Se fossimo nell’Amleto di Shakespeare potremmo
compendiare tutto ciò che sta accadendo con le seguenti, imperiture parole: “Vi
è del metodo in questa follia”. Stanno con successo riuscendo a far
passare per plausibile l’inimmaginabile. Il capitale finanziario ha oggi come
propria norma di sviluppo la destabilizzazione dello stabile, la
precarizzazione del solido, lo sradicamento del radicato. Non vuole lavoratori
tutelati, ma precari. Non vuole cittadini, ma migranti apolidi con
erranza globale coatta.
Il capitale – non mi stancherò di ribadirlo – non
vuole integrare i migranti. Vuole, invece, disintegrare i non-ancora-migranti.
Non vuole cittadini radicati, attivi, con diritti. Vuole masse di schiavi
apolidi, senza radici e senza stabilità lavorativa, etica ed esistenziale. Ci
vuole tutti migranti e precari, disponibili per le pratiche della
valorizzazione illimitata del valore.
Ed è in quest’ottica esiziale che deve essere letto il famigerato ius soli: con esso, si diventa tutti
egualmente cittadini. Senza distinzioni. L’apice della uguaglianza, si potrebbe
pensare. Ma il capitale conosce solo l’uguaglianza dell’irrilevanza, come la
chiamava Hegel. Ossia ci rende tutti eguali nel senso di tutti egualmente irrilevanti.
Chiama privilegi i diritti: per poterli distruggere in nome della lotta ai
privilegi (vi ricorda qualcosa la rimozione dell’articolo 18?). Ed ecco lo ius
soli: la cui ratio si compendia nel noto detto spagnuolo “todos
caballeros”, dove ovviamente se sono tutti “caballeros”, nessuno è veramente
“caballero”.
Useranno questo grimaldello non per renderci tutti cittadini
eguali, come sarebbe giusto: ma per distruggere il concetto di
cittadinanza, con la gamma di diritti che esso storicamente implica. Si diventa
tutti cittadini in astratto e, in concreto, il concetto di cittadinanza è svuotato:
meglio, è rioccupato dal concetto di consumo. Il cittadino ha diritti che
gli spettano in quanto tale. Il consumatore ha tanti diritti quanti può
effettivamente acquistarne.
Preparatevi. E non unitevi al già nutrito branco dei lupi
che ululano in modo irriflesso in difesa del pensiero unico, senza nemmeno
capire ciò che stanno facendo.
di Diego Fusaro | 15
giugno 2017 .ilfattoquotidiano.it/2017/06/15
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