mercoledì 26 settembre 2018

Manovra finanziaria Gossip

Dunque, alla vigilia del varo della Nota di aggiornamento al Def, in programma per giovedì (ma con possibilità di slittamento), il confronto nel governo si fa sempre più aspro. E, però, il premier Giuseppe Conte non manca di manifestare fiducia ai tecnici del Mef attaccati da Casalino & co.: al summit di Palazzo Chigi partecipa non a caso il Ragioniere generale dello Stato, Daniele Franco. Certo è, comunque, che tra la linea, prudente, del ministro dell’Economia, che vorrebbe indicare l’1,6% nel rapporto deficit-Pil, e gli alleati di governo, soprattutto i 5 Stelle, che spingono per avvicinarsi alla soglia del 2% (se non addirittura sfondarla) non c’è al momento un compromesso. Mediatori e pompieri sono al lavoro per convincere Tria a osare su un rapporto intorno all’1,7-1,9. Ora, però, anche fissando l’indebitamento programmatico all’1,8% si libererebbe, al massimo, un punto di Pil rispetto al tendenziale, circa 16-17 miliardi, anche se 12,5 servono per sterilizzare gli aumenti dell’Iva. Di certo, non ci sono i 10 miliardi che servono ai grillini per finanziare reddito e pensione di cittadinanza. Il che avrebbe spinto Tria, secondo fonti beninformate, a ipotizzare come contropartita la cancellazione del bonus Renzi da 80 euro: solo che sarebbe un’operazione politicamente a rischio.quotidiano.net


La bufala
come si fa a commentare una manovra finanziaria sulla base di indiscrezioni?
E' indispensabile se si vogliono vendere i giornali ed essere invitati alle discussioni che imperversano in radio e TV

martedì 25 settembre 2018

Le restrizioni sui permessi umanitari. Decreto immigrazione

Le restrizioni sui permessi umanitari
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha riferito le restrizioni introdotte per quanto riguarda i permessi umanitari: "Saranno sei le fattispecie che renderanno possibile l'ingresso nel nostro Paese per motivi umanitari: l'ingresso è consentito alle vittime di grave sfruttamento, per motivi di salute, violenza domestica, calamità, cure mediche e atti di particolare valore civile", ha affermato. Per quanto riguarda i soldi destinati all'accoglienza, "i 35 euro a migrante stanziati per l'accoglienza verranno rivisti in base alla media europea con un netto taglio alle spese che porterà un risparmio medio annuo di un miliardo e mezzo di euro", ha sostenuto il vicepremier. È prevista inoltre la sospensione della domanda d'asilo in caso di pericolosità sociale o condanna in primo grado. Il testo non contiene alcun provvedimento sul tema rom anche se il vicepremier promette: "L'obiettivo è chiudere tutti i campi rom entro la fine della legislatura".

LA bufala
tutti condividiamo la necessità di consentire permessi umanitari pere consentire l'ingresso dei migranti nel nostro paese.
Si trascura però il fatto che chi entra non si sa dove sia e sopratutto non deve rendere conto a nessuno di dove va e nessuno sembra riesca a controllare chi è riuscito ad entrare nel nostro paese .
MA un italiano può essere senza residenza?

Quanto conta un politico se non controlla il suo partito

Egr. Direttore
un politico navigato del mio paese mi ha raccontato che lui ha fatto il sindaco e l'onorevole per una semplice ragione: perché controllava il partito locale di cui era anche segretario.
Adesso vi sono molti politici che parlano ma che non decidono nulla se non attendono il benestare da chi effettivamente ha preso i voti dagli elettori.
Distinti saluti
Cesare Fedeli


La bufala
Effettivamente se non controlli il partito non puoi spendere nulla col la tua autorevolezza. Tutto ti deve essere confermato da quelli che effettivamente hanno i voti degli elettori.
puoi solo aspettare gli ordini dei tuoi capi ed obbedire.

quanto sono costati 2.200 giorni dell’Ilva senza padrone

Milena Gabbanelli si è chiesta quanto sono costati gli oltre 2.200 giorni dell’Ilva senza padrone in cui si sono susseguiti 5 governi (Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, Conte), 4 commissari (Enrico Bondi, Piero Gnudi, Corrado Carrubba ed Enrico Laghi) e un sub commissario (Edo Ronchi)? Poiché l’ultimo bilancio di Ilva approvato dagli organi sociali è quello del 2011, gestione Riva, il calcolo può essere soltanto approssimativo. Nel 2015 l’Ilva ha perso in media 50 milioni al mese (quindi 600 milioni nell’anno), 25 nel 2016 (300 milioni), 30 nel 2017 (360) e 25 nei primi otto mesi del 2018 (200 milioni). In pratica dal 21 gennaio 2015, inizio dell’amministrazione straordinaria, a oggi, l’Ilva ha perso 1,46 miliardi di euro.
Dall’assegnazione ad Am Investco (5 giugno 2017) all’accordo con i sindacati (6 settembre 2018) si sono persi circa 380 milioni. Se si considera che inizialmente la gara si sarebbe dovuta chiudere a giugno 2016, nel conto dei due anni di ritardo vanno aggiunti altri 330 milioni, che portano il totale a circa 700 milioni. Per gli anni 2012/2014, si può far riferimento ai numeri emersi dalla data room a cui ebbero accesso le aziende che presentarono la prima manifestazione d’interesse: emergono perdite per 2,1 miliardi. Complessivamente sono quindi 3,6 miliardi le perdite del dopo Riva, quasi quanto i 4 miliardi offerti da ArcelorMittal per rilevare l’Ilva.
https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/ilva-quanti-miliardi-perso-sei-anni-senza-proprieta-arcelor-mittal/881791e0-bf44-11e8-87df-bb2b7cf6f481-va.shtml


La bufala
La sensazione è che non ci sia stata una politica decisa del Governo senza la quale l’attività dei commissari non può essere decisiva vista la complessità degli interessi in gioco.

Spread . Manovra bilancio

Apertura in deciso calo per lo spread fra Btp e Bund. Il differenziale scende a 235 punti contro i 244 toccati ieri, lunedì, alla chiusura. Il rendimento del decennale segna il 2,89%. I mercati guardano alle trattative in corso dentro la maggioranza di governo per definire il livello di deficit nella Manovra di bilancio che potrebbe comunque attestarsi sotto la soglia del 2%., 25.9.2018


La bufala
se si gestisce l'economia con serie prospettive lo spread cala.

lunedì 24 settembre 2018

Proposta Applicare la cedolare secca ai negozi

La proposta di applicare la cedolare secca anche ai negozi, è senz’altro stata accolta favorevolmente da alcune associazioni di categoria, che ormai da anni chiedono di equiparare le regole previste per affitti ad uso abitativo a quelle per gli affitti commerciali.
L’introduzione della cedolare per le locazioni private ha indubbiamente prodotto dei vantaggi sia per i proprietari, che per l’erario, in particolare la possibilità di optare per una tassazione sostitutiva Irpef, ha consentito a molti proprietari di immobili di risparmiare sulle imposte dovute e parallelamente, è stato posto un freno al fenomeno degli affitti in nero, effetti che potrebbero essere sicuramente estesi anche agli affitti commerciali.
Cedolare secca su affitti commerciali e Legge di Bilancio 2019
Il lavoro in atto sulla riforma dell’irpef potrebbe dunque comportare una estensione della cedolare anche alle locazioni dei negozi, in pratica l’imposta sostitutiva (in alternativa alle aliquote ordinarie) potrebbe essere possibile anche per i proprietari di immobili che sono locati a fini commerciali.
Ovviamente i vantaggi per i proprietari di immobili destinati a locali commerciali sarebbero evidenti, bisognerà comunque vedere come sarà impostato il meccanismo di funzionamento dell’opzione che tuttavia non dovrebbe differenziarsi molto da quello già in vigore.
Favorevole all’estensione della cedolare secca anche agli affitti di negozi è l’organizzazione dei proprietari di Confedilizia affermando che si effettuerebbe un passo che il settore immobiliare attende da tempo.
A trarne vantaggio non sarebbero soltanto i proprietari di immobili locati a fini commerciali, ma anche lo Stato in termini di risultati sul contrasto all’evasione fiscale e contributiva.
La stessa evidenzia che “a partire dall’introduzione della cedolare secca sugli affitti abitativi, il divario fra gettito teorico e gettito effettivo del comparto (cosiddetto ‘tax gap’) è diminuito del 42% e la propensione all’inadempimento (ad elusione ed evasione, in sostanza) si è ridotta del 40%. In sostanza con l’estensione alle attività commerciali si dovrebbe proseguire con tale trend positivo.
La stessa Confedilizia propone che il primo passo della “flat tax” prevista nel contratto di governo “giallo verde” contenga l’introduzione della cedolare per i locali commerciali, una misura richiesta anche dalle associazioni dei commercianti e degli artigiani, che permetterebbe inoltre di affrontare il problema più che mai attuale dell’aumento del numero dei locali commerciali abbandonati, dovuto anche all’assenza di qualsiasi redditività per i piccoli risparmiatori che ne sono proprietari-locatori.
Inoltre con la cedolare secca il'affitto è fisso per tutta la durata del contratto compreso il rinnovo.
leggioggi.it


La bufala
è utile far ripartire l'edilizia facendo guadagnare il giusto a chi investe?
E' una cattiva idea?

Giuseppe Conte in Etiopia ed Eritrea

Giuseppe Conte in Etiopia ed Eritrea
Palazzo Chigi fa sapere che “presto” (con ogni probabilità l’11 ottobre) il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sarà in Etiopia ed Eritrea, dove incontrerà ad Addis Abeba il neo premier Abiy Ahmed, a cui farà seguito una visita ad Asmara dove vedrà il presidente Isaias Afewerki. I due paesi, protagonisti di una storica pace stretta definitivamente nei giorni scorsi, sono luoghi dove ancora (dopo la pagina coloniale) l’influenza dell’Italia è forte: l’Etiopia è il secondo beneficiario dei programmi di cooperazione internazionale italiana nel continente africano, per esempio.
La visita di Conte in Etiopia ed Eritrea segue il solco di uno sforzo diplomatico saudita (con una posizione che dalla Farnesina fanno sapere di approvare in pieno) e dunque si posiziona abbastanza nettamente. Un dossier con cui il regno si è dato una dimensione di leader internazionale che ha cura per questioni umanitarie (la guerra tra i due paesi africani ha prodotto dozzine di migliaia di morti, e condizioni di vita pessime che hanno prodotto migrazioni) e lavora per la pace.
Parlare di rotte, importanza commerciale e stabilizzazione regionale, ampia un quadro che introduce la Cina all’interno dell’allineamento di attori esterni che hanno interessi e proiezioni sulla situazione del Corno d’Africa.
I cinesi hanno piazzato nel paese – il più stabile della regione – la loro prima base extraterritoriale, che è una presenza militare a poca distanza da un’altra base, l’americana Camp Lemonnier (da lì il CentCom gestisce i droni che seguono i qaedisti in Yemen e i jihadisti somali), con alta importanza geostrategica perché presidia a distanza l’apertura verso l’Europa, più a nord a Suez, delle rotte marittime della Via della Seta. La base, dice Pechino, ha lo scopo di controllare e dissuadere il fenomeno della pirateria, molto attivo nella zona, per permettere fluidità ai commerci.
Roma è sulla linea cinese, il suo peso diplomatico proietta l’Europa sul processo di pace nel Corno d’Africa e dà supporto alle iniziative di Pechino con potenziali ritorni. Qualche giorno fa, il South China Mournin Post, giornale di Hong Kong di proprietà del re cinese dell’e-commerce Jack Ma, affermava che l’Italia ha come strategia quella di diventare il primo partner cinese all’interno del G7 per il progetto Obor, acronimo inglese della Nuova Via della Seta. Un piano che richiede cooperazione anche dal punto di vista diplomatico e politico internazionale.
Mosca e Pechino condividono l’interesse profondo alla stabilizzazione in quell’area, e anche in questo caso la presenza italiana come attore collegato non dispiace ai russi, che trovano a Roma uno dei governi occidentali più amici; ed entrambi, Cina e Russia, sono anche in ottimi rapporti con l’Arabia Saudita, così come l’Italia. Formiche.net

LA bufala
Guardare all’Africa è da statista.
Solo con un intervento di sostegno e di cooperazione internazionale in Africa si potranno risolvere I problemi dell’EUROPA

Legge Fornero. Riforma

“Girando l’Italia in questi mesi mi sono preso un impegno morale. Il maggior investimento della manovra economica che abbiamo fatto è per comunicare a smontare la legge più infame che il Parlamento ha votato secondo me negli ultimi anni che è la legge Fornero, che ha rovinato milioni di italiani”. Sono precise le parole del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che alla festa della Lega in Friuli Venezia Giulia, a Pradamano, in provincia di Udine sostiene il suo programma sulla riforma delle pensioni: “In questi tre mesi di governo mi hanno detto e ci hanno detto che non si può: la Corte dei Conti, l’Inps, L’Istat, la Commissione europea, qualcuno al Ministero. Più lo dicono e più io sono convinto che si debba smontare la legge Fornero pezzo per pezzo”, ha aggiunto il ministro leghista, dichiarando che sono già stati predisposti almeno 8 miliardi di euro in questa manovra economica per intervenire sulla legge in questione. nanopress.it

La bufala
dare una pensione a chi ha svolto un consistente periodo di attività lavorativa è forse più corretto che dare redditi di inclusione a chi non ha mai lavorato? Il problema è dove trovare le risorse avendo una legislazione complicata e troppo burocratizzata che tende ad impedire (con mille astruse richieste e con una tassazione esosa) più che incoraggiare gli investimenti.

Servizio militare?

Matteo Salvini annuncia: il governo sta pensando di "reintrodurre per alcuni mesi il servizio militare". Di fronte ai tanti esempi di mancanza di educazione e senso civico, "facciamo bene a studiare se, come e quando reintrodurre per alcuni mesi il servizio militare, e il servizio civile, per i nostri ragazzi e le nostre ragazze.

La bufala
forse ripensare un servizio civile potrebbe essere una soluzione . Difficile come articolarlo

domenica 23 settembre 2018

Compravendita di immobili donati. Azione di riduzione

Gli immobili fatti oggetto di donazione possono essere la ragione di pretese ereditarie da parte degli eredi legittimari del donante, e cioè di coloro che hanno un inalienabile diritto a ricevere una rilevante quota del patrimonio del donante che sia poi defunto (vale a dire, principalmente, il coniuge superstite, i suoi figli e i discendenti dei figli). 

Se infatti un legittimario chiama in causa il donatario perché la donazione lede la quota di legittima spettante al legittimario stesso e se il patrimonio del donatario convenuto in giudizio non è sufficiente a soddisfare le ragioni del legittimario (si pensi al caso che l’immobile donato sia stato venduto e poi sia stato scialacquato il denaro ricevuto come prezzo), allora ne può far le spese colui che in quel momento si trova a essere proprietario dell’immobile in questione, anche se egli non c’entri nulla con la famiglia del donante e con la donazione intervenuta in passato e avente a oggetto l’immobile che poi gli è stato venduto: infatti quell’immobile gli può essere chiesto in restituzione, con la quasi certezza che egli non avrà alcun ristoro economico rispetto a questa “spoliazione”. 

Il codice civile tratta questa materia essenzialmente negli articoli 561 e 563, che disciplinano appunto la “riduzione” delle donazioni immobiliari lesive della legittima e la “restituzione” degli immobili donati: se i donatari contro i quali è stata pronunziata la riduzione della donazione hanno alienato a terzi gli immobili donati e non sono trascorsi venti anni dalla trascrizione della donazione, il legittimario, premessa l'escussione dei beni del donatario, può chiedere ai successivi acquirenti la restituzione degli immobili in questione, liberi da qualsiasi gravame (ad esempio, da ipoteche); il terzo acquirente può peraltro liberarsi dall'obbligo di restituire in natura le cose donate pagando l'equivalente in danaro. 

sabato 22 settembre 2018

riforma della legittima difesa


Il presidente dell'Associazione nazionale dei magistrati, Francesco Minisci, si scaglia ancora una volta contro i ddl che vogliono riformare la legittima difesa. Davanti alla Commissione Giustizia del Senato, Minisci ribadisce le critiche già formulate: "Non c'è la necessità di ulteriori interventi"."Si rischia di legittimare l'omicidio", di "fondare una giustizia fai da te".
Solo qualche giorno fa il presidente dell'Anm, dopo che il ddl è stato depositato in Senato, ha espresso il suo dissenso verso una possibile riforma della legittima difesa, tanto cara al governo "gialloverde", in particolare alla sua componente leghista.

Minisci si è dichiarato poi, preoccupato "per un eventuale liberalizzazione" della vendita d'armi. "Siamo contrari – ha detto – alla vendita nei supermercati", scatenando subito la reazione del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che parla di "invasione di campo".tgcom24.mediaset.it


LA bufala
Sarei curioso di conoscere anche l’opinione di quei magistrati che hanno ricevuto visite di malintenzionati.

Manovra per rilancio della crescita


Manovra per rilancio della crescita" –
"C'è stato un approfondimento delle principali componenti della manovra - ha spiegato Conte -. In particolare, ci siamo soffermati sull'analisi degli sprechi da tagliare ai fini della riqualificazione della spesa pubblica e sulle possibilità di un rilancio della crescita attraverso i punti qualificanti del contratto di governo: flat tax, reddito di cittadinanza, superamento della legge Fornero e un quadro organico di tagli alle spese improduttive".

 "Le scelte sulla legge di bilancio - ha aggiunto il vicepremier Luigi Di Maio dopo la conclusione del vertice - devono essere coraggiose e devono esserlo nell'interesse dei cittadini. La mia posizione è ferma: vanno tagliati tutti gli sprechi, tutti i rami secchi, così come devono essere recuperate quelle risorse che, ad oggi, vanno nella direzione sbagliata. Gli italiani si aspettano tanto da noi e noi non li deluderemo perché saremo anche pronti a fare scelte coraggiose". tgcom24.mediaset.it

LA bufala
Può essere solo fumo , ma è indubbio che la volontà politica di raggiungere risultati concreti non è stata mai così forte.


turismo selvaggio a Venezia


Per contrastare il turismo selvaggio a Venezia il giornalista cita uno studio firmato nel 1991 dall’olandese Jan van der Borg e dal veneziano Paolo Costa, destinato poi a fare il sindaco e infine il presidente di «Port Venice», stimava il limite in «20.750 persone al giorno, pari a 7,5 milioni all’anno come valore ottimale e a 12 milioni all’anno come massimo sostenibile». Sfondato il tetto dei 28, lo stesso Costa scriveva preoccupato due anni fa: «Il superamento del limite di sostenibilità turistica produce, in un contesto urbano storico per definizione non espandibile, il fenomeno, molto più grave, di spiazzamento di ogni attività non turistica, residenziale e soprattutto produttiva. Ogni giorno un appartamento diventa un bed & breakfast, un palazzo diventa albergo, una officina diventa un ristorante». Senza interventi seri, insomma, la prospettiva è di una città «di attrazioni e attività vendute ai turisti del mondo. Senza più “l’impiccio” dei veneziani». Corriere.it

LA bufala
Da persone di grandissimo peso politico mi sarei aspettato proposte concrete.
Come
- fermare le super navi che transitano dal bacino di San Marco
- suggerire percorsi alternativi al turista soprattutto nella Venezia minore quella considerata meno turistica che potrebbe ospitare servizi per i turisti a basso costo
- dare dei contributi ai veneziani perché si comprino una casa
- dare dei contributi ai veneziani perché si restaurino la loro casa anziché venderla per carenza di risorse economiche
- una politica attenta all'utilizzo delle case degli enti pubblici (quanti alloggi sfitti ci sono???)
- una politica più attenta sulle seconde case aperte pochi giorni all'anno
- una politica più attenta alla trasformazione di grossi fabbricati in alberghi di lusso
- un sostegno all'affitto turistico che porta lavoro ai giovani e riqualifica unità destinate ad essere inutilizzate poiché i costi dei restauri non si pagano con gli affitti ai residenti.
-limitare i burocratismi esagerati degli enti preposti al rilasciano delle autorizzazioni comportano una lievitazione dei costi esagerata. Così il turista se ne va in altri paesi.

le nuove facoltà in Italia


Corsi di Laurea Università: le nuove facoltà in Italia
Le Università italiane vengono spesso accusate di promuovere corsi di laurea distanti rispetto alla vita reale, al mercato e alle concrete esigenze di lavoratori e datori di lavoro. In effetti, dando uno sguardo ad alcune Facoltà universitarie ciò è vero, tuttavia negli ultimi anni le cose nelle Università stanno cambiando. Sono molti i nuovi corsi di laurea che intercettano richieste della contemporaneità legate ai cambiamenti della società, della vita pubblica e dell’economia mondiale. Sostudenti.it

LA bufala
Molto interessante sapere che ci sono nuove università sarebbe ancora più interessante sapere se le opportunità occupazionali sono reali o solo sulla carta.
Un simpatico professore di scienze naturali consigliava ad un suo giovane brillante laureato di cercarsi lavoro in un bar in questi tempi di crisi!

Affitto turistico. Lavoro per giovani

Egregio direttore
noto che in Italia l'affitto turistico viene considerato come qualcosa di negativo.
Io dopo un corso di laurea, un corso di perfezionamento  e una pratica presso uno studio professionale ho trovato nell'affitto  turistico un lavoro che mi consente di vivere dignitosamente.
In Spagna l'affitto turistico ha rilanciato il turismo ha evitato che molte case occupate per poche settimane all'anno rimanessero vuote per gli altri periodi lunghi di tempo.
L'affitto turistico crea occupazione nei giovani e garantisce la creazione di servizi alternativi: pulizie, ristorazione trasporti.
È meglio che vi siano persone che si dedicano a questa attività o persone che cerchino dal pubblico i cosiddetti redditi integrativi?
Distinti saluti
Cesare Fedeli

La bufala
purtroppo ci sono molti che non hanno mai investito o gestito qualcosa che pontificano su come operare.
In altro paesi dotati di sano buon senso si cercano soluzioni e non teorie.
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venerdì 14 settembre 2018

Il nuovo volto dell'Europa. copertina di Time


Il nuovo volto dell'Europa. copertina di Time

«Il nuovo volto dell'Europa»: con questo titolo Matteo Salvini finisce sulla prestigiosa copertina di Time, così come in anni recenti è stato per Mario Monti o Silvio Berlusconi. L'interesse in America per il leader della Lega Nord è tanto, soprattutto ora che ha aderito a 'The Movement', il gruppo creato in Europa da Steve Bannon, il controverso ex stratega della Casa Bianca. Un movimento che ha l'obiettivo di assemblare un fronte compatto di leader populisti in vista delle elezioni europee della prossima primavera. E non c'è dubbio che Salvini più di altri negli Usa venga associato a Donald Trump, con quello slogan dell' Italians First più volte ripetuto nei comizi e che riecheggia il dogma dell'America First del presidente Usa. Così il magazine statunitense descrive Salvini come «lo zar dell'immigrazione che sta portando avanti la missione di disfare l'Unione europea». E ancora, «il capitano che sta scuotendo l'establishment europeo e che minaccia di rovesciare un sistema politico che è stato travolto dall'ondata populista degli ultimi tre anni». Il vicepremier conferma la sua posizione in una conversazione a tutto campo con la corrispondente da Roma di Time, datata 4 settembre: «Stiamo lavorando per recuperare lo spirito europeo che è stato tradito da coloro che guidano questa unione», afferma Salvini che, come nota la stessa autrice dell'intervista, passa improvvisamente a parlare in prima persona: «È chiaro che devo cambiare le dinamiche europee».Il gazzettino.it


LA bufala

Salvini sicuramente è un volto nuovo.
Si tratta di verificare che effetti avrà la sua politica sugli elettori in termini di consensi e sull’Europa. Questa si sposterà di una virgola dopo le elezioni del 2019?

Dl Genova . Il commissario che non c’è


Dl Genova . Il commissario che non c’è

Dopo che fonti leghiste avevano paventato un possibile rinvio, il Consiglio dei ministri, ha approvato il cosiddetto "Dl Genova", il decreto legge che introduce "disposizioni urgenti volte a velocizzare le operazioni di demolizione e ricostruzione del ponte Morandi, al sostegno dei soggetti danneggiati per il crollo, alla ripresa delle attività produttive e di impresa, nonché dirette a intraprendere ogni iniziativa necessaria al ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture". Eccone i principali contenuti:


Tra le misure principali in favore della popolazione di Genova colpita dal crollo del viadotto Morandi, si istituisce un contributo di sostegno per tutti i soggetti coinvolti dalle ordinanze di sgombero o che hanno subito danni materiali.


Alle imprese danneggiate dal crollo, si riconosce un contributo finalizzato alla mitigazione dei pregiudizi sofferti, impregiudicati i diritti risarcitori nei confronti degli eventuali responsabili.


Sono altresì introdotte misure di facilitazione fiscale per le imprese genovesi e per la piena ripresa dei traffici portuali, prevedendo l'istituzione di una zona franca urbana e di una zona logistica semplificata per il porto e il retroporto, nonché misure immediate per favorire la viabilità e i collegamenti in entrata e in uscita da Genova, implementando il trasporto pubblico locale.


Si istituisce poi la figura del Commissario straordinario per consentire di procedere alla celere ricostruzione delle infrastrutture danneggiate, nonché per attuare ogni misura idonea a superare le conseguenze degli eventi dannosi. La notizia più attesa era forse il nome che rivestirà tale incarico. Ma il governo non ha ancora deciso. "globalist.it/


LA bufala

C’è il decreto ma non si sa chi dovrà attuarlo.
E’ un sistema tutto italiano di fare le disposizioni senza consentire che si attuino perché manca la parte operativa.
D’altronde i voti ormai si prendono solo se si grida di più solo se si accontentano più persone del proprio circolo ristretto di seguaci fedelissimi.
Alla faccia della competenza e soprattutto di un necessario efficientismo.
L’informazione abituata al gossip che crea grandi ascolti registra tutto, tralasciando a volte di mettere in evidenza denunciandola l’incapacità di decidere. D’altronde a chi interessano questa dettagli che sono però la sostanza?


giovedì 13 settembre 2018

Premio Cremona . Cremona Museo Civico da 21/09/2018 a 24/02/2019


Premio Cremona . Cremona Museo Civico  da 21/09/2018 a 24/02/2019

Il Regime dell'Arte - Il Premio Cremona 1939-1941. Mostra a cura di Rodolfo Bona e Vittorio Sgarbi
Il Premio Cremona, voluto dal gerarca Roberto Farinacci, si svolse dal 1939 al 1941 e fu una manifestazione artistica di livello nazionale, ideata con l’intento di favorire l’affermazione di una pittura politicamente impegnata nella celebrazione del regime fascista.
L’esposizione, che ebbe anche un respiro internazionale grazie alle strette relazioni di Farinacci con la Germania nazista e la città di Hannover, intendeva contrapporsi alla pittura più libera proposta dal coevo Premio Bergamo, sostenuto dal Ministro dell'Educazione Nazionale Giuseppe Bottai.
La mostra, corredata anche da fotografie dell’archivio Fazioli che mostrano le trasformazioni urbanistiche di Cremona negli anni del premio, sarà suddivisa nelle sezioni corrispondenti ai temi fissati per ciascuna annata del concorso: Ascoltazione alla radio di un discorso del Duce e Stati d’animo creati dal fascismo e poi La Battaglia del Grano e La gioventù del littorio.
Si potranno così rivedere a Cremona opere attualmente sparse tra collezioni private e gallerie d’arte, di artisti tra i quali Luciano Ricchetti, Mario Biazzi, Enrico Felisari, Giuseppe Moroni, Antonio Rizzi, Bruno Amadio, Carlo Acerbi, Carlo Martini, Cesare Maggi, Giuseppe Guarneri, Giuseppe Rambelli, Iginio Sartori, Domenico Mori e molti altri.
Una sessantina le opere già rintracciate, oltre ad una sezione di approfondimento dedicata a Pietro Gaudenzi (trittico Il Grano e cartoni del Cielo del castello di Rodi) e un itinerario speciale dedicato ad Antonio Rizzi.
Introduce alla mostra il dipinto di Renato Guttuso Crocifissione, del 1941, esposto al contemporaneo premio Bergamo, organizzato negli stessi anni del Cremona da Pietro Bottai in completa antitesi al concorso farinacciano.
Nella mostra si renderanno evidenti le ragioni della politica artistica di Farinacci e gli esiti figurativi della rassegna, esponendo una selezione delle opere presentate durante le tre edizioni della stessa, con una scelta dei dipinti utile a comprendere la trasformazione del linguaggio figurativo nella dialettica tra tradizione naturalistica, eredità delle avanguardie e metamorfosi del Novecento. Si cercherà in questo modo di dar conto delle principali linee di tendenza artistica che confluirono nella manifestazione cremonese.



LA bufala
l'arte del regime è stata sdoganata. Un evento storico

Raccolta differenziata


Egregio direttore 
mentre i comuni realizzano regolamenti atti alle loro esigenze per la raccolta dei rifiuti possibilmente uno diverso dall'altro e quindi impongono spesso all'utente una difficile scelta di dove mettere i rifiuti , cosa fanno i produttori di imballaggi?
spesso non c'è alcuna indicazione su dove porre il rifiuto :cartone o plastica 
Se gli imballaggi vengono dall'estero le istruzioni sono scritte in inglese per i loro paesi. 
Forse è un sistema per consentire ai comuni di incassare delle multe dai residenti; 
chi realizza gli imballaggi naturalmente ne è esente. 
Distinti saluti 
Cesare Fedeli


La bufala
come si fa a fare la raccolta differenziata se i produttori di rifiuti non hanno una normativa omogenea nazionale che li costringa a contenitori riciclabili?

fiscale burocratico e farfuglione?

Egregio direttore 
tutti parlano di crescita economica ma nessuno si rende conto che abbiamo un sistema fiscale burocratico e farfuglione incapace di scoprire gli evasori veri frutto di una legislazione farraginosa e oggetto di cambiamenti continui che ingenerano insicurezza in chi deve investire.

Le partite IVA  appena possono chiudono e i titolari se ne vanno in pensione magari facendo del nero pensare di incrementare la crescita è assolutamente assurdo . 
 In ogni caso non si incrementa la crescita facendo crescere il reddito delle multinazionali consentendo loro una concorrenza spietata senza tassarle Ci vorrebbe qualche santo che dia dei soldi gratis a questo stato incapace e spendaccione. La parola d'ordine sembra sia:"non si può".
Distinti saluti 
Cesare Fedeli

LA bufala
sembra che la piccola imprenditoria sia il male da combattere e che le multinazionali portino la ricchezza.
Ma queste portano la ricchezza a loro medesime e mandano in rovina chi non può competere con le leggi attuali con loro

Cremona Venezia TRENO?


Cremona Venezia TRENO?

Egregio direttore
leggo nell'orario ferroviario che per andare da Cremona a Venezia prendendo un regionale ossia tariffa popolare si parte alle 11:24 e si arriva alle 14:48 ossia circa 3 ore e mezza per fare 220 km di ferrovia naturalmente con due cambi per semplificarti il viaggio.
Vorrei sapere si tratta di un servizio pubblico o di un servizio privato che ti spinge ad andare con le frecce rosse per avere un viaggio più comodo e per arrivare magari 10 minuti prima.
E’ un modo per incrementare il turismo?
Distinti saluti
CESARE FEDELI

LA bufala
ma di questi problemi di collegamento ferroviario i comuni si interessano o pensano alla festa del paese?

martedì 11 settembre 2018

Sui btp Il rischio c’è?


Sui btp Il rischio c’è?

I Btp sono finiti sotto pressione. quali consigli per chi li vuole comprare e quali per chi già li detiene?
È inopportuno provare a dare consigli sui Btp, perché la scelta dipende, da un lato, dal profilo di ciascun investitore in termini di tolleranza al rischio, obiettivi finanziari e orizzonte temporale, e, dall’altro, dalle aspettative che ciascun investitore può avere sull’evoluzione della situazione politica italiana e sulle scelte di politica economica che l’esecutivo compirà nella legge di bilancio. La pressione sui Btp degli ultimi mesi si può tendenzialmente mettere in relazione con le dichiarazioni dei membri del governo e i programmi delle due forze politiche che lo sostengono. Questi elementi hanno negli ultimi mesi alimentato una conflittualità crescente con l’Europa e la percezione di un rischio di una minore disciplina fiscale rispetto ai precedenti esecutivi. Non è detto che questi rischi si tramutino in realtà.
Ritiene dunque poco fondati i timori che prospettano un’evoluzione drammatica della situazione attuale?
Sappiamo che, nel contesto normativo vigente in Italia e nell’Unione Europea, l’Italia è destinata a rimanere nell’euro e nell’Unione, quindi ipotizzare scenari di rottura significa immaginare che l’Italia decida di muoversi al di fuori del sistema di regole che essa stessa ha contribuito a scrivere. In un contesto di crescita globale sincronizzata di cui continua a fare parte anche l’Italia, sebbene con un passo più lento di molti altri Paesi, quello che si può dire è che le tensioni sui Btp riflettono timori specifici all’Italia, non preoccupazioni generiche e più ampie che coinvolgono anche il nostro Paese di riflesso. In quest’ottica, i rendimenti sul nostro debito pubblico sono, coerentemente, superiori a quelli di altri Paesi dell’area euro. repubblica.it/

La bufala
In una situazione in continua evoluzione e in un momento storico dove mancano veri leader che diano sicurezza il rischio c’è.

chi comprerà i Buoni del Tesoro italiano?


chi comprerà i Buoni del Tesoro italiano?

Per finanziare la spesa bisognerà vendere Titoli di Stato sul mercato. Ma chi comprerà i Buoni del Tesoro italiano? E quando costerà a Paese farsi prestare denaro sui mercati internazionali? Il fattoquotidiano.it lo ha chiesto ai protagonisti dell’industria, della finanza e della politica italiana presenti al The European House – Ambrosetti di Cernobbio: da Monti a Cottarelli, da Gros-Pietro a Davide Serra. E le rispostesono state talvolta sorprendenti. L'articolo Titoli di Stato, chi li compra? Dal Forum Ambrosetti le risposte di economisti e finanzieri italiani: da Monti a Cottarelli, da Profumo a Davide Serra proviene da Il Fatto Quotidiano.

Chi ha paura dei BTP? Non molti, si direbbe dai dati resi noti dalla Banca d’Italia sull’asta di oggi della terza tranche dei titoli a 10 anni con scadenza dicembre 2028. A patto che offrano rendimenti rotondi e vengano portati a casa a un prezzo scontato, ben sotto la parità. Il Tesoro offriva fino a 2,25 mld e li ha collocati tutti a fronte di una richiesta di oltre 3 mld. Solo che la cedola offerta del 2,8% in asta è salita fino al 3,25%, mentre il prezzo di aggiudicazione è stato un magro 96,35 rispetto al nominale pari a 100. A fine luglio lo stesso BTP era stato collocato con una cedola del 2,87%, a un prezzo di 99,54, anche in quel caso con richieste ben sopra l’offerta. Tra le due aste c’è stata la tragedia di Genova e l’aumento della tensione tra Roma e Bruxelles su diversi fronti: dai migranti, al bilancio europeo, al possibile sfondamento del limite del 3% del deficit pubblico. Tutte ottime scuse per chiedere e pretendere dal Tesoro italiano prezzi più bassi e rendimenti più alti per l’acquisto di BTP.
Dal punto di vista dell’investitore nel debito italiano si può vedere la situazione da due punti di vista. Il bicchiere mezzo vuoto, vale a dire la possibilità che la situazione peggiori ancora, come raccontano quelli che parlano di tempesta perfetta in arrivo con l’autunno, e quindi con la possibilità di spuntare rendimenti ancora più alti e prezzi ancora più bassi direttamente sul mercato nelle prossime settimane, senza nemmeno bisogno di comprare i BTP in asta. Ma evidentemente c’è anche chi vede il bicchiere mezzo pieno, visto che i compratori all’asta del decennale non sono mancati. Magari la tempesta perfetta non arriva, magari c’è già stata a mezza estate, e i prezzi spuntati all’asta del 30 agosto possono costituire la base per portare a casa un bel capital gain tra qualche settimana o qualche mese. Se lo spread infatti dovesse rientrare, i rendimenti dei BTP comprati in asta scenderebbero sensibilmente spingendo così al rialzo i prezzi, magari ben sopra la parità. financialounge.com

LA bufala
E’ meglio comprare btp ed avere un piccolo tasso di interesse ( rischiando di perderci solo se si rivendono prima della scadenza)  o tenerli depositati in Banca ad interessi 0

Renzi. Congresso PD in cerca di data certa


Renzi. Congresso PD in cerca di data certa

Il congresso nazionale del PD si terrà quando il segretario Martina avvierà la procedura statutaria e comunque nessuno intende chiederne il rinvio. 
Renzi ha già detto che non si ricandiderà alle primarie (non può rinnegare se stesso per la terza volta, sarebbe ridicolo oltre che politicamente inaccettabile) e in ogni uscita pubblica continua a ripetere che non farà, a chi vincerà il congresso, ciò che è stato fatto a lui. Salvo poi scatenare un fuoco di fila da parte del suo esercito di parlamentari contro Nicola Zingaretti, colpevole - a precisa domanda - di aver risposto, nel corso di un'intervista, che il suo punto di riferimento politico non è Macron ma un tipo di partito più popolare e meno elitario. Apriti cielo. In poche ore è partita una raffica contro il governatore del Lazio, manco fosse il traditore della patria.
A Renzi, in questo momento, manca tutto. Manca il candidato, che a questo punto potrebbe essere chiunque. Manca l'approdo politico, se non un vago riferimento ad una vocazione maggioritaria mai così impraticabile. Manca una linea. In questo senso, le continue "minacce" sulla falsa riga del "torneremo presto", "senza di noi il Pd muore" o "non vi liberete tanto presto di me", suonano come un messaggio sempre più vuoto e inconsistente. Linkiesta.it

La bufala
Come strategia non sembra molto chiara e soprattutto molto vincente, ma in politica non si sa mai.


Def 2019


Def 2019

La giostra sul Def, il piano triennale sui conti pubblici, è cominciata a girare furiosamente grazie alle indiscrezioni con cui vengono sapientemente imboccati gli attivisti di partito annidati nelle redazioni dei media.
L’attenzione dei mercati e delle imprese si concentra ovviamente sui numeri per il 2019, visto che solo pochi visionari scommettono su un governo che duri molto a lungo dopo le elezioni europee. Le proposte sul tappeto costano 145 miliardi di euro (escluso lo sbandierato taglio delle accise sulla benzina) da finanziare con un gigantesco assegno scoperto, cioè facendo esplodere fragorosamente il debito pubblico italiano. 
Però il “Libro dei Incubi” ovvero il “Contratto di governo” asserisce che l’implementazione delle misure sarebbe stato graduale. 
Abbiamo incluso valori certi e coerenti con il Def aggiornato a ottobre 2017 e stimato gli impegni che le dichiarazioni dei ministri prefigurano. Per essere onesti, tali dichiarazioni non sono un paradigma di coerenza, ad esempio il Ministro dell’Economia Tria all’Ecofin ha reiterato l’impegno che il deficit si attesterà sull’1,6% del Pil.
Inoltre su alcuni capitoli come le minori accise sulla benzina e la flat tax per le partite IVA i numeri non sono stati ventilati nemmeno a titolo di ballon d’essai.
 Poi vanno aggiunte alcune spesucce (si fa per dire) per l’Alitalia, i centri per l’impiego (dediti alla trasformazione degli inoccupabili in maestranze stakanoviste), le infrastrutture nuove (altro potenziale pozzo di San Patrizio, protettore dei keynesiani savonaroli), nonché la manuntenzione delle vecchie per evitare altri crolli di ponti e scuole. 
In definitiva, volendo mantenersi nell’alveo delle known unknowns, come le ebbe a definire Rumsfeld dal vertice del Pentagono, le spese senza copertura implicherebbero un deficit intorno al 3,3% anche ipotizzando qualche effetto di stimolo al Pil dell’incremento di spesa. nextquotidiano.it/


LA bufala
Il bello è che non c’è nessuno che sia d’accordo su numeri che dovrebbero essere oggettivamente inattaccabili

Maurizio Martina. Festa Nazionale dell'Unità

Maurizio Martina, segretario reggente del Pd, ha concluso la Festa Nazionale dell'Unità con un discorso appassionato, con il quale ha cercato soprattutto di dare la carica al suo partito, per superare definitivamente quella fase di appannamento, sbandamento e sfiducia che è seguita al voto del 4 marzo. Lo ha fatto con un intervento semplice, diretto, senza fuochi d'artificio, in cui sono state richiamate più volte le parole unità, umiltà, umanità, coraggio, impegno, passione, forza. Di queste qualità il Pd avrà bisogno per riempire Piazza del Popolo a Roma domenica 30 settembre nella prova di opposizione al governo giallo-verde indetta proprio durante la festa. ravennanotizie.it

LA bufala
un programma chiaro e incisivo per una strategia vincente.

Enzo Moavero Milanesi incontra il maresciallo Haftar


Enzo Moavero Milanesi incontra il maresciallo Haftar

Il ministro degli Esteri italiano,  il ministro degli Esteri italiano, Enzo Moavero Milanesi, è stato a Bengasi, in Libia, per incontrare il maresciallo Haftar. Lo ha reso noto un tweet della Farnesina precisando che l'incontro è focalizzato al "dialogo politico inclusivo promosso" dall'inviato speciale Onu per la Libia, Salamè, "con tutti gli interlocutori per una Libia unita e stabile". Finora l'Italia ha sostenuto soprattutto gli sforzi del presidente del Consiglio nazionale, al Serraj, concorrente interno alla leadership libica del generale Haftar, ma le recenti tensioni sul terreno hanno indotto tutte le diplomazie ad allargare lo spettro degli interlocutori in Libia.
Il ministero degli Esteri, dopo il "lungo e cordiale colloquio con il maresciallo Khalifa Haftar" che "ha rilanciato lo stretto rapporto con l'Italia, in un clima di consolidata fiducia", ha fatto sapere che "fra i due vi è stata ampia convergenza per un'intensa cooperazione e sul comune impegno per una Libia unita e stabile".
Lo si legge in un comunicato della Farnesina: Haftar "ha espresso il suo apprezzamento per l'impegno di politica estera dell'Italia, ritenuto imprescindibile per la Libia.. Repubblica.it

la bufala

alla Farnesina forse hanno capito che in diplomazia non bisogna sostenere a piede saldo il candidato perdente, ma bisogna anche cercare di contattare i candidati dati vincenti.



Giovanni Tria persuade investitori cinesi ad acquistare BTP.

Egr. Direttore
Sembra che il ministro dell'economia Giovanni Tria abbia tentato di persuadere gli investitori cinesi ad acquistare BTP. Notizia peraltro smentita.
Non capisco perché i ministri delle Finanze sembra si affannino ( almeno c'è il sospetto) a vendere il debito pubblico agli stranieri.
Soprattutto non capisco, però come mai non facciano un appello agli italiani a comprare il debito pubblico italiano?
Il Giappone non gli ha insegnato niente?
Dovrebbero fare un viaggio di studio a Tokio.
Distinti saluti
Cesare Fedeli


La bufala
forse pensano che sia meglio affidarsi alle banche per comperare i prodotti finanziari proposti da esperti funzionari? 

Solidale. Egoista

Egregio direttore 
mi sembra che possa definirsi solidale chi realizza per sè o per la propria associazione congrui compensi assistendo immigrati poveri e derelitti. 
Mi sembra che possa definirsi egoista chi spolpato fino al midollo dalle imposte non ha le risorse per dare un futuro di lavoro ai suoi figli in carenza di richiesta di occupazione. 
L'egoista inoltre viene tartassato dalla Pubblica Amministrazione per ogni iniziativa che voglia intraprendere e non ritiene di dare altre risorse per nessuna altra iniziativa.
distinti saluti 
Cesare Fedeli

LA bufala
la logica corrente porta ad esaminare le cose in maniera analitica

In regione Lombardia si fa veramente prevenzione

EGR direttore,
In regione Lombardia si fa veramente prevenzione.Ad esempio per controllare il PSA hai due possibilità.

andare dal medico del servizio nazionale che sicuramente dopo una modesta attesa di qualche mese vi inviterà ad un esame ulteriore per potervi rivedere.

Giorni tranquilli di attesa. Costo due visite col tiket più l'esame.

Andare con i servizi sanitari infra moenia
A questo punto scatta la vera prevenzione.
Se l'ultima visita è stata effettuata più di sei mesi prima la tariffa del controllo é superiore del 50%
Così pervenire è più conveniente.
Distinti. Saluti
Cesare Fedeli


La bufala
con queste modalità si riesce ad ottenre che 5.500.000 italiani abbandonino le cure troppo costose.
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laurea più altri esami di altra laurea per insegnare

EGR. Direttore,
Vorrei segnalare una norma veramente utile. Quella che prevede la necessità di integrare la propria laurea con altri esami per poter essere ammesso all'abilitazione all'insegnamento.
Così in giovane magari abilitato all'esercizio della professione deve ricominciare a studiare in una facoltà che non è la sua. Chi ci guadagna la professionalità l'università che può assumere un professore in più la autonomia finanziaria dell'eterno studente.
Complimenti al legislatore che ne pensa di ogni per sostenere l'occupazione giovanile.
Distinti saluti 
Cesare Fedeli


La bufala
uno si aspettava semmai degli esami attitudinali per verificare l'idoneità all'insegnamento, ma al Miur ci sono dei soloni!


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Regime forfettario: flat tax per redditi fino a 80 mila euro

Allo studio del Governo un piano fiscale per allargare la platea dei professionisti beneficiari del regime forfettario con tassazione fissa al 15%. 

Negli scorsi giorni, infatti, il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ha dichiarato: “È necessaria una flat tax indiretta per le partite Iva, da inserire nella prossima legge di stabilità”. Da quanto anticipato alla stampa, la nuova soglia proposta è quella di 80 mila euro annui, cifra in linea con la proposta leghista di tassare al 15% i redditi familiari fino a 80mila euro. 

Ampliando la platea delle partite Iva in regime forfettario, un maggior numero di professionisti potrà beneficiare dei vantaggi del regime agevolato che assicura una tassazione sostitutiva al 15% ed elimina gli adempimentirelativi a spesometro e fattura elettronica obbligatoria tra privati.

L’allargamento del regime forfettario è un ulteriore step verso la semplificazione degli adempimenti burocratici per i professionisti, iniziata con il DL Dignità. 


Il decreto, infatti, abolisce per i professionisti lo split payment (il meccanismo di scissione del pagamento dell’Iva per le prestazioni di servizi rese alle PA) e semplifica il 'redditometro' e  lo 'spesometro'.

La bufala
forse si è capito che non si può oberare di tasse chi ha un fatturato che gli consente, dedotte le spese, guadagni limitati

Poesia Il filtro della memoria

Poesia Il filtro della memoria

Perché vuoi forzare il filtro della memoria,
perché vuoi costringerti a ricordare
passate lacrime e mai sopiti dolori.
Ritrova il tuo infantile sorriso
Sorridi al mattino alla persona amata
Sorridi a colazione a chi ami
Sorridi al pomeriggio a chi incontri
Sorridi alla sera a chi guarda con te la tv
La tua serenità ti salverà dall’angoscia di vivere.

Poesia Primo incontro

Poesia Primo incontro

Capelli rossi leggermente arricciati alla selvaggia,
pelliccia verde terribilmente kitsch,
occhi verdi con un sorriso leggero di sfida,
lentiggini appena accennate,
voce dolce e amichevole,
come fai a non volerla rivedere?


Poesia Vento di terra

Poesia Vento di terra

All'orizzonte il verde del mare
si confonde con l'azzurro del cielo
riflessi d'argento confondono l'occhio del navigante
intento a fissare l'albero del surf.
Il vento di terra fa vibrare la vela
che emerge tremando dall'acqua
accarezzata dalle timide onde del mattino.
Studio il triangolo che mi riporterà
con tre precise virate alla spiaggia.
Affronto l’insidioso vento di terra
che porta il velista lontano dalle spiagge amiche.
Non ho paura anche se è la prima volta.
Mi sento sicuro per i consigli del maestro.
Lui mi seguirà con la canoa
pronto di portarmi sulla rotta giusta,
come un padre vigilerà sulle mie manovre.


Poesia L’alba





Poesia L’alba

Aspetto trepidante l’alba per dipanare
le mie angosce notturne.
Volo sospeso in un cielo azzurro
Posso precipitare ma non ho nessuno
vicino che mi conforti
Ove si dipana il confine
tra realtà e sogno: io sono lì.
Aspetto risposte ma insicuro della realtà
sono certo delle mie fantasie?
Sospeso fra le mie fantasie
che vogliono rendere la realtà
più felice e il mondo più amichevole.


Idee chiare sulla Libia di Alberto Negri

Idee chiare sulla Libia di Alberto Negri
Tripoli addio? Sarà anche colpa delle ambizioni francesi sulla Cirenaica, dell’incapacità dell’Ue di marciare unita nel Mediterraneo, del sostanziale disinteresse americano, ma l’instabilità e gli errori che commettiamo in Libia sono anche italiani e derivano da due realtà che facciamo fatica a riconoscere sette anni dopo la caduta di Gheddafi.
1) L’Italia qui ha subìto la sua più grave sconfitta dalla seconda guerra mondiale e poi ha contribuito ad abbattere il suo maggiore alleato nel Mediterraneo partecipando ai raid della Nato.
Sulla sponda Sud siamo quindi poco credibili: abbiamo abbandonato al suo destino il «nostro» raìs, che sei mesi prima, il 30 agosto 2010, ricevevamo a Roma in pompa magna ingolositi da affari per miliardi.
2) La Libia non è più da un pezzo un solo Paese ma almeno due e la Cirenaica del generale Khalifa Haftar va per conto suo sostenuta da Egitto, Francia, Russia, Emirati, avversari dei Fratelli Musulmani che a Tripoli puntellano il governo di Fayez al Sarraj.
Nonostante quello di Tripoli sia il governo libico internazionalmente riconosciuto, nella realtà non lo appoggia quasi nessuno, se non l’Italia perché costretta a venire a patti sui flussi dei migranti.
Il ritornello dei governi italiani, anche di quello attuale, è che sulla Libia siamo più informati di tutti e siamo pure il «Paese guida»: di che cosa non si sa. È vero che con l’Eni siamo il maggiore produttore di petrolio ma questo accade perché siamo stati obbligati a venire ad accordi con le milizie armate, non con Sarraj. Gli Stati Uniti hanno così illuso i governi Renzi, Gentiloni e ora pure quello di Conte con finte investiture di un nostro ruolo libico assai contestato.
A Tripoli ci sono stati da poco due ministri italiani, Salvini e Moavero, ma non sembra che si siano accorti di nulla. Il ministro degli Interni ha proclamato: «Trattiamo solo con i governi riconosciuti». Ecco vada un po’ a chiedere adesso una mano a Orbán per rimettere piede in Libia.
Andiamo male come Paese perché da un pezzo la nostra classe dirigente non solo è arrogante e ignorante (nel senso che ignora le situazioni) ma pure sorda perché non ascolta, non legge, non si informa.
L’unico punto su cui l’Italia ha ragione è stato quello di opporsi alla convocazione di elezioni il 10 dicembre perché in Tripolitania non ci sono le condizioni: ma questa dichiarazione è venuta soprattutto dal nostro ambasciatore Giuseppe Perrone e gli è costata l’ostilità degli attori principali, interni ed esterni, che agiscono in Cirenaica.
È vero le condizioni per elezioni credibili non ci sono in Tripolitania, ma intanto Bengasi e Tobruk a dicembre andranno per conto loro con l’appoggio di Parigi, Mosca e soprattutto del Cairo, interessato con il generale-presidente Al Sisi a farsi la sua «fascia di sicurezza» al confine.
Da questo punto di vista anche il viaggio di Di Maio in Egitto, dove è stato sepolto Regeni una seconda volta, è servito a poco. Il raìs egiziano si è trovato gli alleati giusti: i francesi che hanno i loro interessi petroliferi in Cirenaica, i russi che puntano a nuova basi nel Mediterraneo, gli stessi Stati Uniti che vedono come fumo negli occhi i Fratelli Musulmani (che un tempo appoggiavano) ostili all’Arabia Saudita, insieme a Israele maggiore alleato di Washington nella regione.
In queste condizioni geopolitiche sfavorevoli, l’Italia fa accordi con un governo di Tripoli ridotto a un ectoplasma: in un anno ci sono stati una decina di tentativi di buttarlo a mare (da dove era venuto con le nostre navi).
Eppure a questo governo da operetta consegniamo, con un voto in Parlamento a stragrande maggioranza, 12 motovedette italiane in linea con quanto fatto dal precedente governo Gentiloni, il primo a stringere accordi con la controversa Guardia costiera libica, accusata di essere legata ad attività criminali, tra cui il traffico di esseri umani, ormai un’industria concentrata in aree a ovest di Tripoli, tra Sabratha e le cittadine circostanti, o immediatamente a est, tra Misurata e Gasr Garabulli.
Come tentare di riprendere in mano la situazione libica? Trasformando gli attori militari in politici o almeno veicolando le loro istanze nelle trattative. Uno studio dell’Ispi di Milano sostiene che bisogna ripensare al ruolo delle milizie nei negoziati: è giunto il momento di chiedersi se non sia l’intero processo politico a dover essere rivisto, coinvolgendo in particolare quegli attori che sono spesso stati esclusi o almeno formalmente relegati ai margini. Ben sapendo che questo, come dimostra il precedente della Somalia, comporta interrogativi e pericoli che devono essere attentamente valutati dai responsabili politici di una diplomazia della quale non si vede traccia.
Altrimenti il rischio nelle riunioni internazionali è quello di confrontarsi con esponenti che hanno un controllo inesistente del territorio: per questo gran parte degli accordi rimane carta straccia e la Libia continua a presentarsi alla comunità internazionale e soprattutto all’Italia come un ingovernabile «scatolone di sabbia», una sorta di maledizione secolare. www.sinistrainrete.info

LA bufala
E’ quello che penso anch’io intuitivamente.
Strano che non ci arrivi chi deve prendere delle decisioni

Michelle Bachelet Ispettori in Italia

«Abbiamo intenzione di inviare personale in Italia per valutare il riferito forte incremento di atti di violenza e di razzismo contro migranti, persone di discendenza africana e Rom».
«Il Governo italiano ha negato l’ingresso di navi di soccorso delle Ong. Questo tipo di atteggiamento politico e di altri sviluppi recenti hanno conseguenze devastanti per molte persone già vulnerabili», ha affermato il neo Alto commissario per i Diritti Umani Michelle Bachelet a Ginevra, annunciando l’invio di personale Onu in Italia. «Anche se il numero dei migranti che attraversano il Mediterraneo è diminuito, il tasso di mortalità per coloro che compiono la traversata è risultato nei primi sei mesi dell’anno ancora più elevato rispetto al passato».
«È nell’interesse di ogni Stato adottare politiche migratorie fondate sulla realtà, non sul panico, che offrano opportunità di movimento sicuro e regolare invece di costringere le persone a correre rischi letali», ha detto l’Alto commissario Onu, presentando le priorità del suo Ufficio e le principali preoccupazioni per il rispetto dei diritti fondamentali nel mondo e parlando in particolare sui flussi migratori e sulla situazione in Italia.

La bufala
Ma legge i giornali europei e del nord Africa o se li fa leggere?



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Claudia Fusani




Claudia Fusani

Claudia Fusani giornalista della Repubblica dell’Unità e di tiscali.it
Ognuno è folgorato sulla via che merita. Chi da Dark Side Of The Moon, chi dai tempi dilatati di C’era una volta in America. E chi dal fascino di Dario Nardella. E’ accaduto, o così parrebbe, alla fiorentina Claudia Fusani. Per chi non lo sapesse, e la lista è lunga perché non parliamo di Dacia Maraini ma di una che da anni scrive per un quotidiano che non compra nessuno (ma che paghiamo noi), Claudia Fusani è quella signora bionda che sta sempre su La7 a difendere Renzi in tivù.http://www.andreascanzi.it/?tag=claudia-fusani

LA bufala
Secondo alcuni non è quello che si dice un giornalista obiettivo.
Sarà Vero?
Ascoltatela nelle numerosissime comparsate televisive e giudicate

lunedì 10 settembre 2018

Tria Cina acquista BTP?

Spread BTP-Bund solido attorno ai 280 punti base, a fronte di tassi sui BTP decennali che sono inchiodati al di sopra della soglia del 3,10%, in realtà più vicini all'altra soglia del 3,20%. Il ministro dell'economia Giovanni Tria gela i rumor circolati negli ultimi giorni, secondo cui tra gli obiettivi primari del suo viaggio in Cina, ci sarebbe stato il tentativo di persuadere gli investitori cinesi ad acquistare BTP. Nulla di tutto questo, e a dirlo è lo stesso ministro in un'intervista rilasciata al quotidiano cinese Guangming i cui contenuti, confermati dallo staff del dicastero, sono stati rilanciati dal sito italiano di Radio China international.borse.it

La bufala

non capisco perché i ministri delle Finanze sembra si affannino ( almeno c'è il sospetto) a vendere il debito pubblico agli stranieri.
Soprattutto non capisco,però come mai non facciano un appello agli italiani a caoprare il debito pubblico italiano?
Il Giappone non gli ha insegnato niente?
Dovrebbero fare un viaggio di studio a Tokio.

Bond oscillazioni

Egr. Direttore

secondo lei un cittadino capisce perché i Bond matusalem oscillano a volte di vari punti in un giorno?
Forse si capirebbe di più se i contratti superiori al milione di Euro fatti dallo stesso soggetto venissero resi noti.
Forse questo contrasta con la legge sulla privacy?
Distinti saluti
Cesare Fedeli


La bufala
trovo talmente strano che informazioni che farebbero capire effettivamente ai consumatori come si muove il mercato dei titoli di stato vengano trascurate non solo dalle fonti ufficiali , ma anche dalla stampa specializzata. C'è da chiedersi in cosa sia specializzata questa stampa: in gossip?

Matteo Salvini The Movement

Matteo Salvini The Movement,
Matteo Salvini ha incontrato  Steve Bannon, ex consigliere e stratega di propaganda di Donald Trump. Il leader della Lega ha rafforzato il fronte populista con la propria adesione a The Movement, fondazione che punta alla vittoria delle elezioni europee di maggio 2019.
La partecipazione del vicepremier italiano, scrive il New York Times, ''equivale alla prima grande conquista di Mr. Bannon, dando legittimità al suo progetto e rendendo più probabile la partecipazione di altri politici euroscettici e populisti''.
Bannon avrebbe detto che Il Movimento offrirà non solo l'opportunità ai politici di conoscersi e formare nuove alleanze, ma anche ''le basi fondamentali per poter vincere'' alle prossime elezioni. Tali basi comprenderebbero principalmente un supporto tecnico per la propaganda, composto da sondaggi, analisi dei dati, strategie di comunicazione e campagne mediatiche per raggiungere gli elettori. Nonostante la difficoltà di costruire una proposta su scala continentale, e quindi unire partiti ed elettori talvolta diversi fra di loro, Bannon ritiene che l'Europa sia matura per un cambiamento radicale, un ''tectonic shift'', come lui lo definisce.blastingnews

La bufala
Mentre l’Europa cerca motivi di divisione con i suoi tradizionali stati membri qualcun altro cerca di aggregare gli euroscettici.
Evidentemente in Europa mancano dei veri leader.

Flat tax Via accisa sulla benzina relativa alla guerra in Etiopia. Rivoluzione



Flat tax Via accisa sulla benzina relativa alla guerra in Etiopia

Il sottosegretario all’Economia Massimo Bitonci ha parlato della cancellazione dei balzelli più vecchi che gravano sul costo del carburante. “Presenteremo una proposta. Ci sarà una misura sulle aliquote Irpef per il 2019. Poi per il 2020-2021, Salvini ci ha chiesto di preparare una flat tax”, ha spiegato il sottosegretario al quotidiano romano.
Ma cosa prevede la misura? “Ci sarà come detto un primo sfoltimento delle accise sulla benzina, cancelleremo quelle più datate nel tempo. Ma per sapere di quanto saranno tagliate è ancora presto: “Stiamo ancora facendo i conteggi. Sarà un primo segnale”. Un primo passo quindi, rispetto a quanto scritto nel contratto di governo, dove si parla di cancellare tutte quelle voci “anacronistiche” che risalgono addirittura alla guerra di Etiopia e che valgono, secondo i calcoli dei consumatori, fino a 20 centesimi al litro. “È un tema – spiega Bitonci – che sta molto a cuore a Matteo Salvini”.
Ma non è tutto. Nella proposta “ci sarà un’altra misura molto importante per le imprese, una riduzione dell’Ires dal 24% al 15% per gli utili che vengono reinvestiti per l’acquisto di attrezzature e beni per lo sviluppo dell’attività. Una specie di nuova legge Tremonti. Proporremo di estendere questa misura anche alle assunzioni”.
Allo studio, annuncia ancora Bitonci, ci sono inoltre “due ipotesi, una ulteriore riduzione delle aliquote Irpef oppure una flat tax progressiva. Non lo abbiamo ancora stabilito”. Da cosa dipenderà? “Il Tesoro sta facendo delle simulazioni sul gettito”. E al giornalista che gli chiede se, come detto, il punto di arrivo dell’Irpef potrebbero essere tre aliquote (21%, 38% e 43%), Bitonci risponde: “Stiamo ancora valutando. Sul tavolo ci sarà comunque la proposta di una flat tax con più aliquote. Il punto di partenza resta il taglio del primo scaglione”.

LA bufala
Se riescono ad eliminare le accise relative alla guerra in Etiopia significa che sono dei rivoluzionari

Gruppo di Visegrád. Immigrazione


Gruppo di Visegrád. Immigrazione


Il Gruppo di Visegrád è stato costituito nel 1991 da Polonia, Ungheria , Repubblica Ceca e Slovacchia. La costituzione del Gruppo ha avuto come scopo primario quello di superare le reciproche diffidenze e instaurare una stretta cooperazione politico-economica, volta a facilitare la transizione dei paesi verso il libero mercato e la democrazia e ad ccelerarne il processo di integrazione europea.
Nei primi anni Novanta il Gruppo ha avuto un ruolo di rilievo nello sviluppo dei negoziati con l’Eu e la Nato. In seguito, tuttavia, la cooperazione ha subito un rallentamento, anche a seguito dell’ammissione nell’Eu di tutti e quattro i paesi, nel 2004. Recentemente la Polonia ha tuttavia ripreso a promuovere la cooperazione nell’ambito del Gruppo, proponendo una sorta di ‘cooperazione rafforzata’ nell’ambito della comune appartenenza all’Eu.
Allo stato attuale i membri di Visegrád possono disporre di 58 voti al Consiglio dell’Unione Europea (quanti sono i voti di Francia e Germania insieme) e nel 2011 la presidenza semestrale del Consiglio è stata prima ungherese e poi polacca.
Le priorità, come indicate anche nella Dichiarazione di Bratislava del febbraio 2011 in occasione del ventesimo anniversario del Gruppo, sono la competitività economica, l’attrazione di investimenti, la sicurezza energetica, la politica di vicinato con i paesi dell’Europa dell’Est e dei Balcani, i rapporti euro-atlantici e il rapporto con la Nato.
Salvini ha fatto bene a cercare la sponda con i paesi di Visegrad per poter difendere la nuova politica italiana sul piano dell’immigrazione perché, pur avendo essi, in proposito, la stessa posizione della Francia, essi sono anche intenzionati ad aprire il fuoco della polemica e della resistenza contro la prassi franco-tedesca che si propone, nei fatti, di sottovalutare ufficialmente il problema, salvo poi cercare di scaricarlo sulle loro spalle.
Infatti, se i paesi di Visegrad non si fossero opposti alla rotta immigratoria balcanica che, nel settembre del 2015, li voleva far attraversare dai migranti per arrivare alla Germania (e quelli che arrivarono furono un milione e 400 mila in soli quattro mesi, tra l’altro in un crescendo esponenziale) quando la Germania avesse chiuso le sue frontiere (e non poteva che avvenire) essi sarebbero stati costretti a tenersi gli immigrati che erano entrati nei loro paesi senza poi poter approdare in Germania solo perché si erano trovati davanti alle strade tedesche transennate. startmag.it

La bufala

La Francia e la Germania sono dei paesi accoglienti e solidali?