La cena
Antonio aspetta con ansia il fine settimana per
trascorrere a cena alcune ore in
compagna degli amici di sempre.
Basta poco per ridere ricordando cose, persone, situazioni
di una vita che si è trascorsa insieme a scuola in vacanza durante le pause del
lavoro.
Le case diventano sempre meno ospitali.
C’è Antonia che avrebbe una casa accogliente, ma la
cameriera è in vacanza.
Giovanna avrebbe la taverna ma ha lavorato tutta la
settimana in casa è il sabato di festa preferisce trascorrerlo fuori.
Per fortuna che c’è la Franca che ancora voglia di
spignattare e qualche volta improvvisa dei pranzetti coi fiocchi, ma esaurita
la buona volontà della Franca bisogna decidere dove andare a cenare.
Ci sono difficoltà a scegliere il locale per degli amici che
vogliono ritrovarsi?
Sì, e sono più di quelle che si credono.
C’è Antonio che preferisce andare a ballare .
Gli è venuta la fissa del liscio anche perché con gli anni
se beve gli viene acidità di stomaco e se mangia un po’ di più non dorme per
difficoltà nella digestione.
Quindi bisogna convincerlo che non può tradire gli amici e
di prendere con sé un potente digestivo o di mangiare di meno.
Ma dove andare?
Franco ha la mania della torta fritta vuole andare nei
locali dove la preparano. Non tutti i
ristoranti, però, tengono a menù questo piatto.
La torta è un pietanza piacentina consistente in una
pastella fatta friggere. Il calore dell’olio la fa gonfiare e quando è bella
dorata la si mangia bollente accompagnata ai salumi o al gorgonzola.
E’ un piatto appetitoso. Viene proposto soprattutto nei
ristorantini di campagna.
Alcuni del gruppo sono contenti di approdare in quei locali ruspanti, ma altri preferiscono
locali con un servizio migliore dove il cameriere è meno campagnolo e più
raffinato, ti serve con più sussiego e ti versa il vino quando il bicchiere lo
richiede.
Insomma un po’ di tono anche nelle serate con amici non
guasta mai.
Così si comincia a
discutere sul locale.
Se poi di decide di prenotare il giorno prima anche quei
pochi locali che hanno un buon prezzo, un buon servizio , un buon menù e non
sono troppo lontani risultano già prenotati e non rimane neppure un posticino
per il gruppo dell’ultimo minuto.
Allora si ripiega sul locale più caro meno distante che però
propone sempre le stesse cose che a ben guardare non sono poi così apprezzate
da tutti.
Così alla lunga il gruppo si sfalda
Antonio si defila e se ne va in balera, Franco prenota
direttamente la torta fritta all’insegna del chi mi ama mi segua, ma non lo
segue nessuno.
Franca ha deciso che non ha più voglia di stare del tempo ai
fornelli se deve misurarsi solo con i
menù fissi dei ristoranti e invita nuovi amici disposti come lei a cimentarsi
con inedite ricette.
La cena da settimanale diventa mensile, poi annuale; così le
discussioni per scegliere il locale si fanno una volta sola.
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