Sgarbi Vittorio. Cremona Cattedrale
È stato più volte membro del Parlamento e di
diverse amministrazioni comunali, tra le quali Milano,
nonostante abbia collezionato numerose condanne civili e penali per calunnia,
diffamazione e truffa ai danni dello Stato. Celibe, ha riconosciuto due figli,
dichiarando in merito: « Sono contrario alla paternità. Quella del padre
non è una categoria a cui ritengo di dover appartenere. Ciò detto sono anche
contrario all'aborto. Ci sono donne che hanno voluto figli da me, non io da
loro perché non può esserci l'obbligo di diventare padre »Nel giugno 2011
la Corte di Appello di Ancona gli
attribuisce la paternità di un terzo figlio, un'adolescente di tredici anni,
avuta da una cantante lirica di origini albanesi. Pur riconoscendo la
possibilità di esserne il padre, Sgarbi ha annunciato il ricorso sulla
decisione del giudice, dichiarando inoltre di avere almeno una quarantina di
figli non riconosciuti. In una puntata della trasmissione Confronti condotta
da Gigi Moncalvo, Sgarbi ha dichiarato di "essere
fiero di essere cattolico", cosa che altre volte ha invece
negato.[12] Dal 1998 è legato a Sabrina Colle,
sebbene abbiano un'unione "aperta". Wikipedia.
Lectio magistralis di Vittorio
Sgarbi la sera di domenica 5 febbraio 2017, alle 20.30, in Cattedrale.
L’evento, aperto a tutti e con ingresso gratuito, si colloca nell’ambito del
progetto “Il ritrovato splendor” che, grazie al contributo del Comitato soci
Coop di Cremona, ha permesso il recupero del dipinto a tempera su tela del
Boccaccio Boccaccino “Gesù Cristo Crocifisso” (1505-1510).
Il noto critico d’arte illustrerà
alcune delle meraviglie artistiche del massimo tempio cittadino, noto
soprattutto per il ciclo cinquecentesco di affreschi della navata centrale: uno
tra i più importanti episodi della pittura figurativa lombarda del periodo
(primi decenni del XVI secolo), tanto da meritare l’appellativo di “Cappella
Sistina della Pianura Padana”. Fu concepito, verosimilmente, proprio da
Boccaccio Boccaccino, che ne dipinse buona parte delle scene (le prime quattro
campate nord, a sinistra per chi entra in chiesa, e il penultimo affresco dopo
l’organo, che rappresenta la “Disputa di Gesù tra i dottori nel tempio”). Le
firme degli altri quadri non sono di artisti meno degni di nota: Gianfrancesco
Bembo, Altobello Melone, Gerolamo Romani detto il Romanino, Antonio de’ Sacchis
detto il Pordenone, fino alla “Resurrezione di Cristo” della controfacciata
(lato sud) dipinta da Bernardino Gatti.
Punto di partenza della lezione
di Sgarbi sarà naturalmente il “Gesù Cristo Crocifisso” del Boccaccino,
riqualificato grazie all’intervento, sostenuto dal Comitato soci Coop di
Cremona, dei restauratori dello Studio Blu di Castelgoffredo, che hanno
effettuato una accurata ripulitura del dipinto con il ripristino della cornice,
priva di alcune parti della doratura.
Ma il commento dell’opera,
proprio in questi giorni ricollocata in Cattedrale (sulla parete che porta alla
Cappella della Madonna del Popolo) al termine del restauro, nel suo
alloggiamento precedente il restauro, sarà solo il pretesto per un affascinante
viaggio nella storia e nell’arte.
Un itinerario a tappe che porterà
a guardare a una dozzina di capolavori cinquecenteschi della Cattedrale: non
solo di Boccaccio Boccaccino, ma anche di Giulio Campi e Benardino Campi. “In
scaletta” pure le opere di oreficeria rinascimentale: la Grande Croce e la
Croce di San Facio.
Prenderanno la parola anche
Marcello Codazzi, presidente del Comitato soci Coop Lombardia, Susanna Cantoni,
assistente alla Direzione soci e consumatori di Coop Lombardia. diocesidicremona.it. Se Tanzi, prof. universitario cremonese di storia dell’arte
aveva scritto una vitatissima bibliografia di Boccaccio Boccaccino, perché è
stato invitato Sgarbi. L’arte è l’anima del
commercio. Labu.fala.it
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