Di Maio Luigi. L’Unità
In seguito alle «parlamentarie»
del Movimento 5 Stelle, viene candidato on line con 189 preferenze ed
eletto alla Camera dei deputati per la circoscrizione Campania 1 al
secondo posto nella lista del Movimento 5 Stelle per le elezioni politiche del 2013.
Il 21 marzo 2013 è eletto
vicepresidente della Camera dei deputati con 173 voti.
Dal 7 maggio fa parte anche della
XIV commissione, che si occupa delle politiche dell'Unione europea.
In breve tempo diventa uno dei volti più noti del partito, tanto da essere
nominato membro del cosiddetto "direttorio" del movimento, costituito
da cinque parlamentari scelti da Beppe
Grillo, con l'obiettivo di costruire il principale organo direttivo del
partito, con funzione di raccordo tra il leader e gli eletti in parlamento.
Wikipedia.
Di Maio il più tranquillo dei
grillini azzanna alla giugulare Matteo
Renzi con una querela di una decina di pagine sui presunti appalti facili
finiti all'imprenditore Massimo Pessina dopo l'acquisto e il salvataggio del
quotidiano L'Unità.
I reati individuati da Luigi Di
Maio nell'esposto sono istigazione alla corruzione, corruzione internazionale,
induzione indebita, turbativa della libertà degli incanti e traffico di
influenze illecite. Roba da una decina di anni di carcere.
Se ne occuperà la Procura di
Napoli che su Renzi (Tiziano) aveva già iniziato a indagare nell'ambito
dell'inchiesta che vede coinvolto anche l'immobiliarista Alfredo Romeo, poi
trasferitasi con tanto di mistero per le intercettazioni manomesse dai
carabinieri per competenza territoriale nella Capitale. Analoga segnalazione è
stata inviata anche all'Anac di Raffaele Cantone per la verifica della
correttezza delle modalità di affidamento delle commesse pubbliche al Gruppo
Pessina.
La querela, per ora, l'ha fatta
il vicepresidente della Camera affidandola al suo legale di fiducia, il
penalista napoletano Maurizio Lojacono. La procedura prevede che l'esposto
venga affidato a un pubblico ministero che avvierà le attività istruttorie
preliminari e aprirà un fascicolo.
Secondo Di Maio c'è la necessità
di un rigoroso accertamento. Lo spunto iniziale sono le critiche condizioni
finanziarie in cui versa il gruppo Pessina prima di rilevare il giornale
fondato da Antonio Gramsci. Il fatturato della holding, dal 2014, anno del
passaggio della testata, esplode e nel giro di qualche anno, l'imprenditore
Massimo Pessina mette in cassa appalti per 236 milioni di euro. Il Gruppo fa
affari in Kazakistan attraverso l'Eni anche se il colosso energetico ha
smentito partnership locali e prova a estendersi anche in Iran dove ottiene
protocolli per lo sviluppo di 5 ospedali due in fase di avanzamento in project
financing.
Perché Russo, che è molto vicino
a Renzi senior, fa da advisor per l'acquisto di un quotidiano che, allo stato
attuale, vende poco più di 7mila copie al giorno? .ilgiornale.it.21.4.2017
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