Divisione
poteri. Chi controllerà i custodi.
Nella divisione
tradizionale dei poteri dello Stato si
nota che il controllo del potere giudiziario sull’esecutivo ( attraverso il processo penale) ha, se esercitato con
tempestività come dovrebbe essere, un effetto sicuramente deterrente
sull’esercizio della funzione di governo.
C’è da chiedersi se il sistema di controllo sul
sistema giudiziario che il legislativo può esercitare possa avere effetti
altrettanto efficaci.
Scartato il
controllo dell’esecutivo sul potere giudiziario per evidenti motivi di
autonomia della legislatura, è evidente
che l’esercizio del potere legislativo si può concretizzare su norme di
carattere generali che lasciano il singolo magistrato nella più completa autonomia
.
Esentato da
responsabilità personali, il magistrato si trova dotato di un potere che trova
verifica nel CSM che è organo di
controllo della magistratura nella cui composizione il numero dei giudici è
preponderante.
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