Gasparri Marco. Cosip
Tra gli atti dell’inchiesta Consip spicca
una conversazione tra Marco Gasparri, direttore Sourcing Servizi e Utility
di Consip, e Alfredo Romeo. Un dialogo che, secondo gli inquirenti,
conferma come l’imprenditore di origini campane ritenesse di aver trovato il
canale giusto per arrivare all’allora premier Matteo Renzi. Romeo è stato arrestato dalla Procura di Roma con
l’accusa di corruzione nell’ambito dell’inchiesta sulla società del
ministero del Tesoro che si occupa di controllare e gestire gli appalti per il
pubblico.
L’episodio contestato
all’imprenditore è quello della presunta corruzione (per funzione) proprio di
Gasparri, colui che in pratica dirige il settore che si occupa delle gare
per l’acquisto dei servizi per tutte le amministrazioni.
Romeo, leader delle aziende di
‘facility managment’ che si è sempre occupato di servizi nei palazzi della pubblica
amministrazione, puntava in particolare a inserirsi in una gara da 2,7
miliardi di euro, divisa in lotti, ed era effettivamente in pole per un
bando da quasi 700 milioni. Proprio per questo, come è stato ricostruito
agli atti, contatta il funzionario Gasparri. “Sono arrivato molto in alto”,
afferma Romeo nella conversazione riportata da Il Messaggero. “In alto
quanto? Ma chi è il Papa? Un contatto in Vaticano?”, chiede Gasparri. “Meglio“,
è la risposta. “Ma chi è? Renzi?”, chiede a quel punto l’architetto. Romeo non
risponde.
Questo dialogo viene considerato
dagli inquirenti, spiega il quotidiano romano, un tassello importante
per ricostruire i rapporti che collegano Romeo a Carlo Russo, il
giovane imprenditore di Rignano sull’Arno, e quest’ultimo a Tiziano Renzi. Il padre di Matteo è
atteso in procura per venerdì. Nell’ambito dell’inchiesta Consip, svelata dal Fatto Quotidiano il 22 dicembre, è indagato per traffico
di influenze. Oltre a lui, sono stati iscritti nel registro degli
indagati, seppur con ipotesi di reato diverse, il ministro dello Sport Luca Lotti, il generale Tullio
Del Sette (comandante dei carabinieri) e il generale Emanuele
Saltalamacchia (comandante dei carabinieri della Toscana).ilfattoquotidiano.it.1.3.2017.
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