giovedì 31 gennaio 2019

Comune di Crotta Conferenza di Servizi per approvare impianto di Compostaggio

All' atte n zione di
- Dott.. S.Mannino Direttore generale di Ats Valpadana
- Dott.. L. Cammelli Direttore Sanitario di Ats Valpadana
- UPT - Ufficio Pubblica Tutela
- Servizio di Igiene e Prevenzione Ambienti di Vita
- Direzione dl Dipartimento di Prevenzione Medica
- U.O.D. Prevenzione Oncologica e Medicina di Comunità
- Servizio epidemiologico registro tumori
- Dott. G.Rossi Direttore Generale ASST di Cremona
- Dott. R. Canino Direttore Sanitario ASST di Cremona
- Dott.ssa P. Mosa Direttore Sociosanitario ASST di Cremona
- Dott. G.P. Oneda Dirigente Arpa Dipartimento di Bergamo e Cremona
- Dott.ssa Paola Picciafuochi Prefetto di Cremona
- Dott. Viola Presidente della Provincia di Cremona
- Consiglieri del Consiglio della Provincia di Cremona
- Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Antonio Napolioni
Buon giorno,
chiediamo qualche minuto della Vostra attenzione.
Siamo donne, siamo cittadine; non importa cosa riporta il nostro documento di identità, se
residenti a Crotta, a Spinadesco, ad Acquanegra, a Cremona oppure a Sesto Cremonese a
Grumello o a Pizzighettone.
Siamo donne accomunate da una preoccupazione che riguarda la nostra salute, la salute dei
nostri cari e la salute di tutti le persone.
Sì, perchè quello che sta succedendo sul territorio di Crotta non è solo una questione che
riguarda il Comune di Crotta, è una questione che riguarda tutti i cittadini di un territorio
ampio messo a dura prova da un alto livello di inquinamento.
Il 18 Febbraio ci crea ansia, preoccupazione; il 18 Febbraio ci sarà l'ultima Conferenza di
Servizi in cui verrà deciso se un nuovo impianto di Compostaggio potrà insediarsi sul piccolo
territorio di Crotta.
I nostri timori e le nostre paure si sono ancor più intensificate dopo aver letto il il verbale
dell'ultima Conferenza di Servizi tenutasi il 21 Gennaio 2019 (alleghiamo il verbale alla
presente).
Le dichiarazioni di Ats ci hanno fatto trattenere il respiro. Dal verbale, Ats “....esprime un
parere NON FAVOREVOLE.....” . Solo queste parole ci hanno fatto sperare in una non
autorizzazione dell'impianto, ma contemporaneamente ci hanno creato una stretta allo
stomaco per le motivazioni che hanno portato questo Ente ad esprimersi in questo modo
”....il genere femminile (trattandosi di una popolazione più stanpiù stanziale) è più coinvolto
dall'ospedalizzazione per patologie respiratorie.....” e si riferisce alla po polazione di Crotta.
Non aggiungiamo altro, non c'è bisogno, quando enti competenti in materia si esprimono in
questi termini.
Gli esperti e i responsabili della Sanità e della salute dei cittadini, hanno già espresso un
parere chiaro: questo territorio non può più essere appesantito.
Anche il sindaco del Comune di Crotta d'Adda ha ribadito il NO; questo impianto non si deve autorizzare. Ats e il Sindaco,
due autorità responsabili della tutela e della salute dei cittadini.
Vogliamo tutela, vogliamo protezione, vogliamo rispetto; non vogliamo pagare ulteriormente
con la nostra salute...lo stiamo già facendo, purtroppo.
Noi siamo qui, e la realtà è sotto gli occ hi di tutti.
Vogliamo avere fiducia in chi ci rappresenta.
Le Donne di Crotta
le Donne di Acquanegra
le Donne di Spinadesco
le Donne di Sesto
le Donne di Grumello
le Donne di Pizzighettone
le Donne di Cremona
cavallicris@libero.it

limitare la libertà di apertura dei negozi

È significativo che nel giorno in cui la Banca d'Italia accerta che l'Italia è in recessione, la maggioranza di governo presenti alle Camere la proposta di legge per limitare la libertà di apertura dei negozi.
La proposta, frutto di accordo tra M5S e Lega, ribalta la disciplina attuale: dalla libertà di tenere aperti i negozi la domenica, si passa all'obbligo di tenerli chiusi per la metà delle domeniche e in 12 festività nazionali, con una deroga per 4 giorni di apertura a scelta delle regioni.Le sanzioni per chi apre nei giorni di divieto vanno dai 10 mila ai 60 mila euro, raddoppiati in caso si sia già stati colti in flagrante.


In fatale solitudine, l'Italia si sta allontanando sempre di più dallo stato di salute del resto d'Europa, come abbiamo ripetuto nelle note di aggiornamento del Superindice.

"Ora però - dichiara Serena Sileoni, vice direttore dell'Istituto Bruno Leoni - non lo diciamo più solo noi: lo ha detto ieri Conte. Lo dice oggi la Banca d'Italia.


Mantenere in capo ai negozi la libertà di scegliere quando stare aperti o chiusi non cambierà da sola il destino della recessione, ma c'è da credere - perché ci sono anni di esperienza italiana e straniera a dimostrarlo - che può contribuire a farlo.


Consentire ai negozianti di decidere autonomamente quando restare aperti, senza trattarli come criminali se vogliono vendere per una domenica in più, è un investimento a costo zero e un atto di fiducia verso la capacità della società di trovare la strada della ripresa. Esattamente quello che serve al nostro paese, al contrario di quello che il governo crede."info@brunoleoni.it


la bufala
ma la famosa contrattazione aziendale?

È online sul sito del Comune di Milano il "Conta Case"

Milano, 12 aprile 2018 - È online sul sito del Comune di Milano il "Conta Case", il contatore digitale che permetterà ai cittadini di monitorare l'avanzamento del piano di riqualificazione degli alloggi popolari sfitti di proprietà
dell'amministrazione.

Secondo il piano periferie lanciato dal Comune, sono tremila gli alloggi di edilizia popolare sfitti che dovranno essere riconsegnati alla città entro la fine del mandato. "Grazie a questo strumento i milanesi avranno la possibilità di conoscere e verificare l'avanzamento dei lavori finalizzati alla riassegnazione, nei prossimi tre anni, di 3.000 alloggi vuoti - ha commentato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala sulla sua pagina Facebook -. Il nostro impegno verso le periferie continua ogni giorno e va a intervenire su aree vitali della nostra città. Con il Conta Case vogliamo dare visibilità a un percorso concreto che ci aiuterà a garantire un alloggio a tutti i cittadini che ne hanno bisogno, per fare di Milano una città inclusiva e attenta ai più deboli".

Lo strumento è diviso in tre sezioni: una dedicata alla mappa delle case recuperate divisa per Municipi, una fotografica per illustrare il prima e dopo di un appartamento (questa apparirà una volta che saranno segnalati i primi alloggi ristrutturati). Infine la prima parte, visibile in pagina, contiene il vero e proprio counter del piano di recupero sfitti, strutturato come un conto alla rovescia. Tremila appartamenti da riqualificare a partire da questo momento in tre anni, entro aprile 2021, i numeri verranno aggiornati con cadenza trimestrale dai tecnici del Comune. ilgiorno.it

le mouvement des Gilets jaunes perd en intensité

Et maintenant? Plus d’un mois après la première mobilisation le 17 novembre, le mouvement des Gilets jaunes perd en intensité mais reste bien vivant. Samedi dernier, la sixième journée de manifestations a moins rassemblé. D’après le ministère de l’Intérieur, ils étaient 38.600 Gilets jaunes partout en France dont 2.000 à Paris, contre 66.000 la semaine précédente. Malgré tout, les occupations de ronds-points se poursuivent et les appels à amplifier le mouvement se multiplient. La fronde devrait survivre à 2018, mais sous quelle forme?www.lejdd.fr

sui treni si viaggia come 40 anni fa Esempio linea Cremona Venezia

CREMONA Rapporto Pendolaria, sui treni si viaggia come 40 anni fa
Mezzi vecchi e binario unico: tempi di percorrenza mai migliorati. Per Milano e per Brescia problemi irrisolti. ‘Ripristinare la Piacenza’
CREMONA - Secondo il tradizionale rapporto ‘Pendolaria’, elaborato da Legambiente e pubblicato mercoledì 30, l’Italia dei treni è spaccata a metà, con nove regioni (soprattutto al Nord) e le due Province autonome in cui i passeggeri sono aumentati, e dieci regioni (soprattutto al Sud) in cui sono diminuiti o rimasti invariati. Peccato che, contrariamente a quanto si penserebbe, il servizio ferroviario che serve Cremona e il Cremonese collegandolo con il resto della Lombardia vada inserito nella metà critica. E non per numero di passeggeri ma per taglio alle corse e indici di affidabilità poco rispettati. Non che ci fossero dubbi, viste le ormai croniche e ancora irrisolte problematiche del settore, denunciate giorno per giorno dai pendolari che anche fra ieri e ieri l’altro si sono scontrati con ritardi e soppressioni, ma quella dell’ultima edizione del dossier rappresenta, di fatto, una certificazione. laprovinciacr.it



Egr. Direttore
Il Rapporto Pendolaria ritiene che sui treni si viaggia come 40 anni fa.
Il rapporto, però, non considera che le coincidenze fra Trenord e Trenitalia non sono garantite.
Se ad esempio, da Cremona vai a Venezia passando per Brescia la coincidenza non è garantita; se hai un biglietto freccia rossa in offerta e perdi la coincidenza con orario prefissato devi ricomperare il biglietto.
Se sei su un regionale devi cambiare a Verona, però la coincidenza non è garantita.
Sai quando parti , se non sopprimono il treno, ma non sai quando arrivi.
Distinti saluti
Cesare Fedeli

Quanto ci costa l’accoglienza dei migranti?

Quanto ci costa l’accoglienza dei migranti?

Quanto ci costa l’accoglienza dei migranti?
A fine 2018 toccheremo i 4,8 miliardi di euro.
La spesa per la loro gestione aumenta di anno in anno, e va a braccetto con un’altra tendenza fin qui inarrestabile, quella di aumentare le tasse. La notevole cifra include un po’ tutte le spese: vitto, alloggio, trasporti, copertura sanitaria, trasporti, giustizia, diaria (35 euro al giorno per un adulto e 45 per i minori), corsi e svaghi. Nonostante il lieve calo dei flussi degli sbarchi, le presenze nelle strutture sono in continua crescita (176mila nel 2016 e 193mila a fine 2017). A pesare di più in termini di costi, sono le lunghe permanenze nei centri governativi o strutture temporanee, alberghi, camping, ostelli, che oggi contano quasi 200mila presenze.
Secondo i dati diffusi dal ministero dell’Interno, attualmente ci sono in Italia migliaia di strutture temporanee che ospitano migranti per la cui gestione sono stati stanziati 1,16 miliardi di euro. Operazioni di soccorso, trasporti e sanità gratuita, stipendi dei volontari e del personale dei centri di accoglienza del Viminale, costi per i ricorsi dei richiedenti asilo, quasi tutti a carico dello Stato, stimati nella bellezza di 235mila euro calcolati nei tre
gradi di giudizio e, dulcis in fundo, le spese alla voce cultura che includono corsi di formazione che spaziano dalle lezioni di italiano, a quelle di cucina, internet e persino stage per apprendere l’arte di conquistare una donna italiana. Tante voci che sommate insieme raggiungono la somma miliardaria indicata.

Secondo il rapporto sull’accoglienza dei migranti del ministero dell’Interno, i costi della gestione ordinaria si attestano nel range di 30-35 euro per gli adulti e 45 euro per i minori accolti nei comuni. Soldi che finiscono in tasca agli enti gestori dei centri per coprire le spese di gestione. Ai rifugiati vengono dati 2,5 euro per le piccole spese giornaliere.

Oltre 900 milioni se ne vanno in media ogni anno in operazioni di soccorso e trasporto migranti, 280 milioni in spese sanitarie, altri cento in stipendi del personale, 99 in contributi nella gestione dei profughi.
Poi sono 400 i corsi di formazione presentati al ministero dell’Interno. Tra questi, c’è un percorso di assistenza psicologica, consulenza giuridica, corsi di lingue, formazione professionale di ogni tipo (dalla cucina al cucito, da internet al giardinaggio, dal barista al pizzaiolo). Il costo complessivo è di un milione all’anno per ogni comune di oltre 150mila abitanti, in gran parte finanziato dallo Stato. La spesa pubblica volta a finanziare progetti di integrazione per i migranti, è pari al 7,9% del totale spesa per l’immigrazione.
La legge italiana, comunque, permette di fare ricorso in Tribunale entro 30 giorni, e nonostante i tempi fissati per smaltire le cause, i giudici non riescono ad emettere sentenze nei brevi periodi. Se la decisione di un magistrato poi non piace, il richiedente asilo può ricorrere in Appello e in Cassazione. Facendo così schizzare in alto i costi. Contando tutte le fasi, siamo nell’ordine di 235mila euro per richiedente.
Nel 2017 il ministero della Salute ha stanziato 89 milioni di euro come rimborso delle spese degli enti del servizio sanitario regionale per l’assistenza e le rette di spedalità agli stranieri bisognosi. Ma la cifra non è sufficiente: basti pensare alla Lombardia che ospita il 13% dei richiedenti asilo e che ogni anno accumula crediti che si aggirano dagli ottanta ai centomila euroLibero.it

mercoledì 30 gennaio 2019

Reddito di Cittadinanza. Richieste

Entrato in vigore il Decretone con anche il Reddito di Cittadinanza, sono cominciate le domande sul portale Inps per la richiesta delle pensioni tramite Quota 100, Ape Social e Opzione Donna: «si comunicano le modalità di presentazione delle relative domande di pensione. Il cittadino in possesso delle credenziali di accesso (cioè il Pinrilasciato dallo stesso Inps, lo Spid o la Carta nazionale de servizi) può compilare e inviare la domanda di accesso alla pensione disponibile fra i servizi on line, sul sito www.inps.it, nella sezione ‘Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, ECOCERT, APE Sociale e Beneficio precoci». Una volta fatto l’accesso e scelta l’opzione “Nuova Domanda” ogni richiedente dovrà selezionare la propria sequenza pensionistica: Quota 100, Pensione Anticipata, Opzione Donna. Ricordiamo che le modalità di presentazioni delle domande è fruibile solo per i lavoratori «iscritti alle Gestioni private, alla Gestione pubblica e alla Gestione spettacolo e sport, anche al fine di chiedere, per la pensione quota 100, il cumulo dei periodi assicurativi», riporta sempre l’Inps.ilsussidiario.net

Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO,

La Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO, istituita nel 1950, ha lo scopo di favorire la promozione, il collegamento, l'informazione, la consultazione e l’ esecuzione dei programmi UNESCO in Italia.La composizione, i compiti e il funzionamento della Commissione sono stati disciplinati, da ultimo, dal Decreto Ministeriale n. 4195 del 24 maggio 2007.

L'esistenza della Commissione discende da un preciso obbligo di carattere internazionale (Convenzione di Londra del 16 novembre 1945); peraltro, analoghe entità sono operative in quasi tutti i 195 Paesi membri dell'UNESCO.


La Commissione opera attraverso:

L'Assembea che fissa le strategie generali della Commissione, identificate in relazione ai programmi e alle finalità dell'UNESCO nel quadro degli interessi generali della politica nazionale nei campi dell'educazione, della scienza, della cultura e della comunicazione in stretto raccordo con la Rappresentanza Diplomatica Permanente d'Italia presso l'UNESCO;

Il Consiglio Direttivo che è l'organo di governo della Commissione, e attua gli orientamenti strategici fissati dall'Assemblea.


In particolare, la CNI per l’UNESCO:

Dà pareri e formula raccomandazioni al Governo Italiano ed alle Pubbliche Amministrazioni in relazione all'elaborazione e alla valutazione dei programmi UNESCO;
Collabora con gli Organi competenti per l'esecuzione delle decisioni prese in seno alla Conferenza Generale dell'UNESCO che ha luogo a Parigi ogni due anni per approvare il programma generale dell'Organizzazione ed il suo bilancio;
Produce documenti concernenti le materie che rientrano nel suo ambito di competenze e contribuisce, anche attraverso una serie di pubblicazioni periodiche, a diffondere informazioni su principi, obiettivi ed attività dell'UNESCO.
Rende accessibile al pubblico, mediante un servizio di biblioteca - che comprende più di 11.000 testi costituiti prevalentemente di pubblicazioni e documenti dell'UNESCO - la più ampia conoscenza delle problematiche trattate dall’UNESCO.
Diffonde gli ideali dell'UNESCO, in particolare sostenendo le attività del Sistema delle Scuole Associate, dei Club e dei Centri UNESCO.
Organizza e promuove incontri, convegni, corsi e altre attività di formazione e di studio nelle materie di competenza dell'UNESCO.
Si adopera per associare attivamente al lavoro dell'UNESCO persone ed Enti che svolgono attività nei campi educativi, culturali e scientifici, agevolando, anche presso le istituzioni competenti, la raccolta di dati e di informazioni richieste dall'UNESCO stesso.
Favorisce l'accesso delle istituzioni più qualificate alle attività promozionali che l'UNESCO svolge attraverso la concessione del Patrocinio; a tal fine conduce indagini preliminari per la concessione del Patrocinio sia dell'UNESCO sia della Commissione stessa.
Esamina e trasmette eventuali progetti che necessitano sostegno finanziario secondo le modalità previste dei 'Programmi di Partecipazione'. Per l'anno in corso la circolare CL4142 invita esplicitamente i paesi con PIL elevato a non presentare domande in quanto i fondi verranno utilizzati essenzialmente per alcuni gruppi prioritari tra i quali i paesi meno avanzati, i paesi in via di sviluppo, i paesi in situazioni di post conflitto o post catastrofe, i piccoli Stati insulari in via di sviluppo, i paesi in transizione.
Formula proposte sulla scelta dei membri delle delegazioni italiane alla Conferenza Generale dell'UNESCO e ad altre riunioni o manifestazioni promosse dall'UNESCO o ad essa collegate.

Esprime pareri e suggerimenti esu richiesta del Ministro degli Affari Esteri, sugli aspetti educativi, scientifici e culturali dei progetti da realizzare nell'ambito della politica di cooperazione allo sviluppo.


La Commissione assolve il compito di tutelare il nome, l'acronimo, l'emblema e i nomi di dominio internet dell'UNESCO, o dei suoi programmi specifici, ed il suo uso, essendo organo di collegamento tra l'UNESCO ed il proprio Governo per tutte le questioni che interessano l'Organizzazione. UNESCO.it

Emilio Alessandrini 29 gennaio 1979

Emilio Alessandrini dal 1968 fu sostituto procuratore della Repubblica a Milano. Nel 1972, insieme ai colleghi Gerardo D'Ambrosio e Luigi Fiasconaro, condusse l'istruttoria sulla strage di Piazza Fontana che portò all'incriminazione di Franco Freda e Giovanni Ventura, appartenenti alla destra eversiva, ma anche al coinvolgimento nelle indagini di Guido Giannettini del SID.

Alessandrini partecipò con Toni Negri, Tiziana Maiolo (all'epoca cronista de il manifesto) e altri ad un incontro a casa di Antonio Bevere. Maiolo sostenne in un articolo sul manifesto che sarebbe stato proprio Alessandrini, dopo l'incontro, a riconoscere in quella di Negri la voce del telefonista delle Brigate Rosse che contattava la famiglia Moro, e di questa impressione averne messo a parte il giudice Pietro Calogero, con cui collaborava nelle discusse indagini del 7 aprile contro Autonomia Operaia. Lo stesso Negri fu in seguito accusato di essere il mandante dell'omicidio di Alessandrini, salvo poi essere assolto per questa accusa e condannato per altre imputazioni.

Successivamente si occupò con particolare determinazione del terrorismo di estrema sinistra, avviando, tra l'altro, una delle prime indagini sull'Autonomia milanese. Questo impegno contribuì a metterlo nel mirino di Prima Linea, l'organizzazione eversiva guidata da Sergio Segio, Marco Donat Cattin, Susanna Ronconi, Bruno La Ronga. Nel settembre 1978, nel covo di Corrado Alunni (Prima Linea) in via Negroli a Milano, vennero trovate tre sue foto.

Questo avvertimento non servì a nulla poiché il 29 gennaio 1979, Alessandrini, mentre si stava recando al Palazzo di Giustizia di Milano, venne assassinato da un gruppo di fuoco di Prima Linea. wikipedia

protezione dei dati personali

La protezione dei dati deve essere considerata un «diritto universalmente tutelato, per restituire alla persona quella centralità che da tempo sembra aver perso». A dirlo è stato il Garante per la privacy, Antonello Soro, intervenendo al convegno “I confini del digitale”, organizzato in occasione della Giornata europea della protezione dei dati personali. «Questo è il ruolo più significativo che l’Europa potrà giocare in un contesto geopolitico così fortemente segnato dal potere dell’algoritmo, ridisegnando, a partire dalla protezione dei dati, i confini del tecnicamente possibile alla luce di ciò che è giuridicamente ed eticamente accettabile», ha avvertito Soro, lanciando l’allarme su un uso indiscriminato delle nuove tecnologie. «Se prive di regole – ha detto il Garante – possono alimentare un regime della sorveglianza tale da rendere l’uomo una non-persona, l’individuo da addestrare o classificare, normalizzare o escludere». Per Soro, infatti, se la «proiezione del sé nella dimensione digitale» viene ridotta a «una mera cifra, da sfruttare senza considerarne l’impatto sulla persona», allora la stessa persona finisce per essere ridotta «a un’astrazione priva di individualità e, dunque, di dignità». Uno scenario che si può realizzare «non solo per lucido calcolo di profitto o per politiche statali illiberali, ma anche solo per assuefazione alla cessione indiscriminata e disattenta di quei frammenti di libertà che sono i dati e che incorporano sempre più relazioni tra persone e rapporti di potere».ilsecolo.it

magistratura delegata a fornire pareri preventivi

Egregio direttore
In Italia c'è la convinzione autorevole che ritiene che la magistratura sia delegata a risolvere i problemi che la politica lascia insoluti.
Aderendo a questa tesi e poiché c'è la necessità di tempi brevi sorge naturale chiedersi perché la magistratura a mezzo dei suoi organi istituzionali: Consiglio Superiore della Magistratura procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, Corte dei Conti, non possa essere delegata a fornire dei pareri preventivi che indirizzino la politica incapace di prendere decisioni conformi al diritto nella maniera più idonea.
Così si anticiperebbe l'esito dei processi.
Distinti saluti
Cesare Fedeli

Huawei messa al bando dalla vendita negli Stati Uniti

Huawei is the second-largest smartphone manufacturer in the world, recently beating Apple to second place, with the Chinese company selling over 10% of all the world’s smartphones. Yet its devices are effectively banned from sale in the US, due to suspicion of Chinese state involvement in the running of the company, and ties to the Chinese military that go right back to Huawei’s inception. So, would you be safe buying a Huawei phone?

Huawei P20 Pro front and back banned from USA

The quality of its tech is certainly compelling. The Huawei P20 Pro, for example, is widely considered to be the best cameraphone on the market. But, US consumers may never get to own it.

At the start of this year, Verizon and AT&T refused to stock Huawei phones in the US, labelling them a security threat. In February, the heads of three US intelligence agencies advised against using Huawei devices. Only last month, President Trump signed the Defense Authorization Act, which included a ban on US government employees and contractors from using Huawei devices.

The suspicion of Huawei has spread beyond the US, too. In July, the British government produced a report criticizing the security protocols of Huawei phones. Most recently, Australia has banned Huawei and fellow Chinese smartphone manufacturer ZTE from supplying technology for its 5G network.

How did we end up here? How did one of the biggest smartphone companies in the world become entangled in such a geopolitical mess? And is Huawei a genuine security threat? To find out the answers to all these questions, we have to go right back to the company’s origins. tech.co

Huawei è il secondo produttore mondiale di smartphone al mondo, di recente ha portato Apple al secondo posto, con la società cinese che vende oltre il 10% di tutti gli smartphone del mondo. Tuttavia, i suoi dispositivi sono stati messi al bando dalla vendita negli Stati Uniti, a causa del sospetto di coinvolgimento dello stato cinese nella gestione della compagnia, e dei legami con l'esercito cinese che risalgono agli inizi di Huawei. Quindi, saresti sicuro di acquistare un telefono Huawei?

Fronte e retro di Huawei P20 Pro banditi dagli Stati Uniti

La qualità della sua tecnologia è certamente avvincente. Il Huawei P20 Pro, ad esempio, è ampiamente considerato il miglior cameraphone sul mercato. Ma i consumatori statunitensi potrebbero non riuscire mai a possederlo.

All'inizio di quest'anno, Verizon e AT & T hanno rifiutato di rifornire i telefoni Huawei negli Stati Uniti, etichettandoli come una minaccia alla sicurezza. A febbraio, i capi di tre agenzie di intelligence statunitensi hanno sconsigliato l'uso di dispositivi Huawei. Solo il mese scorso, il presidente Trump ha firmato il Defense Authorization Act, che prevedeva il divieto per i dipendenti e gli appaltatori del governo degli Stati Uniti di utilizzare dispositivi Huawei.

Il sospetto di Huawei si è diffuso anche oltre gli Stati Uniti. A luglio, il governo britannico ha prodotto un rapporto che criticava i protocolli di sicurezza dei telefoni Huawei. Più recentemente, l'Australia ha vietato a Huawei e al produttore di smartphone cinese ZTE di fornire la tecnologia per la sua rete 5G.

Come siamo finiti qui? In che modo una delle più grandi aziende di smartphone del mondo è rimasta invischiata in un tale caos geopolitico? E Huawei è una vera minaccia alla sicurezza? Per scoprire le risposte a tutte queste domande, dobbiamo tornare subito all'origine dell'azienda.tech.co

Trump impone una aumento dei dazi sulle importazioni cinesi

HIGH-LEVEL trade talks begin Wednesday between Trump administration negotiators and a Chinese delegation, and it is no exaggeration to say that the near-term future of the world economy rides on the outcome. Having already imposed a 25 percent tariff on $50 billion worth of Chinese imports, and a 10 percent tariff on an additional $200 billion, President Trump is threatening to raise that to 25 percent on all $250 billion unless China agrees to a deal by March 1. Though not devastating yet, the Trump tariffs have hurt certain U.S. and Chinese firms and industries; without a settlement, the dislocation and economic pain can only increase for both countries, and the world.

What would be a reasonable deal? Mr. Trump has articulated two categories of grievance with China. First, he objects to structural arrangements in the Chinese economy that systematically favor domestic firms over U.S. and other international competitors: near-mandatory technology transfer through joint ventures, selective regulations, subsidized overcapacity in strategic goods such as steel and, in too many cases, outright state-sponsored theft of intellectual property. Second, there is the U.S. merchandise trade deficit with China, which reached $344 billion in 2018.www.washingtonpost.com

Incontri commerciali di alto livello iniziano Mercoledì tra i negoziatori dell'amministrazione Trump e una delegazione cinese, e non è esagerato affermare che il futuro a breve termine dell'economia mondiale si basa sui risultati. Avendo già imposto una tariffa del 25% su 50 miliardi di dollari di importazioni cinesi e una tariffa del 10% su ulteriori 200 miliardi di dollari, il presidente Trump sta minacciando di aumentare il 25% su tutti i 250 miliardi di dollari, a meno che la Cina non accetti un accordo entro il 1 ° marzo. Sebbene non siano ancora devastanti, le tariffe Trump hanno danneggiato alcune aziende e industrie statunitensi e cinesi; senza un accordo, la dislocazione e il dolore economico non possono che aumentare per entrambi i paesi e il mondo.

Quale sarebbe un accordo ragionevole? Il signor Trump ha articolato due categorie di reclami con la Cina. In primo luogo, si oppone alle disposizioni strutturali dell'economia cinese che favoriscono sistematicamente le imprese nazionali rispetto agli altri concorrenti internazionali e statunitensi: trasferimento di tecnologia quasi obbligatorio attraverso joint venture, normative selettive, sovradimensionamento sovvenzionato di beni strategici come l'acciaio e, in troppi casi, furto di proprietà intellettuale sponsorizzato dallo stato. In secondo luogo, c'è il deficit commerciale delle merci negli Stati Uniti con la Cina, che ha raggiunto $ 344 miliardi nel 2018.www.washingtonpost.com

martedì 29 gennaio 2019

europarlamentari in Turchia a sostegno dei rifugiati

Egr. Direttore,
Auspico un intervento di europarlamentari in Turchia per verificare le situazione di tre milioni e mezzo di rifugiati nei campi turchi.
distinti saluti
Cesare Fedeli

La bufala
sarebbe da aprire una sottoscrizione per pagare le spese di viaggio

Convertire I move Coin con biglietti per la metropolitana o per l'autobus

Egregio direttore
perché mm Milano non converte I move Coin con biglietti per la metropolitana o per l'autobus. Questo sarebbe veramente un sistema per incentivare la gente ad usare i mezzi pubblici gratis andando a piedi.
Così molti non utilizzerebbero la macchina. Distinti saluti Cesare Fedeli

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lunedì 28 gennaio 2019

ITALO TRENO garantisce coincidenze con pulmann

Dalla Stazione dei treni di Modena partirà una navetta che la collegherà con la Stazione AV Mediopadana di Reggio Emilia. Il Biglietto è unico e ha coincidenze con i principali treni.

Acquistando un biglietto integrato comprensivo di servizio pullman e treno sarà possibile raggiungere Reggio Emilia per poi salire sul treno prescelto verso il nord o il sud italia.

Il servizio di Italobus, oltre che su Modena ha collegamenti anche da Carpi e Sassuolo .

Il pullman parte da Piazza Dante Alighieri all'ingresso principale della stazione ferroviaria .


In un tempo stimato di 38 minuti i passeggeri raggiungeranno la stazione.

SIndaco Orte Trenitalia

ORTE – Alta Velocità, il Sindaco di Orte Angelo Giuliani scrive ai vertici del Gruppo FS, Trenitalia ed RFI e per conoscenza a tutti gli attori istituzionali coinvolti sul tema.

“Ancora una volta torno sul tema Alta Velocità ed il ruolo strategico della Stazione ferroviaria di Orte e chiedo di fornire un riscontro sollecito rispetto agli impegni assunti nel corso dell’ultimo incontro risalente ormai ad oltre un mese fa, presso i Vostri Uffici, e a cui hanno partecipato anche i rappresentanti delle istituzioni pubbliche locali coinvolte, gli Assessori Regionali ed i parlamentari eletti nei territori regionali di Umbria e Lazio – così il primo cittadino -.lafune.eu


LA bufala
il sindaco di Orte chiede il rispetto degli impegni.
Il mio sindaco invece va a promuovere la città in Cina, in Russia.
Se ne frega se i treni vengono soppressi tanto lui viaggia in macchina con autista ed in aereo, ormai non fa nienche finta di protestare.

UNHCR accordo l’Unione europea e Turchia

L’UNHCR prende atto dell’accordo sancito oggi tra l’Unione europea e la Turchia sulla situazione dei rifugiati e dei migranti in arrivo in Europa.

Riconosciamo la necessità condivisa dei paesi di trovare soluzioni correttamente gestite a questa situazione. Infatti, rispetto a ciò, l’UNHCR ha più volte negli ultimi mesi offerto le sue specifiche raccomandazioni all’Europa. Il caos che ha prevalso nel 2015 e fino ad ora nel 2016 non risponde né ai bisogni delle persone in fuga da guerre e che hanno bisogno di sicurezza, né agli interessi della stessa Europa.

L’accordo di oggi chiarisce una serie di elementi. In modo significativo, ha reso esplicito che in tutte le modalità di attuazione dell’accordo verrà rispettato il diritto internazionale ed europeo. Secondo quanto l’UNHCR interpreta, alla luce della giurisprudenza in materia, questo significa che le persone in cerca di protezione internazionale, accederanno ad un’intervista individuale che stabilirà se la loro richiesta di asilo potrà essere presentata in Grecia, e nel corso della quale avranno diritto a presentare ricorso prima di una possibile riammissione verso la Turchia. Da ciò deriva anche che, una volta rimpatriate, le persone bisognose di asilo avranno la possibilità di accedere in modo effettivo alla protezione in Turchia. Dobbiamo ora vedere come questo verrà attuato nella pratica, riflettendo le garanzie inserite nell’accordo, molte delle quali attualmente assenti.

Diventano dunque cruciali le modalità di attuazione dell’accordo. In ultima analisi, la risposta deve soddisfare i bisogni impellenti delle persone in fuga da guerre e persecuzioni. I rifugiati hanno bisogno di protezione, non di respingimenti.UNHCR.it 2016

europarlamentari verificano come vivono profughi siriani in Turchia


Egregio direttore
Sarei curioso di sapere se europarlamentari o parlamentari italiani sono andati a verificare come vivono i 3.700.000 profughi siriani accolti dalla Turchia e finanziati dalla comunità europea.
distinti saluti
Cesare Fedeli

la Corte penale internazionale CPI sta indagando Salvini?

Lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale è stato stipulato il 17 luglio del 1998 e definisce in dettaglio la giurisdizione e il funzionamento della Corte.

Lo Statuto è entrato in vigore il 1º luglio 2002 alla ratifica dello Statuto di Roma da parte del sessantesimo Stato.

Gli stati parte sono 123[2] (ottobre 2017), ben più della metà dei 193 stati membri dell'ONU.

La CPI ha giurisdizione sovranazionale[3] e può processare individui (non stati) responsabili di crimini di guerra, genocidio, crimini contro l'umanità, crimine di aggressione commessi sul territorio e/o da parte di uno o più residenti di uno Stato Parte, nel caso in cui lo Stato in questione non abbia le capacità o la volontà di procedere in base alle leggi di quello Stato e in armonia con il diritto internazionale.


L'avvio del procedimento è una fase molto delicata potendo essere attuata da tre fonti diverse: il procuratore, che agisce motu proprio, o un referral che può provenire da uno Stato che ha firmato il Trattato o dal Consiglio di sicurezza dell'ONU. I referral degli Stati sono molto più liberi, non avendo limiti, mentre il Consiglio di sicurezza deve far rientrare il suo atto in casi di violazione della pace, minaccia della pace o aggressione.

Il Consiglio ha tuttavia un potere molto criticato dalla dottrina di diritto internazionale, ovvero la possibilità di richiedere alla Camera Preliminare di bloccare le indagini del Procuratore per un anno qualora queste rientrino in un quadro complessivo sotto esame nello stesso Consiglio. La sospensione deve essere effettuata con un parere quantomeno non contrario all'unanimità dei membri permanenti del Consiglio.

Se l'OTP inizia un'indagine motu proprio deve raccogliere un numero sufficiente di dati da presentare alla Pre-Trial Chamber per la richiesta di autorizzazione a procedere, in caso di parere affermativo della Camera preliminare l'OTP può iniziare le indagini e presentarsi nuovamente alla Camera Preliminare per la disamina degli elementi accusatori, la Camera Preliminare deciderà quindi se gli elementi ricadono o meno nella giurisdizione della CPI, a quel punto l'OTP deve fornire al Consiglio di difesa elementi sufficienti per preparare un'adeguata azione difensiva volta a garantire un equo processo e il principio di presunzione di innocenza. Il Cancelliere è preposto a controllare e a facilitare un corretto passaggio di informazioni tra accusa e difesa, nonché a vigilare per il rispetto dei principi fondamentali del giusto processo. wikipedia


LA bufala

la CPI sta indagando Salvini?

Partito democratico vota a favore dell'autorizzazione nei confronti di Matteo Salvini

Il Partito democratico si prepara a votare a favore dell'autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per il caso Diciotti.

La scelta definitiva arriverà solo al termine del procedimento in Giunta, che verrà istruito a partire da mercoledì e si concluderà solo con il voto finale dell'Aula nella seconda metà di marzo, quando i partiti saranno già proiettati verso le elezioni di maggio.

La Giunta, prima, e l'Aula, poi, non saranno chiamate – come avviene di solito – a valutare solo il fumus persecutionis da parte, in questo caso, del Tribunale dei ministri. Ma anche a stabilire la legittimità della decisione di Salvini di non far sbarcare i migranti dalla nave Diciotti, una volta che questa è attraccata al porto di Catania, oppure se si sia trattato di un atto finalizzato solo a ottenere un tornaconto politico (la disponibilità da parte dell'Ue a un accordo per la redistribuzione dei migranti).


Prima di assumere una posizione netta a favore del sì all'autorizzazione a procedere, però, i dem vogliono capire cosa succederà nella maggioranza giallo-verde, tenendo d'occhio in particolare il fermento che monta tra i Cinquestelle, il cui voto sarà determinate per l'esito finale. .huffingtonpost.it/2019/01/28

Libano rifugiati un milione

Il Libano può essere tranquillamente identificato come il Paese dei profughi. Di recente è stato “festeggiato” il settantennale della presenza di rifugiati palestinesi giunti qui nel 1948 a seguito della creazione dello Stato di Israele. A loro si sono aggiunti quelli arrivati a varie ondate mai completamente sopite. Nella stragrande maggioranza sono ancora lì. Ma il grosso del fenomeno si è registrato dallo scoppio della crisi siriana. Le cifre di profughi giunti dal Paese vicino (ma anche dall’Iraq spinti dall’avanzata dell’Isis) variano da un minimo di un milione a un massimo di circa due. Per un Paese di 10 mila km quadrati con 4,5 milioni di abitanti e una grossa fetta di popolazione sotto la soglia di povertà, è davvero troppo.

rifugiati in Giordania 740.160

«Secondo l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) (Report-Feb, 2018), il numero totale di rifugiati in Giordania è di circa 740.160. La Giordania è uno dei paesi più colpiti dalla crisi siriana, ha abbracciato un alto numero di rifugiati, soprattutto rifugiati siriani ma anche iracheni, yemeniti, sudanesi, somali e di altre nazionalità. La Giordania ha la seconda più alta percentuale di rifugiati rispetto alla sua popolazione nel mondo: 89 rifugiati ogni 1000 abitanti».


Nell’era delle fake news, supporta La Stampa e l’informazione di qualità
Nada Jabr ha 28 anni, è cittadina giordana di origini palestinesi, è nata in Libia e vive lontano dalla sua terra d’origine, la Palestina. È una delle studentesse del corso di laurea magistrale internazionale in lingua inglese European Economy and Business Law della facoltà di Economia all’Università di Roma Tor Vergata. EEBL rappresenta un corso di eccellenza nell’ambito dell’offerta formativa del Dipartimento di Economia e Finanza e lunedì 28 maggio si svolgerà l’Open Day del corso, che raduna studenti provenienti da più di venti Paesi del mondo.

In occasione dell’EEBL DAY, studenti, docenti e ospiti saranno coinvolti in un momento di dialogo e invitati a condividere le loro idee sul tema della pace. Ospiti d’onore saranno l’Ambasciatore Ahmet Üzümcü, Direttore Generale dell’Organizzazione per la Proibizione delle Armi chimiche (OPCW), organizzazione vincitrice del premio Nobel per la Pace nel 2013, e l'ambasciatore Carlo Trezza, Consigliere scientifico presso l'Istituto Affari Internazionali (IAI) di Roma e coordinatore del gruppo italiano dell'European Leadership Network (ELN).lastampa.it 2018 maggio

Qatar o Arabia Saudita, rifiuta rifugiati

I paesi arabi, come Qatar o Arabia Saudita, si sono rifiutati di accogliere anche solo un migrante, nonostante le ingenti disponibilità economiche. La paura che entrino nei loro regni terroristi dello Stato islamico è troppo grande. E del resto, i profughi, specie quelli siriani, non hanno nessuna intenzione di andare a vivere nella Penisola arabica, preferendo l’Europa e le libertà che garantisce.

DIFFONDERE L’ISLAM. Riyad però non se l’è sentita di abbandonare del tutto i musulmani che fuggono dalla guerra in Siria, che la stessa Arabia Saudita fomenta, finanziando e armando milizie jihadiste. E così ha pensato di prendere due piccioni con una fava: aiutare i profughi e diffondere l’islam in Europa.

200 MOSCHEE. Per questo, come riportato dal tedesco Frankfurter Allgemeine, che cita il giornale libanese Al Diyar, ha offerto ad Angela Merkel di pagare per la costruzione di 200 moschee in Germania. Così, attacca il quotidiano tedesco, con la scusa di aiutare i rifugiati, l’Arabia Saudita cerca di estendere la sua influenza anche in Occidente. Non si sa quale sia stata la risposta tedesca.tempi.it 2015settembre

domenica 27 gennaio 2019

Unione Europa Turchia tre milioni e settecentomila rifugiati

È passata una settimana dal vertice con cui l'Unione Europa ha rinnovato il proprio sostegno alla Turchia, «partner strategico» per la gestione dei rifugiati. E già riesplodono le contraddizioni sottese all'accordo, avviato a marzo del 2016. Il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, ha parlato «di un dialogo franco e aperto» con Ankara, necessario «per trovare soluzioni a ciò che ci divide». In attesa delle soluzioni, altri tre miliardi sono stati inviati oltre il Bosforo. Facendo arrivare così a sei i miliardi promessi per fermare entro i confini turchi l'esodo dei profughi siriani.

Su come siano stati utilizzati i primi miliardi, però, una nuova inchiesta dei giornalisti di “The Black Sea” in collaborazione con L'Espresso e il consorzio investigativo EIC, solleva nuovi dubbi: dalle pressioni subite dalle Ong internazionali alla mancanza di trasparenza, alla valutazione degli interventi. Fino ai dissidi interni allo stesso comitato direttivo di Bruxelles, i cui verbali vengono pubblicati qui per la prima volta.

La nuova denuncia arriva in un momento sempre più teso, e imbarazzante, per il patto caro agli Stati europei. Il presidente turco Tayyp Erdogan è arrivato infatti ad augurare terrore a Parigi - «spero che la Francia non chieda il nostro aiuto quando i terroristi troveranno rifugio sul suo territorio», ha detto – dopo una dichiarazione francese sulla necessità di mediazione con i curdi. Ovvero con quelle truppe dell'Ypg, alleate dell'Occidente in prima fila nella lotta contro lo Stato Islamico, a cui Erdogan ha dichiarato guerra. Iniziando dal massacro di Afrin, per continuare nelle zone liberate dai curdi.

Nelle zone che sta conquistando, Ankara sostiene di voler portare quegli stessi siriani che l'Europa la aiuta ad accogliere.

Oggi la Turchia ospita tre milioni e settecentomila persone,


fra bimbi nati nelle strutture d'accoglienza e famiglie siriane fuggite dal conflitto. È per aiutare il governo turco nella gestione di questo popolo sradicato, fermando l'esodo verso le nazioni europee, che nel marzo del 2016 i paesi Ue hanno deciso il pacchetto d'aiuti. Fra i canali di finanziamento sono finite anche forniture militari. Ma non è il solo aspetto problematico della relazione fra Bruxelles e Ankara sui profughi..http://m.espresso.repubblica.it/i 2018.4.4
La bufala
Sarei curioso di sapere se qualche europarlamentare è andato a verificare le condizioni in cui sono trattati

Giunta Elezioni Senato sen. URRARO Francesco

Giunta Elezioni Senato sen. URRARO Francesco
URRARO Francesco

M5S

avvocato denuncia 2018 euro 12.000

Giunta Elezioni Senato sen. TESEI Donatella

Giunta Elezioni Senato sen. TESEI Donatella
TESEI Donatella

L-SP-PSd'Az

Sindaco di Montefalco denuncia 2018 euro 1117.000

Giunta Elezioni Senato sen. ROSSOMANDO Anna

Giunta Elezioni Senato sen. ROSSOMANDO Anna
ROSSOMANDO Anna

PD

Giunta Elezioni Senato sen. RICCARDI Alessandra

Giunta Elezioni Senato sen. RICCARDI Alessandra
RICCARDI Alessandra

M5S

Giunta Elezioni Senato sen. PILLON Simone

Giunta Elezioni Senato sen. PILLON Simone
PILLON Simone

L-SP-PSd'Az

Giunta Elezioni Senato sen. PELLEGRINI Emanuele

Giunta Elezioni Senato sen. PELLEGRINI Emanuele
PELLEGRINI Emanuele

L-SP-PSd'Az

Giunta Elezioni Senato sen. PAROLI Adriano

Giunta Elezioni Senato sen. PAROLI Adriano
PAROLI Adriano

FI-BP

Giunta Elezioni Senato sen. MODENA Fiammetta

Giunta Elezioni Senato sen. MODENA Fiammetta
MODENA Fiammetta

FI-BP

Giunta Elezioni Senato sen. MALAN Lucio

Giunta Elezioni Senato sen. MALAN Lucio
MALAN Lucio

FI-BP

luciomalan.it

reddito 2018 euro 140.000

Giunta Elezioni Senato sen. GINETTI Nadia

Giunta Elezioni Senato sen. GINETTI Nadia
GINETTI Nadia

PD

Giunta Elezioni Senato sen. GIARRUSSO Mario Michele

Giunta Elezioni Senato sen. GIARRUSSO Mario Michele
GIARRUSSO Mario Michele

M5S

Giunta Elezioni Senato sen. GALLICCHIO Agnese

Giunta Elezioni Senato sen. GALLICCHIO Agnese
GALLICCHIO Agnese

M5S

Giunta Elezioni Senato sen. EVANGELISTA Elvira Lucia

Giunta Elezioni Senato sen. EVANGELISTA Elvira Lucia
EVANGELISTA Elvira Lucia

M5S

Giunta Elezioni Senato DURNWALDER Meinhard

Giunta Elezioni Senato

DURNWALDER Meinhard
DURNWALDER Meinhard

Aut (SVP-PATT, UV)

Giunta Elezioni Senato sen. DE FALCO Gregorio Misto

Giunta Elezioni Senato
DE FALCO Gregorio

Misto

Alle elezioni politiche del 2018 viene eletto al Senato della Repubblica, nelle liste del Movimento 5 Stelle nella circoscrizione Toscana.[13] In data 31 dicembre 2018 viene espulso dal Movimento 5 stelle su decisione dei probiviri per "reiterate violazioni del codice etico del M5S".wikipedia

reddito 2018 euro 61.000

Giunta Elezioni Senato sen. CRUCIOLI Mattia

Giunta Elezioni Senato

sen. CRUCIOLI Mattia
CRUCIOLI Mattia

M5S

Giunta Elezioni Senato sen. BONIFAZI Francesco BONIFAZI Francesco PD

Giunta Elezioni Senato

Francesco BONIFAZI Francesco PD

Giunta Elezioni Senato Membri sen. BALBONI Alberto

Giunta Elezioni Senato
Membri sen. BALBONI Alberto
FdI

Giunta Elezioni Senato Segretari sen. GRASSO Pietro

Giunta Elezioni Senato
Segretari

sen. GRASSO Pietro
GRASSO Pietro

Misto, Liberi e Uguali


Pietro Grasso

Pietro Grasso (Licata, 1º gennaio 1945) è un ex magistrato e politico italiano.

Dal 2013 al 2018 è stato presidente del Senato della Repubblica nella XVII legislatura. Il 14 gennaio 2015 è diventato Presidente supplente della Repubblica Italiana, in seguito alle dimissioni di Giorgio Napolitano e fino al giuramento di Sergio Mattarella il 3 febbraio. Dal 3 dicembre 2017 è leader del movimento politico Liberi e Uguali, da lui fondato.wikipedia

redddito denuncia 2018 euro 319.000

Giunta Elezioni Senato Segretari sen. AUGUSSORI Luigi

Giunta Elezioni Senato
Segretari
sen. AUGUSSORI Luigi
AUGUSSORI Luigi

L-SP-PSd'Az

Giunta Elezioni Senato Vicepresidenti sen. CUCCA Giuseppe Luigi Salvatore

Giunta Elezioni Senato Vicepresidenti
sen. CUCCA Giuseppe Luigi Salvatore
CUCCA Giuseppe Luigi Salvatore

PD

Giunta Elezioni Senato Vicepresidenti sen. D'ANGELO Grazia

Vicepresidenti
sen. D'ANGELO Grazia
D'ANGELO Grazia

M5S
avvocato

reddito 2018 euro 27.000

Giunta Elezioni Senato Presidente GASPARRI Maurizio

Presidente

GASPARRI Maurizio

FI-BP

Gasparri.it

redditi 2018 euro 142.000

giunta per le elezioni e le immunità del Senato esamina SALVINI

Già la prossima settimana potremmo avere novità sul caso Diciotti e sulla richiesta di autorizzazione a procedere per il ministro dell’Interno Matteo Salvini. La giunta per le elezioni e le immunità parlamentari del Senato, infatti, esaminerà mercoledì 30 gennaio la richiesta di autorizzazione, avanzata dal Tribunale dei ministri di Catania. “Non ho bisogno di protezione, altri chiedevano l’immunità perché rubavano, io invece ho applicato la legge da ministro. E ritengo di aver applicato la costituzione che prevede la difesa della patria”, dice il vicepremier leghista parlando con i giornalisti. “Se dovrò essere processato per questo – continua – lo deciderà liberamente il Senato. Chi sono io per non farmi processare? Sono pronto a farlo”. E conclude: “Il voto in aula ci deve essere. Io poi farò il mio intervento in Senato. Tutti i legali che ho interpellato mi dicono che è palese l’invasione di campo”. Il M5s intanto si mantiene cauto nei giudizi: “Faremo una riunione per prendere questa decisione dopo aver ascoltato la giunta”, chiarisce il senatore M5S. lanotiziagiornale.it

gennaio ‘un mese d’oro’ per i titoli di Stato italiani

Ieri abbiamo appreso dalle colonne del Sole 24 Ore, in un articolo a firma di Morya Longo, che gennaio è stato ‘un mese d’oro’ per i titoli di Stato italiani.

La domanda degli investitori stranieri è stata particolarmente sostenuta per un semplice motivo: il rischio incorporato nei prezzi/rendimenti attuali è decisamente inferiore al rischio effettivo valutato da molti operatori internazionali. Essi vedono quindi manifestarsi l’opportunità di acquistare a prezzi più bassi (perché a prezzi più bassi di un titolo obbligazionario corrispondono rendimenti più alti, giova sempre ricordarlo) un rendimento che risulta molto appetibile in relazione al rischio (modesto, a loro giudizio) che incorpora.

Longo aggiunge inoltre che questa domanda particolarmente sostenuta, trova anche giustificazione nel fatto che gli investitori stranieri a fine anno avessero relativamente ‘sottopesato’ nei loro portafogli i titoli italiani e che quindi avessero necessità di ripristinare la corretta quantità di titoli in portafoglio.

L’esito dell’asta del BTP a 15 anni emesso lo scorso 15 gennaio è indicativo della situazione. Importo aggiudicato 10 miliardi, ben il 64% è andato a sottoscrittori esteri, a fronte di una domanda di €35 miliardi. Domanda pari a 3,5 volte l’offerta!

Numeri clamorosi se pensate per un attimo alle diverse ondate di bombardamento mediatico susseguitisi negli ultimi mesi, tutte pressoché unanimi nel dipingere il nostro Paese come sull’orlo del baratro ed in estrema difficoltà nel trovare investitori disponibili a sottoscrivere i titoli di Stato, perdipiù in coincidenza col termine degli acquisti netti da parte della BCE.

L’esempio più clamoroso di tale sequenza fu l’ormai famoso titolo in prima del Sole 24 Ore di sabato 20 ottobre 2018, dove ‘fuga di capitali’ campeggiava a caratteri cubitali.

Cos’era accaduto? Nulla di particolare, come spiegai il martedì successivo in un articolo con cui Maurizio Belpietro decise di aprire il suo giornale. In agosto ogni anno accade che le emissioni del Tesoro sono inferiori ai rimborsi, per cui giocoforza gli investitori stranieri riducono sempre la loro esposizioni in titoli italiani. Era sempre regolarmente accaduto in agosto anche nei 5 anni precedenti, sarebbe bastato leggere per intero il rapporto di Bankitalia.

È facilmente immaginabile la preoccupazione che destò tale titolo, unitamente alla notizia del declassamento da parte di Moody’s.

Sono situazioni che spesso si ripetono: prendere un fatto (vero) ed ometterne i dettagli (decisivi) per trarne una conclusione che, se fossero resi noti anche i dettagli, risulterebbe infondata. Sembra diventato un metodo consolidato.

A quel titolo fecero seguito altri numerosi interventi sugli effetti dello spread sui tassi dei mutui, altra pseudo notizia clamorosamente smentita dai numeri pubblicati da Bankitalia ed ABI proprio nelle ultime settimane.

Rileggere oggi quei titoli, alla luce dei fatti e numeri dei mesi successivi, lascia stupefatti e proietta una luce sinistra sulla attuale qualità dell’informazione economico-finanziaria nel nostro Paese.

Ma la cosa ancora più stupefacente è lo spazio riservato alla notizia sul gennaio d’oro per i nostri BTP (positiva e non parziale, stavolta) nel Sole 24 Ore di ieri. Un articolo in basso a pagina 4, poco più di una minima di cronaca.

Una clamorosa asimmetria rispetto al titolo di ottobre che non trova plausibili spiegazioni. O forse ne trova, ed anche fin troppo facili, ma lascio al lettore ogni valutazione al riguardo.startmag.it

Fidal Lombardia premia GIOVANNA MONDINI argento Campionati Mondiali di Atletica master di Malaga bronzo campionati europei di Alicante

Domenica scorsa, presso il palazzo CONI di Bergamo, la FIDAL Lombardia ha organizzato le premiazioni per gli atleti master lombardi che si sono distinti in competizioni internazionali nel 2018.
49 gli atleti convocati, provenienti da tutta la Lombardia, a podio negli Europei non stadia di Alicante e ai Mondiali non stadia di Malaga (foto di copertina), nonché ai mondiali di corsa in montagna.
La premiazione ha visto ancora protagonista la runner cremonese Giovanna Mondini, del Marathon Cremona, presidente Ervano Vicini, unica convocata della nostra provincia. Mondini, nella foto con il responsabile master Soffientini, è stata premiata per l'argento di categoria ai Campionati Mondiali di Atletica master di Malaga del 18 settembre 2018 nella specialità della mezza maratona e per il bronzo di categoria ai campionati europei non stadia di Alicante del 20 maggio 2018.
Una bella festa dello sport master, ben organizzata come sempre, che ha visto successivamente anche le premiazioni dei vincitori del trofeo OxyBurn. sportgrigiorosso.it 27.1.2019

sabato 26 gennaio 2019

Castello di Torrechiara

LOCALITÀ Comune di Langhirano, a 18 km da Parma (PR) PERIODO DI APERTURA tutto l'anno
DESCRIZIONE
Nel Castello di Torrechiara rivive una fiaba d’amore.



Regno della favola d’amore tra Pier Maria Rossi e l’amata Bianca Pellegrini: è il Castello di Torrechiara, in provincia di Parma. Tutto parla della loro passione in stile epico-cavalleresco: dalla Camera d’Oro, attribuita a Benedetto Bembo, alla stanza nuziale. La Rocca d’impianto quattrocentesco, turrita ed elegante, affascinò scrittori e registi: fu set del celebre film Ladyhawke. Il nome Torrechiara deriva da "torchio” nel cuore della valle dove si producono vini oggi ed olio nel medioevo. Pochi sanno che il Castello fu posto sotto la protezione della Madonna, per volere di Pier Maria Rossi devoto alla Vergine: iniziò infatti la sua costruzione nel mese di maggio del 1448. Oggi di proprietà dello Stato è tra gli esempi più significativi dell’architettura castellare italiana. Da notare all’interno la ricchezza degli affreschi a 'grottesche' di Cesare Baglione.
Il Castello di Torrechiara è chiamato la fortezza dal cuore affrescato: sorge "altiera et felice".

Il Castello di Torrechiara e tutti i Castelli del Ducato hanno bisogno di voi: ogni visitatore, ogni turista che entra in uno dei nostri manieri fa un viaggio nella Bellezza e ci aiuta a tenere vivi e aperte rocche, fortezze, manieri.
Chiunque visita un Castello ne diventa il Custode per sempre.
Grazie a tutti! Vi aspettiamo!

nuovo regolamento edilizio Comune Venezia

Il nuovo regolamento edilizio del Comune ha le settimane contate. In questo periodo l’Amministrazione sta accogliendo le ultime osservazioni da parte delle categorie che lo hanno potuto visionare in anteprima. Dopodiché verrà adottato dal consiglio comunale che, dopo aver visionato le osservazioni, lo voterà. Attualmente si utilizza un regolamento di salvaguardia, frutto dell’unione tra il vecchio regolamento prima di Vittorio Zappalorto e quello istituito (e già decaduto) dall’allora commissario.

Il documento redatto è ancora top secret, ma dalle prime indiscrezioni sembra sia destinato a dividere la città. Nel mirino ci sono infatti le locazioni turistiche che vengono in ogni modo contrastate, come annunciato in questi mesi. All’orizzonte si intravedono già schiere di avvocati pronti ad affilare le armi giuridiche. Sono due le categorie sul piede di guerra: Abbav (Associazione Bed and Breakfast e Affittacamere) e Confedilizia. «Questo regolamento», dice l’avvocato Giuliano Marchi, presidente di Confedilizia, «è viziato da incompetenze giuridiche, nel senso che non si limita a indicare aspetti tecnici, ma riporta delle direttive di natura politica, cioè il deterrente alla locazione turistica, ma non mi si può dire a chi affittare la mia proprietà privata perché costituisce un vulnus». Secondo Confedilizia, il privato è costretto ad affittare al turista perché ha la garanzia del pagamento e della manutenzione di cui deve farsi carico. «Capiamo il problema della residenzialità», prosegue Marchi, «ma il cittadino non può farsi carico dell’incapacità del Comune di amministrare gli alloggi pubblici, dato che ce ne sono migliaia di chiusi». Confedilizia ha chiesto un incontro che si terrà a breve.nuovavenezia.gelocal.it


Diirtto Urbanistico Nicola Centofanti Paolo Centofanti CEDAM cap. VIII

CAPITOLO OTTAVO
IL REGOLAMENTO EDILIZIO.IL PROGRAMMA DI FABBRICAZIONE
Sommario: 1. Il regolamento edilizio. Contenuto. – 1.1. Le innovazioni portate dall’art. 4, d.p.r. 6.6.2001, n. 380. – 2. La procedura di approvazione. – 3. Le disposizioni organizzative. Composizione e funzionamento della commissione edilizia. – 4. Le disposizioni procedurali. Presentazione delle domande di permesso di costruire. – 5. Le disposizioni aventi contenuto normativo. La disciplina delle distanze. Le altezze dei fabbricati. – 6. La riduzione degli oneri di urbanizzazione. Gli interventi finalizzati al risparmio energetico. – 7. Le antenne. – 8. Il programma di fabbricazione. Contenuto. – 9. L’indirizzo di soppressione del programma.
1. Il regolamento edilizio. Contenuto.
Legislazione l. urb., art. 33; d.lg. 267/2000, art. 7.
Bibliografia Mazzarolli 1968 – Virga 1994 – Assini-Mantini 1997 – Salvia-Teresi 1998 – Carlin 2007.
La potestà regolamentare del comune è disciplinata dall’art. 7, d. lg. 267/2000.
 «1. Nel rispetto dei princìpi fissati dalla legge e dello statuto, il comune e la provincia adottano regolamenti nelle materie di propria competenza ed in particolare per l’organizzazione e il funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, per il funzionamento degli organi e degli uffici e per l’esercizio delle funzioni» (art. 7, d. lg. 267/2000).
La giurisprudenza sottolinea che in caso di antinomia fra una disposizione dello statuto comunale ed una disposizione contenuta in un regolamento dello stesso comune, occorre dare prevalenza alla disposizione statutaria e disapplicare quella regolamentare (Cons. St., sez. V, 25.1.2005, n. 148, RCC, 2005, 1, 302, Carlin 2007, 1120).
Il regolamento edilizio è classificato fra i regolamenti che disciplinano i servizi (Virga 1994, 34).
 «Il contenuto del regolamento edilizio è fissato dall’art. 33 della legge urbanistica.
 I comuni debbono con regolamento edilizio provvedere, in armonia con le disposizioni contenute nella presente legge e nel testo unico delle leggi sanitarie approvato con r.d. 27.7.1934, n. 1265, a dettare norme precipuamente sulle seguenti materie, tenendo, se ne sia il caso, distinte quelle riguardanti nucleo edilizio esistente da quelle riguardanti la zona di ampliamento e il restante territorio comunale;
  1) la formazione, le attribuzioni e il funzionamento della commissione edilizia comunale;
  2) la presentazione delle domande di licenza di costruzione o trasformazione di fabbricati e la richiesta obbligatoria dei punti fissi di linea e di livello per le nuove costruzioni;
  3) la compilazione dei progetti di opere edilizie e la direzione dei lavori di costruzione in armonia con le leggi in vigore;
  4) l’altezza minima e quella massima dei fabbricati secondo le zone;
  5) gli eventuali distacchi dai fabbricati vicini e dal filo stradale;
  6) l’ampiezza e la formazione dei cortili e degli spazi interni;
  7) le sporgenze sulle vie e piazze pubbliche;
  8) l’aspetto dei fabbricati e il decorso dei servizi ed impianti che interessano l’estetica dell’edilizia urbana (tabelle stradali, mostre e affissi pubblicitari, impianti igienici di uso pubblico, ecc.);
  9) le norme igieniche di particolare interesse edilizio;
  10) le particolari prescrizioni costruttive da osservare in determinati quartieri cittadini o lungo determinate vie o piazze;
  11) la recinzione o la manutenzione di aree scoperte, di parchi e giardini privati e di zone private interposte tra fabbricati e strade e piazze pubbliche e da queste visibili;
  12) l’apposizione e la conservazione dei numeri civici;
  13) le cautele da osservare a garanzia della pubblica incolumità per l’esecuzione delle opere edilizie, per l’occupazione del suolo pubblico, per i lavori nel pubblico sottosuolo, per le ribalte che si aprono nei luoghi di pubblico passaggio, ecc.;
  14) la vigilanza sull’esecuzione dei lavori per assicurare l’osservanza delle disposizioni delle leggi e dei regolamenti.
 Nei comuni provvisti del piano regolatore il regolamento edilizio deve altresì disciplinare:
  - la lottizzazione delle aree fabbricabili e le caratteristiche dei vari tipi di costruzione previsti dal piano regolatore;
  - l’osservanza di determinati caratteri architettonici e la formazione di complessi edilizi di carattere unitario, nei casi in cui ciò sia necessario per dare conveniente attuazione al piano regolatore;
  la costruzione e la manutenzione di strade private non previste nel piano regolatore» (art. 33, l. urb.).
Tradizionalmente si distinguono le norme di natura strumentale, aventi carattere organizzativo procedurale, da quelle aventi natura normativa, dirette ad assicurare l’igiene, la stabilità, il decoro degli edifici (Mazzarolli 1968, 263).
Fra le norme di tipo procedurale il regolamento deve disciplinare la composizione ed il funzionamento della commissione edilizia, il procedimento della presentazione delle domande di permesso di costruire e della compilazione dei progetti e le modalità di vigilanza sulla esecuzione dei lavori.
Fra le disposizioni aventi natura normativa devono essere comprese le norme riguardanti l’altezza degli edifici, le relative distanze dai fabbricati e dalle strade, l’ampiezza dei cortili, la sporgenza sulle vie e piazze, l’aspetto dei fabbricati, le norme igieniche di interesse edilizio, con particolare riguardo agli standard edilizi di cui agli artt. 18 e ss. della l. 166/1975 – quali, ad esempio, i servizi igienici in ambienti non direttamente aerati ed illuminati dall’esterno – le particolari prescrizioni costruttive lungo le vie e piazze, le recinzioni, i numeri civici, le norme sull’esecuzione delle opere edilizie (Salvia-Teresi 1998, 204).
L’autonomia comunale trova un limite nelle norme quadro statali e nel potere normativo regionale: ad esempio nei termini tassativi posti nel procedimento amministrativo di rilascio del permesso di costruire o nelle norme tecniche.
Le regioni, infatti, hanno proceduto a legiferare in materia, proponendo dei regolamenti edilizi tipo cui quelli comunali debbono adeguarsi (Assini-Mantini 1997, 483).
Altre regioni, invece, hanno emanato dei criteri ed indirizzi generali per la redazione dei regolamenti edilizi comunali cui i comuni debbono adeguarsi, dando maggiore spazio alla autonomia comunale.

week end

Partenza sabato ore 9

TEL. + 39 02.7234.2415
E-MAIL: info@castelnuovofogliani.it

il parco fluviale dello stirone
Nel Parco sono presenti diversi percorsi più o meno sviluppati, che permettono al visitatore di toccare tutte le località principali e di ammirare le diverse emergenze naturalistiche, geologiche e storico-architettoniche. In Area Stirone i sentieri si snodano lungo il torrente, costeggiando in alcuni tratti i canyon scavati dall'attività erosiva del corso d'acqua, anche se a causa di questo fenomeno, che provoca continui crolli di sponda, alcuni tratti risultano opportunamente deviati su percorsi alternativi. Lungo i sentieri, nei punti principali, sono presenti parcheggi per le auto e in prossimità di questi aree attrezzate (nelle località di Fidenza, Le Cascatelle, La Bocca e Trabucchi) dotate di panche, tavoli, punti acqua. Di particolare interesse, non soltanto geologico, sono anche gli itinerari dell'Area Piacenziano, che consentono di scoprire le diverse Zone (stazioni) di cui si compone questa parte di Area Protetta. Si tratta di percorsi che permettono di scoprire il cosiddetto "Piano Piacenziano", il periodo compreso tra 2,5 e 3,5 milioni di anni fa: un vero e proprio balzo indietro nel tempo!

Salsomaggiore
soggiorno sciccoso
Grand Hotel Salsomaggiore

Soggiorno sportivo
Centro termale il baistrocchi

Domenica
Santuario Madonna dei Prati

Torta fritta Trattoria Campanini
Frazione Madonna Prati, 136, Busseto (PR) 43011,0524 92569 ‎;

venerdì 25 gennaio 2019

solidarietà e reddito individuale

Egregio direttore
a tutti quelli che in televisione e sui media pontificano sulla solidarietà e sull'inclusione farei una proposta molto semplice: Dite quanto guadagnate e quanto date per opere solidali: sarebbe tutto molto più chiaro.
E' troppo semplice fare della solidarietà con i soldi dello Stato.
Distinti saluti
Cesare Fedeli

autostrada Cremona-Mantova

Prosegue il lavoro di confronto con i territori circa la realizzazione della autostrada Cremona-Mantova. Martedì 22 gennaio, infatti, a Palazzo Pirelli, presieduto dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, si è riunito il Tavolo sulle Infrastrutture per le due Province cui hanno partecipato anche e gli assessori regionali Claudia Maria Terzi (Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile), Davide Caparini (Bilancio, Finanza e Semplificazione) e Alessandro Mattinzoli (Sviluppo economico). Erano presenti, fra gli altri, i sindaci di Cremona, Gianluca Galimberti e Mantova, Mattia Palazzi; i presidenti delle due province, Davide Viola e Beniamino Morselli e diversi consiglieri regionali.

"Abbiamo iniziato il percorso per realizzare l'opera - ha spiegato il presidente Fontana - e dato il via libera dal punto di vista finanziario.laprovinciacr.it

La bufala
ma non si era detto che bisognava privilegiare la ferrovia
Provate ada ndaer ada Cremona a mAntova in reno e di rposeguire verso Verona o Monselice se ne siete capaci!

NON VOTATELI

la rivoluzione che riempie gli alloggi vuoti

Egregio direttore
la rivoluzione che riempie gli alloggi vuoti è iniziata. Contemporaneamente i comuni si attrezzano con tasse e controlli per cercare di ridurre il poco reddito che chi ha una casa riesce a percepire da questa attività. Essa fra l'altro richiede Fra l'altro un impegno personale rilevante. Chi non ha un lavoro cerca qualche sistema per non richiedere il reddito di cittadinanza Ma l'organizzazione amministrativa è pronta a massacrare con procedure e tasse ogni iniziativa.
distinti saluti
Cesare Fedeli

La bufala
è automatico che quando i piccoli trovano una fonte di reddito le grosse aziende cerchino di impossessarsi de loro segmento e di eliminarli.
NAturalmente sono i grossi capitali che muovono la politica.

I Cimiteri

I Cimiteri
Keyeditore
autore/i: Avv. Chiara Zambelli , Avv. Nicola Centofanti
ISBN: 9788827903155
Anno: 2019
Mese: Gennaio
Pagine: 300
Collana: DIRITTO AMMINISTRATIVO E DEGLI ENTI LOCALI
Materia: Diritto Amministrativo
€ 31,00 prezzo versione cartacea
€ 24,99 prezzo versione ebook
L’opera ha come oggetto l’analisi del Piano regolatore cimiteriale e delle Concessioni e dei servizi cimiteriali.
Il diritto al sepolcro che sorge con la stipula della relativa concessione comunale ha causato, con la riduzione dei tempi delle concessioni disposta dai regolamenti comunali, il sorgere di numerose controversie. L’opera considera tutti questi problemi, individua i principali casi pratici, e fornisce la soluzione, sulla base della più recente e qualificata giurisprudenza.

produzione intensiva di carne.



alcuni giorni fa la commissione EAT di Lancet, una delle più autorevoli riviste scientifiche al mondo, ha pubblicato uno studio in cui conferma che il modo con cui produciamo e consumiamo il nostro cibo contribuisce in modo sostanziale anche al riscaldamento globale e alla nostra salute.

Uno dei settori con impatti più distruttivi sul nostro Pianeta è quello della produzione intensiva di carne. Buona parte della carne che trovi nei supermercati, infatti, è prodotta all’interno di allevamenti intensivi: vere e proprie fabbriche di carne che inquinano acqua, suolo e aria; e sottopongono gli animali ad atroci trattamenti.

Esistono alternative? SI, ma i nostri politici sembrano non vederle!

Infatti negli ultimi decenni, i fondi pubblici assegnati in modo sproporzionato, hanno fatto crescere allevamenti intensivi e grandi aziende agricole di stampo intensivo e industriale, contribuendo di fatto alla scomparsa delle aziende più piccole che producono cibo in modo sano ed ecologico.

Questo sistema è insostenibile, ed è oggi finanziato con fondi pubblici europei, le nostre tasse: non possiamo più permetterlo! UNISCITI A NOI

greenpeace.italia@act.greenpeace.org


LA bufala
fanno morire i piccoli produttori e danno agevolazioni solo ai grandi produttori.
Così aumenta il numero dei senza lavoro.

autorizzazione a procedere in giudizio nei confronti di Salvini

Il tribunale di Catania riapre il caso della nave Diciotti, trattenuta lo scorso agosto al porto etneo con a bordo 177 migranti su ordine del Viminale. Il Tribunale dei ministri di Catania contraddice la richiesta di archiviazione avanzata dalla procura guidata dal pm Carmelo Zuccaro, protagonista di molte battaglie contro le ong del Mediterraneo, e richiede l’autorizzazione a procedere in giudizio nei confronti di Salvini. Il reato contestato è quello di sequestro di persona aggravato, e sarà ora il Senato, dove è stato eletto Salvini, a doversi esprimere autorizzando o rigettando la richiesta formulata dai giudici.

La bufala

forse i giudici dovrebbero fare i Ministri così non vi sarebbero contenziosi fra magistratura e politica.

giovedì 24 gennaio 2019

Primarie PD 2019 | I candidati Francesco Boccia

Primarie PD 2019 | I candidati
Francesco Boccia
Boccia ha annunciato la sua candidatura con una intervista pubblicata lunedì 8 ottobre 2018 sul Corriere della Sera.

Il Pd, “con qualche selfie di troppo, è riuscito a passare per il partito che era vicino ai potenti, alle banche, agli industriali, alle grandi organizzazioni”, ha osservato. “Io non sarò un nuovo segretario, sarò al limite un segretario nuovo. Non sono il candidato di nessuno”.

Boccia ha espresso nel recente passato posizioni molto critiche nei confronti dei vertici del Pd, auspicando l’apertura di un dialogo con il Movimento Cinque Stelle.

“Non è uno scandalo dialogare su alcune misure”, ha sottolineato. “Il Pd deve avere l’umiltà di dire ‘tornate a casa’ ai tanti elettori che si sentivano traditi e hanno votato per loro: al Sud è stato un plebiscito. Ma adesso che i Cinque Stelle al governo si sono messi nelle mani della destra di Salvini, la protezione e il futuro sono a rischio”.

Boccia ha indicato nella questione meridionale la “priorità assoluta”.

Il deputato ha poi ribadito la sua vicinanza umana e politica al governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Primarie PD 2019 | I candidati Roberto Giachetti e Anna Ascani

Primarie PD 2019 | I candidati
Roberto Giachetti e Anna Ascani
I renziani del Pd hanno uno loro candidato, anzi due loro candidati. Si tratta di Anna Ascani e Roberto Giachetti, che hanno annunciato una candidatura congiunta, per dare rappresentanza a coloro che hanno condiviso il progetto politico di Matteo Renzi.

La loro candidatura dipende dalla riuscita della raccolta delle firme tra gli iscritti. Sarà una candidatura paritaria. L’ala renziana aveva inizialmente designato Marco Minniti, l’ex ministro dell’Interno, che però a una settimana dal termine della presentazione delle firme, si era ritirato. I ben informati sostengono che non avesse l’appoggio di Matteo Renzi.

L’ala che fa capo all’ex segretario si è però spaccata, e la maggiorana aveva deciso di appoggiare Maurizio Martina. Successivamente Ascani e Giachetti hanno voluto avanzare una candidatura di minoranza, per rappresentare coloro che non si identificavano in Martina.

Anna Ascani ha 31 anni ed è deputata dal 2013. Si tratta di uno dei membri giovani del partito più in vista.

Roberto Giachetti ha 57 anni, è romano e ricopre il mandato di deputato dal 2001. La sua carriera politica è iniziata nel partito Radicale. È stato vicepresidente della Camera nella scorsa legislatura. Nel 2016 ha sfidato Virginia Raggi al ballottaggio per le elezioni comunali di Roma.

Primarie PD 2019 | I candidati Maria Saladino

Primarie PD 2019 | I candidati
Maria Saladino
Maria Saladino ha annunciato la propria candidatura alle primarie per la segreteria del Partito democratico. Si tratta della prima candidata donna degli ultimi undici anni: l’ultima a proporsi fu Rosy Bindi.

Nata a Castrovillari, in provincia di Cosenza, Saladino ha 36 anni e si è avvicinata al partito nel 2014, quando era segretario Matteo Renzi. Alle europee del 204 si candidò e ottenne 26mila preferenze, ma non riuscì a essere eletta.









Primarie PD 2019 | I candidati Dario Corallo


Primarie PD 2019 | I candidati
Dario Corallo
Si tratta del più giovane dei candidati. Classe 1987, è nato e cresciuto a Roma. È laureato in Filosofia alla Sapienza e nel 2008 è diventato il portavoce dei Giovani Democratici. In occasione delle elezioni europee del 2014 ha coordinato la campagna elettorale a Roma e nel Lazio. Sempre nel 2014 è diventato capo ufficio stampa dei Giovani Democratici, incarico che continua a ricoprire.

Pronto a sfidare, come Renzi nel 2012, i nomi grossi della dirigenza, dice di non essere affatto lusingato dalla presunta somiglianza con l’ex segretario: “Quando Renzi si candidò alle primarie nel 2012, era sì un giovane che stava sfidando Bersani, ma aveva dietro la fondazione Open e chi finanziava la sua campagna. Io viaggio da solo”.


Primarie PD 2019 | I candidati Maurizio Martina e Matteo Richetti

Primarie PD 2019 | I candidati
Maurizio Martina e Matteo Richetti
Il segretario uscente Maurizio Martina ha annunciato la sua candidatura alle primarie del Partito democratico.

“Mi candido e ci candidiamo al plurale, con l’idea di portare al Pd una squadra di uomini e donne che hanno voglia di lavorare insieme e pensare al futuro dell’Italia, investendo sulla partecipazione”, ha detto il segretario uscente nel circolo di San Lorenzo a Roma, dicendo che la sua sarà una candidatura comune con Matteo Richetti.

“La nostra sarà una candidatura di squadra perché non riesco a pensare a questa sfida al di fuori del noi. L’io ci ha fatto male, il noi è il futuro”, ha detto Richetti, ritirando la sua corsa in solitaria. “Sosterremo la candidatura di Maurizio alla segreteria in una corsa comune, a cui contribuiremo con la nostra presenza, i nostri comitati, le nostre idee, alla campagna congressuale”.


Primarie PD 2019 | I candidati Nicola Zingaretti

Primarie PD 2019 | I candidati
Nicola Zingaretti
Il primo ad essersi candidato alle prossime primarie 2019 è stato il governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ha lanciato la sua candidatura a settembre 2018.

“Dobbiamo avviare una ricollocazione politica e sociale della sinistra, riacquistando la capacità di stare dentro alla società e scommettendo su un grande movimento popolare unitario”, aveva detto il governatore lanciando la sua candidatura.

“Per un congresso diverso, aperto e partecipato, la prossima settimana ho organizzato in trattoria una cena con un imprenditore del Mezzogiorno di una piccola azienda, un operaio, un amministratore impegnato nella legalità, un membro di un’associazione in prima fila sulla solidarietà, un giovane professionista a capo di una azienda start up, una studentessa ed un professore di liceo”.

Candidati alla segreteria del pd. Quando si vota

Il 3 marzo 2019 si terranno le primarie del Partito Democratico, mentre il 2 febbraio 2018 si terrà la convention nazionale.

Al momento ci sono 8 candidati, di cui 4 in coppia: Nicola Zingaretti, Maurizio Martina insieme a Matteo Richetti, Francesco Boccia, Dario Corallo, Maria Saladino e il ticket Anna Ascani-Roberto Giachetti. Il 12 dicembre sono state presentate le firme per ufficializzare le candidature.


Il 6 dicembre Marco Minniti ha deciso di ritirare la sua candidatura, dopo che già il 27 novembre Matteo Richetti aveva fatto un passo indietro, annunciando che avrebbe sostenuto Maurizio Martina. “Sosterremo la candidatura di Maurizio alla segreteria in una corsa comune, a cui contribuiremo con la nostra presenza, i nostri comitati, le nostre idee, alla campagna congressuale”.

Il 12 dicembre anche l’ex ministro del lavoro Cesare Damiano si è ritirato, annunciando il suo endorsement a Nicola Zingaretti.tpi.it


Come e quando si vota
Il 3 marzo 2019 si tengono le primarie del Partito democratico: la Direzione nazionale del Pd ha approvato il regolamento del congresso con 4 astenuti e nessun voto contrario.

La prima fase dell’iter che porta al Congresso è la costituzione delle Commissioni congressuali provinciali e Regionali, entro il 4 dicembre. Entro il 12 dicembre poi occorre presentare le candidature corredate dalle firme di almeno 1.500 iscritti di cinque regioni appartenenti ad almeno tre circoscrizioni elettorali per il Parlamento europeo.

Le riunioni dei circoli per il voto dei soli iscritti al partito si svolgono dal 7 al 23 gennaio 2019.

Il 2 febbraio poi verrà ufficializzato il risultato del voto degli iscritti e i 3 candidati più votati parteciperanno alle primarie del 3 marzo.

Dopo questa data, nelle settimane successive ciascuno dei tre candidati dovrà presentare una o più liste a suo sostegno in ciascuna provincia, dalle quali usciranno i 1.000 eletti all’Assemblea nazionale, il massimo organo del partito.

Per votare il 3 marzo occorre presentarsi al proprio seggio con un documento di identità e con la tessera elettorale. Le elezioni si svolgono il 3 marzo dalle 8:00 alle 20:00.

Il 17 marzo si svolgerà l’Assemblea nazionale. Qui verrà proclamato segretario il candidato che ha ottenuto almeno il 50 per cento + 1 dei voti. Se nessun candidato raggiunge la maggioranza assoluta, in sede di Assemblea si tiene un ballottaggio tra i due candidati più votati.


La bufala
più candidati ci sono più facile sarà che a decidere non siano gli iscritti ma la Assemblea nazionale.


insulti al sindacalista Guido Rossa

Scritte che celebrano personaggi delle Brigate rosse e con insulti al sindacalista Guido Rossa, ucciso dalle Br il 24 gennaio 1979, scoperte dalla Digos di Genova a poche ore dall' arrivo del Presidente della Repubblica Mattarella, atteso all'ex Ilva per la cerimonia di commemorazione del sindacalista, freddato dai terroristi 40 anni fa. Le scritte trovate in Salita Santa Brigida a Genova, la' dove l'8 giugno 1976 le Brigate Rosse uccisero Francesco Coco, Procuratore generale di Genova, e i due uomini della scorta.tgcom24.it

La bufala

per me Guido Rossa è un martire della Repubblica, mai abbastanza celebrato

CGIL Maurizio Landini segretario generale e Vincenzo Colla (ex Cgil Emilia) vice

CGIL Maurizio Landini segretario generale e Vincenzo Colla (ex Cgil Emilia) vice

La Cgil è ad un passo dall’accordo per il nuovo vertice, con l’ex numero uno della Fiom Maurizio Landini segretario generale e Vincenzo Colla (ex Cgil Emilia) vice. Al centro dell'accordo anche la composizione dell'intera segreteria confederale. Stamattina si riunisce la commissione elettorale, nell’ambito del 18esimo congresso nazionale del sindacato a Bari, che giovedì prossimo porterà appunto all’elezione del suo nuovo segretario generale, successore di Susanna Camusso. Nella proposta su cui si sta chiudendo l'accordo è previsto anche l’ingresso di un secondo vice segretario generale. L’ipotesi è sul nome di Gianna Fracassi. Nel suo discorso, ieri Camusso ha lanciato un appello a Cisl e Uil per «un sindacato confederale davvero unitario».
Mattarella: diritti dei lavoratori, sindacato protagonista
Landini è stato proposto dalla stessa Camusso con il sostegno della maggioranza della segreteria confederale, e l’ex numero uno della Cgil Emilia
Romagna, Colla, è in campo con la sua disponibilità a candidarsi, sostenuta tra gli altri dai pensionati dello Spi. Al congresso di Bari non partecipa alcun esponente del governo giallo-verde («Si sottrae, coerente rispetto alla scelta di negare una funzione di rappresentanza e di dialogo con le parti sociali», attacca Camusso).
Mentre arriva il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «Nella storia repubblicana - scrive il capo dello Stato - il sindacato è stato protagonista nel promuovere e accompagnare la crescita economica e dei diritti dei lavoratori, con piena responsabilità nazionale anche in momenti molto difficili, sapendo unire il mondo del lavoro al di là degli stessi interessi contingenti».
L’appello di Camusso: cercare l’unità
La Cgil, ha detto Camusso, «ha svolto un congresso unitario, per questo appare ai più incomprensibile perché ora maturi il dividerci a posteriori. Rischiamo che, per dare senso alla duplicazione dei candidati a segretario generale, si dichiarino differenze politiche che non abbiamo visto in nessuno dei nostri congressi». «Penso che la Cgil non se lo meriti», ha detto ancora, «mentre attendiamo delle risposte non rinunciamo ad una idea unitaria della Cgil e del suo gruppo dirigente».ilsole24ore.it

I migranti del Cara di Castelnuovo di Porto

I migranti del Cara di Castelnuovo di Porto
ROMA – “I migranti che il ministro della paura Salvini ha deciso di trasferire dal Cara di Castelnuovo di Porto sono persone e hanno il diritto di sapere dove saranno portati e che condizioni troveranno”. Così la deputata di LeU Rossella Muroni, che stamattina, davanti ai cancelli del Cara di Castelnuovo di Porto, ha bloccato i pullman con a bordo i migranti da trasferire. Rossella Muroni, romana di 44 anni, madre di due figli. Laureata in sociologia, è stata presidente nazionale di Legambiente prima di diventare deputata di Liberi e Uguali.
“Questo trasferimento per me e per i 120 colleghi della Coop Auxilium significa rimanere in strada, come accadrà ai titolari di permesso umanitario”. E’ quanto riferisce Francesca Maurizi, psicologa della cooperativa Auxilium che da anni offre servizi di assistenza all’interno del Cara di Castelnuovo di Porto che in base al decreto Sicurezza verrà chiuso entro la fine del mese.
“Dall’1 febbraio ci ritroveremo senza lavoro, oltre al fatto che il lavoro di integrazione fatto in maniera capillare sul territorio del comune di Castelnuovo di Porto o Monterotondo. Alcuni ragazzi ospiti del Cara infatti andavano alle scuole medie o alle superiori e ora che verranno trasferiti non sanno come fare. Insomma, un lavoro che va in fumo il 31 di gennaio 2019“.dire.it

LA bufala
Non solo i migranti ma anche i lavoratori della cooperativa protestano.

Australia programmi di immigrazione

L'Australia ha uno dei più grandi programmi di immigrazione al mondo con 190.000 posti tenuti ogni anno per i migranti permanenti. Gran parte del programma, quasi il 70 per cento, è riservata a migranti qualificati che apportano le competenze richieste per soddisfare le esigenze dell'economia australiana.
Oltre 128.000 visti permanenti vengono rilasciati a migranti qualificati con le competenze richieste ogni anno.
Le competenze più richieste quest'anno in Australia comprendono infermieri, elettricisti, insegnanti delle scuole secondarie, meccanici, installatori di metalli, falegnami e falegnami.
Nell'anno 2018-19, l'Australia ha riservato oltre 17.300 posti per infermieri registrati sotto il flusso di esperti. Nell'ambito del flusso di esperti qualificati, i richiedenti il visto non sono tenuti ad avere alcuna nomina di stato / territorio o datore di lavoro e ricevono un visto permanente (sottoclasse 189) e sono liberi di vivere e lavorare ovunque in Australia.
I primi sei posti di lavoro che possono ottenere la residenza permanente australiana
Nella pianificazione dell'immigrazione di quest'anno in Australia, sono necessari 17.322 infermieri registrati e il Dipartimento per gli affari interni ha invitato solo 413 persone a richiedere un visto fino all'11 settembre.
Mentre con 9.303 elettricisti, 8.480 insegnanti di scuola secondaria, 8.372 carpentieri e falegnami, 6.979 metalmeccanici e meccanici e 6.099 meccanici sono alcune delle professioni più richieste, pochissime persone sono state invitate a richiedere un visto per queste professioni.
Sulla base delle competenze e delle qualifiche dimostrate nell'espressione di interesse presentata da un potenziale richiedente il visto, il Dipartimento per gli affari interni invia loro un invito a presentare una domanda di visto.
Il Dipartimento per gli affari interni ha invitato fino all'11 settembre 15 elettricisti, 115 insegnanti di scuola secondaria, sei carpentieri e falegnami, dieci meccanici meccanici e solo tre installatori di metalli e macchinisti per richiedere un visto.
Ranbir Singh di Lakshaya Migration dice che mentre c'è una grande richiesta di alcune occupazioni in Australia, non molti candidati sono in grado di qualificarsi per richiedere una residenza permanente in quelle occupazioni.
"Non posso ricordare di avere un solo cliente che ha nominato l'allevamento di bestiame in tutti questi anni", ha detto a SBS Punjabi il mese scorso.
Finora, il Dipartimento per gli affari interni non ha emesso un invito solo perché quest'anno ci sono 4.841 posti riservati agli allevatori.
"Paesi come l'India stanno alimentando il consumo di immigrati australiani, ma coloro che sono impegnati in tali occupazioni in India non avrebbero le qualifiche richieste e la conoscenza della lingua inglese che è obbligatoria per un visto permanente in Australia", dice Singh. sbs.com.auAustralia has one of the biggest immigration programs in the world with 190,000 places kept every year for permanent migrants. A large part of the program- nearly 70 per cent - is reserved for skilled migrants who bring the in-demand skills to meet the needs of the Australian economy.
Over 128,000 permanent visas are issued to skilled migrants with the requisite skills each year.
The most in-demand skills this year in Australia include nurses, electricians, secondary school teachers, motor mechanics, metal fitters, carpenters and joiners.
In the year 2018-19, Australia has reserved over 17,300 places for registered nurses under the Skilled stream. Under the Skilled Independent stream, visa applicants are not required to have any state/territory or employer nomination and they are issued a permanent visa (Subclass 189) and they are free to live and work anywhere in Australia.
Top six jobs that can get you Australian permanent residency
In this year’s immigration planning in Australia, 17,322 registered nurses are required and the Department of Home Affairs has invited only 413 people to apply for a visa until 11 September.
While with 9,303 electricians, 8,480 secondary school teachers, 8,372 carpenters and joiners, 6,979 metal fitters and machinists and 6,099 motor mechanics are some of the most in-demand occupations, very few people have been invited to apply for a visa under these occupations.
Based on the skills and qualifications demonstrated in the Expression of Interest submitted by a prospective visa applicant, the Department of Home Affairs issues them an invite to submit a visa application.
The Department of Home Affairs has until 11 September invited 15 electricians, 115 secondary school teachers, six carpenters and joiners, ten motor mechanics and just three metal fitters and machinists to apply for a visa.
Ranbir Singh of Lakshaya Migration says while there’s great demand for some occupations in Australia, not many applicants are able to qualify to apply for a permanent residency under those occupations.
“I can’t recall having a single client who nominated Livestock Farmer occupation all these years,” he told SBS Punjabi last month.
So far, the Department of Home Affairs hasn’t issued a single invite even as there are 4,841 places reserved for livestock farmers this year.
“Countries like India are fueling Australia’s immigration intake but those engaged in such occupations in India wouldn’t have the requisite qualifications and English language proficiency that’s mandatory for a permanent visa in Australia,” Mr Singh says. sbs.com.au

mercoledì 23 gennaio 2019

Università in Italia pochi laureati


Egregio direttore
in Italia secondo me ci sono pochi laureati perché per dare un esame a volte bisogna attendere anche due mesi per saperne i risultati. Io da un anno e mezzo devo dare l'ultimo esame alla Facoltà di Farmacia. Nella mia esperienza personale ho trovato poca disponibilità dei professori a dare un sostegno a coloro che hanno difficoltà nel superare ultimo esame, poca disponibilità ad accelerare i tempi di correzione, poca disponibilità ad esaurire gli appelli in tempi brevi con continui rimandi senza alcuna giustificazione.
Dalla eccessiva comprensione del Liceo si è passati alla severità più assoluta dell’Università (senza supporti didattici adeguati) che a me sembra fra l’altro eccessiva poiché non consente ad un giovane di arrivare ad ottenere un posto di lavoro da 2100 euro mese in tempi ragionevoli.
Se avessi scelto una sede diversa sarebbe stato tutto più semplice. Meglio sarebbe che le Facoltà eccellenti lo mettessero nei loro programmi così uno mediocre le evita.
Distinti saluti
Cesare Fedeli

La bufala
il professore universitario fa quello che vuole e non c'è neppure Dio che può accennare a dirgli qualcosa.
Io vecchio sessantottino rimpiango i collettivi studenteschi che una volta contestavo.

rendita degli immobili superiore al valore di mercato


Egregio direttore
Secondo me chi sostiene la manutenzione e il recupero del patrimonio italiano sono i Piccoli risparmiatori i quali tengono in piedi un patrimonio vetusto. In cambio cosa ne hanno affitti via via in calo e che non coprono le spese sempre più gravose di manutenzione e di gestione e una tassazione sempre più gravosa. Sarebbe interessante per il principio del Diritto Amministrativo paritario che quando lo Stato stima una rendita superiore al valore di mercato e su di essa impone le tasse sia anche disponibile ad acquistare a detto prezzo da chi non ha più i soldi per manutenere e sostenere Le spese di gestione della sua abitazione il proprietario potrebbe così diventare affittuario della sua abitazione e pagare a equo canone un affitto allo stato ottimo amministratore.
distinti saluti
Cesare Fedeli
--

LA bufala
sare bello che alle prossime amministrative i Candidati sindaci si confrontassero su questa proposta.

WARREN BUFFETT (USA) uno dei ventisei padroni del mondo



WARREN BUFFETT (USA)
uno dei ventisei padroni del mondo

NEW YORK - Ventisei super miliardari si spartiscono da soli un reddito pari a quello di 3 miliardi e 800 milioni di poveri (su 7,6 miliardi di persone sulla Terra). Sono spietatamente semplici i dati del dossier sulle disuguaglianze globali pubblicato da Oxfam,: i ricchi sono sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri. Lo studio indica, numeri alla mano, che la ricchezza dei 1.900 miliardari censiti nell’ultima lista stilata dalla rivista Forbes è aumentata di 900 miliardi di dollari, l’1,2 per cento rispetto a un anno prima. Mentre la condizione dei poveri è peggiorata: diminuita dell’11 per cento.

WARREN BUFFETT (USA)
84 miliardi - Berkshire Hathaway Detto “l'oracolo di Omaha” per la sua abilità negli investimenti finanziari, 88 anni, molto impegnato nella filantropia si batte affinché i ricchi paghino più tasse negli Usa
repubblica.it
La bufala
A me va benissimo chi accumula ricchezze pagando le tasse proporzionalmente ad un normale artigiano nel suo paese, garantendo stipendi che consentano ai lavoratori di vivere senza aiuti dello Stato e non distruggendo l’ambiente.



HARLES KOCH (USA) uno dei ventisei padroni del mondo



HARLES KOCH (USA)
uno dei ventisei padroni del mondo

NEW YORK - Ventisei super miliardari si spartiscono da soli un reddito pari a quello di 3 miliardi e 800 milioni di poveri (su 7,6 miliardi di persone sulla Terra). Sono spietatamente semplici i dati del dossier sulle disuguaglianze globali pubblicato da Oxfam,: i ricchi sono sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri. Lo studio indica, numeri alla mano, che la ricchezza dei 1.900 miliardari censiti nell’ultima lista stilata dalla rivista Forbes è aumentata di 900 miliardi di dollari, l’1,2 per cento rispetto a un anno prima. Mentre la condizione dei poveri è peggiorata: diminuita dell’11 per cento.

HARLES KOCH (USA)
60 miliardi - Koch Industries Ha 82 anni e col fratello David dirige il più importante conglomerato industriale d’America. Grandi donatori del partito repubblicano, sono in disaccordo con le politiche migratorie di Trump
repubblica.it
La bufala
A me va benissimo chi accumula ricchezze pagando le tasse proporzionalmente ad un normale artigiano nel suo paese, garantendo stipendi che consentano ai lavoratori di vivere senza aiuti dello Stato e non distruggendo l’ambiente.

BERNARD ARNAULT (FRANCIA) uno dei ventisei padroni del mondo

BERNARD ARNAULT (FRANCIA)
uno dei ventisei padroni del mondo

NEW YORK - Ventisei super miliardari si spartiscono da soli un reddito pari a quello di 3 miliardi e 800 milioni di poveri (su 7,6 miliardi di persone sulla Terra). Sono spietatamente semplici i dati del dossier sulle disuguaglianze globali pubblicato da Oxfam,: i ricchi sono sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri. Lo studio indica, numeri alla mano, che la ricchezza dei 1.900 miliardari censiti nell’ultima lista stilata dalla rivista Forbes è aumentata di 900 miliardi di dollari, l’1,2 per cento rispetto a un anno prima. Mentre la condizione dei poveri è peggiorata: diminuita dell’11 per cento.

BERNARD ARNAULT (FRANCIA)
72 miliardi - LVMH Presidente e Ceo di Lvmh Moët Hennessy – Louis Vuitton, a 69 anni guida il più grande gruppo del lusso, con un portafoglio di 70 maison di alta moda
repubblica.it

La bufala
A me va benissimo chi accumula ricchezze pagando le tasse proporzionalmente ad un normale artigiano nel suo paese, garantendo stipendi che consentano ai lavoratori di vivere senza aiuti dello Stato e non distruggendo l’ambiente.

CARLOS SLIM HELÙ (MESSICO) uno dei ventisei padroni del mondo

CARLOS SLIM HELÙ (MESSICO)
uno dei ventisei padroni del mondo

NEW YORK - Ventisei super miliardari si spartiscono da soli un reddito pari a quello di 3 miliardi e 800 milioni di poveri (su 7,6 miliardi di persone sulla Terra). Sono spietatamente semplici i dati del dossier sulle disuguaglianze globali pubblicato da Oxfam,: i ricchi sono sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri. Lo studio indica, numeri alla mano, che la ricchezza dei 1.900 miliardari censiti nell’ultima lista stilata dalla rivista Forbes è aumentata di 900 miliardi di dollari, l’1,2 per cento rispetto a un anno prima. Mentre la condizione dei poveri è peggiorata: diminuita dell’11 per cento.


CARLOS SLIM HELÙ (MESSICO)
67,1 miliardi - America Movil Il signore delle telecomunicazioni messicane ha 82 anni ed è attivo anche nei settori bancari ed assicurativi. Il nuovo presidente gli ha affidato la costruzione dell’aeroporto di Città del Messico
repubblica.it

La bufala
A me va benissimo chi accumula ricchezze pagando le tasse proporzionalmente ad un normale artigiano nel suo paese, garantendo stipendi che consentano ai lavoratori di vivere senza aiuti dello Stato e non distruggendo l’ambiente.

DAVID KOCH (USA) uno dei ventisei padroni del mondo

DAVID KOCH (USA)
uno dei ventisei padroni del mondo

NEW YORK - Ventisei super miliardari si spartiscono da soli un reddito pari a quello di 3 miliardi e 800 milioni di poveri (su 7,6 miliardi di persone sulla Terra). Sono spietatamente semplici i dati del dossier sulle disuguaglianze globali pubblicato da Oxfam,: i ricchi sono sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri. Lo studio indica, numeri alla mano, che la ricchezza dei 1.900 miliardari censiti nell’ultima lista stilata dalla rivista Forbes è aumentata di 900 miliardi di dollari, l’1,2 per cento rispetto a un anno prima. Mentre la condizione dei poveri è peggiorata: diminuita dell’11 per cento.

DAVID KOCH (USA)
60 miliardi - Koch Industries col fratello dirige il più importante conglomerato industriale d’America. Grandi donatori del partito repubblicano, sono in disaccordo con le politiche migratorie di Trump
repubblica.it
La bufala
A me va benissimo chi accumula ricchezze pagando le tasse proporzionalmente ad un normale artigiano nel suo paese, garantendo stipendi che consentano ai lavoratori di vivere senza aiuti dello Stato e non distruggendo l’ambiente.

LARRY ELLISON (USA) uno dei ventisei padroni del mondo

LARRY ELLISON (USA)
uno dei ventisei padroni del mondo

NEW YORK - Ventisei super miliardari si spartiscono da soli un reddito pari a quello di 3 miliardi e 800 milioni di poveri (su 7,6 miliardi di persone sulla Terra). Sono spietatamente semplici i dati del dossier sulle disuguaglianze globali pubblicato da Oxfam,: i ricchi sono sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri. Lo studio indica, numeri alla mano, che la ricchezza dei 1.900 miliardari censiti nell’ultima lista stilata dalla rivista Forbes è aumentata di 900 miliardi di dollari, l’1,2 per cento rispetto a un anno prima. Mentre la condizione dei poveri è peggiorata: diminuita dell’11 per cento.

LARRY ELLISON (USA)
58,5 miliardi - Oracle Il fratello minore di Charles ha 78 anni, ha con lui sostenuto il partito repubblicano e i Tea Party ma l’anno scorso ha deciso di ritirarsi dalla loro Fondazione politica
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La bufala
A me va benissimo chi accumula ricchezze pagando le tasse proporzionalmente ad un normale artigiano nel suo paese, garantendo stipendi che consentano ai lavoratori di vivere senza aiuti dello Stato e non distruggendo l’ambiente.

MICHAEL BLOOMBERG (USA ) uno dei ventisei padroni del mondo

MICHAEL BLOOMBERG (USA )
uno dei ventisei padroni del mondo

NEW YORK - Ventisei super miliardari si spartiscono da soli un reddito pari a quello di 3 miliardi e 800 milioni di poveri (su 7,6 miliardi di persone sulla Terra). Sono spietatamente semplici i dati del dossier sulle disuguaglianze globali pubblicato da Oxfam,: i ricchi sono sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri. Lo studio indica, numeri alla mano, che la ricchezza dei 1.900 miliardari censiti nell’ultima lista stilata dalla rivista Forbes è aumentata di 900 miliardi di dollari, l’1,2 per cento rispetto a un anno prima. Mentre la condizione dei poveri è peggiorata: diminuita dell’11 per cento.

MICHAEL BLOOMBERG (USA)
50 miliardi - Bloomberg LP Fondatore della società di informazioni finanziarie che porta il suo nome, 76 anni, è stato sindaco di New York. Fiero oppositore di Donald Trump potrebbe correre per le presidenziali
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La bufala
A me va benissimo chi accumula ricchezze pagando le tasse proporzionalmente ad un normale artigiano nel suo paese, garantendo stipendi che consentano ai lavoratori di vivere senza aiuti dello Stato e non distruggendo l’ambiente.

LARRY PAGE (USA) uno dei ventisei padroni del mondo

LARRY PAGE (USA)
uno dei ventisei padroni del mondo

NEW YORK - Ventisei super miliardari si spartiscono da soli un reddito pari a quello di 3 miliardi e 800 milioni di poveri (su 7,6 miliardi di persone sulla Terra). Sono spietatamente semplici i dati del dossier sulle disuguaglianze globali pubblicato da Oxfam,: i ricchi sono sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri. Lo studio indica, numeri alla mano, che la ricchezza dei 1.900 miliardari censiti nell’ultima lista stilata dalla rivista Forbes è aumentata di 900 miliardi di dollari, l’1,2 per cento rispetto a un anno prima. Mentre la condizione dei poveri è peggiorata: diminuita dell’11 per cento.

LARRY PAGE (USA)
48,8 miliardi - Google È il cofondatore del motore di ricerca Google insieme a Sergej Brin e Ceo di Alphabet, la casa madre. Ha 45 anni, impegnato in attività filantropiche, è uno degli investitori di Tesla
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A me va benissimo chi accumula ricchezze pagando le tasse proporzionalmente ad un normale artigiano nel suo paese, garantendo stipendi che consentano ai lavoratori di vivere senza aiuti dello Stato e non distruggendo l’ambiente.