Immigrati. Statistiche
I dati diffusi oggi dal Rapporto Caritas-Migrantes 2016 dimostrano che
in Italia si ha una percezione sbagliata del fenomeno. Non c'è in atto nessuna
invasione, sottolinea il rapporto con numeri alla mano: gli stranieri che
arrivano (anche quelli che si riesce a salvare in mare, grazie a Dio, alla
Guardia costiera e alle Ong) sono per la stragrande maggioranza di passaggio
dalla nostra penisola.
Infatti al primo gennaio 2016,
con un aumento di sole 1.217 unità (+0,03%) rispetto alla stessa data del 2015,
risultano concessi 3.931.133 permessi di soggiorno, di cui il 48.7% riguarda le
donne.
Dopo la crisi del 2008, il numero
degli stranieri residenti nell'Unione Europea ha continuato a crescere
giungendo ad un totale di quasi 37 milioni, con un'incidenza totale sulla
popolazione del 7,3%.
Più della metà dell'intera
popolazione straniera (ed esattamente il 56,2%) è concentrata in tre regioni
del Nord e una del Centro: la Lombardia (22,9%), il Lazio (12,8%), l'Emilia
Romagna (10,6%) e il Veneto (9,9%). Secondo il Rapporto, in Italia sono inoltre
presenti 198 nazionalità e dei cittadini stranieri presenti oltre il 50% (oltre
2,6 milioni di individui) sono cittadini di un Paese europeo.
Lavoro non qualificato e salari
più bassi. Sono due degli aspetti che caratterizzano la manodopera straniera
nel mondo del lavoro in Italia. Mentre la retribuzione media mensile dichiarata
dagli italiani è di 1.356 euro, sottolinea il Rapporto, quella relativa agli
stranieri scende a 965 euro, pari al 30% in meno. "In ordine decrescente
di distribuzione degli occupati stranieri nelle diverse professioni, seguono
quelle nelle attività commerciali e dei servizi (24,9% contro il 18,1% degli
italiani) e gli artigiani, operai specializzati e agricoltori (20,5% contro il
14,6%). "Le differenze salariali risultano particolarmente
significative anche tra donne straniere e donne italiane" aggiungono i
relatori del Rapporto, svantaggiate nei lavori stabili, part-time e a tempo
indeterminato.
www.avvenire.it/21.6.2017
Nessun commento:
Posta un commento