Legge elettorale 2017 Aggiornamento
Alla riapertura del parlamento
dopo le feste, Renzi intende partire alla carica. Da martedì il segretario Pd
sarà a Roma per fare il punto con i suoi e preparare gli incontri sulle
modifiche al sistema di voto. Lo stesso giorno, alle 14, ci sarà un ufficio di
presidenza della Commissione Affari Costituzionali di Montecitorio, che
potrebbe iniziare le audizioni preliminari degli esperti costituzionalisti.
Circola già la voce che Renzi, d'accordo con il premier Paolo
Gentiloni, sarebbe pronto a porre la fiducia su un testo che raccolga il più
ampio consenso. I tempi per arrivare ad un'approvazione del testo entro metà
marzo in teoria ci sarebbero, si tratta di vedere con quali forze politiche
allearsi. All'appello del Pd a sedersi al tavolo delle trattative finora ha
risposto solo la Lega. Ma il segretario dem spera di coinvolgere il M5S, mentre
Fi è per allungare la legislatura.
Renzi ha proposto il Mattarellum e il leader del Carroccio
Matteo Salvini ha ripetuto ieri di essere pronto a votare subito quel sistema o
altro, pur di andare alle urne in primavera: «Mi aspetto che Renzi faccia
presentare al governo, prima della Consulta del 24 gennaio, un decreto di
modifica della legge elettorale, per costringere il parlamento a votarlo entro
60 giorni». Da Fi Francesco Paolo Sisto fa notare che quest'idea «deve fare i
conti con l'ultimo comma dell'articolo 72 della Costituzione, che vieta i
decreti in materia di legge elettorale: bisogna fare prima bene e poi presto».
E Federico Fornaro della minoranza Pd dice «no a scorciatoie eversive».
Infatti, il problema è che il pressing di Renzi trova
ostacoli anche tra i dem, come i franceschiniani.
Nell'ultimo ufficio di presidenza della Commissione Affari
costituzionali di Montecitorio prima di Natale, il capogruppo di Si Quaranta ha
proposto di avviare la discussione sulla legge elettorale senza aspettare la
Consulta. Solo la Lega ha detto sì, contrari i capigruppo di Pd (Fiano), Fi
(Sisto) e M5S (Toninelli). Martedì cambierà qualcosa?
Delrio intanto ricorda che «non essendo possibile votare a
febbraio», la maggioranza ha espresso un governo «di servizio» che dovrà
definire le regole elettorali: «Direi - precisa- che questo processo si
conclude entro giugno». ilgiornale.it.7.1.2017.
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