Papa Francesco. Cairo. Conferenza
internazionale per la pace
“Una visita storica”: così Kadri
Abdelmottaleb, capo del protocollo dell’università di Al Azhar, racconta al Sir
l’attesa “che sale” per la visita di Papa Francesco in Egitto (28-29 aprile)
durante la quale incontrerà il Grande Imam di Al Azhar, Ahmad al-Tayyib,
massima carica sunnita esistente, e parteciperà alla Conferenza internazionale
per la pace promossa dalla stessa università sunnita.
La Conferenza avviene
all’indomani di una serie di attacchi rivendicati da Isis contro luoghi di
culto cristiani. L’ultimo, la notte scorsa quando un gruppo di terroristi dello
Stato islamico (che ha rivendicato l’attentato) ha attaccato il monastero di
santa Caterina, sulle montagne del Sinai, uno dei luoghi simbolo del
Cristianesimo in Medio Oriente. Un agente, posto a guardia del monastero, è
stato ucciso e altri quattro sono rimasti feriti. “Al-Azhar (che letteralmente
significa “La Luminosa”) si trova nel cuore del Cairo. È considerata una tra le
più antiche università del mondo ed è uno dei principali centri di insegnamento
religioso dell’Islam sunnita.
Lavorare insieme, combattere il
terrorismo e respingere ogni forma di estremismo.
Questo è il motivo per cui
abbiamo organizzato questa Conferenza e invitato Papa Francesco.
Abbiamo invitato oltre 200
personalità di tutto il mondo. Ci sono delegati di al-Azhar e rappresentanti
delle principali Chiese del Medio Oriente per approfondire, come dicevo prima,
il dialogo tra noi. Siamo tutti chiamati a lavorare insieme e siamo tutti
partner nel ricercare la pace.
Al-Azhar ha diffuso una
dichiarazione di forte condanna di questi atti terroristici compiuti verso
tutti, verso i nostri cristiani in Egitto e in ogni altra parte del mondo. Il
terrorismo non distingue tra musulmani e non musulmani, ma mira a terrorizzare
le persone e a creare un clima di instabilità. Lo sappiamo molto bene e stiamo
cercando di far fronte a questa ideologia e a questo tipo di azioni che sono
totalmente contro l’Islam e ogni tipo di religione. Stiamo lavorando duro per
fronteggiare questi atti.
I terroristi estrapolano
completamente dal contesto versetti del Corano e del nostro profeta, e li
interpretano in maniera erronea secondo un pensiero e un credo totalmente
sbagliati. Lo sforzo che sta facendo al-Azhar per contrastare queste derive, è
costante e forte e risale a molto tempo fa. Abbiamo più di due milioni di
studenti che frequentano le nostre istituzioni educative pre-universitarie e
500mila universitari, di cui 40mila sono stranieri di 120 Paesi di tutto il
mondo. Tutti questi studenti sono indirizzati verso la giusta direzione, verso
la maniera giusta di pensare. È un insegnamento che fa di al-Azhar il centro di
un’educazione moderata e della giusta comprensione dell’Islam nel mondo. Ad
al-Azhar, inoltre, noi insegniamo tutte le correnti di pensiero e religione.
Papa Francesco è uno dei
principali leader che può condurre il mondo verso la pace e la sicurezza.
Per questo, abbiamo deciso di
riallacciare i rapporti di dialogo perché lo consideriamo un uomo moderato e un
uomo di pace, e questi sono gli stessi nostri obiettivi. Ed è anche per questo
che abbiamo deciso di lavorare insieme a lui e speriamo che questa Conferenza
getti una luce in questo tempo triste che stiamo vivendo, colpiti da questi
atti di terrorismo sparsi ormai in tutto il mondo.
Ci sarà una dichiarazione finale
che sarà un appello alla pace in tutto il mondo, esortando tutti a fermare ogni
atto di terrorismo in ogni parte del pianeta. Speriamo di poter lavorare
insieme, al-Azhar e Vaticano, per la pace.
Cristiani e musulmani vivono
insieme da oltre 1400 anni e mai – è stato testimoniato – ci sono stati scontri
religiosi. Se problemi ci sono stati, e di recente, questi sono stati solo
legati alla politica. Abbiamo sempre convissuto. Siamo tristi per ciò che è
accaduto le scorse settimane. Abbiamo celebrato gli stessi eventi con i nostri
fratelli cristiani. Ecco perché questa Conferenza è importante e perché
lanceremo un appello per la pace ai leader politici e religiosi. Al Azhar e
Papa Francesco insieme per la pace. Siamo convinti che ce la faremo, Inshallah!
http://agensir.it/2017/04/19/
L'Ottimista. Il Papa rischia la vita per sostenere un progetto di pace. Sembra che tutta la società laica sia entusiasta per questa iniziativa? o mi sbaglio?
L'Ottimista. Il Papa rischia la vita per sostenere un progetto di pace. Sembra che tutta la società laica sia entusiasta per questa iniziativa? o mi sbaglio?
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