescita prevedono innanzitutto pochissime risorse che possono essere spese nell'immediato. Pochi soldi freschi per dirla in maniera secca. Ci sono 600 milioni a disposizione dei Comuni per strade, lampioni e scuole, e 200 milioni per il Fondo di garanzia per la prima casa. Aggiungendo altri 300 milioni per rendere più attrattive le cosiddette zone economiche speciali presenti nel Mezzogiorno, la lista dei soldi a disposizione termina qui.
Le tre macro-aree in cui è suddiviso il provvedimento sono
La terza parte, decreto crescita made in Italy, è un elenco di obiettivi più politici che economici. Si va dalla procedura speciale per salvaguardare i marchi storici agli interventi per facilitare i rapporti tra chi brevetta e le imprese. L'impatto sulla crescita non è neppure indicato come avviene per le altre voci, seppure in forma discorsiva e senza numeri. .huffingtonpost.it

decreto crescita misure per rilancio degli investimenti privati.

La scarsa incisività del decreto sul fronte dell'apporto che può dare al Pil si deduce anche dalla natura delle norme stesse. le norme contenute nel decreto crescita prevedono innanzitutto pochissime risorse che possono essere spese nell'immediato. Pochi soldi freschi per dirla in maniera secca. Ci sono 600 milioni a disposizione dei Comuni per strade, lampioni e scuole, e 200 milioni per il Fondo di garanzia per la prima casa. Aggiungendo altri 300 milioni per rendere più attrattive le cosiddette zone economiche speciali presenti nel Mezzogiorno, la lista dei soldi a disposizione termina qui.
 Le tre macro-aree in cui è suddiviso il provvedimento sono
Secondo capitolo, decreto crescita misure per rilancio degli investimenti privati. Ci sono i minibond per potenziare gli strumenti di finanziamento delle piccole imprese. Il resto sono norme molto generiche come la "promozione di misure di sostegno dell'attività libero professionale e l'inserimento dei giovani professionisti". Altro esempio: la creazione di una piattaforma per gli investimenti di fondi pensione e casse di previdenza. L'obiettivo, indicato nelle tabelle, è "canalizzare le risorse" dei fondi e delle casse sull'economia italiana. Le cartolarizzazioni sono indicate in modo altrettanto vago. . .huffingtonpost.it



decreto crescita misure fiscali


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La scarsa incisività del decreto sul fronte dell'apporto che può dare al Pil si deduce anche dalla natura delle norme stesse. le norme contenute nel decreto crescita prevedono innanzitutto pochissime risorse che possono essere spese nell'immediato. Pochi soldi freschi per dirla in maniera secca. Ci sono 600 milioni a disposizione dei Comuni per strade, lampioni e scuole, e 200 milioni per il Fondo di garanzia per la prima casa. Aggiungendo altri 300 milioni per rendere più attrattive le cosiddette zone economiche speciali presenti nel Mezzogiorno, la lista dei soldi a disposizione termina qui.
 Le tre macro-aree in cui è suddiviso il provvedimento sono
Nel primo comparto decreto crescita misure fiscali” per la crescita figurano misure generiche e da cui è difficile dedurre appunto l'impatto che possono avere sulla crescita. Si va dagli incentivi per il rientro dei "cervelli" dall'estero a quelli per rafforzare l'utilizzo delle piattaforme digitali per la compravendita di beni. Ci sono norme per incentivare le aggregazioni tra le imprese e anche lo "snellimento della procedura per la determinazione dell'entità del beneficio fiscale derivante da investimenti in innovazione in beni immateriali". Sono norme che puntano a semplificare, agevolare processi ingarbugliati, ma non è detto che una volta sciolti questi stessi processi portino a un risultato certo sul fronte della capacità produttiva che sono in grado di generare. Eccezioni - tra l'altro indicate nella bozza del decreto come nodi politici da risolvere - sono il ritorno del super-ammortamento, voluto dall'allora ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda con il governo Gentiloni: nella manovra era stato cancellato, ora è ripristinato anche se solo per nove mesi. C'è la revisione della mini-Ires, ma gli effetti sulla crescita sono vincolati ancora alla scelta che alla fine prevarrà perché al momento si parla di tre ipotesi, che conducono a tre effetti differenti: favorire la patrimonializzazione delle imprese, ridurre la pressione fiscale o favorire gli investimenti in beni strumentali. Per il resto c'è una serie di agevolazioni, come quelle date agli operatori dell'edilizia che potranno aumentare il volume dei palazzi da ristrutturare. .huffingtonpost.it

martedì 26 marzo 2019

elezioni amministrative. Candidati informazioni

Egregio direttore 
mi riesce difficile avere fiducia dei miei amministratori comunali perché in molti dei loro curriculum leggo come unica referenza il codice fiscale. Gente che non ha redditi che non ha grandi esperienze amministrative si propone a gestire un comune con 800 dipendenti con bilanci di milioni di euro e con dossier che spaventano un esperto di diritto amministrativo. 
Sarebbe bello se i giornali durante le elezioni pubblicassero  notizie dei curriculum dei candidati. Capisco che sono tantissimi ma, almeno quelli depositati, dovrebbero essere pubblicizzati.
Così qualche elettore potrebbe essere meglio informato e decidere di andare a votare.
distinti saluti 
Cesare Fedeli
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