mercoledì 1 novembre 2017

presenza di un familiare all'ingresso e all'uscita di scuola

presenza di un familiare all'ingresso e all'uscita di scuola

La vicenda che da giorni infiamma il dibattito delle famiglie è scoppiata all'indomani di una lettera-appello per la liberalizzazione del percorso casa-scuola inviata al Parlamento e al governo scritta da alcuni dirigenti scolastici, tra cui Rosa Maria Lauricella, preside dell'Istituto comprensivo Giovan Battista Valente di Roma. Una richiesta, quella dei dirigenti scolastici, che nasceva dopo una sentenza della Cassazione che aveva condannato preside e docente per non aver affidato a un adulto un ragazzino che quindici anni fa morì investito da uno scuolabus.

Giovedì scorso, però, la ministra per l'Istruzione Valeria Fedeli aveva in un primo tempo chiuso le porte. "I ragazzini di 14 anni vanno protetti in base a una legge per la tutela dei minori. La legge in vigore va rispettata, non si transige sull'obbligo di presenza di un familiare all'ingresso e all'uscita di scuola", così la ministra, che aveva aggiunto: "L'autonomia è importante ma si può sperimentare anche di pomeriggio. E se i genitori non possono, vadano i nonni fuori scuola, è così piacevole per noi nonni farlo...".

Dopo le sue parole, le prime ad insorgere sono state le famiglie, supportate da pareri di psicologi ed educatori. Così, per agevolare i ragazzini "indipendenti", era intervenuta la responsabile Scuola del Pd, Simona Malpezzi: "Comprendiamo - ha detto - le preoccupazioni della ministra: la sentenza della Corte di Cassazione di Firenze ha aperto una questione delicata rispetto al tema dell'uscita da scuola dei ragazzi delle medie. Tuttavia, crediamo sia necessario trovare una soluzione che consenta ai genitori di scegliere se far tornare o meno i figli da soli a casa e che liberi i dirigenti scolastici da ogni responsabilità". E aveva annunciato una proposta di legge più "libertaria". Con lei anche il segretario Pd, Matteo Renzi.


Egr. Direttore

Perché scrivere una circolare di buon senso sul problema della  presenza di un familiare all'ingresso e all'uscita di scuola se si può avere grande visibilità scrivendone una assurda e poi correggendola recependo istanze di buon senso?
Io personalmente caccerei chi sbaglia la prima volta così avremmo uno Stato più efficiente!
Distinti saluti

Cesare Fedeli 

Nessun commento:

Posta un commento