Ferrovie Stato. Stazione di Afragola
La stazione di Afragola costata 70 milioni di euro e progettata
dall’archistar Zaha Hadid (scomparsa di recente) è una specie di
sinuoso serpentone nell’agro campano in cui si alternano metallo, cemento e vetro.
Su quei binari ogni giorno si
fermeranno 36 treni diretti verso nord e verso sud:
18 Frecce di Trenitalia e 18
treni Italo di Ntv. Ma a parte i tempi di costruzione
eccessivamente lunghi, altre ombre si allungano sulla avveniristica
infrastruttura. Poi c’è chi sostiene che quella enorme stazione
sia sovradimensionata rispetto al traffico previsto, una specie
di cattedrale nel deserto, quasi del tutto scollegata dal restante
traffico ferroviario della regione, non raggiunta né da alcuna metropolitana né
dalla Circumvesuviana. Lo stesso sindaco di Afragola, che pure si dice
soddisfatto, aveva avanzato a febbraio il dubbio che la nuova infrastruttura
diventasse “un’astronave abbandonata nei campi”. Il dubbio è stato
ripetuto autorevolmente in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario dal
Procuratore generale della Corte dei conti della Campania: “Mi chiedo
se quell’opera sarà davvero dimensionata al reale numero di
viaggiatori che prenderanno ad Afragola un treno per la Calabria o per
Bari. La popolazione che usa la Tav vuole arrivare nei grandi centri. È
un investimento decisamente eccessivo“. Al momento l’Alta velocità si
ferma a Napoli, ma il ministro Delrio e le Fs di Mazzoncini hanno avviato i
lavori per prolungarla fino a Bari. Con una spesa prevista di 6 miliardi e
200 milioni di euro, una cifra colossale, ingigantita dalla scelta di costruire
binari che vadano bene pure per il traffico merci che in quella tratta è però
praticamente inesistente.
L’ottimista . Sono molto contento
di questa infrastruttura peccato che i miei risparmi non mi consentono di viaggiare
sul freccia rossa e che i treni dei pendolari li cancellino.
ilfattoquotidiano.it/2017/06/03
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