Quali sono gli interventi che, pur usufruendo delle detrazioni fiscali, non
richiedono alcun titolo abilitativo o,
al massimo, necessitano di una semplice comunicazione di inizio lavori (CIL)?
Impianti
Non è richiesto alcun titolo abilitativo per la sostituzione dei sanitari e degli impianti del bagno, così come per la messa a norma degli impianti elettrici obsoleti.
Non è richiesto alcun titolo abilitativo per la sostituzione dei sanitari e degli impianti del bagno, così come per la messa a norma degli impianti elettrici obsoleti.
Anche l’installazione ex
novo o la sostituzione di impianti
di allarme obsoleti non
richiede, da parte di chi effettua i lavori, alcun obbligo di notifica verso il
Comune.
Ascensori
e montacarichi interni possono essere installati o sostituiti
con nuovi impianti rispondenti alla legge sull’abbattimento delle barriere
architettoniche (legge 13/1989) senza necessità di permessi.
Infine, anche la sostituzione delle caldaie per il riscaldamento e la produzione
di ACS con apparecchiature innovative o con caldaie a condensazione non
richiedono l’inoltro di domande al Comune.
Tutti questi interventi, ricordiamo,
rientrano tra quelli che godono del bonus ristrutturazioni 2014 e, nel caso
degli impianti di climatizzazione, anche dell’ecobonus.
Facciate
edifici
La realizzazione di intonaci delle facciate degli edifici, senza operare modifiche rispetto alla situazione preesistente, e il rifacimento o la sostituzione dei cornicioni del condominio, anche in questo caso mantenendo inalterato l’aspetto (stesse dimensioni e stessi materiali), permettono di sfruttare la Detrazione 50% e non richiedono l’ottenimento di permessi e titoli abilitativi.
La realizzazione di intonaci delle facciate degli edifici, senza operare modifiche rispetto alla situazione preesistente, e il rifacimento o la sostituzione dei cornicioni del condominio, anche in questo caso mantenendo inalterato l’aspetto (stesse dimensioni e stessi materiali), permettono di sfruttare la Detrazione 50% e non richiedono l’ottenimento di permessi e titoli abilitativi.
Comunicazione
lavori semplice (non asseverata) e asseverata
Una seconda categoria di interventi, rientranti nel novero di quelli coperti dal bonus ristrutturazioni 2014, richiede a opera di chi esegue i lavori o da un proprio incaricato la presentazione di una comunicazione di inizio lavori che va presentata allo Sportello Unico per l’Edilizia (leggi anche Sportello Unico per l’Edilizia, quali sono le sue funzioni?).
Una seconda categoria di interventi, rientranti nel novero di quelli coperti dal bonus ristrutturazioni 2014, richiede a opera di chi esegue i lavori o da un proprio incaricato la presentazione di una comunicazione di inizio lavori che va presentata allo Sportello Unico per l’Edilizia (leggi anche Sportello Unico per l’Edilizia, quali sono le sue funzioni?).
Per esempio, l’installazione di un
impianto solare fotovoltaico a servizio di un’abitazione rientra tra le
attività comprese nella Detrazione 50% e richiede una semplice comunicazione di
inizio lavori non asseverata. Stessa cosa dicasi per gli impianti solari
termici per la produzione di ACS, anche se in questo caso l’agevolazione
prevista è quella del 65% (Ecobonus).
La CILA (Comunicazione
di inizio lavori asseverata) è,
invece, necessaria per i seguenti interventi, tutti compresi nel bonus
ristrutturazioni 2016:
1. Interventi sulle coperture e sui tetti
per l’isolamento termico
2. Nuova costruzione o rifacimenti dei
balconi esterni con materiali e caratteristiche diverse del preesistente
3. Intonaci e tinteggiature esterne con
modifica di colore e di materiali
4. Nuova installazione o sostituzione di
gronde e sistemi per lo scolo delle acque anche con materiali e caratteristiche
diverse del preesistente
5. Porte e serramenti per esterni con
caratteristiche di trasmittanza termica che rispettino gli indici del decreto
20 gennaio 2010.
6. Nuove aperture interne
7. Ascensori e montacarichi esterni possono
essere installati o sostituiti con nuovi impianti rispondenti alla legge
sull’abbattimento delle barriere architettoniche (legge 13/1989)
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